REGGIO EMILIA. Fino a qualche mese fa potevano essere definiti “separati in casa” ma la convivenza giorno dopo giorno, in via Felesino 4 a Cella, è diventata sempre più insostenibile. Ora, fra i volontari dell’Enpa, è guerra aperta. Nessuno di loro, a partire dai vertici, ne parla apertamente.leggi anche:Reggio Emilia, scappano dal canile e sbranano i gatti di Cella Mattanza all’oasi felina, secondo i volontari “i cani che sono scappati sono animali feroci. E i volontari del canile lo sanno”.Ma i fatti, spesso più eloquenti delle parole, sono difficilmente equivocabili. Fatti che risalgono a sabato scorso quando, dopo essere scappati dal canile, due cani entrano nell’Oasi felina e sbranano cinque gatti. Da qui, l’allarme lanciato da alcuni volontari dell’Oasi e l’annuncio di una denuncia pronta a partire.«Abbiamo deciso di sporgere denuncia – ci aveva riferito un volontario dell’Oasi felina – perché non è possibile gestire con così poca prudenza animali di questo tipo. Se si hanno in custodia cani aggressivi, per di più di grossa taglia e con l’istinto alla fuga, bisogna prendere contromisure, fare in modo che non scappino. Se al posto dei gatti avessero trovato bambini o persone in bicicletta? È una cosa davvero intollerabile».L’Oasi denuncia? Il canile controdenuncia. E dal momento che entrambi sono gestiti dall’Enpa è matematico come Enpa denunci Enpa. Insomma, se stesso.«In realtà – conferma Isabella Bertoldi, presidente uscente dell’Enpa – ci manca solo il parere del nostro avvocato. Nel senso che io sono presidente uscente e la nuova nomina non è ancora stata ratifcata. Insomma, dobbiamo solo capire chi deve fare partire la denuncia contro il gattile.Denuncia sacrosanta, perché non ci possono essere responsabilità da parte nostra e nessuno ci può accusare di incuria o negligenza. Il canile è stato costruito in piena regola, l’area è blindata e le norme dell’Ausl sono perfettamente applicate: se i cani sono fuggiti dall’area di sgambamento non è nostra responsabilità. Anche se naturalmente ci dispiace per ciò che è accaduto».«Tra l’altro – aggiunge – è stato detto che i cani scappati sono animali ferocissimi, e chissà cosa sarebbe successo se ci fosse stato in giro qualche bambino. Voglio precisare che quei cani hanno aggredito i gatti così come avrebbero aggredito ogni altro animale. Li conosciamo e nei loro confronti applichiamo misure particolari, ma un bambino non lo avrebbero mai toccato. Così come voglio sottolineare che i gatti morti sono solo cinque, Nessun gatto è andato a morire chissà dove… come qualcuno ha sentenziato».Anche sulla “caccia ai cani” avvenuta sabato pomeriggio Isabella Bertoldi ha qualcosa da obiettare: «Hanno detto che i cani sono stati introvabili per ore. Non è vero. C’ero anch’io e posso testimoniare che, sentendo abbaiare, ci siamo avvicinati all’Oasi felina, abbiamo scavalcato la recinzione e i cani erano lì. Quindi li abbiamo immobilizzati e portati via».Intanto, da un volontario dell’Oasi arriva una rettifica a quanto scritto sull’edizione domenicale della Gazzetta. «Di volontari nell’Oasi Felina – ci scrive Mario Cattabiani, ex presidente dell’Enpa e volontario del gattile – non ce n’erano. Sono stati i due responsabili del canile che ad un certo punto hanno sentito o hanno constatato che i due cani non erano più nell’area di sgambamento e quindi li hanno cercati e sono andati verso l’Oasi e lì hanno dovuto scavalcare la rete per catturarli, ma purtroppo avevano già ucciso i cinque gatti. Dopodichè sono stati legati con delle corde ed hanno atteso un volontario dell’Oasi, precedentemente contattato telefonicamente, per riportarli nei loro box».E se fosse necessario sottolinearlo, la comunità di Facebook non si è risparmiata. Prendendo posizioni “non negoziabili”. Valentina Spezzani: «I cani se sono aggressivi lo sono anche se adeguatamente sfamati (cosa che al canile fanno). Se sono così devono avere un altissimo controllo, non si permette che scappino. Hanno ammazzato 5 poveri gatti e terrorizzato gli altri e se ci fossero state persone in giro, forse avrebbero morso anche loro. Certe cose non devono succedere».Carlotta Rinaldi: «Cani ammazza bambini? Ma avete presente che i cani non ammazzano le persone?». Andrea Gambina: «Che canile disorganizzato, basta fare le cose fatte bene che non succederebbe nulla». Monia Tarasconi: «Può capitare… capita pure per strada… anche le persone litigano e a volte s’ammazzano…». Può bastare?
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Gatti sbranati dai cani, è guerra aperta tra i volontari Enpa – Gazzetta di Reggio
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