Sono rimasti tre giorni sotto le macerie dell’Hotel Rigopiano. Soli e lontani dai loro genitori Lupo e Nuvola che erano riusciti a sfuggire al dramma della valanga che ha travolto la struttura alberghiera. Tre cuccioli di pastore abruzzese sono stati e salvati dai soccorritori ancora impegnati nel disperato tentativo di trovare ancora in vita le persone disperse.  

– FOTO: I TRE CUCCIOLI DI LUPO E NUVOLA (clicca qui)  

– VIDEO: I TRE CUCCIOLI IN BRACCIO AI LORO SOCCORRITORI (clicca qui)  

«Un piccolo raggio di sole» dice il carabiniere forestale che tiene in braccio uno dei tre cagnolini. Un’emozione che scalda il cuore e che tiene ancora accesa una flebile speranza per chi vuole rivedere i propri cari ancora sotto quell’inferno.  

A indicare dove si trovavano i tre cagnolini sono stati Giampiero Parete e Fabio Salzetta, cuoco e `factotum´ dell’hotel, che si erano salvati sfuggendo alla valanga. Lupo e Nuvola erano scampati al disastro da soli mercoledì scorso, il giorno della valanga. I due pastori abruzzesi erano stati ritrovati più a valle. Oggi i vigili del fuoco hanno individuato i cuccioli in un locale della struttura collassata. «Erano nel locale caldaia – ha detto una forestale -. Abbiamo seguito le indicazioni su dove trovarli. Le abbiamo passate ai vigili del fuoco, loro hanno fatto un buco nel muro in quel punto e li hanno tirati fuori». 

I cuccioli sono stati portati in jeep da Rigopiano a Penne, dove sono stati rifocillati e visitati da un veterinario. Appaiono in buone condizioni e giocano con i soccorritori e i giornalisti. «I nomi? Glieli daremo – dice la carabiniera forestale -. Sono già svezzati».  

«Un ritrovamento eccezionale – secondo Marco Melosi, veterinario presidente dell’Anmvi (Associazione nazionale medici veterinari) -. Cinque giorni senza mangiare e soprattutto senza bere sono tanti per dei cuccioli. Magari hanno potuto dissetarsi con la neve. In ogni caso sono stati favoriti dalla loro tempra e dalla particolare resistenza tipica della razza di cane da pastore maremmano-abruzzese».  

I cuccioli sono nati il 4 dicembre scorso, «dunque sono ancora piccoli. Ma la loro – dice Melosi all’Adnkronos Salute – è una razza molto resistente, ad esempio rispetto al freddo. A creare problemi poteva essere non tanto la mancanza di cibo, quanto quella di acqua. Ma forse i cagnolini hanno potuto dissetarsi con la neve. Si tratta di una bella notizia – conclude il veterinario – che fa ben sperare».  

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