Area cani: buone regole di convivenza e di buon senso

MONZA – Non è facile far rispettare i regolamenti e stimolare educazione e buon senso anche tra gli stessi proprietari dei cani. Tra coloro che, ogni giorno, frequentano le aree di sgambamento dove i nostri amici a quattro zampe possono correre, giocare e divertirsi in totale sicurezza e libertà.

Dura la vita per i firmatari dei patti di collaborazione che permettono ai cittadini che hanno aderito al progetto, promosso dalla Giunta Scanagatti, di occuparsi di un’area pubblica. Lo sanno bene Roberta e Valentina, firmatarie del patto di collaborazione per la gestione dell’area cani di via Maroncelli (angolo via Borsa), le prime che un anno fa hanno abbracciato questa iniziativa.

In questi mesi sono stati realizzati interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria che da anni venivano richiesti. Prossimamente verranno posizionati alcuni lampioni, fuori dall’area, per illuminare uno spazio altrimenti buio.

Ma ogni giorno Roberta e Valentina si imbattano in una difficile convivenza e uso dello spazio comune. Un problema che non riguarda solo l’area cani di via Maroncelli: una problematica diffuso in più spazi di sgambamento della città. Da qui alcune richieste per il corretto utilizzo delle aree. Suggerimenti di buona convivenza che, siamo certi, verranno accolti con piacere anche nelle altre aree di Monza, ma non solo.

Alla base di tutto ci sono civiltà, educazione e rispetto, permettendo a tutti di poter usufruire di quegli spazi pubblici.

“Prima di aprire il cancello è buona prassi chiedere se si può entrare”, precisano. Magari nell’area c’è già un cane poco socievole o con problematiche relazionali e quindi l’ingresso di un altro animale potrebbe scatenare una rissa o un’aggressione.

Seconda buona regola tenere sempre pulita l’area. “Ricordiamo che è il padrone che deve raccogliere le deiezioni – precisano – Ci sono ancora padroni che non lo fanno, affermando che intanto l’area verrà giornalmente pulita dagli addetti del Comune. Non è così: le aree cani, sia quelle sotto i patti di collaborazioni sia le altre, prevedono che i bisogni vengano raccolti dai padroni. Se tutti lo facciamo l’area rimane pulita”. Altrimenti c’è il rischio che per la maleducazione altrui il nostro cane (o le nostre scarpe) calpestino la popò non raccolta.

Terza buona regola, niente cibo e niente giochi. “Le aree cani purtroppo vengono sempre più spesso utilizzate come aree pic-nic anche da parte di coloro che non hanno il cane, lasciando spesso pezzi di cibo – continuano – Non va bene. Né devono essere dispensati croccantini. Se il padrone vuole dare il premietto al suo cane ben venga, ma non in presenza di altri animali. Potrebbe scatenarsi un parapiglia per un bocconcino, o magari qualche cane essere allergico a certi alimenti. Stesso principio per i giochi: se il padrone è da solo con il cane nell’area può benissimo giocare e divertirsi con palline o altri giochi. Se ci sono altri cani, che magari non conosce, meglio evitare potrebbero succedere episodi sgradevoli”.

Rispetto poi per il verde pubblico. “Ricordiamo che gli alberi non sono giochi, né palestre per stimolare l’aggressività dei propri cani”, precisa.

Poi alcuni suggerimenti di buon senso che, nel padrone di un cane, dovrebbero già essere presenti. “Nell’area cani non vanno portate le femmine in calore, i cuccioli che non hanno ancora concluso il percorso vaccinale o i cani che in quel momento hanno patologie trasmissibili”.

Sembrano regole scontate, eppure non lo so. A confermarlo anche Barbara Zizza, anima del gruppo facebook “Monza a 4 zampe”. “Purtroppo ad alcuni padroni non è ancora ben chiaro il significato dell’area di sgambamento – precisa – è l’area dove il nostro cane può correre e giocare in libertà e in sicurezza. Socializzare, anche se in questo caso il modo migliore è quello delle passeggiate di gruppo. Il padrone nell’area cani deve prestare attenzione al proprio animale e non distrarsi magari con il cellulare. Innanzitutto deve entrare nell’area cani con il suo amico fedele. Purtroppo ci sono alcuni padroni che lo fanno scatenare nell’area cani, aspettandolo in auto. Il padrone deve entrare, monitorare e raccogliere le deiezioni. Perché è bene ricordare che il padrone o il detentore del cane è sempre responsabile e una mancata custodia dell’animale che ha generato danni a terzi (sia persone sia altri cani) finisce direttamente in tribunale, non solo in sede civile ma nei casi più gravi anche in sede penale. I cani non possono essere lasciati liberi e senza sorveglianza”.

Infine ricordiamo che è necessario un po’ di buon senso anche da parte dei padroni dei cani fuori dall’area e che passeggiano lungo il recinto lamentandosi perché gi altri cani abbaiano e il loro “sollecitato” tira il guinzaglio. “I cani nell’area cani possono stare liberi – conclude Zizza – Per evitare inutili battibecchi basterebbe passeggiare sul marciapiede opposto e non su quello dell’area cani. Credo molto nei progetti del patto di collaborazione: prendersi a cuore un pezzettino della nostra città ci rende più civili e responsabili”.

Insomma, il buon senso non è poi scontato. Mentre la passione e l’entusiasmo di chi ha deciso di prendersi a cuore l’area che abitualmente frequenta sì. Ma Roberta e Valentina hanno bisogno di un aiuto e di nuove forze.

Chi fosse interessato ad entrare nel patto di collaborazione per la gestione dell’area cani di via Maroncelli può inviare un’email a [email protected]
Per chi volesse avere informazione sui patti di collaborazione per la gestione condivisa dei beni comuni può consultare al link http://www.comune.monza.it/it/news/Gestione-e-cura-dei-beni-comuni/ oppure per avere ulteriori informazioni inviare un’email a [email protected]

Barbara Apicella

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