Non c’è una legge che regola la presenza dei cani in spiaggia, spetta a Regioni, Comuni e Capitanerie stabilire limiti e divieti. Facciamo chiarezza

di Annamaria Villafrate – Cani e padroni sono spesso inseparabili ma quando arriva l’estate e soprattutto le vacanze al mare iniziano i problemi. Questo perché molte delle spiagge non sono pet-friendly, tanti stabilimenti balneari non ne vogliono sapere di far entrare gli amici a 4 zampe e così i divieti e le multe (con le conseguenti polemiche) fioccano in tutta Italia. Ultima in ordine di tempo della stagione balneare 2018 a Lido di Dante, in provincia di Ravenna, dove solo a giugno sono state elevate 7 sanzioni di cui 4 da 400 euro ai proprietari di cani che, trasgredendo al divieto, hanno condotto i cani sull’arenile.

Il fatto che la materia non sia regolata da una legge statale legittima i proprietari dei cani a trasgredire, anche se le norme in realtà ci sono. Spetta infatti alle Regioni, ai Comuni e alle Capitanerie fissare le regole per l’ingresso e la permanenza degli animali sulla spiaggia, per garantire l’igiene e la sicurezza dell’ambiente.

Da qui, una disciplina disomogenea e frastagliata che vede alcune spiagge off limits per i cani, altre invece talmente favorevoli alla loro presenza da essersi guadagnate il titolo di “pet friendly”.

Facciamo chiarezza:

  1. Fido non può stare in spiaggia? Deve stabilirlo un’ordinanza
  2. Obblighi per i proprietari di animali
  3. I divieti per i cani in spiaggia valgono per tutti?
  4. Cani in spiaggia? Si, ma con dei limiti
  5. Le spiagge amiche dei cani

Fido non può stare in spiaggia? Deve stabilirlo un’ordinanza

In assenza di una legge statale in materia, solo le Regioni, i Comuni e le Capitanerie di Porto possono stabilire con ordinanza permessi e divieti di accesso degli animali nelle spiagge pubbliche. Le ordinanze però, per essere legittime e incontestabili da parte dei bagnanti, devono:

  • contenere i motivi della disposizione;
  • indicare la fascia oraria in cui non è consentito l’accesso in spiaggia agli animali;
  • individuare i tratti e le aree degli stabilimenti in cui i cani possono entrare, previo accertamento dei requisiti igienico sanitari della struttura balneare che ne fa richiesta;
  • essere sottoscritte dal Sindaco o dal comandante della Capitaneria di Porto emittenti;
  • essere pubblicate nell’albo pretorio dell’ente.

Il cartello di divieto affisso in spiaggia dovrà riportare gli estremi dell’ordinanza e la sua scadenza.

Obblighi per i proprietari di animali

Una volta individuata la spiaggia e l’area interna in cui è possibile portare il cane a divertirsi è necessario che il suo corredo comprenda: copertura assicurativa, libretto sanitario attestante la regolarità delle vaccinazioni, guinzaglio, museruola e sacchettino per la raccolta delle deiezioni. Il proprietario infatti ne è il custode e come tale, risponde penalmente e civilmente dei guai commessi dal proprio animale domestico. Meglio quindi informarsi prima di partire, contattando il Comune o lo stabilimento balneare in cui si vogliono trascorrere le vacanze per farsi un’idea di come ci si deve comportare una volta arrivati.

I divieti per i cani in spiaggia valgono per tutti?

Non tutti però devono rispettare le stesse regole. Dalla lettura di alcune ordinanze emerge infatti che, in genere, dai divieti in spiaggia sono esclusi:

  • i cani guida per i non vedenti;
  • quelli brevettati dal salvataggio al guinzaglio;
  • i concessionari, che hanno la facoltà, nell’ambito della propria concessione, di individuare aree attrezzate delimitate per l’accoglienza di animali domestici, salvaguardando, in ogni caso l’incolumità e la tranquillità dei bagnanti e e assicurando le necessarie condizioni igieniche nel rispetto delle norme igieniche.

Cani in spiaggia? Si, ma con dei limiti

Fatte queste doverose premesse disciplinari e di buon senso, vediamo come viene regolata la presenza dei cani in alcuni comuni e regioni italiane.

Sardegna: si ai cani in spiaggia, ma solo in certe ore del giorno

La determinazione n. 679 del 29/03/2018 della Regione Sardegna, alla lettera i) dell’art. 3 dispone che “durante la stagione balneare estiva prima delle ore 8:00 del mattino e dopo le ore 20:00 della sera, sarà permesso il transito e la possibilità di trattenersi con il proprio cane, in tutte le spiagge del territorio regionale, dovranno essere comunque assicurate il rispetto delle norme igienico-sanitarie e garantita attraverso l’utilizzo delle apposite attrezzature la pulizia dell’area occupata o attraversata con l’asporto delle eventuali deiezioni dell’animale.”

Comune di Ravenna: multe salate per chi trasgredisce

L’ordinanza n. 459/2018 del comune emiliano colpisce per il fatto che interdice l’accesso alle spiagge dei cani di sesso femminile in periodo estrale “di calore” e per le multe che da un minimo di 100 possono superare i 3000 euro.

Comune di Caorle: si al transito, no alla sosta dei cani in spiaggia

L’ordinanza di balneazione del Comune veneto di Caorle n. 170 del 17/07/2018 sancisce che “E’ fatto obbligo a chi accede con i cani alle spiagge libere del Comune di Caorle, ivi compresa la battigia e le aree antistanti le concessioni, dove si potrà solo transitare e non sostare” di far indossare loro guinzaglio e museruola.

Le spiagge amiche dei cani

Non in tutte le spiagge italiane però, vigono gli stessi limiti per i vostri amici animali. Ci sono infatti degli stabilimenti che offrono addirittura lettini e ombrelloni riservati, corsi di agility e nuoto per farli divertire, servizio veterinario dedicato e docce su misura.

Tra le spiagge più ospitali: Bau Bau Beach di Jesolo, Bau Bau Village di Albissola Marina, Spiaggia comunale per cani di Imperia, Fido’s Beach e Wanda Bau Beach di Cesenatico, Dog Beach dell’Isola d’Elba, Freedog Village di Ostia, Scooby Doo Beach di Senigallia e Spiaggia di Pluto di Messina.

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