MACERATA – E’ successo nel parco della chiesa Santa Madre di Dio in via Barilatti. La proprietaria aveva segnalato l’infestazione un mese fa: “Siamo usciti e dopo un’ora stava già male. Perderà un pezzo di lingua ed è difficile che sopravviva”

cane processionaria

Pablo, in cura dal veterinario dopo essere entrato in contatto con le processionarie

Cane lecca una processionaria: è in pericolo di vita. E’ successo a Pablo il fedele compagno a quattro zampe di Chiara Marchegiani, la ragazza che circa un mese fa preoccupata per il lepidottero (mortale per i cani e urticante per gli uomini) aveva segnalato un’infestazione nella zona del tribunale a Macerata (leggi l’articolo). Dopo alcuni giorni il Comune era intervenuto sul parco della chiesa Santa Madre di Dio in via Barilatti, da dove era partita la proliferazione degli insetti che nidificano sui rami dei pini. Ma la potatura dei rami evidentemente non è bastata. Ieri mattina Chiara ha portato il cane a fare un giro nel parco, evitando proprio la zona cani divenuta off limit dopo gli avvistamenti di processionaria. Subito dopo la passeggiata Pablo ha avvertito i primi sintomi. «Ieri mattina siamo usciti per un giro e dopo un’ora stava male – racconta Marchegiani – i sintomi sono riconoscibilissimi  e gli effetti sono stati immediati: gonfiore alla lingua e molta saliva». Il cane,  in osservazione in uno studio veterinario di Macerata, è ora in pericolo di vita. Il rischio è che i peli che ricoprono il corpo delle processionarie possano aver raggiunto lo stomaco provocando ulcere letali per l’animale.

processionarie

Processionarie nel parco della chiesa Santa Madre di Dio a Macerata

«Ora è ricoverato. Non esistono terapie contro la processionaria – spiega Marchegiani – ha una parte di lingua in necrosi e molto probabilmente la perderà. Se vomita significa che le ha ingoiate o comunque ha ingoiato i pelucchi che gli potrebbero causare ulcere nello stomaco, come quelle sulla lingua e a quel punto è difficile che il cane sopravviva». Ma il brutto episodio potrebbe ripetersi. «Qui in zona ho cercato di avvertire tutti ma non basta – dice la giovane proprietaria di Pablo – Col vento i peli volano ovunque.  Ho saputo di un’infestazione anche in via Marchetti e di altri cani portati d’ugenza dai veterinari perché erano entrati in contatto con le processionarie. Bisognerebbe fare opere si disinfestazione a tappeto. Siamo pieni e lo saremo ancora di più a primavera».

(Cla.Ri.)

I nidi di processionarie rimasti dopo l’intervento del Comune nel parco della chiesa Santa Madre di Dio rimasti

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Processionarie in pineta_2

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Un nido di processionarie

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