Cat hotel, in Giappone gli alberghi con i gatti
TOKYO – Se c’è un Paese che ama i gatti quello è sicuramente il Giappone. Qui sono nati i cat café, [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] i bistrot e ristoranti in cui i mici la fanno da padroni. Qui ha avuto origine anche Hello Kitty, forse la gattina più famosa del mondo. Giapponesi sono anche i maneki neko, “gatti che danno il benvenuto”: si tratta i statuine di ogni dimensione e colore che ritraggono un piccolo felino seduto che saluta muovendo la zampa destra.
E dire che i gatti sono arrivati in Giappone dalla vicina Cina, quando, verso l’anno mille, arrivarono e furono subito assai apprezzati come cacciatori di topi. Del resto i gatti somigliano ai giapponesi: silenziosi e discreti, puliti e indipendenti.
Nel Paese del Sol levante sono nati anche i cat hotel, alberghi in cui ogni stanza ha un micio che è ospite e padrone, al contempo, e che non va mai disturbato. Sarà lui a decidere se e quando vorrà avvicinarsi, fare amicizia, eventualmente concedersi a delle coccole.
I gatti, chi li conosce lo sa, non sono mai soggetti all’uomo, come invece possono essere i cani. Come diceva Théophile Gautier, “non è facile conquistare l’amicizia di un gatto. Vi concederà la sua amicizia se mostrerete di meritarne l’onore, ma non sarà mai il vostro schiavo”.
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