Animali

Giovane aggredito al Revellino, perdonato il cane

28 luglio 2015

Sette persone aggredite da un cane in meno di un mese. Sarà per il caldo, o perché con la bella stagione gli animali vengono lasciati più liberi di scorrazzare in strada e nei parchi. Fatto sta che nel mese di luglio il dipartimento veterinario dell’Asl si è trovato a fare i conti con una lunga serie di aggressioni che certo hanno destato qualche preoccupazione. Oltre a queste sette, ce ne sono state altre due che hanno visto coinvolti solo cani: in un caso un esemplare è rimasto ucciso, nell’altro ferito in modo grave.

Il fatto più rilevante è comunque quello avvenuto domenica 12 luglio scorso a Lodi, in via Lazzaro Palazzo a Revellino. In quel caso un giovane 31enne, uscito di casa per andare a prendere le sigarette, si è trovato davanti un Akita Inu di 35 chili. L’animale, scappato da una casa vicina, dopo avergli ringhiato contro ha fatto un salto verso di lui e lo ha azzannato al volto e poi alle gambe con ferocia inaudita. Il giovane, Fabio Bevilacqua, ricoverato in ospedale, si è preso 20 giorni di prognosi ed è stato operato per la ricostruzione del labbro.

L’animale è stato posto sotto sequestro dall’Asl e solo in questi giorni, dopo una serie di visite, i veterinari hanno preso una decisione riguardo al suo destino: «L’animale è rimasto in sequestro domiciliare per non causargli ulteriore stress, visto che comunque si trattava di un ambiente da cui non poteva fuggire – spiega Luigi Galimberti, dirigente del dipartimento di prevenzione veterinaria dell’Asl di Lodi -. Per quanto riguarda la parte sanitaria, rabbia e altre malattie, non è emerso nessun problema; per l’incolumita pubblica, invece, abbiamo valutato i vari parametri posti sotto esame (peso, età, sesso, precedenti episodi di morsicatura e altri ancora) e abbiamo richiesto inoltre la visita da parte di un medico veterinario comportamentalista. Questo ha confermato il nostro sospetto, ovvero che l’animale non dà segni di squilibrio e che è solo diffidente al di fuori del suo territorio e se qualcuno gli si avvicina lui cerca di difendersi». L’Asl quindi ha firmato un’ordinanza che impone al proprietario di tenere il cane al guinzagio nei luoghi pubblici, con la museruola, di sottoporlo a visita comportamentale e a un’apposita terapia, di stipulare un’assicurazione e di partecipare a un corso.

Una ordinanza simile è stata emessa per i due cani, un meticcio labrador e un lupo cecoslovacco, coinvolti in altrettante aggressioni ad altri animali avvenute a Somaglia e Castiglione. Gli altri sei episodi avvenuti in luglio, tutti ai danni di persone, sono stati di minore entità rispetto a quello di Revellino e non hanno richiesto l’emissione di nessuna ordinanza.

Davide Cagnola

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