Mercoledì, 20 Gennaio 2016 12:25

capuaL’iniziativa della parlamentare veterinaria chiede anche un sistema di sorveglianza integrato fra sanità umana e veterinaria.
” E’ assolutamente necessario che si riduca l’uso degli antibiotici, sia in ambiente nosocomiale che in ambiente comunitario, in modo tale che questi farmaci si usino esclusivamente quando sono necessari, e questo deve essere fatto in linea con le raccomandazioni dell’Unione europea e dell’OMS”. Lo sostiene l’On Ilaria Capua che ha illustrato alla Camera una mozione per il contrasto delle infezioni in ambiente ospedaliero e sanitario, di cui è prima firmataria e che è stata sottoscritta da numerosi deputati.
“La resistenza antimicrobica – ha dichiarato ieri in Aula- è legata principalmente all’abuso di antibiotici che si è fatto in medicina umana e in medicina veterinaria, anche perché gli animali sottoposti a trattamento antibiotico eliminano attraverso le deiezioni farmaci che vanno a finire nell’ambiente e che, quindi, possono contribuire ad aumentare il fenomeno della resistenza.

Fra le richieste della mozione figurano “iniziative per redigere, finanziare adeguatamente e adottare, in collaborazione con gli esperti del settore, un vero e proprio «piano nazionale di prevenzione e controllo», con l’obiettivo di contrastare l’allarmante fenomeno della trasmissione di casi di infezione o colonizzazione da batteri antibiotico resistenti in ambiente ospedaliero e sanitario”.
Inoltre, la mozione chiede che sia implementato “un sistema di sorveglianza dell’antibioticoresistenza integrato fra gli aspetti di sanità umana e di sanità animale, che comprenda i dati generati nel settore veterinario, sia per gli animali da reddito che per gli animali d’affezione, attraverso la rete degli istituti zooprofilattici, che miri all’ottenimento del consumo prudente e responsabile degli antibiotici in ambito agroalimentare e veterinario”.

Nel suo intervento alla Camera, l’On Capua ha dichiarato che “il 25-30 per cento delle infezioni ospedaliere sono mortali e, quindi, in seguito a grandi interventi come ad esempio un trapianto, oppure una sostituzione di un grosso vaso in chirurgia vascolare, come ad esempio le protesi aortiche, possono infettarsi e possono quindi portare a morte il paziente. Quindi, in realtà, lo Stato spende per svolgere questi grandi interventi e poi, purtroppo, a seguito di queste infezioni ospedaliere il paziente viene comunque a morte anche se l’intervento è perfettamente riuscito. È un problema in aumento, abbiamo ceppi di klebsiella pneumoniae che sono multi resistenti: erano l’1,3 per cento nel 2009, il 16 per cento nel 2010, il 26 per cento nel 2011, e l’Italia stessa si è dichiarata endemica”.

“Nonostante l’indicazione dell’Unione europea, dell’OMS e anche del Ministro Balduzzi, nel 2013- ha proseguito-  le azioni intraprese appaiono del tutto insufficienti a contrastare il fenomeno. Quindi, noi abbiamo proposto questa mozione, che è stata firmata dai rappresentanti anche di altri partiti, che impegna il Governo, prima di tutto, a potenziare il sistema nazionale di raccolta di informazioni sulle infezioni ospedaliere resistenti, rendendo obbligatoria la notifica dei ceppi, in quanto questo è propedeutico per l’adozione delle indispensabili misure di intervento”.
La mozione chiede pertanto al Governo di dare “piena attuazione al disposto della circolare n. 4968 del 2013 del Ministero della salute”.

Sullo stesso argomento, la Lega Nord ha presentato una propria mozione, di cui primo firmatario è l’On Marco Rondini.

0 Comments

Leave a reply

©2024 ForumCani.com