Mercoledì, 02 Dicembre 2015 16:17

Confprofessioni, Confassociazioni, Acta e Alta Partecipazione rimarcano il potenziale danno a carico dei professionisti che verrebbero automaticamente esclusi dai bandi regionali.
Le quattro organizzazioni di rappresentanza ricordano che l’accesso dei professionisti ai fondi europei FES e FESR viene sancito dal Regolamento (CE) n. 1303/2013 del 17 dicembre 2013, in quanto tale direttamente applicabile all’interno degli Stati membri dell’UE; inoltre, l’accesso alle risorse comunitarie viene consentito a tutti i professionisti esercenti attività economiche, indipendentemente dall’iscrizione in albi, elenchi, liste. Dunque, qualsiasi intervento teso ad escludere i liberi professionisti dai fondi strutturali Ue è contrario al diritto europeo, oltre che discriminatorio.
Non si comprendono – sottolinea una nota congiunta delle quattro organizzazioni – le motivazioni di una scelta che oltre a risultare persecutoria nei confronti di milioni di professionisti rallenterà ulteriormente l’utilizzo delle risorse dei fondi europei, alimentando il rischio di impugnative e contenziosi e ostacolando la libera concorrenza sul mercato.