botulinoLe intossicazioni dovute all’ingestione di alimenti contaminati o contenenti tossine naturali possono essere molto pericolose.
Solo la conoscenza e l’applicazione di pochi e semplici consigli consentirà il consumo “sicuro” Una guida mette in guardia dal considerare come sinonimi i termini ‘naturale’ e ‘salutare’. A realizzarla sono stati l’Ospedale Niguarda, il Centro Antiveleni di Milano, Regione Lombardia, IZSLER e Ministero della Salute.

La pubblicazione, dal titolo “Le intossicazioni alimentari da tossine naturali: guida al riconoscimento e alla prevenzione“, descrive le tossine di origine vegetale, contenute principalmente nelle piante e nei funghi, e quelle di origine animale, che possono essere contenute nei pesci e nei molluschi, evidenziando i potenziali pericoli del mondo “naturale”.

Le molte intossicazioni registrate nei Centri Antiveleni sono dovute non solo all’ingestione per errore di alimenti nocivi, come nel caso dei funghi, ma anche all’ingestione di alimenti conservati in maniera errata.
Nella guida sono riportati consigli per conservare correttamente gli alimenti, evitando i pericoli correlati alla proliferazione microbica, con particolare riferimento a Salmonella, Listeria monocytogenes e Clostridiumbotulinum. Un capitolo dedicato alla sicurezza degli alimenti” fornisce un quadro generale della normativa e dell’attività di controllo ufficiale sugli alimenti.

I rischi delle piante ornamentali- Attualmente non esistono norme legislative che regolino la vendita e la messa a dimora delle piante ornamentali in Italia; per questo motivo sia il privato cittadino o un ente pubblico, è poco tutelato rispetto ai potenziali rischi di un’esposizione accidentale a delle specie velenose. In attesa che anche nel nostro Paese sia introdotta una normativa ad hoc, è importante che ogni specie presente in ambiente domestico o pubblico sia rapidamente e facilmente identificabile con il suo nome botanico e che, nel caso in cui si tratti di luoghi sicuramente frequentati da bambini o animali da compagnia (abitazioni, giardini pubblici, scuole, ecc.), siano disponibili, preventivamente, le informazioni sulla loro tossicità. La guida contiene un ampio corredo iconografico e un rimando all’elenco delle piante ornamentali.

Tonno e conserve– Il consumo di prodotti ittici, non correttamente trattati, può essere causa di manifestazioni cliniche anche gravi. Alle nostre latitudini, i casi di intossicazione più rilevanti dal punto di vista statistico, sono determinati dal consumo di tonno (per lo più sott’olio). Anche sgombri, sarde e acciughe possono scatenare la Sindrome sgombroide. La guida si sofferma inoltre sulle tossine naturali, come il botulino. Dei sei diversi tipi di botulismo analizzati nella guida, il più frequente è il botulismo alimentare, che di solito, è dato dall’ingestione di conserve domestiche non acide, in cui il microrganismo ha sviluppato la forma vegetativa e ha prodotto la tossina.

La pubblicazione si rivolge al consumatore ma anche agli operatori sanitari.
I testi sono a cura di medici tossicologi, ispettori ed esperti: Francesca Assisi e Paola Moro, del CAV di Milano,  Stefano Balestreri, (ATS della Brianza), Giuseppe Finazzi (Istituto Zooprofilattico della Lombardia ed Emilia Romagna) Marco Ianniello, Domenico Monteleone e Giuseppe Plutino del Ministero della Salute.

Le intossicazioni alimentari da tossine naturali: guida al riconoscimento e alla prevenzione

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