Mercoledì, 22 Luglio 2015 12:37
In Procura a Pordenone era stata depositata un’istanza di dissequestro dell’animale, indirizzata al sostituto procuratore, titolare del fascicolo d’indagine aperto per l’ipotesi di omicidio colposo. A presentarla era stato l’avvocato che tutela lo zio della bambina, proprietario del cane. «Inizialmente il provvedimento di sequestro era legittimo – sosteneva il legale – In questa fase non è più necessario, in quanto è stato verificato che l’animale non ha un’indole aggressiva». Mancando il pericolo di reiterazione del reato e non essendo il cane destinato a confisca, la difesa ne ha chiesto la restituzione. Nell’istanza di dissequestro se ne chiede l’affidamento a un cinofilo specializzato nella rieducazione di cani problematici e che ha dato la sua disponibilità a occuparsi del pastare tedesco.
La Procura dovrebbe esprimersi nel giro di qualche giorno.
Cloe subito dopo la tragedia era stata messa in isolamento nel canile di Villotta, dove non ha mai manifestato comportamenti aggressivi oppure ostili nei confronti di cui l’accudisce. Lo zio e la mamma della vittima, che sono indagati per due distinte condotte di omicidio colposo, hanno sempre riferito che il pastore tedesco è docile, che non è aggressivo, che conosceva ed era abituato a giocare con la bambina. Cloe è stata educata, ma mai sottoposta a tecniche di addestramento estreme che avrebbero potuto renderla aggressiva. Partecipava a manifestazioni canine senza mai creare problemi. È sempre stata descritta come un animale giocherellone, cresciuto tra i bambini. (fonte: il gazzettino.it)