Dopo le polemiche che negli scorsi giorni hanno accompagnato la denuncia da parte della Lega del Cane riguardo la riassegnazione dei cani ospitati nel canile di Trani, abbiamo intervistato il funzionario del comune di Minervino Murge, dott. Raffaele Centritto, per comprendere lo svolgimento dei fatti che ha portato e il nostro Comune ad essere accusato da parte della stessa associazione animalista di non aver saputo compiere le scelte giuste.

La Lega del Cane, come già riportato nei nostri articoli, ha segnalato alla Procura della Repubblica i comuni di Minervino Murge e San Ferdinando, rei – secondo gli attivisti – di aver preso iniziative sbagliate per gestire i propri cani in precedenza tenuti presso il Dog’s Hostel di Trani, ribattezzato “canile-lager” dopo i servizi della trasmissione televisiva Striscia la Notizia.

Se da una parte il comune di San Ferdinando era addirittura orientato verso il riabbandono degli animali nel territorio cittadino, commettendo in tal modo un reato configurabile come maltrattamento, non essendo più gli animali abituati a procacciarsi il necessario, il comune di Minervino aveva deciso di affidare i propri randagi al mega-canile di Matera.

Per la Lega del Cane tale canile sarebbe stato oggetto di forti polemiche già nel 2013, e inoltre il trasferimento fuori regione si configurerebbe come irregolare in quanto andrebbe contro la legge regionale che ne vieta i trasferimenti fuori dalla provincia. La stessa associazione ha fatto forti pressioni nei confronti del procuratore di Trani, il dott. Marcello Catalano, e verso i Comuni affinchè tutti gli animali fossero portati al canile “Errant” di Tricase (Le).

Le ragioni poste in essere dalla Lega del Cane sono essenzialmente due: innanzitutto il canile di Tricase garantirebbe una tariffa giornaliera di 1 euro al giorno a cane, prezzo inferiore rispetto ai 2 euro richiesti da Matera; in secondo luogo il canile Errant di Trcase, essendo strettamente interconnesso con le associazioni animaliste di volontariato, garantirebbe un numero maggiore di adozioni in breve tempo, liberando i Comuni dalla spesa giornaliera dei cani adottati.

Ma facciamo un po’ di chiarezza. Esaminando le carte, con l’ausilio del dott. Centritto, ci siamo resi conto che le cose non stanno esattamente nei modi in cui sono state presentate sia dalla Lega del Cane che dal Movimento 5 Stelle della Bat.
Nel 2014, dopo lo scoppio dello scandalo del canile-lager Il Comune di Minervino si è attivato, con un primo bando esplorativo, alla ricerca di strutture convenzionate e certificate dall’Asl, che potessero accogliere i propri randagi. Il bando va a vuoto, fino a quando l’unica struttura in grado di offrire la propria ospitalità ai cani minervinesi si fa avanti, è il canile “Lillo&Lillo” di Andria. Tale struttura, però, a causa di alcuni necessari lavori non può più accogliere gli animali e provoca una perdita di tempo all’Ente comunale che, subito dopo indice un secondo bando esplorativo.

Questa volta è proprio il canile di Matera quello che sembra il più adatto a ricevere i randagi di Minervino. La tariffa proposta, ci spiega il dott. Centritto, è di 2 euro al giorno per ogni cane, ma non ci sarebbero state spese accessorie né per i trattamenti medici né per il trattamento delle carcasse, nè tanto meno per il trasporto stesso. Il canile “Errant di Tricase, invece, chiede 1 euro al giorno a cane, ma tali trattamenti sarebbero tutti a carico del Comune di Minervino Murge. Mentre per gli interventi medici le cifre sono variabili, in base all’entità dell’intervento, per lo smaltimento di una carcassa il prezzo stabilito sarà di 70 euro.

Il dott. Centritto, inoltre, ci mostra quanto sia mal fondata l’accusa da parte dei 5 Stelle i quali a gran voce hanno dichiarato illegale il trasferimento dei cani fuori regione in base alla Legge Regionale che ne vieta il trasporto. Peccato, afferma il funzionario che tale legge vieta anche che i cani siano trasferiti fuori dalla provincia di appartenenza, ragion per cui nemmeno il canile di Tricase sarebbe idoneo ad accoglierli.

Inoltre, abbiamo appurato con il supporto del funzionario, che una sentenza della Corte di Cassazione ha stabilito che se è vero che la Legge Regionale vieta il trasferimento dei cani al di fuori della provincia di appartenenza, è anche vero che ciò vale solo se ad essere interessati sono i canili comunali. Essendo la struttura materana un canile privato tutto ciò non ha più nessuna validità.

D’altra parte, il funzionario e l’assessore al ramo, Antonio Scarpa, sono orientati verso l’assegnazione degli animali al canile di Tricase, soprattutto dopo le pressioni esercitate dalla Lega del Cane, restando però poco convinti che, a lungo andare, sia la scelta più economica per il Comune.

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