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  • Mese del Cucciolo: adesioni in corso, scadenza più vicina

    Lunedì, 11 Gennaio 2016 15:43

    Vet Labrador puppySono in corso le adesioni dei Medici Veterinari alla quinta edizione de “Il Mese del Cucciolo”. Il prossimo step della campagna sarà la sensibilizzazione dei proprietari.

    Scadono il 15 gennaio le adesioni dei Medici Veterinari alla quinta edizione de “Il Mese del Cucciolo”, la campagna di sensibilizzazione nazionale promossa da PURINA PRO PLAN in collaborazione con ANMVI e FNOVI. Per partecipare all’edizione 2016 i professionisti si stanno iscrivendo alla pagina www.vet.purina.it. Le adesioni sono state aperte a dicembre e sono in pieno svolgimento. Poi sarà la volta dei proprietari.

    Con l’obiettivo di valorizzare presso i proprietari la figura del medico veterinario -come garante della salute del cane e la corretta nutrizione dei cani sin da cuccioli- dal 1 marzo al 31 marzo 2016 tutti i proprietari di cuccioli saranno invitati a recarsi presso i Medici Veterinari aderenti per un visita a pagamento. I proprietari potranno consultare l’elenco dei medici veterinari che aderiscono a Il Mese del Cucciolo e individuare quello territorialmente più vicino.

    I proprietari potranno ricevere direttamente dal Medico Veterinario un kit per iniziare al meglio la propria vita insieme al cucciolo, completamente rinnovato rispetto alle edizioni passate: il kit conterrà ad esempio una confezione da 3kg di PURINA PRO PLAN Puppy con Optistart – per lo sviluppo del sistema immunitario del cane nei suoi primi mesi di vita – e “DIVENTO GRANDE”, un booklet che aiuterà i Medici Veterinari ad accompagnare i proprietari nel percorso di crescita del cucciolo, e i proprietari stessi a comprendere le fasi fondamentali per porre solide basi per il benessere del proprio cane oltre a stabilire una relazione più duratura con il proprio Medico Veterinario.

    Il Mese del Cucciolo coinvolge ogni anno migliaia di strutture veterinarie in tutta Italia e un numero crescente di proprietari di cuccioli sensibilizzati alla prevenzione e alla corretta nutrizione, cura ed educazione fin dai primi passi, per il benessere del proprio cane.

    Dall’avvio, nel 2012, ad oggi, “Il Mese del Cucciolo” ha coinvolto oltre 100.000 cuccioli e i rispettivi proprietari così come un numero sempre maggiore di strutture veterinarie aderenti in tutta Italia.
    Aderisci al Mese del Cucciolo 2016
    Folder informativo Il Mese del Cucciolo 2016

  • Crollo a Veterinaria, chiesta audizione in Commissione

    Lunedì, 11 Gennaio 2016 15:23

    Federico II di SveviaIl Direttore del dipartimento, professore Gaetano Oliva, chiede audizione in Consiglio regionali: dal giorno del crollo, tutte le attività didattiche e di ricerca sono state sospese.
    Si riunirà domani alle 11 la VI Commissione permanente del Consiglio regionale, presieduta da Tommaso Amabile (Pd). L’audizione avrà come oggetto della discussione, i disagi subiti da docenti e studenti del Dipartimento di Veterinaria dell’Università di Napoli “Federico II”, in seguito al cedimento strutturale di un’ala dell’edificio avvenuto il 9 dicembre.

    L’incontro è stato richiesto dal direttore del dipartimento, il professore Gaetano Oliva, poiché, dal giorno del crollo, tutte le attività didattiche e di ricerca sono state sospese con gravi ripercussioni sia per gli studenti sia per la comunità scientifica. Durante i lavori della commissione saranno esaminate le possibili soluzioni per il ripristino funzionale dell’area e per gli interventi di riqualificazione del quartiere, in considerazione del fatto che il Dipartimento di Veterinaria condivide alcuni spazi con uffici di proprietà della Regione Campania e confina con i ruderi dello studentato “Collegio Miranda” di pertinenza della Regione stessa.

    Risalgono al mese di dicembre le ultime informazioni dell’Ateneo sullo svolgimento delle attività didattiche. Quelle dell’ospedale didattico sono temporaneamente sospese a causa della inagibilità dei locali del dipartimento. Calendarizzati ad inizio anno gli esami in pre-appello del corso di laurea in scienze e tecnologie delle produzioni animali.

    Il video del crollo
    Veterinaria dopo il crollo: didattica modificata, ospedale inagibile

  • Traffico cuccioli, nuovo sequestro. L’amore non si compra.

    E’ da poco passato il Natale, ma il traffico di cuccioli continua a gonfiare le tasche di persone senza scrupoli, che non solo mercificano la vita, ma espongono cuccioli in tenerissima età a lunghi viaggi in condizioni drammatiche. 

    Diciannove cuccioli di varie razze canine sono stati infatti sequestrati nel fine settimana dagli agenti del Corpo Forestale dello Stato, nei pressi dell’uscita del casello autostradale di Arezzo. I piccoli, alcuni presentavano ferite o segni di malattie infettive come la congiuntivite, erano stipati nel bagagliaio di un’auto condotta da due uomini provenienti da Napoli, che sono stati denunciati e dovranno rispondere di maltrattamento di animali, oltre che dei reati di traffico illecito di animali da compagnia e di falso.

    Dalle prime indagini, svolte subito dopo il sequestro, in collaborazione con il NIRDA – Nucleo investigativo per i reati in danno agli animali – è infatti emerso che i cuccioli, aventi un valore commerciale stimato di 20.000 euro, sono stati importati dall’estero senza la necessaria documentazione.

    E’ a cuccioli come questi e alle loro madri, che Ilaria Innocenti e Macri Puricelli hanno dedicato un toccante reportage, “La fabbrica dei cuccioli”, edito da Sonda, che denuncia il fenomeno malavitoso del commercio illegale di cuccioli e documenta i dati del giro di affari, riportando anche le testimonianze dei cittadini truffati. 

    Un libro che tutti dovrebbero leggere, per comprendere che “l’amore non si compra” – come recita il sottotitolo del libro –  e che esistono innumerevoli e validissime ragioni per scegliere sempre l’adozione da un canile o da un gattile, invece dell’acquisto.

    Ilaria Innocenti
    Responsabile Settore Cani e Gatti

  • Mangimi a norma: il 99,37% conforme alle analisi di laboratorio

    Lunedì, 11 Gennaio 2016 14:55

    non conformiPubblicato il rapporto sugli esiti dei controlli ufficiali effettuati nell’anno 2014, ultimo anno di applicazione del PNAA 2012 – 2014. Il Ministero della Salute predispone il Piano Nazionale di Sorveglianza e Vigilanza Sanitaria sull’Alimentazione degli Animali (PNAA) con la finalità di contribuire a tutelare la salute e il benessere animale ed assicurare la salubrità dei prodotti di origine animale destinati al consumo umano attraverso la vigilanza e il controllo ufficiale sui mangimi. Annualmente, viene pubblicato il Rapporto sui controlli ufficiali con il quale sono sintetizzate le attività ispettive condotte e e i relativi risultati.

    Il PNAA è parte integrante e sostanziale del sistema nazionale di controllo sull’alimentazione animale, ha valenza pluriennale ed è in linea con quanto stabilito dal Regolamento (CE) 882/2004.
    La vigilanza ispettiva viene svolta su tutte le imprese del settore dei mangimi quali produttori primari, allevamenti, mangimifici, distributori, industrie alimentari che forniscono sottoprodotti all’alimentazione animale, trasportatori di mangimi, con il fine di verificare il possesso ed il mantenimento dei requisiti strutturali e funzionali dell’impresa del settore dei mangimi oggetto di vigilanza.

    Ispezioni sugli OSM (Operatori Settore Mangimi)- Nel 2014 L’aumento percentuale delle sanzioni comminate e la diminuzione percentuale di non conformità rilevate sono valutate dal Rapporto come una “conferma dell’efficienza dei Servizi Veterinari e del rispetto della normativa da parte degli OSM”. Le principali carenze riscontrate durante le visite ispettive hanno riguardato:
    • difetto di autorizzazioni;
    • mancata o errata compilazione dei registri di carico e scarico;
    • errata etichettatura;
    • non conformità relative al sistema di tracciabilità;
    • piani di autocontrollo non idonei o carenti;
    • mancata o insufficiente formazione degli operatori;
    • inidoneità dei requisiti strutturali;
    • modalità non idonee di stoccaggio e somministrazione dei mangimi.
    L’attività di controllo ufficiale nell’anno 2014 ha visto i Servizi Veterinari impegnati in un’imponente attività di campionamento effettuata in tutti i livelli della produzione, della commercializzazione fino alla somministrazione dei mangimi. Nell’anno 2014, in tutto il territorio nazionale, nell’ambito esclusivo del PNAA sono stati prelevati n. 10.923 campioni ufficiali di mangimi, a fronte di 11.066 programmati.

    Non conformità rilevate nei campioni- Sui campioni previsti dal PNAA, viene effettuata la ricerca di:
    • proteine animali trasformate non ammesse nei mangimi,
    • Salmonella spp.,
    • sostanze farmacologicamente attive e additivi destinati all’alimentazione animale,
    • sostanze indesiderabili che includono anche i contaminanti ambientali (micotossine, diossine, melamina e altri),
    • organismi geneticamente modificati (OGM).

    Dalle analisi effettuate, ad opera dei Laboratori degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, sono emersi n.69 campioni non rispondenti a quanto richiesto dalla normativa, lo 0,63% del totale dei campioni prelevati. Questo è un dato che dimostra come in generale i mangimi (mangimi composti, materie prime, additivi, premiscele e acqua di abbeverata) soddisfino i requisiti normativi di sicurezza.
    analisiLe 69 non conformità rilevate nel corso dei controlli ufficiali del 2014 hanno riguardato:
    • n. 24 per presenza di Micotossine;
    • n. 23 per presenza di principi farmacologicamente attivi ed additivi vietati o in concentrazione non consentita, (di cui: 7 tetracicline, 5 ionofori, 4 penicilline, 2 macrolidi, 1 avermectine, 1 decochinato, 1 diclazuril, 1 Nicarbazina/Robenedina, 1 sulfamidici);
    • n. 10 per contaminazione da Salmonella spp.;
    • n. 5 nel programma di Monitoraggio riservato agli Additivi nutrizionali e oligoelementi;
    • n. 5 per presenza di Organismi Geneticamente Modificati;
    • n. 2 per presenza di Diossine/PCB;
    La relazione spiega che “tali non conformità derivano spesso da problemi di carry-over durante la produzione dei mangimi o per inadeguate condizioni di stoccaggio praticate soprattutto in allevamento, che possono spesso favorire le contaminazioni ambientali”. E’ inoltre possibile mettere in evidenza uno inversione di tendenza relativa alla costante diminuzione della percentuale delle non conformità in questi ultimi tre anni. Infatti “si è registrata una percentuale di non conformità dello 0,65% nel 2011, dello 0,60% nel 2012 e dello 0,55 nel 2013, mentre nel 2014 si è potuto constatare un aumento della percentuale allo 0,63%”.

    Attività effettuata su sospetto– Per quanto riguarda l’attività di controllo ufficiale mediante il campionamento su sospetto, dall’elaborazione dei dati del 2014 risulta che sono stati effettuati in totale n. 74 campioni e che tale attività è stata svolta da 14 Regioni. Il volume di attività su sospetto appare inferiore rispetto a quello dell’anno scorso, ma è stata effettuata da più regioni (+ 2 Regioni), segno di una costante sensibilità dei Servizi Veterinari verso possibili fonti di pericolo e rischi emergenti presenti nel proprio territorio di competenza, anche in considerazione delle allerte dovute alle condizioni climatiche. Tale attività ha rilevato in tutto n. 12 casi di non conformità che corrispondono al 16.21% dei campioni prelevati, 1,06% in più rispetto al 2013.

    Importazioni– Nel  2014 sono state rilevate complessivamente n. 15 partite non conformi, pari allo 0,33% delle partite presentate per l’importazione e al 4,61% delle partite oggetto di prelievo
    Tali non conformità hanno riguardato:
    • il riscontro di positività per presenza di Salmonella Livingstone, Salmonella Inganda, Salmonella Rissen, Salmonella Havana, Salmonella Afula e Salmonella Tennesse in n. 3 partite di materia prima vegetale (farina di soia), di ton, rispettivamente, 12.059, 5.500 e 3.200, di provenienza Argentina;
    • il riscontro di positività per presenza di micotossine (aflatossina B1), oltre i livelli consentiti, in una partita di ton. 20 di materia prima vegetale (proteine del riso) per uso mangimistico di provenienza India;
    • il riscontro di positività per presenza di OGM non autorizzati e/o oltre i limiti consentiti (MON 15985, MON 531 e MON 1445) in n. 10 partite di materia prima vegetale (semi di cotone) per uso mangimistico, di complessive tonnellate 8.359,354, di provenienza Costa D’Avorio ;
    • il riscontro di positività per presenza di arsenico, oltre i livelli consentiti, in una partita di ton. 25 di additivi per mangimi (ossido di manganese) di provenienza India;
    In alcuni casi le partite sono state ammesse all’importazione previa bonifica, mentre per quelle già nazionalizzate è stato disposto il rintraccio.

    Nel nuovo “Piano Nazionale Alimentazione Animale 2015-2017” sono state inserite nuove indicazioni operative in materia di controlli all’importazione sui mangimi, con particolare riferimento ai controlli rafforzati sui mangimi non di origine animale e ai controlli analitici per la ricerca di costituenti di origine animale non autorizzati nelle proteine animali trasformate e prodotti sanguigni derivati da non ruminanti destinati all’alimentazione di animali d’allevamento non ruminanti, diversi dagli animali da pelliccia.

  • Olly, il gatto-commesso che si rifiuta di lasciare gli scaffali del … – greenMe.it

    Olly, il gatto-commesso che si rifiuta di lasciare gli scaffali del … – greenMe.it

    Ci sono topi d’appartamento, cavalli di battaglia, grilli per la testa e… ora anche gatti da supermercato. Non è tanto un modo di dire. Tra gli scaffali di Sainsbury, a Londra, Olly, un micio di circa 6 anni, si aggira osservando con sguardo critico le persone intente a fare acquisti.

  • Mario Negri Sud: domani si apre il primo processo per l’uccisione di 750 topi

    Si apre domani il primo processo per uccisione di topi. Sul banco degli imputati la filiale Sud dell’Istituto Mario Negri di Milano che, in previsione della sua chiusura, nel marzo 2014, ha confessato di aver tolto la vita a 750 roditori, gasati nel suo stabulario, violando così l’articolo 544 bis del Codice penale, che prevede da quattro mesi a due anni di reclusione per le soppressioni di animali non necessitate, come in questo caso, dalla legge sulla vivisezione.

    Ad ottenere indagini e rinvio a giudizio davanti al Tribunale di Lanciano (Chieti), dopo il vittorioso processo contro Green Hill, è stata la LAV, che ha registrato via telefono l’ammissione del Direttore Amministrativo del Mario Negri Sud.

    “La nostra documentata denuncia rivela quanto chi sperimenta su animali li consideri effettivamente, altro che il loro millantato benessere – afferma Gianluca Felicetti, presidente LAV che sarà presente al processo – Ancora più grave è che questo sia avvenuto in una struttura collegata a uno dei più grandi Centri italiani di sperimentazione sugli animali, creata a metà degli anni ’80 con i soldi dei contribuenti, in piedi per anni solo grazie a contributi pubblici, fra i quali quelli di Regione Abruzzo e Provincia di Chieti, che hanno investito in un vuoto a perdere, come è ormai la vivisezione”.

    “La legge deve essere rispettata anche in ambiti come la sperimentazione autorizzata, non ci sono zone franche neppure invocando problemi economici  – dichiara Michela Kuan, responsabile LAV del settore Vivisezione – La norma comunitaria e nazionale e la giurisprudenza hanno ampiamente chiarito che tutti gli animali sono essere senzienti e vanno curati e accuditi rispettandone l’etologia, indipendentemente dalla loro destinazione finale. Ci batteremo affinché vengano puniti tutti i responsabili dell’esecuzione”.

  • 730 precompilato: spese veterinarie no, farmaci veterinari sì

    Lunedì, 11 Gennaio 2016 13:55

    tessera sanitariaLa trasmissione di dati al Sistema Tessera Sanitaria non riguarda i Medici Veterinari. Cosa devono invece sapere i proprietari.

    La scadenza del 1 febbraio 2016 – confermata dall’Agenzia delle Entrate, malgrado le proteste dei sanitari-  non riguarda i Medici Veterinari. Sono infatti i Medici, gli Odontoiatri e i Farmacisti a dover trasmettere al Sistema Tessera Sanitaria i dati dei loro pazienti riferiti alle spese sanitarie sostenute nel 2015, dati che poi l’Agenzia delle Entrate riverserà nel 730 precompilato ai fini delle detrazioni fiscali spettanti.

    Le spese veterinarie sostenute dai clienti/proprietari per i loro animali continueranno ad essere inserite manualmente nella dichiarazione dei redditi direttamente dal contribuente ai fini della detrazione. (Si veda al riguardo la circolare inviata dalla Fnovi agli Ordini Provinciali il 21 dicembre scorso). Non essendo collegate al Sistema Tessera Sanitaria, le spese veterinarie non sono monitorate dal MEF ai fini del 730 precompilato e dell’appropriatezza prescrittiva.

    Per quanto riguarda i medicinali veterinari, sarà il Farmacista a trasmettere (codifica FV nella comunicazione del Ministero delle Finanze pubblicata dalla FOFI) i prodotti acquistati, l’importo versato e i dati del contribuente. In tal caso non sarà più necessario conservare lo scontrino fiscale ‘parlante’. Ma anche nel caso dei medicinali veterinari (come di tutte le spese sanitarie trasmissibili al Sistema Tessera Sanitaria) il contribuente potrà opporsi (non comunicando al soggetto che emette lo scontrino il codice fiscale riportato sulla tessera sanitaria) e modificare a mano la dichiarazione dei redditi precompilata 2016. La precisazione è contenuta in una nota dell’Agenzia delle Entrate che fornisce dettagli sul trattamento dei farmaci veterinari ai fini del 730 precompilato.

    Dal 15 aprile di ogni anno l’Agenzia delle entrate renderà disponibile- nell’area autenticata del proprio sito – una sezione dedicata alla dichiarazione precompilata affinchè il contribuente possa verificare la trasmissione delle spese sostenute.

    Gli operatori sanitari coinvolti nel Sistema Tessera Sanitaria continuano a manifestare rimostranze- anche di coerenza normativa- e a chiedere proroghe: l’Andi ha impugnato davanti al Tar il decreto attuativo delle Finanze sull’invio dei dati. La pronuncia del Tar dovrebbe arrivare entro marzo. Intanto, le Entrate hanno emanato le specifiche tecniche per la trasmissione dei dati, smentendo ipotesi giornalistiche di una imminente proroga. Le sanzioni, invece, troveranno applicazione dal 1 gennaio 2017.

  • FCI: pubblicati i nuovi standard per 13 razze italiane

    Lunedì, 11 Gennaio 2016 12:40

    cane corsoNatural and uncropped. Sono pubblicati gli standard ufficialmente validi da quest’anno per tredici razze canine italiane.
    Dal cane corso al mastino napoletano, sono tredici le razze italiane per le quali la FCI ha approvato la modifica dello standard, ufficialmente adottata dal 1 gennaio di quest’anno con la pubblicazione, razza per razza, dei nuovi standard.
    I nuovi standard riguardano le seguenti razze italiane:
    MALTESE
    SPINONE ITALIANO
    CANE DA PASTORE BERGAMASCO
    VOLPINO ITALIANO
    BOLOGNESE
    MASTINO NAPOLETANO
    SEGUGIO ITALIANO A PELO FORTE
    PICCOLO LEVRIERO ITALIANO
    CANE DA PASTORE MAREMMANO ABRUZZESE
    BRACCO ITALIANO
    LAGOTTO ROMAGNOLO
    SEGUGIO ITALIANO A PELO RASO
    CANE CORSO

    La FCI- Federazione Cinologica Internazionale- aveva informato l’ENCI delle determinazioni assunte a novembre del 2015, a Zagabria dalla Commissione Generale FCI.
    Una nota della FCI sottolinea che i nuovi standard valgono dal 1 gennaio 2016 e che sono da ritenersi decaduti gli standard precedenti in vigore fino al 31 dicembre 2015.

  • Medaglia d'oro a Killer K9, il cane eroe che salva la vita ai rinoceronti – La Stampa

    Medaglia d'oro a Killer K9, il cane eroe che salva la vita ai rinoceronti – La Stampa

    I suoi addestratori lo hanno chiamato Killer K9. Un nome inquietante assegnato ad un animale che in realtà è diventato un vero eroe. Si tratta di un cane molto speciale che in un territorio del Sud Africa viene utilizzato per dare la caccia ai bracconieri dei rinoceronti. Grazie al suo intervento, già oltre 115 esemplari sono stati salvati da morte certa. E con il suo costante impiego il rischio di estinzione di questo animale così particolare è stato quasi del tutto scongiurato.  

    Killer K9 «lavora» all’interno del Kruger National Park e soltanto negli ultimi 4 anni la sua azione ha portato alla cattura di più di 100 bracconieri che sono stati arrestati. 

    L’opera di questo cane è considerata da molti davvero rimarchevole tanto che l’associazione britannica Pdsa (People’s Dispensary for Sick Animals) fondata nel 1917 da Maria Dickin, ha deciso di dare un riconoscimento all’animale. Una medaglia d’oro in segno di gratitudine e stima per un lavoro encomiabile e prezioso per tutta l’umanità.  

    La situazione dei rinoceronti in quest’area del pianeta è delicata. Si tratta di una specie da tenere d’occhio in quanto presa di mira da quanti vogliono impossessarsi ad esempio del loro corno. Alcune culture lo considerano dotato di proprietà medicinali, altri lo utilizzano come afrodisiaco. Credenze e non certezze scientifiche che mettono a repentaglio la sopravvivenza di molti esemplari.  

    Il cane Killer K9 è utilizzato in tutte le situazioni di emergenza. Insieme con il suo padrone Amos Mzimba, viene condotto di volta in volta nelle aree in cui è stata registrata una attività di bracconaggio definibile «estrema». La zona viene prima sorvolata in aereo e monitorata per intercettare i cacciatori. Una volta atterrati, il cane viene liberato e può entrare in azione. La migliore azione che chiunque ami la natura e gli animali potrebbe mai desiderare. 

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  • Roma, cane ucciso e gettato nel cassonetto: caccia al padrone … – Il Messaggero

    Roma, cane ucciso e gettato nel cassonetto: caccia al padrone … – Il Messaggero

    Una morte disumana. Picchiato, ucciso e infine gettato in un cassonetto dell’immondizia come fosse un banale rifiuto. Finisce così la storia del piccolo cucciolo che era diventato la mascotte del Parco della Pace in via di Grottarossa, nella periferia nord. Vivace e pieno di allegria – come soltanto i cani di pochi mesi riescono a essere – quell’animale aveva fatto breccia nel cuore di tanti: molte famiglie l’avrebbero voluto adottare, ma il tempo non è bastato. Il cucciolo, di appena tre mesi, è stato ucciso da ignoti e gettato, poi, in un cassonetto dell’immondizia. Il corpo dell’animale, ormai senza vita, è stato rinvenuto da alcuni residenti del quartiere lo scorso 4 gennaio e in un attimo il ritrovamento ha fatto il giro dei social network a suon di foto che ne denunciavano la violenza e il macabro abbandono. Tanti i commenti postati dai residenti, pieni di rabbia e indignazione. A occuparsi dell’animale, togliendolo dal cassonetto, una residente del quartiere: Maria Tarabbo, veterinaria. Da una prima visita, l’animale avrebbe subito una morte violenta. Aveva, infatti, diverse fratture sia al cranio sia alla mandibola: qualcuno insomma lo ha ucciso.

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