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  • Antibioticoresitenza, 18 novembre Giornata europea. Chiediamo soluzioni

    Domani 18 novembre sarà la Giornata europea degli antibiotici, un’iniziativa di sanità pubblica che ha come obiettivo la sensibilizzazione verso la minaccia rappresentata dalla resistenza agli antibiotici, nonché sull’uso prudente degli antibiotici stessi. Infatti, i dati più recenti confermano che nell’Unione europea il numero di pazienti infetti da batteri resistenti  è in aumento e che la resistenza agli antibiotici rappresenta uno dei problemi più temibili per la salute pubblica. In particolare il rapporto della sorveglianza Esac-net dell’Unione Europea evidenzia un consumo medio europeo fuori dagli ospedali di 21,6 dosi al giorno ogni mille abitanti (per il 2014), con l’Italia al quinto posto con 27,8 (dosi al giorno ogni mille abitanti).

    Il sovraconsumo di antibiotici, con la conseguenza di un possibile pericoloso aumento di reazioni avverse da farmaco, è segnalato da anni anche dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), ma questi allarmanti dati  non sono che l’ennesima faccia dello stesso problema: la sperimentazione animale. L’uso di modelli animali nella ricerca permette di mettere in commercio sostanze potenzialmente pericolose e dannose per l’uomo e per l’ambiente muovendo un business multimiliardario che ben poco a che a fare con la nostra salute, che piega e rende “dipendenti dal farmaco” animali, esseri umani e piante.

    L’Inquinamento farmacologico è la sesta peggior causa di contaminazione ambientale al mondo, infatti fiumi e laghi, in particolare d’Europa, si arricchiscono di principi farmacologicamente attivi che si sommano agli antibiotici somministrati al bestiame dall’industria degli animali da allevamento, le cui concentrazioni si accumulano nelle riserve idriche del Pianeta favorendo lo sviluppo di batteri immuni agli antibiotici e mettendo seriamente a rischio la salute umana.

    “Inutile istituire la Giornata europea sugli effetti dell’abuso di antibiotici, se non si attribuisce un fondamento scientifico al sistema di messa in commercio dei farmaci vietando la sperimentazione animale – afferma la biologa Michela Kuan, responsabile LAV settore Vivisezione – Fino a quando si ricorrerà alla ricerca sugli animali i dati delle sperimentazioni saranno inutili, fuorvianti e potenzialmente pericolosi, oltre a poter essere manipolati in base all’utilizzo o al risultato che si vuole ottenere. Solo una ricerca rigorosamente scientifica ed etica, una scienza dall’uomo per l’uomo, potrà garantire la sicurezza dei prodotti farmaceutici che assumiamo, e il vero progresso”.

    COMUNICATO INTEGRALE

  • Dogalize lancia l'iniziativa “Dona un Pasto con un click” a favore dei … – Meteo Web

    Dogalize lancia l'iniziativa “Dona un Pasto con un click” a favore dei … – Meteo Web

    Dogalize, da sempre molto attenta ai nostri amici a quattro zampe meno fortunati, propone questa iniziativa per donare un pasto al giorno, per un anno, ad un cane bisognoso ed in attesa di adozione

    Dogalize, il social network degli amanti dei cani, continua la sua mission di solidarietà alle Onlus ed ai rifugi sfruttando gli strumenti in cui rappresenta un’eccellenza: i social network. Ed è così che nasce l’operazione “Dona un pasto con un click”.

    Dogalize, da sempre molto attenta ai nostri amici a quattro zampe meno fortunati, propone questa iniziativa per donare un pasto al giorno, per un anno, ad un cane bisognoso ed in attesa di adozione. Il cane, ospite di un rifugio aderente all’iniziativa, verrà così sfamato grazie ad un semplice click degli utenti e avrà la visibilità che merita, per aiutarlo a trovare una famiglia.

    L’intera community Dogalize (oltre 250.000 utenti) grazie ai suoi click ha già adottato a distanza diversi poveri cagnolini ospiti dei canili Italiani che hanno aderito all’iniziativa (Enpa, Lega Nazionale del Cane sez Segrate, Gaia Animali e Ambiente, e tanti altri).

    Cani dimenticati dai più, MA NON dimenticati dai tanti volontari, Associazioni, e soprattutto dagli utenti di Dogalize:  questi amici a 4 zampe ora hanno pasti garantiti per un anno, e molta più visibilità, con la concreta speranza di trovare una famiglia che li adotti per il resto della loro vita.

    Visto il successo, Dogalize non si ferma, anzi incrementa il progetto: l’iniziativa sarà ora lanciata due volte al mese. La durata è fissata in 24 ore a partire dalla pubblicazione dell’annuncio sull’applicazione Dogalize e sulla pagina Facebook di Dogalize, oltre che sui canali social del canile/associazione di riferimento.

    Sara Colnago, Co-Founder di Dogalize afferma con orgoglio “Il nostro obiettivo è di riuscire ad adottare 12 poveri cani bisognosi entro la fine di Dicembre e ci stiamo organizzando per portare a 4 volte al mese la nostra iniziativa. Sono certa di questo risultato perché non siamo soli, la community Dogalize è con noi e tutti abbiamo una sola passione: amare ed aiutare i nostri amici a 4 zampe”

    Ma “Dona un pasto con un click permetterà anche di dare anche visibilità alle Onlus che aderiscono descrivendo non solo il loro lavoro quotidiano, ma raccontando le storie dei tanti ospiti a 4 zampe in cerca di una famiglia da amare, tra cui gli amici che presenteremo.

    Questo lo slogn dell’iniziativa: “Fai parlare il cuore con un dito: allenati alla solidarietà, cliccando per regalare un pasto al giorno per un anno ad un cane abbandonato!”

    Cos’è Dogalize?

    Dogalize è il pet Social Network più amato in Italia con oltre 250.000 utenti. Un social dove gli utenti non solo condividono le proprie esperienze e la passione per i nostri amici a 4 zampe ma usufruiscono di tanti servizi come i Veterinari e gli Educatori, che sono a disposizione gratuitamente via chat o videocall alle richieste di consiglio e supporto degli utenti.

    Un progetto italiano che si sta affermando in tutto il mondo, come testimoniano i numerosi premi vinti sia a livello internazionale, come ad esempio l’Oscar di Internet “Webby Award 2015 di New York”, il “Lovie Award” ( L’Oscar di Internet Europeo) di Londra, finalista al GMIC della Silicon Valley, che italiano, come il premio SMAU e il BIMA Award, oltre al premio “Donna imprenditrice dell’anno 2014” assegnato alla co-founder di Dogalize Sara Colnago.

    Parlano di Dogalize il Corriere della Sera, l’Huffington Post, il The Guardian…una dimostrazione di quanto sia utile agli amanti dei cani e prezioso per i nostri amici a 4 zampe, grazie alle tante iniziative benefiche che coinvolgono enti come ENPA, Gaia Animali e Ambiente, Lega Nazionale per la Difesa del Cane (sez. Milano)  e tanti altri.

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  • Morsicato dal cane, operaio minacciò il proprietario con una roncola … – TargatoCn.it

    Morsicato dal cane, operaio minacciò il proprietario con una roncola … – TargatoCn.it

    Gli animali erano a guardia di una mandria che pascolava in un campo a Demonte

    Sceso dal furgoncino per prendere l’attrezzatura, era stato morso al polpaccio da un cane a guardia di una mandria che pascolava in un campo a Demonte. V.R., operaio manutentore dell’Enel aveva eseguito il suo intervento, poi tornando indietro i due cani gli erano andati nuovamente incontro abbaiando: “L’ho visto mentre dimenava una roncola dal finestrino, gli è caduta di mano ed è uscito dal furgone. Mi sono avvicinato, lui era molto alterato, diceva agitandomi davanti l’accetta che poche ore prima era stato morso. Ho visto il cane sanguinare da un orecchio. Mi sono spaventato, quando se n’è andato ho avvertito i carabinieri”, ha riferito il proprietario degli animali, omonimo ma non parente dell’imputato.

    Questa mattina V.R. è stato condannato a 15 giorni di reclusione per minacce aggravate (pena sospesa), e assolto dall’accusa di porto abusivo di arma. Il fatto avvenne nel giugno 2011.

    L’imputato ha raccontato, con dichiarazioni spontanee, una versione diversa: “Appena arrivato sul posto in cane mi aveva morsicato, ma avevo lavorato ugualmente. Dopo ero tornato al furgone, dimenticando la roncola sul tettuccio. Sono ripartito, e mi sono ricordato dell’attrezzo. Son tornato indietro e di nuovo i cani mi hanno circondato abbaiando appena sceso. Al signore ho detto che doveva custodire meglio i suoi animali visto che erano aggressivi. Lui ha risposto in malo modo, me ne sono andato. Due giorni dopo la ferita mi faceva ancora male, sono andato a farmi medicare. Al pronto soccorso mi hanno fatto una diagnosi di dieci giorni. Poi mi hanno chiamato i carabinieri”.

    Il pm (Vpo Anna Maria Clemente) aveva chiesto la condanna a un mese.

    Monica Bruna

  • In Marcia per il Clima: si deve cambiare menu

    I cambiamenti climatici rappresentano un’emergenza globale e locale: in pericolo c’è il futuro del Pianeta, di intere popolazioni umane e non umane. 

    La XXI Conferenza delle Parti (COP21) della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) si terrà a Parigi, dal 30 novembre al 12 dicembre, con l’obiettivo di concludere, per la prima volta in oltre 20 anni di mediazione da parte delle Nazioni Unite, un accordo vincolante e universale sul clima, accettato da tutte le Nazioni.

    La COP21 sarà un momento fondamentale, in cui si definirà  un nuovo piano di riduzione delle emissioni globali di gas serra. Le resistenze sono molte, i poteri forti e le lobby condizionano i Governi, perciò non è scontato l’esito positivo, equo ed efficace che permetta davvero di raggiungere l’obiettivo di mantenere il riscaldamento globale al di sotto dei 2°C. 

    La società civile ha il dovere di far sentire la sua voce perché la Conferenza di Parigi apra un percorso concreto e condiviso da tutti i Paesi, nel quadro di una responsabilità comune e differenziata in rapporto al contributo storicamente dato alle emissioni di CO2. La LAV, con le tante e diversificate realtà aderenti, alla Coalizione per il Clima parteciperà domenica 29 novembre alla Marcia Globale per il Clima, che si terrà a  Roma come in  tante altre capitali del pianeta. 

    Il grande corteo partirà da Piazza Farnese alle ore 14,00 per concludersi ai Fori Imperiali dove seguirà un concerto.

    La LAV partecipa a questa importante iniziativa per portare la voce degli animali nel dibattito sui cambiamenti climatici: troppo spesso ci si dimentica di quanto importante sia il contributo degli allevamenti all’inquinamento in genere e alle emissioni di gas serra in particolare. 

    Il sistema degli allevamenti è infatti responsabile:

    • di una percentuale tra il 18% e il 51% (a seconda degli studi) delle emissioni di Gas Serra  imputabili alle attività umane 
    • del 65 % degli ossidi di azoto (dal letame) che hanno un potenziale climalterante 265 volte maggiore della CO2. 
    • del 37% del metano, in gran parte prodotto dal sistema digestivo dei ruminanti 
    • del 64 % dell’ammoniaca, che contribuisce significativamente alle piogge acide e all’eutrofizzazione. 

    Parteciperemo quindi per rimarcare come sia necessario cambiare il modello di consumo alimentare abbandonando i prodotti di origine animale. E’ fondamentale anche per contribuire a ridurre le emissioni di gas serra, e per creare una nuova coscienza dando la possibilità a tutte le popolazioni di accedere al cibo salvaguardando il pianeta. Lo possono e devono fare i Governi alla Conferenza di Parigi; lo possiamo e dobbiamo fare tutti noi con le scelte quotidiane a casa nostra.

    Vieni anche tu alla Marcia per cambiare menu

  • Botticelle: Iniziativa popolare la voterà prossimo Consiglio Comunale Roma

    Con il commissariamento di Roma Capitale, dopo il Sindaco Marino e lo scioglimento del Consiglio Comunale, che fine fa la Proposta di Delibera di Iniziativa Popolare contro le botticelle sottoscritta da oltre 10mila cittadini e depositata il 27 febbraio scorso? Non decade e sarà esaminata, dovrà essere votata, dalla prossima Assemblea Capitolina che eleggeremo nel prossimo mese di maggio. 

    Per questo l’appuntamento del voto è solo rimandato. Le associazioni promotrici Animalisti Italiani, Ava, Enpa, Avcpp-IoLibero, Lav ed Oipa, ne faranno dunque una delle loro bandiere per la prossima campagna elettorale. Segnaleranno positivamente o negativamente i candidati Sindaco e Consigliere che si impegneranno o meno a mettere all’ordine del giorno subito la Proposta di Delibera Popolare e ad approvarla. Basta sofferenza dei cavalli e riconversione delle licenze per i vetturini.

    Roma sia davvero Capitale del cambiamento e della civiltà.

  • Già 191 morsi di cane quest'anno – Ticino News

    Già 191 morsi di cane quest'anno – Ticino News

    Lo precisa il Governo rispondendo un’interrogazione di Franco Celio: “Previste sanzioni fino a 20mila franchi”

    191 morsicature di cani ai danni di persone nel corso del 2015, con un numero di cani registrato nella banca dati ANIS pari a 28’550 unità. Una cifra, quella delle morsicature, che sottolinea una leggera tendenza all’aumento (nel 2014 erano 179, mentre nel 2013 erano 181) attribuite in parte alla crescita della popolazione canina (nel 2014 erano 27’583 unità mentre nel 2013, 25’563) ed eventualmente a una migliore disciplina di notifica da parte degli operatori sanitari. Questi alcuni dati che emergono dalla risposta del Consiglio di Stato a un’interrogazione del deputato PLR Franco Celio sul tema dei cani pericolosi e gli strumenti legislativi in atto nel nostro Cantone.

    Il Governo ricorda che la materia è disciplinata a livello cantonale. Dal 1 aprile 2009 vige in Ticino la Legge sui cani, la quale prevede un regime di autorizzazione per quei cani di razza potenzialmente pericolosi. Con 30 razze subordinate ad autorizzazione, il nostro Cantone presenta la lista più lunga a livello nazionale. Per ottenere tale autorizzazione, ogni detentore deve ottenere il preavviso favorevole delle autorità comunali e presentare il casellario giudiziale. Inoltre deve frequentare un corso cinofilo riconosciuto dal Cantone e sottostare a due test per valutare la sicurezza della tenuta. Sono circa una decina le richieste all’anno che sfociano in una decisione negativa.

    Il Governo valuta positivamente gli effetti della Legge sui cani, in quanto i detentori di cani delle razze soggette ad autorizzazione sottostanno alla valutazione di esperti cinofili e alle misure ordinate dall’Ufficio del veterinario cantonale. Gli episodi di aggressione di una certa gravità, inoltre, rappresentano una piccola percentuale rispetto alle notifiche di morsicatura. In 6 anni (2009-2015), precisa il Governo, su una popolazione canina attorno ai 25mila esemplari, si sono contati 25 casi di morsicature con conseguenze che possono essere ritenute gravi, ossia che hanno comportato “quantomeno una lacerazione muscolare”.

    “L’introduzione di misure più severe” sottolinea il Consiglio di Stato, “come suggerito nell’atto parlamentare, potrebbe apparire a prima vista una buona soluzione per diminuire ulteriormente gli episodi di morsicatura. Evidentemente tali misure dovrebbero essere rivolte a determinate razze e considerare il contributo di ogni singola razza nell’incidenza delle morsicature in termini di frequenza e di gravità”.

    Per quanto riguarda la proposta di introdurre anche nel nostro cantone il divieto delle razze pericolose, il Governo ritiene che può essere considerata come “una risposta comprensibile a singoli gravi episodi di morsicatura che trovano risonanza sui nostri organi di informazione”. Ma ad un esame più approfondito “tale proposta si palesa come inadeguata rispetto all’obiettivo di ridurre l’incidenza e la gravità dei casi”.

    Il Governo precisa infine che le disposizioni vigenti non prevedono aiuti a favore delle vittime di aggressioni, mentre le sanzioni a carico dei proprietari degli animali aggressivi possono prevedere multe che vanno fino ai 20mila franchi. 

    Per quanto riguarda i poprietari provenienti dall’estero, che sono di passaggio sul territorio ticinese, valgono le disposizioni di carattere generale previste dalla legge sui cani. Il detentore ha quindi il compito e la responsabilità di garantire l’incolumità delle persone e di altri animali. Nei confronti del padrone del Pit Bull, che ha azzannato una bambina a Figino nel marzo 2014, l’Ufficio del veterinario cantonale ha per esempio ordinato il divieto di introdurre l’animale su suolo svizzero per tempo indeterminato.

    Redazione | 17 nov 2015 13:19

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  • Nati per essere mangiati – Vanity Fair.it

    Nati per essere mangiati – Vanity Fair.it

    In molti paesi asiatici, Cina in testa, la carne di cane (e di gatto) è venduta per essere mangiata. I cani vengono allevati in gabbia e abbattuti verso i 2, 3 anni di vita.

    È recente la storia dei venticinque cani che sono stati adottati dall’associazione americana Humane Society for Southwest Washington (southwesthumane.org), specializzata nel dare sostegno ad animali abusati e persone disagiate e senzatetto.
    In questo caso, un gruppo di allevatori della Corea del Sud era passata dalla macellazione di carne canina al mercato del riso e gli animali rischiavano di venire abbandonati dopo un’esistenza vissuta dietro le sbarre di una gabbia (e, quasi, certamente, finire comunque uccisi).

    Dieci dei venticinque cani salvati da una morte sicura sono già stati adottati, mentre altri settantotto esemplari provenienti dallo stesso allevamento sono stati portati in altri rifugi tra Washington e la California.

    Il problema è che, nonostante le proteste di migliaia di animalisti in tutto il mondo e le raccolte di firme, il business della carne di cane non sembra destinato a rallentare in molte aree  in Asia. E, solo la scorsa estate a Yulin, in Cina meridionale, si è svolto il Festival annuale della carne di cane. La Humane Society International ha stimato che circa 2 milioni di cani, ogni anno, vengono macellati  per essere venduti come carne da pasto in Corea del Sud (anche i gatti subiscono spesso lo stesso trattamento).
    Parliamo di cani meticci ma anche di razza, dal mastino giapponese che può arrivare a pesare fino a 59 chili, al Jindo coreano, un cane da caccia di taglia media.

    L’associazione americana segnala sul sito gli esemplari attualmente in cerca di una famiglia e sostiene le persone interessate nella fase di scelta e conoscenza (inutile dire che si tratta di animali fortemente traumatizzati da privazioni e torture).
    «La maggior parte sono giovani, da un anno a tre. Non sanno nulla del mondo fuori dalla gabbia e occorre rieducarli a una vita normale con gradualità», spiegano i volontari.

    Per sensibilizzare l’opinione pubblica internazionale sull’argomento, la Humane Society International sta anche organizzando campagne di informazione in vista delle Olimpiadi invernali del 2018 a Pyeongchang, in Corea del Sud.

    Ma anche molti sudcoreani iniziano ad opporsi a queste brutalità: la società di volontari Koreandogs.org denuncia la sconvolgente crudeltà dell’industria asiatica della carne di cane. «Non esiste giustificazione a pratiche come questa», dichiara la giovane  fondatrice del gruppo Giny Woo.

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  • Influenza aviaria a bassa patogenicità: aggiornamento

    Martedì, 17 Novembre 2015 12:45

    Ministero della SaluteCon la nota di ieri la Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari ha comunicato gli elementi di aggiornamento.

     

    Facendo seguito a quanto comunicato in data 11 novembre 2015 con nota DGSAF prot. n. 28452, la Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari ha comunicato che il Centro di Referenza Nazionale, presso l’IZS delle Venezie, in data 13 novembre u.s. ha confermato la sieropositività per virus influenzale sottotipo H5 su campioni prelevati da un’azienda correlata epidemiologicamente al focolaio LPAI H5N2 del Comune di Ravenna, sita nel Comune di Lagosanto, Provincia di Ferrara.
    Nell’azienda non sono stati registrati casi clinici di malattia.

    In conformità a quanto prescritto dalla normativa vigente, d.lgs n. 9/2010 di attuazione della Direttiva 2005/94/CE, i Servizi veterinari competenti per territorio hanno provveduto al sequestro dell’allevamento con blocco delle movimentazioni in entrata e uscita dall’azienda, all’abbattimento dei capi (circa 460 animali) e sono in corso le operazioni di pulizia e disinfezione. E’ stata istituita una zona di restrizione di 1 km di raggio dall’azienda.

    pdfNota_DGSAF_0028750_del_16_11_2015.pdf145.54 KB

  • Pleuropolmonite ed enterite batterica nei suini: novità in GU

    Martedì, 17 Novembre 2015 11:48

    suinoAutorizzati all’immissione in commercio due nuovi farmaci veterinari per il trattamento dell’enterite batterica e il controllo della pleuropolmonite nei suini.
    Con procedura decentrata, il Ministero della Salute ha autorizzato all’immissione in commercio il medicinale veterinario Apravet 100 g/kg, premiscela per alimenti medicamentosi per suini della ditta belga Huvepharma. Il principio attivo è Apramicina solfato 100 g (equivalenti a 100.000.000 UI di Apramicina). 
    Il farmaco è indicato per il trattamento dell’enterite batterica provocata da microrganismi sensibili all’Apramicina come Escherichia coli.
    Il tempo di attesa per carne e visceri è di un giorno.
    Il periodo di validità del farmaco veterinario confezionato per la vendita è di 3 anni, dopo la prima apertura è di 6 mesi, dopo la miscelazione nel mangime sfarinato è di 3 mesi, infine dopo la miscelazione nel mangime pellettato è di un mese.
    Da vendersi esclusivamente dietro presentazione di ricetta medico veterinaria in triplice copia non ripetibile. (fonte)

    Il Ministero della Salute, con procedura di mutuo riconoscimento, ha autorizzato all’immissione in commercio anche il medicinale veterinario Coglapix, sospensione iniettabile per suini della società Ceva Salute Animale S.p.A. I principi attivi sono Actinobacillus pleuropneumoniae sierotipo 1 (ceppo NT3) e Actinobacillus pleuropneumoniae sierotipo 2 (ceppi PO, U3, B4, SZ II), che esprimono tossoide ApxI min. 28,9 Unità ELISA/ml (titolo sierologico calcolato in unita’ ELISA/ml nei sieri di conigli immunizzati), tossoide ApxII min. 16,7 Unità ELISA/ml e tossoide ApxIII min. 6,8 Unità ELISA/ml. 
    Il farmaco può essere utilizzato per l’immunizzazione attiva dei suini come strumento per il controllo della pleuropolmonite causata dai sierotipi 1 e 2 di Actinobacillus pleuropneumoniae, riducendo i segni clinici e le lesioni polmonari associate alla malattia. Inizio dell’immunità: 21 giorni dopo la seconda vaccinazione. Durata dell’immunità: 16 settimane dopo la seconda vaccinazione.
    Il periodo di validità del medicinale veterinario confezionato per la vendita è di 18 mesi, mentre dopo la prima apertura è di 10 ore.
    Il tempo di attesa è di zero giorni. 
    Da vendersi soltanto dietro presentazione di ricetta medico veterinaria in triplice copia non ripetibile. (fonte)

  • Il Prof. Guido Rasi è il nuovo Direttore Esecutivo EMA

    EUROPEAN MEDICINES AGENCY

    GuidoRasi 150Il Prof. Guido Rasi ha assunto ieri la carica di direttore esecutivo dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA).

    Il professor Rasi è stato nominato come direttore esecutivo per un mandato di cinque anni dal consiglio di amministrazione dell’Agenzia il 1 ° ottobre 2015. È stato nominato dopo la sua dichiarazione alla commissione del Parlamento europeo per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (ENVI) il 13 ottobre 2015.

    Sono molto felice di essere tornato al timone dell’Agenzia europea per i medicinali. Attualmente stiamo attraversando la più significativa trasformazione del sistema di sviluppo dei medicinali e l’autorizzazione che abbia visto durante la mia carriera di 35 anni nel campo della salute pubblica”. Questa la prima dichiarazione pubblica di Rasi dopo la nomina di Directore Esecutivo.

    Il professor Rasi illustrerà le sue priorità per i prossimi cinque anni ai rappresentanti dei media in una conferenza stampa virtuale che si terrà Mercoledì 9 dicembre.(fonte)