Martedì, 01 Settembre 2015 06:26

pifPubblicata la relazione annuale delle attività dei Posti di Ispezione Frontaliera e uffici veterinari per gli adempimenti comunitari.

I 23 PIF italiani “svolgono un’importante azione di controllo sulle partite di animali, prodotti di origine animale e mangimi importati nell’Unione Europea dai Paesi terzi”. Si tratta di “una fondamentale azione di verifica delle garanzie sanitarie fornite dal Paese esportatore per ogni singola partita di merce diretta all’Unione Europea”. Il dettaglio di queste attività è riepilogato nella relazione annuale pubblicata dalla Direzione Generale della Sanità Animale, unitamente a quella svolta dagli UVAC, gli Uffici Veterinari per gli Adempimenti Comunitari.

Verifiche, ispezioni sanitarie e controlli di laboratorio- Nel 2014 i P.I.F. italiani hanno sottoposto a controllo 49.423 partite di animali, prodotti di origine animale e mangimi da oltre 100 Paesi terzi. Il controllo è stato di tipo sistematico, su ogni partita, al fine di verificare la correttezza della documentazione e l’identità del prodotto. L’ispezione sanitaria sulle merci di interesse veterinario è stata condotta invece con una frequenza di controllo diversa a seconda della tipologia e del Paese di provenienza. Quando ritenuto opportuno dai veterinari ispettori, oppure in osservanza di specifiche istruzioni ministeriali o dell’UE, il controllo fisico/materiale è stato integrato da un controllo di laboratorio. La media percentuale del controllo di laboratorio rispetto al totale delle partite sottoposte a controllo fisico/materiale è stata, nel 2014, del 8,3%, percentuale identica a quella riscontrata nel 2013.

I respingimenti, in numero di 306 partite di merci sono risultati pari allo 0,6% circa delle partite presentate all’importazione con una percentuale analoga a quella riscontrata nel 2013 (0,6%). In relazione alla tipologia di controllo (documentale, di identità, fisico, di laboratorio), sono risultati prevalere i respingimenti causati da carenze di natura formale con percentuali analoghe a quelle riscontrate nel 2013.

Expo 2015- Nel 2014 è stata realizzata un’importante attività di coordinamento per l’organizzazione dei controlli all’importazione degli alimenti di origine animale destinati a EXPO Milano 2015. Il
coordinamento è stato particolarmente complesso da realizzare per la numerosità ed eterogeneità dei soggetti nazionali e internazionali coinvolti.

Sportello Unico Doganale– E’ proseguita l’attività di coordinamento tra Ministero della Salute e Agenzia delle dogane e dei Monopoli: concluse tutte le fasi sperimentali, lo Sportello Unico Doganale è attualmente operativo per tutte le categorie merceologiche soggette a controllo veterinario presso i PIF.

Nel 2014 gli U.V.A.C. hanno svolto una preziosa opera di coordinamento dell’attività di vigilanza e controllo veterinario sulle partite di animali e prodotti di origine animale provenienti dagli altri Stati membri della Comunità europea. L’attività degli Uffici, in particolare nel campo della sanità animale, è stata quella di monitorare le introduzioni di animali vivi da quei Paesi membri nei quali si sono registrati nuovi focolai di malattie infettive. Inoltre, a seguito delle varie emergenze di sanità pubblica susseguitesi nel 2014, gli UVAC hanno continuato a svolgere il consueto importante ruolo di gestione dei controlli sanitari sulle merci potenzialmente coinvolte, in stretto coordinamento con le Autorita centrali e locali competenti.

Controlli e respingimenti-
Sono state sottoposte a controllo documentale e fisico 11.892 partite (0,69% del totale) e 4.128 di esse sono state sottoposte a controlli di laboratorio. Il controllo veterinario ha portato al respingimento/distruzione di 123 partite di merci potenzialmente pericolose per la salute del consumatore o per la salute degli animali. Più in particolare si è trattato di 46 partite di teleostei, 25 di pesce preparato, 10 di equidi, ecc. Ove possibile e laddove le irregolarità erano meno gravi (es. certificati o documenti commerciali incompleti, identificazione degli animali non corretta), si è invece provveduto alla regolarizzazione della situazione (61 partite).

In 18 anni operatori aumentati del 256%– Il report evidenzia che- dal 1996 – il numero di operatori registrati/convenzionati (9.981) è aumentato del 256%, a testimonianza di un continuo incremento del volume dei traffici intracomunitari e di una progressiva maggiore responsabilizzazione da parte degli importatori ottenuta anche grazie all’incisiva azione di controllo di U.V.A.C. e AA.SS.LL. All’aumento del numero di operatori registrati/convenzionati ha in buona parte contribuito anche l’allargamento progressivo dell’UE che è passata dai 12 Paesi del 1993 ai 28 Paesi attuali.

Traces e Sintesi- Il sistema TRACES è stato aggiornato varie volte fino a giungere alla versione 6.2; in vista di una futura reingegnerizzazione del sistema, la Commissione ha scelto per questa fase di transizione di correggere eventuali errori e migliorare la gestione di alcuni settori che presentavano problematiche minori.
In Italia si è confermata l’utilità di gestire le informazioni relative agli scambi intracomunitari
anche con il sistema Nazionale SINTESI (modulo UVAC), che costituisce il punto di riferimento principale per la registrazione e la convenzione degli operatori e per la registrazione delle partite di provenienza intracomunitaria a loro destinate. I principali vantaggi della reingegnerizzazione sono rappresentati dall’utilizzo di componenti architetturali condivisi che minimizzano le attività e i costi di manutenzione, standard di sicurezza, alte prestazioni e moderne tecnologie al fine di semplificare gli adempimenti amministrativi da parte delle imprese verso gli uffici UVAC e verso le Aziende Sanitarie Locali e garantire interoperabilità con altri sistemi nazionali e comunitari.

Personale– Il report dettaglia il quadro relativo alla situazione del personale in servizio al 1° gennaio 2015 presso ciascun Posto di Ispezione Frontaliera. Il dato comprende sia il personale addetto all’attività P.I.F. che quello addetto all’attività U.V.A.C. Complessivamente risultano operanti presso i P.I.F. 190 dipendenti, di cui 35 veterinari a tempo indeterminato e 64 a tempo determinato. (fonte)

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