di Vittorino Bernardi

VALLI DEL PASUBIO – A fine ottobre l’Enpa di Thiene aveva lanciato sul web l’allarme “bocconi avvelenati” sparsi per contrada Bariola, al probabile scopo di uccidere le decine di gatti randagi che frequentano la zona. Un polverone mediatico attorno alla morte certa di un solo gatto, mentre di altri felini scomparsi non sono mai stati ritrovati i copri senza vita.

I residenti della contrada, famosa per il presepe con statue a grandezza naturale, si indignarono per l’accusa di essere degli avvelenatori e così pure il sindaco Armando Cunegato che chiese al Servizio veterinario dell’Ulss 4 Alto Vicentino l’esame autoptico e tossicologico sull’esemplare di gatto rinvenuto morto. Dopo due mesi è arrivato il referto, reso pubblico dal primo cittadino, che smonta l’ipotesi di un avvelenatore con topicida, anche se dei dubbi restano perché il veleno contro le lumache è noto alle cronache per essere stato usato in altri casi, vedi ad esempio nel Bassanese, per eliminare gatti e cani.

“L’esame tossicologo ha rinvenuto traccia unicamente di una comunissima sostanza lumachicida che si trova regolarmente in commercio e viene utilizzata dai soggetti che si dedicano alla coltivazione degli ortaggi. Deve dunque ritenersi – afferma Armando Cunegato – che il decesso dell’animale sia stato determinato dall’ingestione accidentale di tale sostanza lumachicida. All’esito di un sopralluogo dei tecnici comunali con agenti della polizia locale Alto Vicentino non sono stati rinvenuti bocconi avvelenati sul terreno, né in luoghi privati e nuppure sulla pubblica via. Una sola bustina vuota, presumibilmente contenente sostanza topicida, è stata rinvenuta al primo piano di un edificio privato, non prospicente la pubblica via e non liberamente accessibile dall’esterno. Il chiaro esito degli esami tossicologici eseguito sull’animale morto esclude che il decesso possa essere stato causato dall’ingestione di topicida”.

Conclude con una frecciata all’Enpa. “Come amministrazione comunale ci sentiamo di respingere con un sorriso la nomea di nemici degli animali che ci viene rivolta da qualche tempo. Nel ribadire il massimo impegno per la tutela della salute delle persone e degli animali, si invitano tutti coloro che a suo tempo hanno creato inutili allarmismi a valutare in futuro con maggiore serenità e obiettività le situazioni sottoposte alla loro attenzione”.
 

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