Non solo nelle ricerche delle persone sotto le macerie o delle sostanze illecite negli aeroporti, ora i cani vengono impiegati anche per fiutare la contaminazione delle acque. 

L’idea è venuta a Scott e Karen Reynolds, marito e moglie con la passione per gli animali domestici e per l’ambiente. I due hanno deciso di addestrare i loro cani da soccorso nell’individuare «gli scarichi illeciti nei sistemi di scolo e in altre infrastrutture idriche obsolete negli Stati Uniti». 

Il primo cane impiegato è stato un incrocio di Pastore Tedesco di nome Sable. Ad accompagnarlo un incrocio di Collie di nome Logan. Entrambi hanno dimostrato una gran capacità nel fiutare il batterio Escherichia coli (detto E. coli), qualità utile per capire se sono presenti scarichi umani nelle acque. 

«Scott ha una laurea in studi ambientali e aveva una certa esperienza di lavoro nella formazione dei cani da salvataggio – racconta Karen Reynolds a Radio WJR -. Abbiamo cercato ed esaminato molti cani, selezionandoli sulla predisposizione a una naturale curiosità nella ricerca di particolari odori e che amassero l’acqua, perché spesso di capita di lavorare nei canali di scolo. Abbiamo salvato Sable da un rifugio. Ora è conosciuto in tutto il paese come “Sable lo Sniffer”. 

Sable lavora dal 2007, Logan dal 2009. Quando fiutano tracce del batterio nell’acqua, hanno due comportamenti diversi: il primo abbaia, il secondo si siede. 

I coniugi Reynolds hanno anche creato l’azienda Environmental Canine Services che, con il deterioramento delle infrastrutture idriche in molte zone degli Stati Uniti, sta avendo successo. «Il nostro metodo è rapido e conveniente. Abbiamo avuto tante richieste soprattutto dalle piccole comunità per fare questo tipo di lavoro perché altri metodi richiedono molto tempo, sono costosi e richiedono molto lavoro». 

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