A Racines, località altoatesina ai confini con l’Austria, si è disputata la fase finale della Prinoth Cup 2018 -Snow Groomers. Un campionato selettivo che ha messo a confronto i più abili guidatori di gatti della neve dell’intero arco alpino. 

Le prove sono state molteplici, particolarmente selettive e difficili da superare, con dribbling alla Dybala tra i paletti. L’Alpe Cimbra ha messo a disposizione il Vettel della situazione, Gianni Pedergnana. Da anni il popolarissimo Gianni tiene tirate a cazzuola rovescia le piste del carosello sciistico di Folgaria. La sua abilità è riconosciuta dagli addetti ai lavori e dai turisti che frequentano l’altopiano. Molti colleghi di Gianni che lavorano in altre stazioni turistiche invernali arrivano fin quassù per chiedere lumi, suggerimenti, a quello che è considerato un vero e proprio mito dei gatti da neve. 

«I gatti della neve mi appassionano, fin da piccolo sognavo di poterli guidare, quando di notte giro da solo tra le guglie delle montagne sento che il rombo dei motori mi fa compagnia e mi accompagna per ore e ore sotto le nevicate, sotto le stelle. Sono momenti epici, impossibili da narrare, il gatto delle nevi è una macchina tecnologicamente perfetta, straordinaria» dichiara Gianni con molta umiltà. 

In effetti Pedergnana ama i motori, ne sa interpretare ogni lieve variazione, ogni tremolio. Conosce come pochi la diversità della neve, e con sapienza e particolare cura addomestica qualsiasi pista, anche le nere più ripide. Ci vuole coraggio e conoscenza. La sua abilità di guida lo ha portato a salire sul terzo gradino del podio della Prinoth Cup, dove lo svizzero Roland Hirimann svizzero si è messo al collo l’oro, mentre l’argento è andato all’austriaco Walter Kaufmann che ha preceduto d’un soffio il gattista di Folgaria. 

A questo ragazzo dal sorriso speciale gli applausi convinti di sciatori e fruitori delle piste degli Altipiani Cimbri.

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