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  • Gatti, ora va il maculato. Parola di Stefano Gabbana – Vanity Fair.it

    I gatti, si sa, sono i soggetti più postati sui social, protagonisti di scatti attira like tra Instagram e Facebook. Non è da meno la coppia di gatti di razza Bengala di proprietà dello stilista Stefano Gabbana, Zambia e Congo, divenuta popolare anche grazie al loro splendido pelo maculato e apparsa anche sui magazine di moda, con un effetto camouflage su stampe animalier, in puro stile D&G.

    Noto anche come Bengalese, il gatto Bengala è un felino muscoloso, con le zampe posteriori leggermente piú alte delle spalle e il caratteristico mantello a rosette tricolori, dall’aspetto setoso e morbido con punte trasparenti, come la pelliccia dei felini selvatici.

    Divenuta molto popolare negli Stati Uniti e in Europa, questa razza ha origini recenti: nasce, infatti, negli anni Ottanta, quando il genetista americano Centerwall incrociò il gatto leopardo asiatico (Asian Leopard Cat) con un gatto domestico. Il risultato? Dei mini leopardi dal carattere dolce e tranquillo.

    La famiglia dei gatti maculati comprende anche l’elegante razza AsheraPer pochi, facoltosi proprietari, i felini appartenenti a questa categoria sono rarissimi e molto costosi: un felino di razza Ashera costa tra i 15.000 e i 19.000 euro, da cui le numerose polemiche degli animalisti. Ibrido felino commercializzato dalla società statunitense di biotecnologie Lifestyle Pets come animale domestico ipoallergenico, nasce dall’incrocio tra il gatto domestico con alcuni felini selvatici (il gatto del Bengala e/o il Serval) selezionando una razza felina che possiede una variante ipoallergenica della proteina Fel d 1 (il principale allergene del gatto, presente nella saliva e nelle ghiandole sebacee). Il risultato è un felino di circa 15 Kg e di un metro e 20 di lunghezza. Alcune indicazioni: si può portare in giro a guinzaglio, necessita di una cuccia extra large, meglio se climatizzata e, se lo tenete in casa, dovrete fargli indossare dei ripara-artigli speciali, per evitare che distrugga l’arredamento. Insomma, un gatto decisamente non alla portata di tutti. Musetto dolcissimo, grandi orecchie da volpe e pelo da lince delle nevi per il gatto Savannah, speciale incrocio tra un servalo africano e un gatto domestico. Noti per la loro corporatura snella e slanciata e la grandezza delle loro orecchie, questi gatti appartengono a una razza recente. Caratteristiche principali: hanno una personalità dolce e socievole, amano avventurarsi fuori casa (si fanno anche condurre al guinzaglio e spesso riportano indietro bastoncini e giochi come un cane!). Una curiosità: i Savannah hanno un debole per l’acqua e spesso si avvicinano di loro spontanea volontà a rubinetti e docce in azione.

    Portamento regale e occhi verde chiaro per l’Egyptiona Mau, o Mau egiziano, razza di gatto tra le più antiche ad essere state allevate dall’uomo. Affascinante per il suo aspetto, che ricorda quello di un ghepardo, è un gatto raro (si contano solo 3000 esemplari in tutto il mondo). Molti studiosi sono convinti che sia il discendente dei gatti che gli Egizi addomesticarono partendo da una sottospecie del Gatto Selvatico Africano, il Lybica Ocreata. È l’unico gatto ad avere un mantello tabby naturale e non frutto della selezione dell’uomo: non è un caso che in papiri e sculture dell’antico Egitto siano spesso raffigurati gatti maculati. Il ruolo del Mau nella religione, nella mitologia e nella vita quotidiana degli egiziani esprimeva il grado di affetto e di rispetto riconosciuti a questi gatti,venerati come divinità, protetti dalle leggi e mummificati alla loro morte. Dotato di grande capacità di adattamento, rappresenta il gatto domestico più veloce del mondo: raggiunge senza problemi i 55 Km all’ora . Indipendente e riservato, è molto affettuoso con la piccola cerchia della sua famiglia.

    È invece selvaticissimo il Gatto di Pallas, una vera e propria palla di pelo dal musetto buffo. Noto anche come “Gatto delle steppe”, è un piccolo rappresentante dei Felidae diffuso nelle zone erbose dell’Asia centrale (vive fino ai 4.000 metri di altitudine). Impossibile non riconoscerlo: pur appartenendo alla famiglia dei felini, ha caratteristiche fisiche leggermente diverse dal gatto domestico, con le sue zampe corte e la corporatura tozza e compatta. Vive nelle grotte (dalle quali esce con il buio per cacciare roditori e uccelli) e presenta un folto manto grigio e ocra (che muta con le stagioni), perfetto per mimetizzarsi nel paesaggio e resistere alle temperature più rigide.A lungo cacciato per la sua pelliccia, è protetto in gran parte delle zone nelle quali è diffuso. Addomesticarlo, però, è impossibile: ha bisogno di grandi spazi all’aperto e ha un carattere forte e indipendente.

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  • Gatti di casa e colonie feline: come proteggerli dal freddo – Petpassion.tv

    I gatti soffrono il freddo dell’inverno, ecco come proteggere i gatti di casa e i gatti che vivono all’esterno nelle colonie feline.

    Come proteggere il gatto dal freddo (sia il gatto che vive in casa, sia le colonie feline)

    1. Procurare tepore: può essere utile riporre un cuscino di lana nella sua cuccetta e intiepidire gli alimenti umidi che gli diamo da mangiare. Ma attenzione a non esagerare: anche il troppo caldo è dannoso. Infatti, se il gatto tende a dormire nei pressi di una fonte di calore (come un caminetto o un termosifone) è consigliabile scoraggiare questa abitudine. Se il gatto vive all’esterno, procurare una cuccia o un riparo.
    2. Alimentazione più ricca: a seconda del tipo di vita che conduce, durante i mesi invernali il gatto potrebbe aver bisogno di una dieta più ricca di nutrienti (è bene consultare il proprio veterinario per individuare questa necessità): questo servirà a proteggere il gatto da influenze indesiderate durante i mesi più freddi dell’anno.
    3. No ai cibi umidi se il gatto vive all’esterno: se il gatto vive all’aperto e fuori la temperatura è troppo fredda, è consigliabile evitare i cibi umidi, perchè questi potrebbero congelarsi. Quindi preferire il secco.
    4. Evitare sbalzi di temperatura: se il gatto è all’esterno e fa molto freddo, evitare di portarlo immediatamente in casa (passerebbe troppo rapidamente da una tempreratura troppo bassa ad una alta).
    5. Evitare correnti d’aria
    6. Acqua: se si trova all’esterno, cambiarla spesso per evitare che congeli e preferire ciotoline di plastica (il metallo fa raffreddare l’acqua più velocemente).

    Come costruire cucce per proteggere una colonia felina

    1. Usare scatole di cartone: è possibile costruire delle cucce usando delle scatole di cartone, creando un foro d’accesso non troppo grande (si possono usare dimensioni anche maggiori affinché più gatti possano dormire insieme riscaldandosi a vicenda).
    2. Rivestimento in plastica: è utile rivestire i cartoni all’esterno con della plastica per renderle impermeabili.
    3. Imbottiture: è utile riporre all’interno delle cucce del materiale assorbente e vecchi stracci o coperte per creare tepore.
    4. Posizionamento: le cucce non vanno poggiate direttamente sul terreno per evitare umidità.

    Curiosità

    Sai che le parti del corpo più a rischio nei gatti sono… le orecchie?
    In caso di freddo intenso, le parti più colpite, per gatti, cani, ma anche per tutti gli altri esseri viventi, sono le estremità, tra cui appunto le orecchie. Queste delicate estremità se esposte all’aria gelida, rischiano il congelamento (il congelamento è una ferita al tessuto che si verifica quando l’animale viene esposto a temperature inferiori a zero gradi centigradi, soprattutto in presenza di vento forte). I sintomi sono gonfiore e dolore, fattori che diventano causa di altri svariati problemi per il nostro gatto. Orecchie gattoOvviamente la prima cosa da fare è allontanare il nostro micio dal freddo e iniziare delicatamente a riscaldare le parti colpite, coprendolo anche con una coperta, magari  leggermente riscaldata, per ristabilire sia la temperatura corporea che riscaldare la parte congelata. State attenti a non utilizzate mai acqua calda sui gatti. Se si presentano ferite sul tessuto potrebbero dover essere pulite e, nei casi più difficili e seri, il veterinario prescriverà degli antidolorifici ed eventuali terapie antibiotiche che lo aiutino a  combattere il dolore e contrastare le infezioni.

    A proprosito di ORECCHIE, leggi anche: Problemi alle orecchie dei gatti*

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    Foto di copertina:
    Mirtilla Malcontenta

  • Tesi in mangimistica, Assalzoo istituisce due premi

    Lunedì, 14 Dicembre 2015 07:51

    mangimiL’Associazione Nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici ha istituito per il 2016 due premi per giovani studiosi che si sono distinti nel campo dell’alimentazione animale.

    Sono due i premi messi a bando da Assalzoo: Premio Assalzoo “Dottorato” Anno 2016 e  Premio Assalzoo “Laurea Magistrale” Anno 2016; il riconoscimento è rivolto a tesi su argomenti relativi ad alimentazione animale, nutrizione, tecnica mangimistica, mercati delle materie prime e/o dei mangimi, allevamento zootecnico, legislazione del settore mangimistico ed altre tematiche correlate.

    Il primo premio, dell’entità di 3.000 euro, è dedicato a dottori di ricerca con meno di 35 anni di età; il secondo premio è dedicato a dottori in scienze Agrarie, Biotecnologie, Medicina Veterinaria, Scienze e Tecnologie delle Produzioni Animali, Scienze e Tecnologie Alimentari, Scienze dell’alimentazione umana, Economia e Commercio e Giurisprudenza, che abbiano conseguito la laurea magistrale e non abbiano compiuto i trent’anni. L’ammontare di questo secondo premio è di mille euro.

    Non sono ammessi lavori effettuati in collaborazione a meno che il contributo del candidato, che verrà valutato separatamente dal complesso, non sia evidenziato e certificato dai coautori e/o dal responsabile della ricerca.

    “C’è bisogno di investire nella competenze di domani – evidenzia Alberto Allodi, presidente Assalzoo – per riuscire a confrontarsi con le sfide di un settore, come quello della mangimistica, continuamente chiamato ad essere all’avanguardia scientifica e tecnologica. Un settore che occupa un ruolo fondamentale nel contribuire ad assicurare la richiesta di alimenti sempre maggiore anche a seguito del continuo aumento della popolazione mondiale. I premi istituiti dall’Associazione vogliono rappresentare un contributo alla crescita di giovani talenti che sono il futuro del nostro Paese”.

    Per entrambi i bandi la scadenza è il 31 marzo 2016.

    pdfREGOLAMENTI_BANDI_ASSALZOO_2016.pdf101.07 KB

  • SI e BDN avicola: ancora insufficienti le registrazioni

    Lunedì, 14 Dicembre 2015 07:32

    Gallus gallus domesticusNuovo richiamo del Ministero della Salute sull’utilizzo della BDN dell’Anagrafe Avicola e del Sistema Informativo Salmonellosi.

    La Direzione Generale della Sanità Animale ha inviato ai Servizi Veterinari i dati estratti alla BDN avicola a fine novembre. I dati, distinti per Regione e Provincia autonoma, sono stati elaborati dal  CSN di Teramo e riguardano gli allevamenti non familiari di G. gallus e M. gallopavo e  le informazioni nei Sistemi Informativi relative a : movimentazioni, campionamenti PNCS, qualifiche sanitarie per salmonellosi, deleghe ad operare in BDN, relazioni sui controlli ufficiali (Controllo veterinario sistematico) del PNCS. L’analisi riporta anche la situazione dei dati presenti in BDN inerenti alle macellazioni.

    “Dai dati in esame, è purtroppo constatabile come siano ancora insufficienti le registrazioni delle informazioni presenti nei SI, in particolare per taluni territori regionali”- rileva la circolare ministeriale, nella quali si sottolinea che per circa il 15% degli allevamenti nazionali non è registrata in BDN la delega prevista dal Manuale operativo del DM 13.11.13 (“Il detentore e il responsabile dello stabilimento di macellazione scelgono se operare in B.D.N. direttamente o tramite proprio delegato …..omissis…..”): le AC devono verificare, ed intervenire opportunamente, per garantire sia che le deleghe siano registrate per ciascuna azienda e sia che i delegati operino efficacemente in BDN.

    La Direzione ministeriale raccomanda agli Assesseorati alla Sanità, “ancora una volta” di svolgere una “analisi approfondita della propria realtà territoriale, analisi finalizzata ad intensificare i  controlli ufficiali e le registrazioni di competenza, anche perché i dati in oggetto saranno utilizzati per le rendicontazioni di alcune attività di controllo dell’anno che sta per concludersi”.

    Contemporaneamente, la circolar invita le Autorità Competenti e le Associazioni di Categoria “ad utilizzare ogni occasione utile per formare ed informare tutti gli attori del Sistema su come utilizzare correttamente sia la BDN avicola che SIS”.

    pdfBDN_AVICOLA_SOLLECITO_AGLI_ASSESSORATI.pdf115.28 KB
    pdfAllegato_1_accasamenti_SIS_deleghe.pdf69.6 KB
    pdfAllegato_2_macellazioni.pdf49.28 KB

  • Benessere al macello, verifiche nel bresciano Nas-Ministero

    Lunedì, 14 Dicembre 2015 07:19

    lorenzin copy copy copy copy copyIl Ministro Lorenzin dispone verifiche nel bresciano da parte di Task Force ad hoc Nas-Ministero.

    Lo ha reso noto lo stesso Ministro in un comunicato stampa, a seguito di notizie stampa su presunti comportamenti in contrasto con le norme vigenti in materia di benessere degli animali attuati da aziende titolari di impianti di macellazione di bovini nel bresciano e sui potenziali effetti negativi sulla sicurezza degli alimenti.

    Il Ministro Lorenzin informa di avere disposto controlli da parte di una Task Force Ministero – Nas “che opererà per verificare la corretta ed efficace programmazione ed esecuzione delle attività di vigilanza da parte delle autorità sanitarie locali competenti territorialmente su tali aspetti”.

    Il Ministero si riserva di intraprendere altre iniziative, di carattere generale, anche alla luce delle risultanze degli accertamenti disposti.

  • Veterinario aziendale, Bolzano ridetermina il compenso

    Lunedì, 14 Dicembre 2015 07:11

    BOVINO VDARideterminati i compensi per il neo istituito veterinario aziendale, tenuto a svolgere l’attività di profilassi nelle aziende zootecniche.

    In Provincia di Bolzano- prima dell’attivazione della rete di sorveglianza epidemiologica veterinaria, l’attività di profilassi è stata organizzata suddividendo il territorio provinciale per zone, funzionali a ridurre al massimo i tempi di spostamento fra le singole aziende. I singoli veterinari sono stati incaricati di svolgere le profilassi all’interno di una o più zone così individuate.

    Ma dal 1° gennaio 2016 il neo istituito veterinario aziendale è tenuto a svolgere l’attività di profilassi nelle aziende zootecniche che hanno deciso di avvalersi del suo operato, a prescindere
    dalla loro ubicazione. “Si stima, pertanto, un incremento in termini di costi e di tempo a carico del veterinario aziendale stesso. Si ritiene, quindi, necessaria una rideterminazione dei compensi
    previsti per l’espletamento delle attività di profilassi obbligatoria”.

    Per l’esecuzione delle operazioni di profilassi obbligatoria delle malattie infettive e diffusive degli animali da reddito in Provincia di Bolzano, i compensi spettanti ai veterinari libero professionisti- dal 1° gennaio 2016- saranno i seguenti:

    € 20,00 per ogni accesso in stalla ai fini dell’esecuzione dei seguenti controlli:
    • brucellosi dei bovini, degli ovini e dei caprini
    • leucosi dei bovini,
    • IBR/IPV dei bovini,
    • BVD/MD dei bovini,
    • Scrapie degli ovini e dei caprini,
    • CAEV dei caprini;

    € 4,00 per ogni animale sottoposto a prelievo ematico per:
    • brucellosi dei bovini, degli ovini e dei caprini,
    • leucosi dei bovini,
    • IBR/IPV dei bovini,
    • BVD/MD dei bovini,
    • Scrapie degli ovini e dei caprini,
    • CAEV dei caprini;

    € 28,00 per ogni accesso in stalla ai fini dell’esecuzione della prova intradermica dei bovini per tubercolosi e della verifica dell’esito dopo circa 72 ore; in caso di applicazione di questa tariffa non si applica la tariffa di 20 euro,
    € 4,18 per ogni bovino testato per tubercolosi.

    Qualora in un allevamento vengano eseguiti contemporaneamente più esami sulla stessa specie animale o su animali di specie diverse, o dovessero essere necessari più ingressi in stalla per un solo controllo, il compenso dovuto per l’accesso in stalla viene corrisposto una sola volta. Qualora un animale venga sottoposto al test per la tubercolosi ed a un prelievo ematico, i due importi rispettivamente previsti vengono sommati.

    Con deliberazione n. 1076/2015 e successive modifiche, art. 10, la Giunta provinciale ha disciplinato lo svolgimento delle attività di profilassi ad opera del veterinario aziendale. La deliberazione n. 2645/2009 è pertanto revocata.

    Fissazione dei compensi spettanti ai veterinari libero-professionisti per attività svolte nell’ambito della campagna di profilassi obbligatoria. (Revoca della deliberazione n. 2645/2009)

  • Veterinaria dopo il crollo: didattica modificata, ospedale inagibile

    Lunedì, 14 Dicembre 2015 07:09

    crollo napoliL’attività didattica del Dipartimento è stata modificata. Inagibile l’ospedale didattico. De Magistris: intervenga il Governo.

    “Le lezioni frontali e le attività pratiche, sia interne che esterne, dei corsi di Medicina Veterinaria del II/III/IV e V anno sono sospese e pertanto l’attività didattica del I semestre viene considerata conclusa”. Il sito del Dipartimento di Medicina Veterinaria di Napoli comunica le modifiche apportate alle attività universitarie dopo il crollo della scorsa settimana di una palazzina e il danneggiamento di altri due edifici non più agibii. Alla ripresa, il 7 gennaio, gli studenti andranno al Don Bosco. Anche le attività dell’ospedale didattico sono state dichiarate temporaneamente sospese a causa della inagibilità dei locali del dipartimento.
    Definito anche un nuovo calendario per gli esami del corso di Medicina Veterinaria che prevedono moduli con valutazione su pratica (cioè Tecnica delle necroscopie, anatomia patologica I, anatomia patologica II, Patologia Aviare, Ispezione, Medicina Operatoria); gli esami verranno svolti presso il Centro Sperimentale Avicunicolo di Varcaturo. 

    Mentre si vagliano le parti utilizzabili del complesso danneggiato, non sono ancora state appurate le dinamiche del crollo causato da una voragine sotterranea. La Procura non ha ritenuto che vi fosse rilevanza penale per sequestrare l’area. È in corso solo una interdizione di carattere amministrativo. Tuttavia si indaga, il fascicolo è aperto contro ignoti.

    “È una tragedia sfiorata – commenta il sindaco Luigi de Magistris – un fatto grave e vedere un collasso strutturale di quelle proporzioni ci fa interrogare anche sui materiali utilizzati perché quel palazzo è recente”. Il sindaco ha chiamato il rettore e il preside Luigi Zicarelli, esprimendo solidarietà e offrendo “la disponibilità a impiegare forze e strutture del Comune. Quando accadono simili fatti più enti devono fare tutti gli accertamenti del caso a cominciare dalla magistratura”. De Magistris ha invocato “un intervento straordinario” del Governo, e ha proposto al governatore De Luca di “riprendere insieme le linee del vecchio progetto Sirena “.

    Il rettore Manfredi parla anche di stringere i tempi “per il trasferimento al Frullone: è disposta la copertura finanziaria, partirà la gara”. Secondo le prime stime, i danni potrebbero aggirarsi attorno ai dieci milioni di euro. Una parte del patrimonio di ricerca e di studi della facoltà di Veterinaria è andato distrutto.

    Foto Riccardo Siano, napoli.repubblica.it

  • Come far convivere il nostro cane con gli altri animali? – TargatoCn.it

    Nelle case delle famiglie italiane vivono più di 60 milioni di animali e molte persone scelgono di condividere le loro vite con cani e gatti, ma non sempre la convivenza sembra possibile.

    La settimana scorsa abbiamo visto quali possano essere alcuni dei benefici derivanti dalla convivenza con i nostri amici a quattro zampe2015/12/09/leggi-notizia/argomenti/quattrozampe/articolo/quali-sono-i-benefici-della-convivenza-del-cane-con-luomo.html, oggi invece cercheremo di capire come far convivere i nostri cani con altri animali in ambiente domestico.

    Nelle case delle famiglie italiane vivono più di 60 milioni di animali “più o meno” domestici suddivisi in circa 7 milioni di cani, 7,5 milioni di gatti, 30 milioni di pesci, 13 milioni di uccelli e 3 milioni tra rettili e piccoli roditori. I single sembrano preferire la convivenza con un gatto, una famiglia con figli quella con un cane. Molte persone scelgono invece di condividere le loro vite con entrambi, spesso con grandi problemi.

    Se abbiamo intenzione di adottare più di un’animale la cosa migliore da fare – qualora questo sia possibile – sarebbe quella di farlo mentre sono cuccioli, in modo che possano abituarsi gradualmente l’uno all’altro, imparando a conoscersi e a convivere secondo le nostre regole familiari.

    Questo però non è sempre possibile.

    Per quel che riguarda i nostri cani dobbiamo valutare anche le attitudini di razza: far convivere un Volpino con un gatto è sicuramente più semplice che farlo con un Bassotto! Ancora una volta bisogna fare attenzione a non generalizzare: ogni cane rimane sempre un individuo a sé stante e con caratteristiche proprie, ma la razza è un fattore molto importante da tenere in considerazione.

    Gli animali inseriti in casa possono essere percepiti dai nostri cani come invasori del loro territorio, ragione per la quale dovrebbero essere introdotti nella maniera giusta: non dando eccessive attenzioni al nuovo arrivato, comportandosi normalmente e avvicinando gradualmente il nostro fedele amico al nuovo compagno di vita. Una buona soluzione potrebbe essere quella di farlo al guinzaglio, facendoglielo prima vedere a distanza, poi avvicinandosi lentamente fino al primo contatto, premiandolo qualora si comporti in maniera adeguata con il nuovo arrivato. Forzare i tempi può essere deleterio e complica notevolmente le cose in futuro!

    Con cani dal carattere molto deciso e poco socievoli non è detto si riesca ad ottenere il 100% dei risultati sperati, ma si può comunque ottenere una buona tolleranza verso il nuovo compagno. Con cani particolarmente amichevoli e socievoli si può arrivare a una vera e propria amicizia.

    Ma chi è che gioca un ruolo fondamentale in tutto questo?

    Siete proprio voi cari proprietari!

    Dovete dimostrare di essere sempre convinti di quello che fate, muovervi con sicurezza premiando o riprendendo il vostro cane in base al tipo di comportamento messo in atto. Ricordatevi che un vero leader non urla e non è violento, ma con la sua presenza riesce a gestire la situazione, a mantenere la calma e a creare un clima disteso. Se volete cercare un esempio pratico nel mondo animale pensate al progenitore del nostro cane: al lupo e ai suoi comportamenti all’interno del branco.

    In fondo possiamo pensare al nostro fedele amico a quattro zampe come a “un lupo addomesticato”.

    Un bau a tutti e a lunedì prossimo!

    Daniel Sebastian Ossino

  • Gatti in affitto e cuori solitari – Il Tempo

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    Sbarcare il lunario affittando gatti a giapponesi che si sentono soli? Sayoko, un’orfana cui la nonna ha lasciato in eredità una casa modesta e un’intera colonia felina, si guadagna da vivere così. Andando in giro con un carrettino pieno di gatti (“neko” significa “micio”) proponendo di affittarli agli emarginati della campagna intorno a Tokyo. Il film, presentato alla Berlinale del 2012 nella sezione del mercato per esordienti o semi tali, benché bellissimo pieno di poesia, tanto da fare definire la regista Naoko Ogigami un Kurosawa al femminile, è stato messo su YouTube in versione integrale per trovare un distributore in sala o in dvd . Ed è visibile con sottotitoli in inglese qui : . E in effetti il destino di “Rent a neko”, cioè non avere trovato un serio distributore nel mercato mondiale, la dice tutta su cosa sia diventato oggi il mondo delle major cinematografiche. Che, sempre per restare al festival di Berlino del 2012, ha fatto affossare anche un capolavoro come “Jayne Mansfiled’s car” di Billy Bob Thornton con Robert Duvall, Kevin Bacon e John Hurt.

    La storia di Sayoko è di quelle destinate a diventare cult per i gattari e per gli amanti della delicatezza espressiva dei film giapponesi: l’orfana vive una vita quasi autistica nella propria casa di campagna dove la sua unica compagnia è quella felina. I gatti sono tutta la sua vita, ma da quando è morta sua nonna che li allevava e nutriva, non sa più come fare per andare avanti. Contemporaneamente il suo cruccio è quello di trovarsi un uomo perché nella spietata società giapponese una bella ragazza povera sembra non volerla nessuno. Così decide: andare in giro per le strade della campagna giapponese con il proprio carrettino in cui sono sistemati tutti i suoi gatti e cercare di “affittarli” alle persone sole che abbiano bisogno come lei di una compagnia animale che possa sostituire quella umana. La prima cliente è un’anziana signora ormai prossima alla fine che ha perso il marito e prima ancora l’amato gatto. Da Sayoco ne trova uno quasi identico e dice di volerlo a noleggio. Sayoko soppesa e dice alla signora che il gatto lo consegnerà a domicilio per esaminare la casa e capire se il gatto sarà trattato bene: «In giro ci sono tanti malintenzionati che si divertono a fare del male agli animali». La anziana signora la invita a prendere e Sayoco, rassicurata, le affitta il gatto per 1000 yen. Meno di dieci dollari. La signora vorrebbe darne almeno diecimila ma Sayoko, che è povera e dignitosa, dice di non averne bisogno in quanto lei è una provetta broker e guadagna quanto vuole. Cosa che serve a salvare le apparenze. E a ogni cliente racconta mestieri diversi. Poco dopo, come prevedibile, la signora, che con il gatto ritrovato torna a essere serena, lascerà questo mondo felice e il gatto in questione, adempiuta la propria missione tornerà nel carrettino di Sayoko. Ancora più emblematica la vicenda del secondo cliente: una specie di Fantozzi giapponese che in famiglia è disprezzato da moglie e figli perché non fa carriera e anche perché ha i piedi maleodoranti. E quindi è solo dentro un nucleo familiare che lo sfrutta come una specie di asino da soma. La vista di una gattina bianca e nera gli scalda il cuore e anche lui invita Sayoko a casa per “meritare” l’affitto del proprio felino visto nel carretto trainato dalla ragazza nelle campagne giapponesi. La gattina si affezionerà subito al suo odore e sarà quindi simbolicamente colei che riempie di affetto un’altra persona sola. D’altronde proprio Sayoko spiega sempre ai suoi clienti che questi gatti in affitto servono per “riempire un buco dentro il nostro cuore”.

    Il problema della ragazza, che come tutte le adolescenti scrive su carta, che poi attacca sul proprio muro di cucina, i propositi dell’anno in corso, è che, da una parte, suscita le invidie di una vicina che ha le sembianze di una strega e che la prende in giro perché “attira i gatti ma non gli uomini”, e, dall’altra , la propria ansia di trovarsi qualcuno. Che la porta a innamorarsi della persona sbagliata, Un ladro violento per giunta ricercato dalla polizia. Che così un giorno irromperà nella sua vita e nella sua casa piena di gatti.Alla fine Sayoko capirà che “il buco da riempire” non va colmato cercando fuori di sé ma dentro le proprie risorse. “In te ipsum redi”. Quindi. E, soprattutto, meglio, molto meglio, i gatti degli uomini.

    Dimitri Buffa

  • I cani possono fare a meno delle parole – Gazzetta di Parma

    Buongiorno dottoressa,

    ho un cane maschio, di piccola taglia, sterilizzato, di 10 mesi, molto giocherellone. E’ sempre in movimento e mi segue dappertutto. Per fortuna gioca parecchio con il gatto così si sfoga, ma nonostante ciò è instancabile. Io gli parlo molto ma ho l’impressione che non capisca quello che gli dico.

    Cara signora, quello che mi racconta è un comportamento molto comune nei cani che vivono nelle nostre case. Sicuramente si tratta di un soggetto particolarmente emotivo e anche sottoposto a innumerevoli stimoli eccitatori: il gatto (con il quale per fortuna gioca molto e mi pare di capire ci sia un ottimo rapporto), e gli umani, che probabilmente ricoprono un ruolo poco autorevole agli occhi del cane. Quando lei mi scrive che parla molto al cane e ha l’impressione che lui non la capisca, sicuramente dice il vero: ma cosa dovrebbe capire dalle sue parole? Di cosa gli parla?

    Non è mia intenzione rivolgerle una critica o un rimprovero, ma è ragionevole pensare che il cane la guardi con occhi interrogativi, magari piegando un po’ di lato la testa come solo i cani sanno fare, e non capisca proprio nulla! Il motivo è che il cane non conosce la lingua parlata (italiano o altra lingua che sia), ma associa alcune parole/suoni a gesti o azioni. E’ certo che i nostri cani si sforzano molto per capire quello che vogliamo da loro, ma siamo noi che dobbiamo rivolgerci a loro con il linguaggio “canino” più semplice e comprensibile. In questo modo li agevoliamo nell’apprendimento.

    Credo che il suo cane sia un po’ ansioso, ed essendo per fortuna ancora giovane, ci si può lavorare. Il primo consiglio che mi sento di darle è di smettere di parlargli. I cani vivono in un mondo di odori, di posture, di sguardi e possono fare a meno delle parole. Pensi soltanto ai soggetti utilizzati per i non udenti, che riescono a vivere una vita felice nonostante non si comunichi attraverso le parole. Il secondo consiglio è quello di smettere di guardarlo e di assecondare le richieste del cane (si chiama controllo dell’iniziativa). Se inizia a fare bene questi esercizi, vedrà che il cane si rilasserà nel giro di 24/48 ore. E’ consigliabile però avere anche il supporto di un educatore che la accompagni in questo percorso, altrimenti il rischio di fallire è molto alto. 

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