Oggi puntata speciale per Smart News salute, dove parliamo di animali, in particolare cosa fare quando si decide di prendere un cane, per farlo crescere nel migliore dei modi. 

«Prima cosa da fare è portare il cucciolo da un veterinario per verificare che sia in stato di buona salute – spiega Corinna Uboldi, medico veterinario dell’ambulatorio Collini di Castellanza, accanto a Luna, shitzu di 4 anni –. Il veterinario, dopo la visita generale, spiegherà al proprietario come comportarsi nella vita quotidiana. Fondamentale poi che il cane abbia il microchip: in caso contrario bisognerà provvedere ad inserirlo per registrare l’amico fido all’anagrafe canina». Il microchip serve a rintracciare il cane in caso di smarrimento quindi, dopo averlo ritrovato, tramite la lettura del microchip si può risalire al proprietario che viene contattato. Proprietario che con il microchip diventa ufficialmente il vero responsabile del proprio cane anche in caso accada qualcosa di spiacevole. 

Da concordare inoltre, con il proprio veterinario, un piano vaccinale: al cucciolo si procede di solito con un primo vaccino, dopo circa 28 giorni si richiama il secondo e dopo altri 28-30 giorni il terzo richiamo. La primavera è ormai iniziata e diventano più frequenti le uscite nei parchi con il proprio cane. Bisogna ricordarsi però «di fare assolutamente la profilassi per la filaria, trasmessa tramite la zanzara, e quella per gli ectoparassiti, quindi pulci, pidocchi e zecche».

Per quanto riguarda invece gli avvelenamenti da polpette o similari, Corinna consiglia, in caso il cane ingerisca la sostanza, «di portarlo immediatamente in una struttura veterinaria che provvederà a far vomitare il cane per eliminare subito il veleno. Se invece ci si accorge dopo circa 48 ore dall’assunzione e il cane risulta molto svogliato, abbattuto, senza appetito, portarlo comunque subito in una clinica dove si interverrà con un antidoto per il veleno, in caso per esempio di veleno per topi»

In ultimo, ma non meno importante, l’alimentazione del proprio cane è fondamentale: «E’ possibile fare una dieta casalinga, ma deve essere equilibrata e non improvvisata dal proprietario. Bisogna poi cercare di mantenere sempre lo stesso alimento, anche per gli “accontentini”, dove non bisogna esagerare: questi possono essere biscotti per cani o alimenti neutri come cracker, grissini. Assolutamente da non dare il cioccolato fondente e l’uva, mentre il resto della fruttasi può dare».

(Manuela Zoni)

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