Cani e bambini stanno bene insieme in spiaggia: parola di pediatri e veterinari.

I cani ce li portiamo un po’ dappertutto adesso. Caduto il tabù del cane che sporca, l’amico dell’uomo ha accesso a locali, luoghi pubblici, perfino al mare. Stanno diventando sempre più rare le località in cui non c’è una spiaggia riservata ai cani. Ed è giusto che sia così.

In fondo, se ci pensiamo bene, inquina molto di più l’uomo; anche se, bisogna dire anche questo, le feci dei nostri animali domestici, producono alla fin fine milioni di tonnellate di anidride carbonica non facili da smaltire.

Comunque, adesso i cani possono sguazzare tranquillamente nelle acque prospicienti le spiagge a loro dedicate, con grande divertimento per i padroni e somma goduria per gli animali stessi.

Li vediamo correre appresso a palle e palline varie direttamente dentro l’acqua, nuotare felici e fradici tornare indietro, scuotendosi immediatamente e così inondando il povero bagnante che, sdraiato tranquillamente sull’asciugamano, incautamente si era avvicinato troppo da quelle parti.

E i bambini? Qual è il rapporto fra cani e bambini in spiaggia? E’ vero che stanno benissimo insieme?

Il pediatra Italo Farnetani osserva in proposito: “In un’epoca in cui i bambini sono circondati da presenze inanimate come smartphone e computer, ritrovarsi d’estate in spiaggia con i cani può essere molto vantaggioso, anche dal punto di vista psicologico. Hanno un amico con cui giocare. Inoltre non ci sono pericoli infettivi e, se si rispetta l’animale, anche i morsi non sono più un rischio”.

“Sono tantissime le famiglie che hanno un animale domestico, in particolare un cane. Ma il problema è che d’estate pochi accettano gli animali. Eppure la loro presenza in spiaggia porterebbe molti vantaggi ai bambini. Il cane è una presenza viva che fa bene, con cui il bimbo può interagire, giocare e da cui può ricevere affetto. Non ci sono rischi infettivi. Tra specie diverse, infatti, si trasmette un numero limitato di infezioni”.

Anche Pierluigi Ugolini, Vice Presidente dell’Ordine dei Medici Veterinari di Roma, conferma: “Da anni la ricerca scientifica ha provato il potere benefico del cane nei confronti dei bambini e di tutte le persone più fragili, con gli adulti e gli anziani”.

“Non ci sono pericoli se il cane ha il collare e la medaglietta prova che non è un randagio e ha una “famiglia” d’appartenenza. Anzi, insegnare ai più piccoli, soprattutto in questa stagione, a stabilire un buon rapporto con gli animali, può essere un’occasione per far vincere paure e renderli più sicuri”.

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