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  • L'Asl farà entrare i cani in ospedali e case di riposo – La Stampa

    L'Asl farà entrare i cani in ospedali e case di riposo – La Stampa

    Cani in corsia e nelle case di riposo dell’Asl. Al progetto sta lavorando il consiglio direttivo dell’azienda sanitaria. L’iter è appena all’inizio ma il progetto potrebbe concretizzarsi nei prossimi mesi. E così, come un vecchio amico o un parente che va a salutare chi si trova in un momento difficile della vita, Fido potrà attraversare sempre più spesso i corridoi degli ospedali della provincia, entrare nelle pediatrie a strappare sorrisi ai più piccoli o nelle geriatrie a farsi accarezzare. Per fortuna l’ospedale non è più in corso Italia, altrimenti sarebbero scattate le multe del Comune. 

    Il 5 dicembre l’Enpa ha inviato all’Asl una bozza di regolamento per l’accesso degli animali domestici a reparti ospedalieri e case di riposo, scritto riprendendo i principi di quello adottato dall’Asl4 di Chiavari. Nell’ultimo consiglio direttivo è stato affrontato il tema ed ora l’Asl sta elaborando un proprio regolamento per gli ospedali del savonese e le case di cura per anziani. La stesura definitiva dovrà essere esaminata e approvata da uno dei prossimi consigli di direzione; i tempi non saranno brevi ma la strada è stata ormai aperta.  

    «E’ un progetto al quale teniamo molto – spiega Roberto Carrozzino, psichiatra e direttore della Struttura complessa del Sert – e al quale l’Asl sta lavorando. Nell’ultimo collegio di direzione è stata esaminata una bozza che dovrà essere perfezionata. La pet therapy viene usata in molte strutture ormai. Il rapporto uomo-animale rientra nel benessere della psiche e dell’affettività; nel caso delle persone anziane prendersi cura di un animale dà una spinta motivazionale. Le incoraggia a muoversi, ad attivarsi per occuparsene». Circa tre anni fa, in via eccezionale, l’Asl aveva ammesso il cane di un’anziana paziente ricoverata nel reparto di rianimazione del San Paolo che chiedeva di poter vedere il suo Birba. «Ricordo il caso di quella paziente in rianimazione – conclude Carrozzino – poter vedere e accarezzare il suo cane aveva avuto un ottimo effetto su di lei».  

  • L'Asl farà entrare i cani in ospedali e case di riposo – Il Secolo XIX

    L'Asl farà entrare i cani in ospedali e case di riposo – Il Secolo XIX

    Nel 2015 il primario Brunetto aveva concesso la visita speciale di Birba alla proprietaria ricoverata

    Nel 2015 il primario Brunetto aveva concesso la visita speciale di Birba alla proprietaria ricoverata

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    Savona – Cani in corsia e nelle case di riposo dell’Asl. Al progetto sta lavorando il consiglio direttivo dell’azienda sanitaria. L’iter è appena all’inizio ma il progetto potrebbe concretizzarsi nei prossimi mesi. E così, come un vecchio amico o un parente che va a salutare chi si trova in un momento difficile della vita, Fido potrà attraversare sempre più spesso i corridoi degli ospedali della provincia, entrare nelle pediatrie a strappare sorrisi ai più piccoli o nelle geriatrie a farsi accarezzare. Per fortuna l’ospedale non è più in corso Italia, altrimenti sarebbero scattate le multe del Comune.

    Il 5 dicembre l’Enpa ha inviato all’Asl una bozza di regolamento per l’accesso degli animali domestici a reparti ospedalieri e case di riposo, scritto riprendendo i principi di quello adottato dall’Asl4 di Chiavari. Nell’ultimo consiglio direttivo è stato affrontato il tema ed ora l’Asl sta elaborando un proprio regolamento per gli ospedali del savonese e le case di cura per anziani. La stesura definitiva dovrà essere esaminata e approvata da uno dei prossimi consigli di direzione; i tempi non saranno brevi ma la strada è stata ormai aperta.

    «E’ un progetto al quale teniamo molto – spiega Roberto Carrozzino, psichiatra e direttore della Struttura complessa del Sert – e al quale l’Asl sta lavorando. Nell’ultimo collegio di direzione è stata esaminata una bozza che dovrà essere perfezionata. La pet therapy viene usata in molte strutture ormai. Il rapporto uomo-animale rientra nel benessere della psiche e dell’affettività; nel caso delle persone anziane prendersi cura di un animale dà una spinta motivazionale. Le incoraggia a muoversi, ad attivarsi per occuparsene». Circa tre anni fa, in via eccezionale, l’Asl aveva ammesso il cane di un’anziana paziente ricoverata nel reparto di rianimazione del San Paolo che chiedeva di poter vedere il suo Birba. «Ricordo il caso di quella paziente in rianimazione – conclude Carrozzino – poter vedere e accarezzare il suo cane aveva avuto un ottimo effetto su di lei».

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  • Reggio Emilia, stanca delle feci dei cani gliele getta dentro casa – Gazzetta di Reggio

    Reggio Emilia, stanca delle feci dei cani gliele getta dentro casa – Gazzetta di Reggio

    REGGIO EMILIA. Stanca degli escrementi di cane lasciati dagli inquilini davanti alla porta d’ingresso del condominio, li ha raccolti uno a uno, li ha “custoditi” e un bel giorno ha deposto il mucchio di feci dentro il loro appartamento. Gli inquilini, indignati per il gesto scoperto al loro rientro, hanno chiamato la polizia, che ha scoperto così un preoccupante stato di degrado e di sporcizia dell’appartamento.È accaduto in una palazzina di via Fratelli Rosselli (zona via Inghilterra, nel quartiere di Regina Pacis) e l’episodio si inquadra all’interno di una battaglia protrattasi nel tempo – è infatti in corso una procedura di sfratto – tra la proprietaria di un appartamento situato al pianoterra e i suoi inquilini. Domenica alle 19.30 gli affittuari – una famiglia composta da una coppia di conviventi, una bambina di 5 anni e due cani – nel rincasare, hanno trovato un cumulo di deiezioni che qualcuno aveva deposto con cura sul pavimento in bella vista.I residenti, stupiti dal “regalo”, hanno quindi chiamato il 113, indicando nella padrona di casa la probabile, a loro dire, responsabile di quel gesto. I poliziotti intervenuti sul posto, dopo aver raccolto la testimonianza della famiglia, si sono recati al piano superiore dove risiede la proprietaria, una reggiana 70enne. Quest’ultima ha spiegato di aver chiamato più di una volta le forze dell’ordine per lamentarsi del comportamento noncurante e dei problemi che le causavano gli affittuari, che sta cercando difatti di sfrattare.Tra i fastidi causati dalla famiglia, c’erano gli escrementi dei cani, lasciati ogni giorno nel giardinetto condominiale proprio davanti all’ingresso della palazzina: escrementi che lei, per decenza e anche a seguito delle rimostranze degli altri condomini, aveva sempre raccolto al posto loro. Finché, esasperata, ha deciso di lasciarli nell’appartamento dei maleducati, come atto dimostrativo e a mo’ di “lezione” per la loro scarsa attenzione alle regole di civile convivenza.La pensionata ha spiegato di essere entrata nel locale con le chiavi, delle quali ha disponibilità poiché, quando i rapporti non erano ancora deteriorati, gli stessi le avevano affidato il compito in loro assenza di dar da mangiare ai cani; perciò lei ha libero accesso all’appartamento.Al di là della “vendetta” della proprietaria, l’accaduto potrebbe avere conseguenze ben più gravi per la famiglia, visto che sono state accertate condizioni igienico-sanitarie al limite: gli agenti hanno constatato l’evidente stato di degrado e di incuria dell’appartamento, dove è statatrovata sporcizia disseminata ovunque e suppellettili in disordine. E poiché è presente una minore (la bimba di 5 anni) e l’Ausl non è competente per gli spazi privati, la polizia provvederà a segnalare il caso agli assistenti sociali.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA
     

  • Il cane giusto ci migliora l'esistenza. – MilanoPost (Satira) (Comunicati Stampa) (Blog)

    Il cane giusto ci migliora l'esistenza. – MilanoPost (Satira) (Comunicati Stampa) (Blog)

    In libreria il nuovo libro “Come (e perché) scegliere un cane” firmato dall’educatore cinofilo protagonista di “Missione cuccioli” su DeaKids.

    È al suo terzo libro. E come negli altri, parla di cani, essendo lui, Simone Dalla Valle, docente al master universitario di Istruzione cinofila presso la facoltà di veterinaria di Parma e collaborando da oltre 10 anni con canili e associazioni animaliste per la diffusione di un’immagine di canili come centri di accoglienza e riabilitazione piuttosto che come luoghi di detenzione. Cosi, dopo “Un cane per amico” e “Come parla il tuo cane”, arriva “Come le perché) scegliere un cane”, edito da Tea.

    Il suo libro parla di adottare cani dai canili e dagli allevatori. Non c’è differenza?

    Uso in generale l’espressione “adozione”. Dentro di me spero sempre che ci si rivolga ad un canile. Ma ciò non toglie che si possano acquistare da allevatori .

    Partiamo dai canili: come si fa (e perché) a scegliere un animale?

    Come: senza farsi prendere dall’emotività o dai colpi di fulmine.Perché: vivere bene con un cane significa vivere meglio la propria vita. Ma questo accade solo se scegliamo il cane giusto. Diciamo che vivere con un cane ci cambia la vita; vivere con il cane giusto ce la cambia in meglio.

    Un capitolo è dedicato ai “canifici”. Ci spieghi.

    Se ci rivolgiamo a canili senza personale qualificato per valutare quale sia il cane più adatto a noi avremo dei problemi. Ci sono moltissimi animalisti che non hanno la professionalità per indicarci quale animale è più giusto e, spesso, propongono il cane sbagliato.

    Con gli allevatori questo non succede?

    Succede ugualmente. Per questo bisogna scegliere sempre allevatori professionali.

    Cosa ci offre la certezza di non essere mal consigliati?

    La professionalità degli educatori cinofili. Si deve evitare di prendere un animale da un negozio, alle fiere del cucciolo o da allevamenti che propongono tutte le razze in ogni periodo dell’anno.

    E dagli annunci su Internet?

    Men che mai. In Rete vengono offerti animali a “scatola chiusa” e chi ne risente per primo è proprio il cane. Se non lo conosciamo come facciamo a sapere che sarà adatto a noi? Per scegliere un individuo che resti con noi dobbiamo vederlo e verificare la validità dell’annuncio.Poi, la compatibilità del cane con il nostro stile di vita e via dicendo. Da questi annunci emerge che ai cani serve solo tanto amore. Se cosi fosse dovremmo buttar via anni di studi etologici.

    Se prendiamo un cane dal canile di solito non ci troviamo di fronte a un cucciolo da educare. Come ci si deve comportare?

    Si teme che adottando un cane adulto questo non si affezioni a noi. Invece ciò ci permette di capire chi è il cane che stiamo per portare a casa. Bisogna sfatare il mito per cui tutti i cani che provengono da un canile hanno subito traumi da maltrattamenti. Hanno subito un abbandono, certo. Ma se si trova in un buon canile viene valutato dagli educatori che capiscono quale animale ci può stare al fianco.

    Parliamo di educazione: di solito, quando un cane fa una cosa fatta bene, gli si offre un premio. Nel suo libro questa “pratica” è bocciata …

    Il cibo non crea una relazione ma un motivo. Il cosiddetto biscottino premio va bene, ma non dobbiamo elargire cibo in continuazione .

    Qual è il modo migliore per creare una relazione con il proprio cane?

    Condividere momenti e esperienze appaganti per entrambi. Portarlo a passeggio, giocarci, sdraiarsi con lui sullo stesso prato …

    Anche sdraiarsi con lui sullo stesso letto?

    Certo. La condivisione dei ben i è alla base della convivenza.

    Cambiamo argomento: da 5 anni lei conduce su Dea Kids “Missioni Cuccioli”, Riprenderà?

    Abbiamo già iniziato le registrazioni e nel prossimo autunno andranno in onda le puntate della sesta stagione.

    PATRIZIA PERTUSO (Metro)

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  • Una famiglia credeva di aver perso il cane per sempre, invece lo … – La Stampa

    Una famiglia credeva di aver perso il cane per sempre, invece lo … – La Stampa

    Quando Louie è scomparso da casa, la sua famiglia umana si è preoccupata non poco pensando al peggio. Ma la realtà era ben diversa: quel cane di 12 anni si era reso protagonista di un atto di eroismo.  

    Dopo un’intera mattinata di ricerche, infatti, Louie ha fatto ritorno e i suoi proprietari si sono subito accorti che c’era qualcosa di strano in lui: «Sembrava totalmente esausto, completamente privo di energie – racconta Marolyn Diver, la figlia dei proprietari di Louie -. Abbiamo pensato che qualcuno gli avesse fatto del male». 

    E mentre lo coccolavano e controllavano se avesse delle ferite, hanno notato un messaggio attaccato al suo collare: «Louie è l’eroe del giorno. Mi ha portato da Maddy rimasto incastrato sotto un mucchio di rami. Grazie, Rob». 

    A scrivere è Rob, un contadino che vive nelle vicinanze con il suo cane Maddy. E proprio a lui i genitori di Marolyn sono andati a chiedere maggiori dettagli su quanto scritto in quel messaggio: l’uomo aveva perso il suo cane mentre si stava dirigendo fuori città. Sulla via del ritorno a casa ha però trovato Louie che con particolare insistenza abbaiava per attirare la sua attenzione.  

    «Rob ha detto che era sicuro al 100 per cento che Louie sapeva quello che stava facendo e ha deciso di seguirlo – racconta Marolyn -. E così è arrivato dove si trovava il suo cane Maddy che era rimasto bloccato sotto un groviglio di rami. E come se non bastasse Louie ha anche dato una mano a Rob nel scavare nella terra per aiutare il suo amico quattrozampe. Rob ha poi deciso di premiare Louie con una gran manciata di biscotti per cani come segno di ringraziamento e, immaginando che sarebbe finito nei guai per essere scomparso di casa, ha deciso di scrivere quel messaggio per spiegare la sua assenza e il suo gesto di eroismo». 

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  • Bambina azzannata alla testa dal cane di famiglia: è grave – BergamoNews.it

    Bambina azzannata alla testa dal cane di famiglia: è grave – BergamoNews.it

    Con quel cane, il suo amico Leone, la piccola giocava e spesso dormiva anche con lui nel lettone insieme ai genitori. Ma Leone domenica l’ha azzannata e ferita  alla testa, con una violenza mai vista al punto che in tre non riuscivano a staccarlo dalla bimba.

    È successo a Bergamo, domenica sera, in un appartamento di via Comin Ventura: l’animale, un incrocio tra un pastore tedesco e un boxer, sempre tranquillo, un domestico cagnolone di famiglia, è impazzito e si è scagliato sulla piccola di poco più di un anno.

    La bambina è stata operata all’ospedale Papa Giovanni e ora è ricoverata in terapia intensiva in prognosi riservata: le sue condizioni sono gravi.

    Il servizio veterinario dell’Ats ha preso in carico Leone che molto probabilmente verrà abbattuto, mentre il papà della bambina, che lavora in una ditta di arredamento, disperato, è indagato a piede libero accusato di lesioni colpose.

  • Bambina azzannata alla testa dal cane di famiglia: è grave – BergamoNews.it

    Bambina azzannata alla testa dal cane di famiglia: è grave – BergamoNews.it

    Con quel cane, il suo amico Leone, la piccola giocava e spesso dormiva anche con lui nel lettone insieme ai genitori. Ma Leone domenica l’ha azzannata e ferita  alla testa, con una violenza mai vista al punto che in tre non riuscivano a staccarlo dalla bimba.

    È successo a Bergamo, domenica sera, in un appartamento di via Comin Ventura: l’animale, un incrocio tra un pastore tedesco e un boxer, sempre tranquillo, un domestico cagnolone di famiglia, è impazzito e si è scagliato sulla piccola di poco più di un anno.

    La bambina è stata operata all’ospedale Papa Giovanni e ora è ricoverata in terapia intensiva in prognosi riservata: le sue condizioni sono gravi.

    Il servizio veterinario dell’Ats ha preso in carico Leone che molto probabilmente verrà abbattuto, mentre il papà della bambina, che lavora in una ditta di arredamento, disperato, è indagato a piede libero accusato di lesioni colpose.

  • Cuccioli connessi ed al sicuro con i tracker GPS – Webnews

    Cuccioli connessi ed al sicuro con i tracker GPS – Webnews

    Spesso, i fedeli amici a 4 zampe sono così vivaci che tenerli sempre sotto controllo è una vera e propria sfida. Per il loro benessere e soprattutto per la loro sicurezza è sempre opportuno, però, sapere esattamente dove sono e cosa stanno facendo. Ma se si vive in campagna e si dispone di giardini enormi, seguire la vita del proprio cucciolo è quasi impossibile. Per i proprietari di cani più attenti esistono, però, delle soluzioni che sfruttano le migliori tecnologie che permettono di tenere traccia in tempo reale di tutte le attività del loro cucciolo e di sapere se si sta cacciando in qualche guaio allontanandosi troppo da casa.

    Trattasi di speciali tracker connessi alla rete e dotati di GPS che appesi al collare del cane permettono ai proprietari di seguire i movimenti del loro amico peloso. Strumenti utili anche nel caso il proprio cane dovesse perdersi o scappare da casa. Grazie a questi piccoli gadget scoprire la posizione del proprio amico a 4 zampe sarà rapido ed immediato. In commercio ci sono diverse possibilità, alcune offerte direttamente dagli operatori all’interno di pacchetti comprensivi di soluzioni di connettività.

    V-Pet by Vodafone

    Trattasi di un tracker per animali domestici che consente di monitorare la posizione, i movimenti e lo stato di attività del proprio amico peloso. Il dispositivo (Kippy Vita) consente anche di selezionare una o più aree entro le quali l’animale può muoversi in libertà, inviando degli alert al proprietario nel caso in cui queste fossero oltrepassate.

    V-Pet by Vodafone (immagine: Vodafone).

    Kippy Vita include la V-Sim di Vodafone che permette di connettere alla rete il dispositivo e di scoprire, così, da remoto, la posizione dell’animale domestico.

    Questo prodotto costa 49 euro, mentre il servizio di connettività costa 5 euro ogni 4 settimane.

    TIMTag SLIM

    Trattasi di una soluzione molto simile a quella di Vodafone. TIMTag SLIM è un dispositivo che permette di scoprire la posizione del proprio amico a 4 zampe. Inoltre, questo gadget connesso permette di scoprire in tempo reale tutti i movimento del proprio amico peloso. TIMTag SLIM integra un dispositivo di localizzazione GPS di ultima generazione ed un sistema di connettività con accesso alla rete TIM. La gestione remota avviene attraverso un’applicazione dedicata.

    TIMTag SLIM

    TIMTag SLIM (immagine: TIM).

    TIMTag SLIM costa 129 euro oppure 2,99 euro ogni 4 settimane per 36 rate. Nel prezzo sono compresi 12 mesi di abbonamento al servizio.

    Tractive XL

    Trattasi di un dispositivo di localizzazione GPS per animali dotato di lunga autonomia (sino a 6 settimane). Questo dispositivo comunica attraverso l’applicazione Tractive GPS utilizzando la rete cellulare. In questo modo la posizione del proprio animale domestico potrà essere vista su di un qualsiasi dispositivo mobile o tramite web. Tractive XL permette di impostare un recinto virtuale ed invia una notifica al proprietario qualora il cane dovesse uscire da questo perimetro. Tractive XL è impermeabile e quindi non teme l’acqua.

    Tractive XL

    Tractive XL (immagine: Amazon).

    Tractive XL può essere acquistato su Amazon a 79,99 euro.

  • “Animali Fantastici”: la parola al naturalista. Polini: “il falconiere non … – Informazione.Tv

    “Animali Fantastici”: la parola al naturalista. Polini: “il falconiere non … – Informazione.Tv

    “Animali Fantastici”: la parola al naturalista. Polini: “il falconiere non è il mostro che sevizia un animale, ma un appassionato che asseconda le esigenze del suo rapace”

    “Non vedo perché un associazione integralista come la Lipu debba accusare la falconeria dei giorni nostri: con le tecniche nuove di addestramento dei rapaci, la legislazione CITES internazionale ci si trova di fronte ad un sistema molto rigoroso e funzionante che vieta il prelievo in natura degli animali dando la possibilità di utilizzare unicamente animali allevati in cattività quindi domestici.

    Spesso non si fanno distinzioni tra animalisti e naturalisti, non sono dei sinonimi: il naturalista è colui che ha studiato, ha una laurea in biologia o scienze naturali e conosce la natura e i suoi fenomeni, li osserva e valuta se vi sono delle problematiche ambientali fornendo così consigli affinché si possa migliorare la situazione di alcune specie o di un ambiente.

    L’animalista invece non analizza i fatti e mette in primo piano una sua idea senza basi né riflessioni. Parte da una ideologia che molto spesso sfocia in un integralismo fine a sé stesso in quanto privo di fondamenti scientifici.

    Poi vi è l’ambientalista ovvero chiunque si metta nella condizione di analizzare degli studi ed fornisca aiuto al naturalista per salvare realmente l’ambiente o un ecosistema o una specie.

    Da questi tre differenti ruoli ci si accorge subito di una cosa fondamentale: mettere i bastoni fra le ruote a prescindere, senza analizzare i fatti, è da incoscienti e soprattutto deleterio per l’ambiente stesso.

    Un piccolo accenno alla biologia di un rapace selvatico: un rapace passa il 90% del suo tempo fermo sul suo posatoio, vola solo quando deve procurarsi il cibo, nel periodo riproduttivo e la sua attività aumenta esclusivamente per fare il nido e per corteggiare la femmina. Volare, per lui, è un dispendio di energie e preferisce farlo solo se è necessario. Ama poltrire, curare le sue armi (penne, artigli e becco), riposare e studiare le prede dai posatoi. Il falconiere rispetta molto questo suo ciclo circadiano. Inoltre passa molto tempo con lui: vivono in simbiosi. Un falconiere conosce bene le sue abitudini e rispetta la sua natura facendolo volare come quando dovrebbe andare a catturare la preda. E’ legato al falconiere come il suo compagno di caccia o il suo aiutante per procurarsi il cibo, proprio come fa un cane o un gatto. Ogni rapace ha un indole diversa e il bravo falconiere sa creare una relazione capaci di leggere le esigenze dell’animale e di assecondarle.

    Ora i rapaci sono usati per tante attività e si sono rilevati molto comodi anche per aiutare l’uomo. Come in passato, molti cacciatori evoluti, oggi li usano per andare a caccia mantenendo viva una tradizione molto complessa, perseguendo l’intento di collocarsi in condizioni eque con le loro prede; una finalità magari non condivisibile, ma bisogna ammettere più ammirevole rispetto ad altre tecniche moderne o molto più impari.

     I rapaci vengono utilizzati per allontanare piccioni, storni, gabbiani e altre specie di uccelli che portano malattie e sporcano con escrementi infetti i nostri ospedali, scuole, strade, davanzali, balconi ecc.

    I rapaci, in questo caso, allontanano in modo ecologico i piccioni o altri uccelli fastidiosi, senza usare veleni o altre tecniche che portano alla morte degli stessi. Gli altri uccelli quindi non vengono eliminati ma allontanati facendogli capire di andare da un’altra parte.

    Lo spettacolo in una piazza potrebbe sembrare un fenomeno da circo, rappresenta invece una situazione di caccia per il rapace: passare tra delle persone, schivare, scendere in picchiata ecc, non sono nient’altro che delle attività che farebbe in natura tra piante e dirupi.

    Vengono utilizzati anche per fare didattica ambientale: vedere da vicino un rapace che non ha paura dell’uomo è un cosa che porta l’uomo e il bambino ad avvicinarsi alla generalità del regno animale e naturale colmando quella distanza uomo-natura che ci vede sempre più lontani e tentando così di ripristinare un legame che fin dalla nascita dell’uomo ha rappresentato il senso più vero della connessione tra uomo e mondo.

    Vedere animali, piante e altri fenomeni porta ad aumentare la sensibilità alla natura  – come ci dimostrano gli studi fatti di educazione ambientale- e a non percepirla come distante, nemica o avversa. Proprio come facciamo con i nostri animali domestici. I rapaci vengono fatti volare liberi come quando facciamo correre i nostri cani in un parco, crea una connessione, lo cura entra in tutto e per tutto dentro al proprio nucleo di vita. Il falconiere fa volare il suo rapace con la stessa cadenza della sua natura, prende animali allevati in cattività da generazioni come i nostri cani e gatti e a tutti gli effetti è un animale domestico.

    Come vedete il falconiere non è il mostro che sevizia un animale, ma semplicemente un appassionato che asseconda le esigenze del suo rapace sacrificando tempo e dedicando amore verso un animale e alle sue esigenze.”

  • Carabinieri forestali, tra i sequestri una zanna di elefante – Cronache Maceratesi

    Carabinieri forestali, tra i sequestri una zanna di elefante – Cronache Maceratesi

    MARCHE – L’attività svolta nel 2017, all’insegna della protezione della fauna e della flora in via di estinzione, presentata dal comandante regionale Fabrizio Mari. Complessivamente sono stati accertati 91 illeciti penali e 571 amministrativi per un valore di quasi 270mila euro, 55 denunce, 60 sequestri e 30 perquisizioni. Presentato il nuovo calendario fotografico Cites 2018 dell’Arma

    Cinque falchi pellegrini, 21 pellami di rettili tra cui pitoni, 22 tartarughe, una zanna di elefante da 1,5 metri. E’ una parte degli esemplari di specie protette sequestrati nel 2017 nelle Marche dai nuclei Cites di Ancona e Fermo dei Carabinieri Forestali. E’ stato il comandante regionale dei Carabinieri Forestali “Marche”, colonnello Fabrizio Mari, a presentare i dati e le attività svolte a difesa della biodiversità animale e vegetale nell’anno 2017 e soggetta a tutela della Convenzione di Washington – Cites. L’attività di controllo e polizia, per quanto concerne la tutela della biodiversità, ha riguardato principalmente i settori del Commercio di specie selvatiche di flora e fauna minacciate di estinzione (Cites), contrasto al bracconaggio e tutela del benessere animale. Complessivamente sono stati accertati 91 illeciti penali e 571 illeciti amministrativi per un valore di 269.801 euro, con la denuncia di 55 persone, 60 sequestri e 30 perquisizioni. L’attività di contrasto al commercio illegale di specie animali e vegetali minacciate di estinzione e detenzione di animali pericolosi, in applicazione della Convenzione di Washington è svolta nella regione Marche dai Nuclei Cites di Ancona e Fermo. I controlli hanno riguardato anche la normativa sui giardini zoologici ed acquari, circhi e mostre faunistiche. I Nuclei svolgono anche i controlli ai sensi dei Regolamenti “Eutr” e Flegt sul commercio di legname.

    Nel settore Cites e commercio di legname, nel 2017 sono stati effettuati 180 accertamenti sul territorio regionale, dei quali 132 riguardanti il settore Cites, 48 riguardanti il settore Flegt ed Eutr inerenti il commercio di legname sul territorio e le importazioni presso la Dogana di Ancona. Le attività hanno portato all’accertamento di 8 illeciti penali, la denuncia di 12 persone ed il contestuale sequestro di 5 falchi pellegrini, di cui due giovani pulli rubati dal nido, 21 pellami di rettile appartenenti a varie specie di lucertole e pitoni, 22 esemplari di testudo Hermanni, una zanna di elefante ed un’anatra marzaiola. I Nuclei Cites hanno anche contestato 4 illeciti amministrativi per il valore di 40mila euro, dei quali 2 per la irregolare tenuta dei registri Cites da parte di ditte detentrici di pellami di rettile, uno in un circo ed uno per una illecita esportazione di calzature realizzate con pelli di pitone.  Nel settore di tutela della fauna e contrasto al bracconaggio, sono stati impegnati tutti i reparti dei Carabinieri forestali presenti sul territorio regionale, dai 46 Comandi stazione carabinieri forestale ai 4 Nuclei investigativi di polizia Ambientale e Forestale, con 6mila controlli, 83 illeciti penali accertati, 53 sequestri e 30 perquisizioni. Anche l’attività amministrativa è stata incisiva con la contestazione di 273 illeciti per un importo complessivo di 140.226 euro. Da segnalare le operazioni antibracconaggio e di contrasto alla commercializzazione illecita di selvaggina svolte in Provincia di Ancona che hanno portato alla denuncia di 20 persone e al sequestro di 1.200 capi di selvaggina congelati pronti per la somministrazione presso un esercizio di ristorazione, oltre a 30 armi da fuoco, 24mila munizioni, polvere da sparo e circa 100 chili di carni di cinghiale e capriolo.

    Gli alunni ricevono il calendario dell’Arma

    Nel corso della conferenza è stato anche presentato e distribuito ad una rappresentanza di studenti provenienti dalle scuole secondarie di Ancona, il nuovo calendario fotografico Cites 2018 del Comando delle unità per la tutela forestale ambientale e agroalimentare, il cui slogan “Un mondo che cambia”, testimonia che il pianeta sta drasticamente mutando il suo volto a causa dello sfruttamento intensivo da parte dell’uomo. In particolare è stata sottolineata la necessità di un uso sostenibile delle risorse, per contrastare l’inesorabile impoverimento degli habitat causato anche dalla progressiva scomparsa di specie animali e vegetali. Il calendario riporta dodici scatti d’eccezione, molti dei quali realizzati da fotografi italiani, che ritraggono esemplari appartenenti a specie simbolo come: tigre, gorilla, leopardo ed elefante, tutte minacciate da traffici illeciti. Per contrastare questo devastante fenomeno è importante il contributo di tutti, sia degli organi deputati ad effettuare i controlli, ma anche la necessità di diffondere una nuova cultura della legalità e del rispetto per l’ambiente, anche attraverso la partecipazione del mondo delle associazioni e delle organizzazioni non governative che hanno collaborato alla selezione delle foto. La tutela delle specie in via di estinzione nella Regione Marche è garantita dai Nuclei Carabinieri Cites di Ancona e Fermo, sia sul territorio regionale che presso il porto di Ancona ed Aeroporto di Falconara. Le verifiche effettuate hanno anche riguardato i Regolamenti Comunitari “Eutr” e Flegt sul commercio di legname. Gli accertamenti hanno riguardato principalmente il settore Cites per il contrasto ai traffici illeciti di specie tutelate dalla Convenzione di Washington, finalizzati a verificare il rispetto della normativa sul commercio internazionale di flora e fauna selvatiche minacciate di estinzione, nonché i settori antibracconaggio e benessere animale. Notevole anche l’attività amministrativa per il rilascio delle certificazioni di importazione ed esportazione di animali, piante e manufatti realizzati con pellami di specie protette (coccodrilli, alligatori, pitoni, boa, etc.) prevista dalla normativa Cites, con oltre 3mila certificati rilasciati.