TRICLOSANL’acquisto di saponi e detergenti comuni etichettati come “antibatterici” non riduce il rischio di infezioni nè la diffusione di germi. Anzi.
Secondo la Food and Drug Administration (FDA), non ci sono evidenze scientifiche per dimostrare che questi prodotti di consumo (compresi liquidi, schiume, saponi Gel e detergenti per il corpo) siano più efficaci della detersione con l’acqua e un semplice sapone. Non solo la letteratura non evidenzia possibili vantaggi, bensì la FDA avverte che un ampio e prolungato utilizzo può addirittura avere potenziali effetti negativi sulla salute.

All’assenza di dati sull’efficacia di questi prodotti non ha rimediato l’iniziativa della FDA che, dal 2013, aveva avviato una serie di confronti con i produttori, chiedendo loro di fornire dati di sicurezza ed efficacia per continuare a commercializzare prodotti antibatterici contenenti tali ingredienti. La FDA ha raccolto pochissime informazioni. e spiega che i produttori  non hanno dimostrato la sicurezza di un impiego quotidiano e prolungato.

Queste le ragioni alla base della decisione di vietare la commercializzazione di parafarmaci per la pulizia antisettica (diversamente chiamati ‘antibatterici’ antimicrobici’ o ‘antisettici’) che contengono alcuni ingredienti (19 in tutto), in particolare triclosano e triclocarban- di cui è stata anche rilevata una presenza eccessiva nei fiumi e nei laghi in alcuni Stati americani: il Minnesota è stato il primo a mettere al bando il triclosano. Il divieto non comporta il ritiro dal mercato dei prodotti già in circolazione. Alcune aziende avevano già iniziato a rimuovere dai loro prodotti gli ingredienti finiti nel mirino della FDA.

Esclusi gli antisettici sanitari– La messa al bando non riguarda i prodotti per le mani (salviette comprese) che non richiedono l’uso di acqua e non si applica nemmeno ai saponi antibatterici utilizzati in ambito sanitario, come ospedali e case di cura. La FDA spiega che l’impiego di antisettici sanitari differisce da quelli comuni in quanto principalmente destinato a proteggere il paziente (e non solo l’utente), mentre antisettici consumatori sono generalmente applicati per proteggere l’utente. Sugli antisettici sanitari la FDA ha già presentato una proposta di regolamentazione a se stante.

La FDA spiega che il triclosano desta preoccupazione in molti contesti ambientalisti, accademici e normativi. Gli studi sugli animali hanno dimostrato che il triclosan altera il modo in cui alcuni ormoni lavorano nel corpo e solleva potenziali preoccupazioni per gli effetti di uso negli esseri umani. Ma non si conosce ancora come la sostanza possa colpire l’uomo, per questo “sono necessarie ulteriori ricerche”. Alcuni studi di laboratorio hanno sollevato l’ipotesi che il triclosano contribuisca a rendere i batteri resistenti agli antibiotici, con risvolti sull’efficacia dei trattamenti medici a base di antibiotici.

Theresa M. Michele ( FDA’s Division of Nonprescription Drug Products): “Non è dimostrato che questi prodotti forniscano una protezione aggiuntiva da malattie e infezioni. L’utilizzo di questi prodotti potrebbe dare alla gente un falso senso di sicurezza. Non esponete quindi la vostra famiglia a sostanze chimiche inutili”- avverte.

Negli Stati Uniti il triclosan è stato aggiunto a svariati prodotti per prevenire la contaminazione  batterica (vestiti, stoviglie, mobili e giocattoli). L’esposizione dei consumatori è pertanto elevata, tanto da indurre la FDA e l’EPA (Environmental Protection Agency) a valutare interventi regolatori coerenti- sotto prospettive diverse- da parte delle autorità di governo. L’EPA regola l’utilizzo del triclosan come pesticida.

La pulizia delle mani resta comunque in cima alle raccomandazioni del governo americano e dell’OMS che ha diffuso una guida sul corretto lavaggio delle mani.
Un opuscolo su come lavarsi le mani è stato realizzato dal Ministero della Salute italiano in collaborazione con il CCM.

Antibacterial Soap? You Can Skip It — Use Plain Soap and Water

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