“Grave e infondata l’accusa di aver “manipolato” gli studi scientifici  del dott. Ted Friend e di aver detto “una serie di bugie” sulla sofferenza degli animali nei circhi: abbiamo semplicemente diffuso dati scientifici di terze parti che sono riconosciute a livello internazionale, in coerenza con le proprie finalità statutarie”. Con questa dichiarazione abbiamo incaricato il nostro Ufficio Legale di attivarsi per sporgere denuncia verso i responsabili di accuse tanto di diffamatorie, riportate a mezzo stampa oggi sulle pagine del quotidiano Il Tempo in un articolo a firma di Francesco Puglisi della redazione cultura – dal quale peraltro  non abbiamo ricevuto neppure una telefonata né per una verifica della notizia né per un diritto di replica – con riferimento al tema dell’interpellanza (nella quale è scritto che “Ted Friend e Marthe Kelly-Worthington lamentavano la manipolazione delle loro ricerche”) presentata dal Senatore Carlo Giovanardi al Ministro dei Beni Culturali, per sapere se non si ritenga di “dover congelare a tempo indeterminato” gli esiti della Legge che ha per oggetto il superamento dell’uso di animali in tali spettacoli.

“Il Sen. Giovanardi dovrebbe sapere che riproporre più volte le stesse illazioni non le rende valide. Il Governo ha ascoltato la scienza e ha votato per il graduale superamento degli animali nei circhi”, questa la nostra rinnovata risposta alle tesi del Parlamentare che sul tema si è prodigato in una conferenza (9 marzo scorso) in  Senato – inutile e tardiva reazione alla Legge approvata, quando ormai il Senatore è fuori dal Parlamento in quanto non ricandidato nella nuova Legislatura – durante la quale sono state riproposte alcune accuse del dott. Friend, studioso americano, ovvero che i suoi studi sarebbero stati manipolati al fine di sostenere tesi animaliste contro la presenza degli animali nei circhi, confermando, secondo Giovanardi, che “il Parlamento è stato imbrogliato da una overdose di fake news senza nessuna base scientifica”.

Affermazioni, però, vecchie. Il dott. Ted Friend, infatti, aveva già presentato le sue tesi a luglio, quando furono pubblicate dal sito Nextquotidiano ben prima del voto del Parlamento, alle quali il Prof. Stephen Harris (l’autore criticato da  Friend) aveva ampiamente replicato.

Lungi dall’essere accecato da fake-news, quindi, il Governo ha deciso di procedere, prendendo atto dei più recenti pareri scientifici, espressi da autorità riconosciute, non da singoli studiosi, quali la FVE (Federazione Veterinari Europei) e la FNOVI (Federazione Nazionale Ordini dei Veterinari Italiani) e votando ad ampia maggioranza di riportare l’Italia al passo con la volontà della maggioranza degli italiani[1] – peraltro in compagnia di un numero sempre crescente di Paesi in tutto il mondo[2] – ovvero verso il graduale superamento dell’utilizzo degli animali nei circhi. La Legge è stata pubblicata a dicembre ed è in vigore, ora è giunto il momento di lavorare sul Decreto attuativo: noi siamo fiduciosi che il nuovo Governo vorrà concentrarsi per garantirne l’uscita entro la prevista scadenza di fine anno.

Con queste parole sentiamo il dovere di esercitare il legittimo diritto di replica, considerando che la pubblicazione della rettifica è un obbligo di legge (art.8 Legge 47/1948 sulla stampa).

[1] Il Rapporto EURISPES 2016 rileva che il 71,4% degli italiani è contrario all’uso di animali nei circhi

[2] http://www.lav.it/cosa-facciamo/animali-e-spettacoli/circhi-con-animali-nel-mondo

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