cane randagioIn seguito al nuovo sistema informatizzato SIP, la Giunta del Lazio delibera nuove linee guida e potenzia le adozioni canine o

Con la deliberazione numero 621 del 25/10/2016, la Giunta della Regione Lazio ha approvato, all’unanimità, le nuove linee guida sulla identificazione degli animali d’affezione e per il rilascio del passaporto a seguito del nuovo sistema informatizzato SIP.  A seguito dell’implementazione del Sistema Informativo Integrato della Prevenzione (SIP), le  procedure per l’identificazione degli animali d’affezione e la registrazione delle variazioni  anagrafiche risultano “soggette a modifiche”. INfatti, “tutte le procedure che attualmente prevedono flussi di documentazione cartacea si intendono superate se identico flusso informativo è previsto in modalità informatizzata nel Sistema SIP”.

La Regione ha quindi ritenuto di emanare nuove linee guida, “alla luce delle nuove opportunità tecniche e amministrative del nuovo sistema informatizzato dell’anagrafe canina”, per favorire, tra l’altro “l’ampliamento delle funzioni attribuite ai medici veterinari accreditati”  e delle “opportunità per le adozioni”.

Accreditamento llpp-anche di altre Regioni-  La ASL provvede all’accreditamento dei medici veterinari liberi professionisti. Nel caso il medico veterinario libero professionista disponga di più ambulatori situati in ambiti territoriali che fanno capo a diverse ASL,effettueràuna sola procedura di accreditamentopresso una delle ASL nel cui territorio insiste uno degli ambulatori, a sua scelta.
Analoga procedura è seguita per gli itineranti, che per la richiesta di accreditamento dovranno rivolgersi alla ASL nel cui territorio abbiano la propria residenza.
È ammesso, altresì, l’accreditamento di medici veterinari accreditati presso altre Regioni, nei cui ambulatori si eroghino prestazioni su animali di proprietà di cittadini residenti nel Lazio.

Affido diretto- La deliberazione favorisce e incentiva l’adozione di cani ospitati nei canili sanitari e rifugio, anche attraverso l’istituto dell’affido diretto: i Comuni possono accogliere domanda da parte dei cittadini di affidamento diretto di cani rinvenuti vaganti, senza che i medesimi debbano essere preventivamente ospitati presso il canile rifugio.
La ASL deve, tuttavia, verificare la presenza o meno del microchip. Nel caso l’animale  non sia identificabile (assenza o illeggibilità del microchip) dovrà essere controllato presso una struttura ambulatoriale della ASL o canile sanitario per accertarne lostato di salute, escludere eventuali rischi di zoonosi e altri impedimenti all’adozione immediata. Contemporaneamente, la ASL provvederà ad impiantare il microchip, a registrare in anagrafe l’animale a nome del cittadino che lo ha rinvenuto e ha fatto richiesta di immediata adozione, ad effettuare gli esami e i trattamenti previsti dalla deliberazione numero 621 del 25/10/2016,Anche per l’adozione immediata è obbligatoria la sterilizzazione del cane e comporta l’’iscrizione immediata del cane a nome dell’adottante.
Il nuovo proprietario è reso consapevole che è tenuto alla restituzione dell’animale se entro 60 giorni dal ritrovamento ne viene individuato il legittimo proprietario.

Analoghe disposizioni e procedure valide per il singolo cittadino sono applicate alle associazioni che adottano direttamente animali.

Affido fiduciario– Le associazioni possano affidare gli animali adottati “ad altri soggetti di fiducia, pur rimanendo l’associazione proprietaria degli animali. In questi casi, per garantire la tracciabilità dell’animale, l’associazione è tenuta a inserire nel modello di adozione nominativo, codice fiscale, indirizzo e recapito telefonico dell’affidatario. Nel caso il trasferimento in altra sede, diversa da quella dell’associazione adottante, avvenga successivamente all’atto formale di adozione, è obbligatorio comunicare alla ASL tutti i dati i relativi al soggetto che ospita e si prende cura dell’animale in supporto all’associazione”.

Per motivi di tracciabilità degli animali, la procedura di affidamento fiduciario è limitata ai confini della Regione Lazio.
Se l’affidatario si trasferisce in altra Regione è tenuto a restituire l’animale all’associazione o ad effettuare il cambio di proprietà e reiscrivere l’animale a proprio nome presso la ASL della Regione in cui si trasferisce. Nel caso in cui l’Associazione adottante trasferisca gli animali in altra propria sede o in siti di accoglienza temporanea fuori Regione è obbligata a compilare i Modelli A e B di cui alle Linee Guida ministeriali in materia di movimentazione degli animali (Accordo del 24 gennaio 2013) che la deliberazione 621/2016 recepisce.

Affido temporaneo– I Comuni, pur mantenendo la proprietà degli animali, possono affidare temporaneamente a privati o associazioni di loro fiducia gli animali catturati e non identificabili. Nell’interesse degli animali è necessario che i Comuni si assicurino che spazi e condizioni ambientali e infrastrutturali siano adeguati al ricovero degli animali dati in affidamento.Prima dell’affido temporaneo è obbligatorio che la ASL effettui i controlli sanitari, i trattamenti e le operazioni previste dalla DGR 43/2010, all’interno della proprie strutture ambulatoriali, ove esistenti, o nei canili sanitari messi a loro disposizione dai Comuni. Espletate tali operazioni, il cane potrà essere dato in affido temporaneo, anche senza passare per il canile rifugio, e anche entro i 60 gg

Pet passport e modulistica– La deliberazione  modifica l’Allegato alla DGR 920/2006 attestante la registrazione in anagrafe e il rilascio del libretto sanitario informativo.  Per quanto riguarda il rilascio del passaporto europeo può essere rilasciato presso tutti gli sportelli abilitati all’anagrafe canina di tutte le ASL del Lazio, indipendentemente dalla residenza del proprietario dell’animale.
Il costo per il rilascio del passaporto è di € 19 euro. Nei casi in cui sia necessaria la visita clinica (ad esempio se richiesta obbligatoriamente dalle compagnie di trasporti) il costo aggiuntivo , se la visita è effettuata dalla ASL, è di  15 euro.
Il passaporto è gratuito per gli animali dati in adozione dai canili/gattili sanitari e canili rifugio.
I cittadini stranieri, se domiciliati in Italia, possono richiedere il passaporto per gli animali. In questo caso, è sufficiente una autocertificazione del domicilio, oltre che il possesso di tutti i requisiti previsti per il rilascio del passaporto. È riconosciuta la validità del passaporto europeo rilasciato da altre Regioni o Paesi UE; tuttavia, è necessaria la registrazione nell’anagrafe canina della Regione Lazio. La tariffa applicata per tale registrazione è di  8 euro.

Tutta la modulistica in uso fino all’approvazione delle presenti linee guida, relativa a certificati, attestati, registri e schede, è sostituita dai modelli prodotti dal sistema informatizzato.

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Deliberazione Giunta Regionale – numero 621 del 25/10/2016
Nuove linee guida sulla identificazione degli animali d’affezione e il rilascio del passaporto a seguito del nuovo sistema informatizzato SIP. Recepimento delle Linee guida approvate con l’Accordo siglato in Conferenza Unificata del 24 gennaio 2013 (Rep. Atti n. 5/CU). Modifica dell’Allegato alla DGR 920/2006 e revisione delle norme regionali previgenti

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