Una “zampa” tesa a chi ama cani e gatti ma deve fare i conti con la crisi economica. Trieste, 22 mila cani e circa 21 mila gatti di proprietà censiti, più innumerevoli colonie feline, vara provvedimenti sociali di avanguardia per andare incontro ai meno abbienti e ai pensionati che posseggono i cosiddetti animali d’affezione. E’ stata annunciata infatti una serie di misure coordinate tra il Comune e le associazioni animaliste per sostenere economicamente i proprietari o gli adottanti: bonus per le spese veterinarie, forniture gratuite di croccantini, contributi una tantum assegnati a chi fa uscire dal canile un animale anziano. 

Il Comune ha già organizzato attraverso l’Ufficio Zoofilo Comunale una distribuzione di buoni riservati agli anziani con la pensione minima, ai cassintegrati e ai cittadini con Isee pari a zero. Presentati alla sede dell’Enpa, danno diritto a cure mediche e vaccinazioni gratuite per cani e gatti. Il fondo municipale non è abbondante, il budget è di cinquemila euro, ma viene periodicamente rifinanziato e fin qui ha permesso di ricoprire tutte le richieste. L’Enpa stesso, d’altra parte, è un punto di riferimento perché accoglie e cura ogni tipo di animale: conigli, cavie, criceti e uccellini.  

Indipendentemente dal reddito, i residenti nel comune di Trieste che abbiano compiuto i 65 anni d’età e in possesso della Carta d’argento – attraverso la quale l’assessorato alle Politiche sociali consente di accedere ad una serie di sconti e agevolazioni in catene della grande distribuzione, esercizi commerciali, studi professionali e altri servizi -, hanno diritto anche ad uno sconto dal 5 al 15% negli studi veterinari convenzionati.  

Infine, c’è un contributo mensile di 50 euro per chi adotta un cane “anziano – ma non così decrepito, basta che abbia più di 7 anni di età – da una delle strutture convenzionate. Quest’ultimo provvedimento è in realtà un risparmio per l’amministrazione. Com’è noto, infatti, vengono adottati più facilmente cuccioli ed esemplari giovani, e poiché ogni cane costa in media quattro euro al giorno l’incentivo copre le minori spese e permette di aiutare a trovare una casa anche ad animali meno ambiti. 

C’è poi un’ulteriore iniziativa, di cui si occupa una onlus, il Banco italiano zoologico – Balzoo, sul modello del banco alimentare. Nei negozi specializzati vengono organizzate raccolte di cibo per cani e gatti, che poi viene distribuito gratuitamente ogni mese a chi ne ha bisogno. Unico requisito avere un modello Isee inferiore ai 6mila euro il cibo per il loro animale. L’obiettivo è aiutare chi per problemi economici non riesce più a mantenere il suo amico a quattrozampe che rischia così l’abbandono.  

In un numero crescente di Comuni italiani il “bonus cane”, cioè una forma di agevolazione per chi adotta cani dai rifugi cittadini, è rappresentato dall’elargizione di una somma o da uno sgravio fiscale sul pagamento della tassa rifiuti.  

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