Bambini e animali domestici in casa, un dubbio amletico: possono convivere tranquillamente o è meglio di no?

Quando nasce un bambino è sempre un dilemma, da un lato il nostro inseparabile amico a quattro zampe, dall’altro la paura che la presenza dell’animale domestico possa nuocere alla salute del bambino. Cosa è meglio fare?

Amicizia tra bambini e animali domestici

Sono molti i genitori che hanno animali domestici che vivono in casa, e che con la nascita del neonato, o ancor prima, durante la gravidanza, iniziano ad avere dubbi sulla sicurezza di questa convivenza.

Quando il neonato arriva in casa, molti iniziano a tenere l’animale domestico in giardino e nel peggiore dei casi se ne liberano. Ma è davvero necessario?

Leggi questo articolo prima di prendere una decisione in merito, ti aiuterà a fare la scelta più giusta.

Iniziamo col ricordare che i benefici e la gioia che gli animali portano ai bambini sono indubbi, inoltre insegnano loro due valori molto importanti, la gentilezza e la responsabilità. Ma per questo c’è tempo, l’adozione di un animale domestico si può rimandare a quando il bambino è cresciuto un pò. Se invece avete già un animale domestico in casa ecco come comportarsi.

Bambini e animali domestici: considerazioni da fare

1. Un gatto o un cane, dal momento in cui decidi di prendertene cura, dal punto di vista della responsabilità che hai nei suoi confronti, è paragonabile al tuo bambino. Dal punto di vista affettivo non dimenticare mai il grande legame che ti unisce a loro e quel sentimento reciproco molto vicino all’amore.

2. Altro fattore da prendere in considerazione è che la presenza di un neonato in casa può causare gelosia nel tuo animale domestico. Certo questo non è un problema se l’animale in questione è una tartaruga o un pesce, ma se prendiamo, per esempio, in considerazione un gatto le cose cambiano. La gelosia può manifestarsi in modo inaspettato. Ad esempio, un gatto che ha sempre fatto i suoi bisogni nella lettiera, improvvisamente potrebbe iniziare a lasciare i bisogni ovunque in casa. E ancora peggio, potrebbe mostrarsi aggressivo nei confronti del bambino. In questa situazione il tuo compito è quello di far capire al tuo animale che il nuovo arrivato è tuo figlio, fa parte della famiglia e che è proibito ferire, graffiare o mordere un bambino, così come saltare nel suo letto, leccare il suo succhiotto e così via.

In questi casi non bisogna trascurare il proprio animale domestico ed in particolare non bisogna sgridarlo. L’ultima cosa che devi fare è far sentire al tuo animale che il tuo atteggiamento verso di lui è cambiato in peggio dopo l’arrivo di un nuovo membro nella famiglia. È necessario invece rassicurare l’animale domestico e fargli capire che lo ami ancora, come e più di prima.

3.Quando il bambino crescerà e inizierà a gattonare, non dovresti mai perderli di vista, in modo da sincerarti che il bambino non faccia gesti incondizionati che potrebbero causare una reazione aggressiva dell’animale, per esempio tirandogli la coda.

4.I bambini e gli animali hanno un modo tutto loro di comunicare, non hanno bisogno di parole, lo fanno con gesti , suoni ed espressioni. Ma se i due non riescono a trovare un linguaggio comune, è meglio interrompere la comunicazione per un pò. Cerca pure di spiegare a tuo figlio che non deve fare male all’animale ma i bambini fino a un anno sono troppo piccoli per capirlo.

Le regole che devono essere rispettate: igiene, vaccinazioni, controlli e affetto.

Se hai già un animale in casa, puoi lasciare che conviva con il bambino,  basta solo tenere conto di alcune regole.

Porta il tuo animale regolarmente dal veterinario. Il tuo animale domestico ha bisogno di fare le vaccinazioni necessarie per prevenire l’insorgere di malattie. Le patologie per le quali si vaccina non possono essere trasmesse all’essere umano. Una convivenza raramente comporta la trasmissione di malattie dall’animale al bambino maservono a garantire il benessere del nostro amico animale.

Le uniche malattie da trasmissione a cui prestare attenzione sono l’idatidosi che può essere trasmessa al bambino se viene in contatto con le feci dell’animale, i funghi come la tigna e parassiti come scabbia e zecche, in tutti questi casi, una convivenza con regole igieniche adeguate e un corretto smaltimento delle feci mette al sicuro i nostri bambini.

Bambini, animali domestici igiene e allergia

Come detto sopra gli animali sono potenziali fonti e portatori di malattie infettive ma osservare corrette regole igieniche è una buona garanzia:

Lavati sempre le mani dopo il contatto con il tuo animale domestico;

Evita il contatto dell’animale con i giocattoli e le cose del bambino. Se questo è accaduto, puliscili per bene.

Evitate una promiscuità esagerata. Non permettere all’animale di leccare, annusare e toccare il bambino. Scambiarsi carezze va bene, ma bisogna evitare di scambiarsi stoviglie, cibo o letto.

Nella stanza in cui il bambino trascorre la maggior parte del tempo dormendo o giocando, non mettere la gabbia con uccelli, case di cani e gatti, acquari;

Più fai attenzione alla pulizia della casa meno problemi ci saranno. Inoltre è importante ventilare la stanza più volte al giorno per eliminare l’odore particolare dell’animale nella stanza e ridurre il rischio di reazioni allergiche;

Non lasciare mai un bambino piccolo da solo con un animale. Questa è una situazione potenzialmente pericolosa, perché, come detto sopra, il comportamento di entrambi è imprevedibile. Il bambino può spaventare un animale o ferirlo con un grido improvviso o movimenti involontari. Difendendosi, l’animale può mordere o graffiare il bambino. Inoltre, un animale, un gatto di solito, può sdraiarsi sul bambino che dorme e soffocarlo.

Avere o non avere un animale in casa è una scelta individuale. Valuta questa opzione con cautela, tenendo conto di tutti gli aspetti positivi e negativi.

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