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  • Comitato europeo sui medicinali veterinari: le novità di luglio

    Martedì, 21 Luglio 2015 17:09

    farmaci1 copyVesa Marche ha pubblicato le principali decisioni adottate questo mese dal CVMP, il Comitato europeo sui medicinali veterinari.
    Si tratta di opinioni e documenti approvati nel corso del meeting del 7-9 luglio.

    Richieste e nuove AIC- Il Comitato ha adottato per consenso un’opinione favorevole per la richiesta iniziale di autorizzazione all’immissione in commercio per:
    Novaquin (meloxicam), della Le Vet Beheer B.V., un prodotto medicinale veterinario da usare per l’ attenuazione dell’infiammazione e del dolore nei disturbi muscolo-scheletrici sia acuti che cronici del cavallo;
    Porcilis PCV ID, della Intervet International B.V., un vaccino per la immunizzazione attiva dei suini a partire da tre settimane di età per ridurre la viremia, il carico virale negli organi e nel tessuto linfoide e la diffusione virale causata dall’infezione con Circovirus Suino Tipo 2; e
    Vectormune ND, della CEVA-Phylaxia Veterinary Biologicals Co. Ltd., un vaccino per la immunizzazione attiva uova di pollo embrionale dell’età di 18 giorni o di boiler di un giorno di età per ridurre la mortalità ed segni clinici del virus della malattia di Newcastle, e per ridurre la mortalità, i segni clinici e le lesioni causate del virus della malattia di Marek.
    Il Comitato ha adottato per votazione a maggioranza un’opinione favorevole per la richiesta iniziale di autorizzazione all’immissione in commercio per:
    FORTEKOR PLUS (pimobendan/benazepril), della Elanco Europe Ltd. (in passato Novartis Healthcare A/S), un prodotto medicinale veterinario per il trattamento dello scompenso cardiaco del cane dovuto a cardiomiopatia dilatativa o insufficienza valvolare.

    Variazioni AIC- Il Comitato ha adottato per consenso un’opinione favorevole per la richiesta di variazione di tipo II per:
    Advocate in merito ad una nuova indicazione per cani; e a variazioni qualitative per Hiprabovis IBR Marker Live, Ingelvac CircoFLEX e Oxyglobin, nonché per una procedura di condivisione del lavoro per Purevax RCPCh, Purevax RCPCh FeLV e Suvaxyn CSF Marker..
    Maggiori informazioni circa i prodotti summenzionati saranno disponibili sul sito dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA)

    Rinnovi della Autorizzazione – Il Comitato ha adottato per consenso un’opinione favorevole per il rinnovo della autorizzazione all’immissione in commercio di BTVPUR AlSap 1, BTVPUR AlSap 1-8 e Meloxoral.
    Il Comitato, valutato nuovamente il rapporto rischio/beneficio dei citati prodotti, ha concluso che qualità, efficacia e sicurezza rimangono costantemente dimostrati e, perciò, ha raccomandato il rinnovo della autorizzazione.

    Procedure di deferimento (referral)– Il Comitato ha iniziato una procedura di referral ai sensi dell’ articolo 78 della Direttiva 2001/82/CE per Closamectin pour-on solution e nomi associati (ivermectin/closantel) della Norbrook Laboratories Limited Il deferimento è stato ad opera della Francia a seguito della sospensione della A.I.C. per Closamectin pour-on soluzione per bovini per aspetti di farmacovigilanza implicanti pericoli per la salute degli animali.

    Limiti massimi di residui -Il Comitato ha deciso di includereil n-etilglucamina nella lista delle sostanze che non rientrano nell’ambito di applicazione del Regolamento (CE) No 470/2009 nel capitolo degli eccipienti, ed ha adottato una nuova lista (EMA/CVMP/519714/2009-Rev.30).
    Tale decisione segue la valutazione del Comitato della richiesta inviata secondo quanto definito nelle linee guida CVMP
    Il documento sarà pubblicato sul sito dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA)

    Consulenza scientifica- Il Comitato ha adottato due rapporti di consulenza scientifica su aspetti relativi a:
    Consulenza iniziale sulla sicurezza per un farmaco veterinario otologico per cani; e Consulenza successiva sull’efficacia per un farmaco cardiovascolare per cani.

    Medicinali veterinari destinati a specie minori e/o usi minori (MUMS)- Il Comitato, riviste quattro richieste di classificazione, ha considerato:
    -un prodotto immunologico per polli e tacchini come non idoneo a ad essere classificato come MUMS/mercato limitato e quindi non soggetto ad incentivi finanziari, in quanto la specifica indicazione proposta non è stata considerata “uso minore”.
    -un prodotto immunologico per polli come non idoneo a ad essere classificato come MUMS/mercato limitato e quindi non soggetto ad incentivi finanziari, in quanto la specifica indicazione proposta non è stata considerata “uso minore”.
    -un prodotto antiparassitario per cani come idoneo a ricevere incentivi in termini di riduzione della quantità di dati da fornire. Il prodotto non è stato giudicato idoneo a ricevere incentivi finanziari poiché non indicato per una specie destinata alla produzione di alimenti.
    -un prodotto immunologico per suini come non idoneo a ad essere classificato come MUMS/mercato limitato e quindi non soggetto ad incentivi finanziari, in quanto la specifica indicazione proposta non è stata considerata “uso minore”.

    Farmacovigilanza– Il Comitato ha analizzato i rapporti periodici di aggiornamento sulla sicurezza (PSUR) per BLUEVAC BTV8, Bovilis BTV8, Bravecto, COXEVAC, NexGard, Proteq West Nile, Purevax Rabies, Purevac RC, Purevax RCP, Purevax RCP FeLV, Purevax RCPCh, Purevax RCPCh FeLV, RevitaCAM, RHINISENG e Semintra, ed ha concluso che non sono necessarie azioni o modifiche relativamente alle informazioni dei prodotti. Il Comitato ha altresì rivisto i i rapporti periodici di aggiornamento sulla sicurezza per Nobivac L4 and Pexion raccomandando cambiamenti alle informazioni del prodotto.
    Posizioni preliminari, linee guida e procedure operative standard

    Antimicrobici- Il Comitato ha adottato un concept paper per la realizzazione di una guida sull’uso di negli animali della UE di penicilline a spettro-esteso: sviluppo della resistenza e impatto sulla salute umana ed animale (EMA/CVMP/AWP/37203/2015) per una consultazione pubblica della durata di tre mesi. Il concept paper evidenzia la necessità di predisporre una linea guida per l’uso di queste sostanze in medicina veterinaria considerando i potenziali rischi per la salute pubblica ed animale.

    Immunologici– Il Comitato ha adottato una bozza di linea guida sui requisiti per la produzione e controllo dei prodotti veterinari immunologici (EMA/CVMP/IWP/206555/2010-Rev.1) per una consultazione pubblica della durata di sei mesi.. La linea guida, che fornisce indicazioni riguardo ad aspetti non contemplate nella Direttiva 2001/82/CE, nella Farmacopea Europea (Ph. Eur.) e nelle linee guida VICH, è in fase di revisione al fine di includere l’approccio per dimostrare l’assenza di agenti estranei come parte del processo di produzione e controllo di vaccini veterinari per mammiferi e pesci.
    In aggiunta, il Comitato ha adottato un la bozza di documento sui metodi idonei, nella UE, a dimostrare l’assenza di agenti estranei nella produzione dei prodotti immunologici veterinari (EMA/CVMP/IWP/251741/2015) per una consultazione pubblica della durata di sei mesi. Il documento descrive esempi di cellule e test idonei per la valutazione dell’assenza di un numero di agenti estranei.

    Qualità- Il Comitato ha adottato due concept paper:
    (EMA/CVMP/QWP/360463/2015) sulla necessità di rivedere la nota veterinaria sulla produzione della forma farmaceutica finita per una consultazione pubblica della durata di tre mesi. Il concept paper è stato sviluppato per aggiornare e rivedere la nota guida per allinearla alle correnti differenti pratiche di produzione.
    EMA/CVMP/QWP/107359/2015) sulla necessità di produrre una singola nota guida sulla chimica delle sostanze attive per una consultazione pubblica della durata di tre mesi. Il concept paper è stato sviluppato per aggiornare e rivedere la nota guida disponibile per la chimica delle sostanze attive esistenti e per quelle nuove per tenere conto dei cambiamenti legislativi, degli sviluppi recenti ed altre guide.
    I documenti saranno pubblicati sul sito dell’Agenzia (EMA)

    (fonte)

  • La legge del Buon Samaritano si estende agli animali

    Martedì, 21 Luglio 2015 16:49

    food wasteApplicazione delle norme anche ai prodotti destinati all’alimentazione o all’igiene animale. Semplificazione in materia fiscale per i beni ceduti gratuitamente.
    Incentivi fiscali, riduzione della tassa sui rifiuti e semplificazioni contabili per la cessione di prodotti a fini benefici. La proposta di legge Norme per la limitazione degli sprechi, l’uso consapevole delle risorse e la sostenibilità ambientale, sottoscritta da un’ampia fetta del Transatlantico ha iniziato l’iter in Commissione Affari Sociali.

    L’obiettivo è di favorire, incentivare e semplificare molte buone pratiche che da tempo sono attuate nel territorio nazionale, ponendo una particolare attenzione nei confronti della riduzione dello spreco alimentare e del recupero e riuso delle eccedenze. In favore delle persone e anche degli animali. Infatti, l’articolo 2 della proposta di legge interviene sulla legge n. 155 del 2003 (cosiddetta del «buon samaritano») ampliando la platea dei soggetti e i beni ai quali tale normativa si applica.

    Le onlus, ma anche le farmacie e le parafarmacie, gli esercizi commerciali, i negozi di vendita al dettaglio, i ristoranti, i comitati e i comuni – che effettuano, a fini di beneficenza, distribuzione gratuita agli indigenti di prodotti alimentari, di prodotti per l’igiene o la pulizia della casa o della persona, di abbigliamento, di giocattoli e di farmaci – sono equiparati, nei limiti del servizio prestato, ai consumatori finali, ai fini del corretto stato di conservazione, trasporto, deposito e utilizzo degli stessi. L’equiparazione vale anche per i prodotti destinati all’alimentazione e all’igiene degli animali».

    La pdl consente la cessione di prodotti alimentari invenduti il cui termine minimo di conservazione sia stato superato da non più di trenta giorni a solo scopo benefico o per il sostegno vitale di animali. La cessione è possibile per i prodotti sui quali è indicato il termine utile di consumo.

    La proposta di legge detta una disciplina per la cessione dei prodotti alimentari invenduti da parte di negozi al dettaglio e della grande distribuzione organizzata. Le eccedenze alimentari non più conformi ai requisiti aziendali, ma ancora idonee all’alimentazione umana o animale dal punto di vista igienico-sanitario, possono essere cedute ad associazioni non profit o a comitati che effettuano la raccolta ai soli fini di beneficenza. I prodotti ai quali si applica la normativa sono le rimanenze di attività promozionali, di prodotti stagionali, di prodotti con data di scadenza ravvicinata, di test o lanci, di eventi meteorologici imprevisti e sfavorevoli, di errori nella programmazione della produzione, di ordini errati, di danneggiamento della confezione esterna che non compromette i requisiti igienico-sanitari e di sicurezza del prodotto.

    L’articolo 7 detta disposizioni per definire in maniera univoca gli standard e le condizioni utili a consentire l’ulteriore trasformazione dei prodotti alimentari ad alta deperibilità ritirati dal mercato o invendibili per destinarli al consumo umano o animale, assicurando il minor spreco alimentare possibile sulla base delle conoscenze acquisite e del progresso tecnico.

    Infine, la proposta di legge, demanda al Ministero della salute l’armonizzazione delle misure igienico-sanitarie per la donazione delle eccedenze a fini di beneficenza e la definizione di specifici piani di autocontrollo.

    Il 15 luglio scorso il Presidente della Commissione Affari Sociali ha annunciato un ciclo di audizioni.

  • Parco Nazionale Alta Murgia: avviato il censimento di rettili e anfibi … – Ilikepuglia

    Parco Nazionale Alta Murgia: avviato il censimento di rettili e anfibi … – Ilikepuglia

    Il geco di Kotschy, una specie di rettile presente nel Parco Il Parco Nazionale dell’Alta Murgia ha avviato la raccolta dei dati riguardanti i rettili e gli anfibi nel territorio del Parco ai fini della pubblicazione di un Atlante realizzato in collaborazione con la Società Herpetologica Italiana.
    L’Atlante è realizzato con la finalità di divulgare agli esperti, agli appassionati, ma anche ai semplici “curiosi di natura” i risultati di ricerche, azioni di tutela e di monitoraggio e obiettivi futuri relativi ad anfibi e rettili messi in atto nell’area naturale protetta.
    Questi due gruppi di vertebrati, usualmente considerati appartenenti alla ‘Fauna Minore’, seppure totalmente indipendenti dal punto di vista evolutivo, ecologico e funzionale, sono stati da sempre tradizionalmente studiati insieme nell’ambito della disciplina scientifica nota come “Erpetologia”.

    Il ruolo dell’erpetofauna nell’ambito dei programmi di gestione delle aree protette è fondamentale perché, essendo eccellenti indicatori ambientali, presentano delle potenzialità notevoli per un utilizzo conservazionistico, e andrebbero considerati fra i gruppi zoologici di cui tenere conto in modo prioritario nell’ambito delle iniziative riguardanti le aree protette in generale.
    La redazione dell’Atlante prevede anche la determinante partecipazione del pubblico che potrà segnalare, mediante un modulo disponibile sul sito www.parcoaltamurgia.gov.it eventuali esemplari presenti anche nei centri urbani e nelle case private, in particolare per la rilevazione del geco.

  • Bando 2015: novanta borse di studio per i figli dei veterinari

    Martedì, 21 Luglio 2015 16:13

    borse di studioLe domande dovranno essere inoltrate entro il 30 settembre 2015. Novanta sussidi per novantamila euro complessivi. Documenti e moduli.

    Il Consiglio di Amministrazione dell’Enpav ha definito i criteri per partecipare al Bando per l’erogazione di sussidi per motivi di studio per l’anno 2015. Il Bando è pubblicato sul sito dell’’Ente di Previdenza e Assistenza dei Veterinari, assegnerà per l’anno scolastico 2014/2015 e per l’anno accademico 2013/2014 complessivamente 90 sussidi per motivi di studio in favore dei figli di veterinari iscritti o pensionati per uno stanziamento totale di 90mila euro.

    È possibile presentare domanda per le categorie: Diploma di Maturità e Corsi universitari. Per partecipare occorre aver conseguito una votazione minima di 83/100 agli Esami di Stato o avere una media matematica di 27/30 per gli studi universitari. Gli studenti risultati assegnatari lo scorso anno per i “corsi universitari” non potranno presentare domanda per il Bando 2015.

    Le domande dovranno essere inoltrate entro e non oltre la scadenza perentoria del 30 settembre 2015. Le graduatorie relative agli studenti assegnatari e idonei saranno deliberate dal Comitato Esecutivo nel mese di dicembre e successivamente pubblicate sul sito Internet dell’Enpav, dove potranno essere facilmente consultate.

    Per agevolare la compilazione della domanda di partecipazione è stato predisposto un promemoria sintetico. Per qualsiasi ulteriore necessità è possibile contattare la Direzione Previdenza al n. tel. call_skype_logo.png06/49200205.

  • Istruzioni per la corretta gestione dell’Albo dei Veterinari

    Martedì, 21 Luglio 2015 15:41

    Caduceo veterinarioQuesiti frequenti, ma anche attività “non corrette”. La Fnovi ha puntualizzato gli adempimenti per la gestione dell’Albo provinciale dei Medici Veterinari.
    Ricordando che una irregolare gestione dell’Albo può avere conseguenze negative sugli iscritti e che il Presidente è legalmente responsabile dell’Ordine, la Fnovi ha diffuso una circolare sulle attività connesse ad iscrizioni, certificati e aggiornamento del portale fnovi.i.t

    Domanda di iscrizione– Può essere accompagnata da autodichiarazioni,ma queste vanno sempre e comunque verificate prima di deliberare l’iscrizione, verificando ad esempio il Codice Fiscale o il casellario giudiziale. L’autodichiarazione o dichiarazione sostitutiva di certificazione è il documento, sottoscritto dall’interessato, prodotto in sostituzione dei certificati; in alternativa alla sua presentazione, sarà l’Ordine a dover fare richiesta dei certificati presso le competenti amministrazioni certificanti, dal momento che gli stessi Ordini- come le Pubbliche Amministrazioni- non possono più richiedere ai cittadini la presentazione di documenti già in possesso di altre amministrazioni. Si tratta di una semplificazione- a favore del cittadino-professionista- introdotta nel 2000 con il DPR n. 445

    Precedenti iscrizioni– L’Ordine è tenuto a verificare eventuali precendenti iscrizioni presso altro Ordine seguite da cancellazione, anche se avvenuta in tempi remoti. In questo caso si tratta di una reiscrizione e non di una prima iscrizione, puntualizza la circolare, “con tutte le conseguenze del caso anche per quanto attiene l’aggiornamento sul portale fnovi.it

    Iscrizioni per trasferimento- La circolare invita i Presidenti a contattare sempre l’Ordine di provenienza per verificare evenutali motivi ostativi prima di assegnare il numero di iscrizione e di essere diligente nel riscontrare le richieste provenienti dall’Ordine che ha ricevuto la domanda di trasferimento.

    In ogni caso, l’Ordine ha tre mesi di tempo per dare seguito alle richieste degli iscritti e dei Colleghi di nuova iscrizione.

    Certificati per esercitare all’estero– L’Autorità competente è solo il Ministero della Salute, il quale rilascia i documenti coinvolgendo l’Ordine dove necessario. Per evitare disguidi agli iscritti che intendono avvalersi delle norme europee sulla professione nei Paesi Membri , la nota della Fnovi invita a fare riferimento a quanto pubblicato sul sito salute.gov e alla pagina web dove è presente la funzione Cerca moduli e servizi per il riconoscimento dei titoli.

    Puntuale aggiornamento– I dati pubblicati sul portale fnovi.it- oltre a fungere da Albo unico nazionale consultabile da cittadini, Enti e Pubbliche Amministrazioni- formano la base per numerose funzionalità e servizi agli iscritti (formazione a distanza, invio al sistema INIPEC, verifiche incrociate con il database di Enpav). La circolare invita quindi gli Ordini provinciali ad assicurare il puntuale aggiornamento delle schede anagrafiche registrando tutte le variazioni nel più breve tempo possibile.

  • In etichetta “senza lattosio” o “a ridotto contenuto di lattosio”

    Martedì, 21 Luglio 2015 15:12

    Senza lattosioChiarimenti dal Ministero della Salute sulle indicazioni sul tenore di lattosio: “senza lattosio” o “a ridotto contenuto di lattosio”.
    Con l’entrata in vigore del Regolamento (UE) 609/2013, a partire dal 20 luglio 2016, sarà abrogata la direttiva 2009/39/CE sugli alimenti destinati ad una alimentazione particolare (ADAP). Il nuovo Regolamento includerà nel suo campo di applicazione, previa revisione, le disposizioni attualmente vigenti nel settore degli ADAP, per gli alimenti per la prima infanzia (direttive 2006/141/CE e 2006/125/CE), gli alimenti a fini medici speciali (direttiva 99/21/CE) e gli alimenti presentati come sostituti totali della dieta per la riduzione del peso corporeo, attraverso atti delegati predisposti dalla Commissione UE.

    In vista della scadenza, la Direzione Generale della Sicurezza degli Alimenti e della Nutrizione ha diffuso una nota esplicativa.

    La nota chiarisce, fra l’altro, che le indicazioni in uso sull’assenza di lattosio o il suo ridotto contenuto negli alimenti delattosati, classificati oggi come ADAP, sono destinate a confluire, a loro volta, tra le informazioni disciplinate dall’articolo 36 del regolamento (UE) 1169/2011 e saranno armonizzate a livello europeo. Essendo ciò previsto come ultima tappa del riassetto normativo in corso senza scadenze prefissate dal regolamento (UE) 609/2013, l’obiettivo sarà conseguito (presumibilmente) dopo il 20 luglio 2016. Pertanto, a partire da tale data, si aprirà un periodo transitorio nel quale le indicazioni in questione saranno comunque informazioni fornite su base volontaria per alimenti comuni e non più ADAP, sulla base delle condizioni previste a livello nazionale.

    Condizioni per le indicazioni sul tenore di lattosio: “senza lattosio” o “a ridotto contenuto di lattosio”– Nei prodotti notificati come ADAP presenti sul mercato l’indicazione “senza lattosio” viene usualmente impiegata per latti e prodotti lattiero-caseari a partire da un tenore di lattosio inferiore a 0,1 g/100 g o ml. Vi sono comunque alcuni prodotti che impiegano la stessa indicazione “senza lattosio” con una soglia più bassa, inferiore a 0,01 g per 100 g o ml. E’ in uso anche l’indicazione “a ridotto contenuto di lattosio” per i latti e i latti fermentati. Per detti prodotti l’indicazione di una riduzione parziale si giustifica perché il grado di intolleranza al disaccaride varia considerevolmente a livello individuale e non sempre impone una restrizione drastica. In definitiva, latti e latti fermentati “senza lattosio” e “a ridotto contenuto di lattosio” possono soddisfare le diverse esigenze, anche in termini di gusto. Nei prodotti sul mercato l’indicazione “a ridotto contenuto di lattosio” viene usata quando il tenore residuo del disaccaride è inferiore a 0,5 g per 100 g o ml.

    Data la situazione esistente, considerato anche il parere EFSA del 2010 e quello della Commissione unica sulla dietetica e la nutrizione del 12 giugno 2015, l’indicazione “senza lattosio” può essere impiegata per latti e prodotti lattiero-caseari con un residuo di lattosio inferiore a 0,1 g per 100 g o ml, in attesa che la questione venga armonizzata a livello europeo.
    Per utilizzare la predetta indicazione i prodotti in questione devono riportare l’informazione in etichetta sulla specifica soglia residua di lattosio con modalità del tipo “meno di ..”. La soglia indicata deve risultare comunque inferiore a 0,1 g per 100 g o 100 ml.
    Solo per i latti e i latti fermentati può essere impiegata l’indicazione “a ridotto contenuto di lattosio” se il residuo del disaccaride è inferiore a 0,5 g per 100 g o ml. Sulle etichette di tali prodotti va riportato che il tenore di lattosio è “meno di 0,5 g per 100 g o ml”.

    Per fornire una informazione precisa ai consumatori sui contenuti dei prodotti delattosati “senza lattosio” o a ridotto tenore di lattosio”, va riportata in etichetta anche una indicazione del tipo “Il prodotto contiene glucosio e galattosio in conseguenza della scissione del lattosio”.

    Per alimenti non contenenti ingredienti lattei l’indicazione “naturalmente privo di lattosio” deve risultare conforme alle condizioni previste dall’articolo 7 del regolamento (UE) 1169/2011.

    pdfNOTA_DELLA_DIREZIONE_GENERALE_SICUREZZA_DEGLI_ALIMENTI_E_NUTRIZIONE.pdf202.83 KB

    LINEE GUIDA SUGLI ALIMENTI A FINI MEDICI SPECIALI (AFMS)LINEE GUIDA SUGLI ALIMENTI A FINI MEDICI SPECIALI (AFMS)

  • Cani chiusi in auto: rompere il finestrino ora è legale. Ma in Tennessee – greenMe.it

    Cani chiusi in auto: rompere il finestrino ora è legale. Ma in Tennessee – greenMe.it

    Cani abbandonati in auto, il dramma ogni estate si ripete. Ecco allora che il Tennessee ha deciso di cambiare le regole e di permettere ai cittadini di intervenire nel caso in cui vedano un cane chiuso in auto che si trovi in pericolo di vita. Inoltre, di recente, in Georgia una donna ha lasciato cadere le accuse di danneggiamento dell’auto contro il veterano Desert Storm che ha rotto il finestrino della sua auto per salvare il cane che era stato lasciato chiuso in macchina in una giornata molto calda.In Tennessee a partire da questo mese entra in vigore un ampliamento della legge del “Buon Samaritano” che permette di rompere i finestrini delle auto per salvare sia i bambini che gli animali domestici rimasti chiusi in macchina.Prima di entrare in azione, però, bisognerebbe andare alla ricerca del proprietario, che magari si trova nelle vicinanze. Secondo la legge, comunque, se si agirà in modo ragionevole, non si avrà alcuna colpa per aver rotto un finestrino con l’obiettivo di salvare la vita di un bambino o di un animale.dog dieInoltre, negli Usa ben 16 Stati – tra cui New York, Arizona, California e Maryland – prevedono leggi che vietano di lasciare gli animali su una vettura incustodita. Tutti i proprietari di cani e di altri animali dovrebbero ricordare che in una giornata calda le temperature all’interno dell’auto possono salire molto rapidamente rispetto a quanto percepito all’esterno.

  • Tra i boschi con i cani molecolari: ecco le regole per seguire le … – La Stampa

    Tra i boschi con i cani molecolari: ecco le regole per seguire le … – La Stampa

    Il cane, dopo un primo giro di prova per «annusare» la zona, sente l’odore che deve cercare. Se ci sono persone nei pressi, viene fatto sentire anche il loro odore: l’animale, al comando dell’istruttore, capisce che deve «ignorarlo» e cercare quello giusto.

  • Sulle tracce degli scomparsi a caccia di molecole: così lavorano i … – La Stampa

    Sulle tracce degli scomparsi a caccia di molecole: così lavorano i … – La Stampa

    Persi nel loro mondo di odori, riescono a non farsi ingannare dall’apparenza. Col naso puntato a terra seguono tracce invisibili, distinguono tra centinaia di odori le molecole giuste, quelle lasciate da chi scompare, ma è ancora vivo. Ciò che conta in questa corsa contro il tempo è la simbiosi costruita in anni di addestramento col loro conduttore, che ne capisce i segnali e li accompagna lungo il percorso, che sia il turista disperso nei boschi, il caso di Yara Gambirasio o le tracce di Elena Ceste sulle colline astigiane.  

    Dagli Usa all’Italia

    Negli Stati Uniti sono parte integrante delle forze di polizia, in Italia i bloodhound, i cani molecolari, sono diventati famosi negli ultimi anni, impiegati nei casi più difficili per tracciare il percorso delle persone scomparse. E i cani detective si allenano anche qui, tra i boschi di Bellinzago, dove l’associazione Anti incendi boschivi ha voluto fondare circa tre anni fa un’unità cinofila. Un investimento importante per i volontari che ora vengono chiamati, 24 ore su 24, tra Piemonte e Lombardia. Casi diversi: il ragazzino scappato di casa, l’anziano disperso, delitti come quello della donna uccisa a Oleggio, quando ai volontari venne chiesto un aiuto per ricostruire il percorso del killer. 

    Hazel, figlia d’arte  

    Hazel ormai è un’esperta, ospite fissa di Quarto Grado su Rete4 insieme al suo conduttore Roberto Fanchini, lei come mascotte, lui come opinionista: figlia di Joker, il cane molecolare della polizia svizzera usato per le ricerche di Yara Gambirasio, è cresciuta nell’allevamento «Il fiuto dei laghi» di Comignago ed è ora uno dei due cani operativi dell’Aib di Bellinzago. Uno dei suoi piccoli è già stato «reclutato» dai carabinieri di Firenze. Ci mette un attimo a trovare la traccia del «finto scomparso» tra i boschi di Bellinzago: annusa il campione prelevato dall’auto, lo isola da quello degli altri e dieci minuti più tardi è già nel bosco a ricevere la ricompensa.  

    Un esercizio semplice in confronto all’esame superato davanti alla giuria della Nbas, l’associazione svizzera che addestra i cani molecolari alla ricerca di persone. «Ha dovuto trovare una traccia di 24 ore prima, tra asfalto, parchi, tante distrazioni. Questa razza può isolare un odore tra 650 e, secondo la polizia Usa, trovare una traccia anche dopo 30 giorni. E non è come nei film, che se passi nell’acqua perdono le tracce, anzi. Fanno prima».  

    Come si cerca  

    È il legame tra conduttore e animale a fare la differenza, per questo dopo l’addestramento è impossibile venderli: «Sarebbe come parlare un’altra lingua». Guanti e garza sterile, si preleva un campione di odore: «E’ il momento più difficile, bisogna isolare il campione in modo che non sia contaminato – racconta Fanchini -. Il cane cerca le tracce di quelle molecole, e se l’oggetto è stato toccato da altri, bisogna sapere chi sono e fargli isolare il loro odore». Le tracce migliori? Le scarpe, un rasoio, le lenzuola al fondo del letto. Meno gli abiti: «Quando ce li portano i familiari in grossi sacchetti, ormai sono stati toccati da tutti, sono inutilizzabili».  

    Poi si parte: persi nel loro mondo, i cani seguono solo l’odore. Prima la traccia più fresca, poi quella più vecchia: «Nel caso di Elena Ceste, dov’è andato un conduttore dell’associazione carabinieri, ad esempio il cane aveva trovato una traccia della donna verso la chiesa, probabilmente un percorso che aveva fatto in precedenza». Seguono le molecole lasciate dagli scomparsi per chilometri, anche si allontanano in auto: «Ma se i finestrini dell’auto sono chiusi, non c’è modo, la traccia si perde». Sta al conduttore valutare la zona, il vento, le possibili contaminazioni: «Gli istruttori americani consigliano di fermarsi, fumarsi una sigaretta o prendere un caffè, trovare la calma prima di partire, perchè il cane sente la tensione». 

    «Restare lucidi»  

    Non è facile mantenere la calma: «Per noi i casi grandi o piccoli non fanno differenza, c’è sempre un familiare in attesa, una situazione di tensione. Spesso sembra che il nostro contributo conti poco, ma non è cosi – racconta Eugenio Miglio, responsabile del gruppo cinofilo -, a volte basta verificare un passaggio per aiutare le indagini». Diffidando dei dilettanti: «Ci addestriamo con enti a cui si affidano anche le forze di polizia. Ali esami ci sono anche sceriffi arrivati dalla Virginia, i più esperti nell’addestramento – racconta Fanchini -. Ma nel settore c’è anche tanta improvvisazione. Per questo ci muoviamo solo su richiesta delle forze di polizia, tramite la Prefettura. Per tutto. Al di là dei grandi casi, anche le piccole ricerche sono importanti. E se non ci riusciamo, dobbiamo cercare di mantenere le distanze. Se pensassimo che è colpa nostra, non vivremmo più». 

  • Cani e attività fisica

    Cani e attività fisica

     
    Ci sono tanti motivi per effettuare esercizio fisico, almeno una volta al giorno, con il vostro cane. Nella nostra “top five” troviamo:
     
    1. Durata della vita più lunga. Sia l’uomo sia il cane hanno maggiori probabilità di vivere più a lungo se sono in forma ed effettuano esercizio fisico regolarmente. Alcuni studi hanno dimostrato che cani che praticano regolarmente attività fisica vivono circa due anni di più rispetto ai fratelli della stessa cucciolata che non hanno lo stesso stile di vita. Per mettere questo in termini umani, una vita più lunga del 10-15% significa un extra di 10 anni circa (ipotizzando una durata di vita media di un essere umano di 73 anni).
     
    2. Più attività fisica, una vita più completa. Esercitandovi quotidianamente con il vostro cane sarete entrambi più forti ed i vostri corpi più reattivi; portandovi a vivere una vita più attiva e più “piena”. Un cane in forma sarà in grado di gestire al meglio tutti gli ostacoli che incontrerà durante il suo percorso di vita.
     
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    3. Famiglia più unita. Una famiglia che si esercita insieme, resta unita (almeno quando si tratta di voi e il vostro cane). Esercitandovi con il vostro cane si viene a creare un legame. I due motivi principali: 1) il semplice atto di fare qualcosa insieme rafforza il legame e 2) l’esercizio fisico genera in voi e nel vostro cane una sensazione di gioia ed euforia venendo a rafforzare il rapporto.
     
    4. Cane intelligente, più intelligente dell’uomo. L’esercizio fisico quotidiano ha un impatto positivo sulla funzione del cervello: aumento degli stimoli cerebrali e delle capacità di conservare i ricordi più a lungo. Tutto ciò può arricchire la qualità della vostra vita e quella del vostro cane.
     
    5. Divertimento. Ultimo, ma non meno importante, l’esercizio fisico con il vostro cane è più divertente che da soli. Sicuramente vi sarà già capitato per i sentieri in montagna con il vostro cane di sorridere nel vederlo felice e spassoso mentre corre e gode della passeggiata insieme a voi.
     
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    Questi sono i “nostri” cinque buoni motivi che vi stimoleranno ad effettuare esercizio fisico con il vostro cane, ma sappiamo molto bene che ce ne sono altri.
    Quali sono i tuoi motivi preferiti? Postali nei commenti, facci conoscere il tuo punto di vista!

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    A cura della Clinica Veterinaria Borgarello

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