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  • Cesare, coccole davanti al camino Il video del cane vola su Facebook – L’Eco di Bergamo (Registrazione)

    Cesare, coccole davanti al camino Il video del cane vola su Facebook
    • Domenica 06 dicembre 2015

    È diventato virale il filmato realizzato dall’ associazione «Il Cercapadrone Onlus» di Bergamo che accoglie e fa adottare cani randagi: oltre 6 milioni di persone raggiunte. Cesare cerca casa.

    Nel filmato si vede Cesare – il cane bianco e nero – davanti al camino assieme ad uno dei suoi amici (lui una famiglia ce l’ha) nella struttura in cui vive assieme a tutti gli altri cani de «Il Cercapadrone Onlus» in attesa di adozione. Il video ha conquistato una vera e propria valanga di like e condivisioni su Facebook: oltre 2 milioni e mezzo di visualizzazioni per il video e più di 6 milioni di persone raggiunte.

    «Cesare – spiegano dall’associazione – è arrivato da noi lo scorso luglio, salvato dalle strade di Avellino dove vagava scheletrico e ferito. Cerca casa… fatevi sotto! Si trova in provincia di Pavia». Per informazioni: 331/3142006, associazione@ilcercapadroneonlus.it – www.ilcercapadroneonlus.org.

    (Cani de Il Cercapadrone Onlus). Un video commovente del nostro Cesare (il cagnone bianco e nero) assieme ad uno dei suoi amici (lui una famiglia ce l’ha, è lì in pensione) nella struttura in cui vive assieme a tutti gli altri cani de Il Cercapadrone Onlus in attesa di adozione. Gesti d’amore e di affetto davvero strappalacrime. Ricordiamo che Cesare arrivò da noi lo scorso luglio, salvato dalle strade di Avellino dove vagava scheletrico e ferito. Cerca casa… fatevi sotto!!! Si trova in Provincia di Pavia. Per info: IL CERCAPADRONE ONLUS 331/3142006 associazione@ilcercapadroneonlus.it www.ilcercapadroneonlus.org Condividete 🙂

    Posted by Il Cercapadrone Onlus on Mercoledì 2 dicembre 2015

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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  • Come realizzare un albero di Natale sicuro… a prova di gatto e cane … – ParmaDaily.it

    Immagina di osservare un albero di Natale con gli occhi del tuo cane o del tuo gatto: vedresti uno spettacolo di luci scintillanti, di palline, di fili colorati… quasi come avere un luna park dentro casa. In realtà gli alberi di Natale possono nascondere delle insidie per i nostri amici a quattro zampe. Forse ti è già capitato di assistere alla scena di palline rotte per terra col tuo gatto che continua a giocare facendo finta di niente. Per evitare problemi, sia per l’albero sia per il tuo amico peloso, FocusJunior fornisce alcuni suggerimenti per un Natale sicuro e a prova di zampa.

    Suggerimenti per la sicurezza dell’albero, ma soprattutto del tuo cane o del tuo gatto:

    – Scegli bene la posizione dell’albero. L’abete deve essere collocato lontano da qualsiasi cosa possa servire alla raffinata arte dell’arrampicata in cui soprattutto i gatti sono maestri. Quindi l’albero va messo lontano da mobili, ripiani, sedie tende.

    – Il cane ama marcare il proprio territorio e potrebbe scambiare il vostro albero domestico per l’albero di un parco e fare lì i propri bisogni. Per scongiurare questo pericolo puoi utilizzare degli spray atossici dall’odore repellente per gli animali.

    – L’albero di Natale perfetto deve anche possedere una base larga e pesante per evitare i temibili ribaltamenti. Potrebbe essere utile assicurare l’albero agganciandolo al muro o al soffitto.

    – I regali sotto l’albero sono in attesa del momento magico in cui verranno scartati; momento che potrebbe essere guastato dalla curiosità dei cani e dei gatti e dalla loro voglia spacchettare o addirittura masticare i nostri doni con un po’ di anticipo sui tempi. Per questo è meglio metterli in qualche altro posto.

    – Le lucine rendono scintillante il nostro albero. Ma c’è una scintilla che non dobbiamo far scoccare: quella elettrica con il nostro gatto e il nostro cane. Per evitare che rosichino i fili è meglio farli passare dentro tubi di protezione.

    – Occhio agli aghi di pino nel caso avessi un albero vero. Questi aghi potrebbero essere scambiati dai vostri amici a quattro zampe per nuove crocchette filiformi alquanto indigeste. Sistema alla base dell’albero un telo o un contenitore che raccolga gli aghi dispersi e puliscilo spesso.

    – Per i decori una sola parola d’ordine: di materiale infrangibile. Per questo via libera a legno, feltro e cartone, no vetro. Controlla che le vernici utilizzate siano atossiche: i cani potrebbero mettere gli addobbi in bocca scambiandoli per giocattoli.

    Infine una regola per tutti: addobba i rami più alti e lascia spogli quelli più bassi a portata di zampa.

  • Cane viveva chiuso in un box nella sporcizia, 30enne denunciato … – Arezzo Notizie

    Cane viveva chiuso in un box nella sporcizia, 30enne denunciato … – Arezzo Notizie

    Casentino

    Il Corpo Unico di Polizia Municipale dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino ha denunciato alla Procura della Repubblica di Arezzo un 30enne residente a Poppi per maltrattamento di animali. L’uomo deteneva un meticcio di taglia medio-grande in pessime condizioni, sia dal punto di vista degli spazi riservati all’animale, che delle cure sanitarie (il cane soffriva di una grave forma di otite) e soprattutto dell’igiene. Fatiscente il box entro il quale il cane era – sempre da solo – privato del quotidiano movimento, in un ambiente sporco, pieno di feci ed urine che contaminavano l’alimento buttato per terra che era costretto a mangiare, incompatibili le sue condizioni di vita con la natura del cane, che si presentava in palese stato di sofferenza fisica e privo di assistenza medica.
    Spetta adesso al Magistrato stabilire se e come dare corso alla denuncia, come ci conferma il Comandate del Corpo Unico di Polizia Municipale Marco Tognarini: “Esatto, il nostro compito però non si esaurisce con la denuncia di oggi: continueremo a monitorare il caso anche nei prossimi giorni affinché le condizioni di cura dell’animale migliorino effettivamente fino al rispetto di quanto prescritto dalle leggi in materia”.

    Leggi che sono piuttosto severe ed anche in continuo aggiornamento, se è vero che recentemente lo stesso Sindaco di Poppi ha emesso un’Ordinanza relativa proprio “Alla condotta e detenzione dei cani nelle aree pubbliche o aperte al pubblico del territorio del Comune di Poppi”, che stabilisce il corretto comportamento e le regole di convivenza fra l’animale domestico, il suo proprietario e la collettività, prevedendo sanzioni fino a 500 euro per chi non le rispetta.

    Nonostante tutto c’è sempre chi non si adegua: “In Casentino. Prosegue Tognarini – ogni anno mediamente vengono segnalati un centinaio i casi nei quali, come Corpo Unico di Polizia Municipale, interveniamo a difesa degli animali. Si va dai casi di abbandono, ai maltrattamenti, alla cattura e ricovero dei cani vaganti. Per questo lavoriamo in stretta collaborazione con il Canile Intercomunale gestito dai volontari dell’ENPA e con il servizio Veterinario della ASL”.
    “Quello che voglio sottolineare – conclude Tognarini – è che i nostri Agenti verificano puntualmente ogni segnalazione che arriva alla Centrale, nel caso in esame abbiamo dapprima controllato con il Servizio Veterinario competente le condizioni dell’animale, il Veterinario ha quindi imposto le dovute prescrizioni al proprietario, poi è stato verificato che le condizioni di benessere del cane non erano ancora sufficienti nonostante le indicazioni ricevute, dunque dopo l’ultima verifica si è proceduto alla comunicazione di reato alla Autorità Giudiziaria. Invito tutti i cittadini a segnalare allo 0575-507777 eventuali casi di maltrattamento degli animali, perché adesso, grazie alla segnalazione che ha dato avvio al procedimento, il cane in questione è seguito dal suo veterinario, viene curato e accudito e il proprietario è stato reso edotto di come deve comportarsi se non vuole incorrere in altri guai”.

  • “Ecco perché i gatti vivono più dei cani” – La Stampa

    “Ecco perché i gatti vivono più dei cani” – La Stampa

    Il segreto della longevità dei gatti? Il loro carattere indipendente e distaccato. Secondo i ricercatori dell’Università dell’Alabama, a Birmingham, queste caratteristiche aumenterebbero la speranza di vita dei felini. 

    Nella sfida tra i cani e i gatti , quindi, se i cani vivono fino a 12 anni, i mici li battono arrivando ad una media di 15 anni. Perché, secondo gli scienziati, il loro stile di vita solitario li proteggerebbe dalle malattie, e garantirebbe ai quattro zampe di vivere più a lungo e in salute. Al contrario della regola generale, che dice che in natura le creature più grandi vivono di più.  

    «La nostra è una teoria che si basa su prove ed esperienze – dice Steve Austad, ricercatore dell’Università dell’Alabama -. Pensiamo ad esempio ai gatti che, contrariamente ai cani, vivono in ambienti con un piccolo numero di persone, e quindi hanno le difese immunitarie molto alte». E aggiunge: «I mici vengono inoltre attaccati meno da altri animali, perché sanno scappare e difendersi. Hanno gli artigli e sanno essere feroci».  

    Altra spiegazione della loro longevità sono gli accoppiamenti: se negli anni, ci sono stati gli incroci più vari tra le diverse razze di cani, con i felini questo succede molto raramente. Joao Pedro De Magalhaes, ricercatore all’Università di Liverpool, prosegue: «Se i dati sono in continuo aumento, la vera domanda è: fino a che punto potrà vivere un quattrozampe? Nel futuro, forse anche più di cent’anni. Come gli umani». 

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  • Cane ucciso da stricnina è caccia all'avvelenatore – La Tribuna di Treviso

    Cane ucciso da stricnina è caccia all'avvelenatore – La Tribuna di Treviso

    TREVIGNANO. Bocconi avvelenati per cani: allarme in via Sant’Elena a Trevignano. Segnalazioni anche a Montebelluna. Tra gli ultimi casi quello di una cucciola di cane Corso trovata agonizzante nel giardino di casa e morta in preda alle convulsioni tra le braccia della sua padrona. E di due gatti morti sempre per avvelenamento.Sicuramente nel caso del cane si è trattato di avvelenamento da stricnina, una volta venduto come un comune pesticida per combattere i topi e le talpe. Oggi questo tipo di veleno non è più in libera vendita. Sulla vicenda delle cucciola avvelenata è intervenuto il servizio veterinario dell’Usl 8. L’Istituto zooprofilattico ha individuato nel potente veleno la causa del decesso della povera bestiola. Mentre della vicenda sono stati informati anche il sindaco Ruggero Feltrin e i carabinieri. «È un atto da condannare – dichiara il sindaco Feltrin – fortunatamente in paese è l’unico caso che si è verificato fino ad oggi. Aspettiamo le indagini della polizia giudiziaria per cercare di capire chi e per quale motivo è stato commesso un gesto simile». Verso la fine di ottobre scorso i veterinari dell’Usl 8, dopo la segnalazione della giovane padrona del cane Corso, residente a Signoressa, sono intervenuti per cercare di fare chiarezza sulla morte della cucciola. Adesso in paese si è scatenata la paura non solo per i propri animali ma anche per i bambini che potrebbero toccare i bocconi avvelenati lasciati per strada. Il veterinario intervenuto, Ernesto Pascotto, specializzato in anatomopatologia veterinaria, ha eseguito una prima diagnosi di avvelenamento e proceduto con l’invio all’Istituto zooprofilattico per le verifiche del caso. Dai risultati delle indagini sono stati evidenziati come causa del decesso l’avvelenamento da stricnina una sostanza altamente tossica e la cui commercializzazione è vietata da diversi anni.Sempre in via Sant’Elena sono stati trovati due gattini morti. Anche in questo caso è intervenuto il servizio veterinario. Per i due animaletti è stata una morte improvvisa e sempre per avvelenamento. Ora si attendono i risultati dall’istituto zooprofilattico. Considerata la tossicità della sostanza, letale appuntoanche per l’uomo, sono stati informati i carabinieri di Montebelluna per eventuali controlli.È possibile segnalare casi di avvelenamento di animali telefonando ai seguenti numeri: 0423.295511, servizio veterinario di giorno oppure al numero 0423.6111, servizio veterinario notturno.

  • Cane ucciso da stricnina è caccia all'avvelenatore – La Tribuna di Treviso

    Cane ucciso da stricnina è caccia all'avvelenatore – La Tribuna di Treviso

    TREVIGNANO. Bocconi avvelenati per cani: allarme in via Sant’Elena a Trevignano. Segnalazioni anche a Montebelluna. Tra gli ultimi casi quello di una cucciola di cane Corso trovata agonizzante nel giardino di casa e morta in preda alle convulsioni tra le braccia della sua padrona. E di due gatti morti sempre per avvelenamento.Sicuramente nel caso del cane si è trattato di avvelenamento da stricnina, una volta venduto come un comune pesticida per combattere i topi e le talpe. Oggi questo tipo di veleno non è più in libera vendita. Sulla vicenda delle cucciola avvelenata è intervenuto il servizio veterinario dell’Usl 8. L’Istituto zooprofilattico ha individuato nel potente veleno la causa del decesso della povera bestiola. Mentre della vicenda sono stati informati anche il sindaco Ruggero Feltrin e i carabinieri. «È un atto da condannare – dichiara il sindaco Feltrin – fortunatamente in paese è l’unico caso che si è verificato fino ad oggi. Aspettiamo le indagini della polizia giudiziaria per cercare di capire chi e per quale motivo è stato commesso un gesto simile». Verso la fine di ottobre scorso i veterinari dell’Usl 8, dopo la segnalazione della giovane padrona del cane Corso, residente a Signoressa, sono intervenuti per cercare di fare chiarezza sulla morte della cucciola. Adesso in paese si è scatenata la paura non solo per i propri animali ma anche per i bambini che potrebbero toccare i bocconi avvelenati lasciati per strada. Il veterinario intervenuto, Ernesto Pascotto, specializzato in anatomopatologia veterinaria, ha eseguito una prima diagnosi di avvelenamento e proceduto con l’invio all’Istituto zooprofilattico per le verifiche del caso. Dai risultati delle indagini sono stati evidenziati come causa del decesso l’avvelenamento da stricnina una sostanza altamente tossica e la cui commercializzazione è vietata da diversi anni.Sempre in via Sant’Elena sono stati trovati due gattini morti. Anche in questo caso è intervenuto il servizio veterinario. Per i due animaletti è stata una morte improvvisa e sempre per avvelenamento. Ora si attendono i risultati dall’istituto zooprofilattico. Considerata la tossicità della sostanza, letale appuntoanche per l’uomo, sono stati informati i carabinieri di Montebelluna per eventuali controlli.È possibile segnalare casi di avvelenamento di animali telefonando ai seguenti numeri: 0423.295511, servizio veterinario di giorno oppure al numero 0423.6111, servizio veterinario notturno.

  • Cane ucciso da stricnina è caccia all'avvelenatore – La Tribuna di Treviso

    Cane ucciso da stricnina è caccia all'avvelenatore – La Tribuna di Treviso

    TREVIGNANO. Bocconi avvelenati per cani: allarme in via Sant’Elena a Trevignano. Segnalazioni anche a Montebelluna. Tra gli ultimi casi quello di una cucciola di cane Corso trovata agonizzante nel giardino di casa e morta in preda alle convulsioni tra le braccia della sua padrona. E di due gatti morti sempre per avvelenamento.Sicuramente nel caso del cane si è trattato di avvelenamento da stricnina, una volta venduto come un comune pesticida per combattere i topi e le talpe. Oggi questo tipo di veleno non è più in libera vendita. Sulla vicenda delle cucciola avvelenata è intervenuto il servizio veterinario dell’Usl 8. L’Istituto zooprofilattico ha individuato nel potente veleno la causa del decesso della povera bestiola. Mentre della vicenda sono stati informati anche il sindaco Ruggero Feltrin e i carabinieri. «È un atto da condannare – dichiara il sindaco Feltrin – fortunatamente in paese è l’unico caso che si è verificato fino ad oggi. Aspettiamo le indagini della polizia giudiziaria per cercare di capire chi e per quale motivo è stato commesso un gesto simile». Verso la fine di ottobre scorso i veterinari dell’Usl 8, dopo la segnalazione della giovane padrona del cane Corso, residente a Signoressa, sono intervenuti per cercare di fare chiarezza sulla morte della cucciola. Adesso in paese si è scatenata la paura non solo per i propri animali ma anche per i bambini che potrebbero toccare i bocconi avvelenati lasciati per strada. Il veterinario intervenuto, Ernesto Pascotto, specializzato in anatomopatologia veterinaria, ha eseguito una prima diagnosi di avvelenamento e proceduto con l’invio all’Istituto zooprofilattico per le verifiche del caso. Dai risultati delle indagini sono stati evidenziati come causa del decesso l’avvelenamento da stricnina una sostanza altamente tossica e la cui commercializzazione è vietata da diversi anni.Sempre in via Sant’Elena sono stati trovati due gattini morti. Anche in questo caso è intervenuto il servizio veterinario. Per i due animaletti è stata una morte improvvisa e sempre per avvelenamento. Ora si attendono i risultati dall’istituto zooprofilattico. Considerata la tossicità della sostanza, letale appuntoanche per l’uomo, sono stati informati i carabinieri di Montebelluna per eventuali controlli.È possibile segnalare casi di avvelenamento di animali telefonando ai seguenti numeri: 0423.295511, servizio veterinario di giorno oppure al numero 0423.6111, servizio veterinario notturno.

  • Animali & Salute : i 18 alimenti più sani per i cani e quelli da non … – InMeteo

    Animali & Salute : i 18 alimenti più sani per i cani e quelli da non … – InMeteo

    Animali & Salute/ Quanti di noi hanno un cane come amico? Sicuramente tantissimi e purtoppo non tutti conoscono in maniera precisa e dettagliata quali sono gli alimenti più a loro adatti e quali assolutamente da evitare.

    Per questo che vogliamo consigliarvi gli alimenti più sani indirizzati esclusivamente ai cani, facendo distinzione con quelli da evitare assolutamente :

    COCCO

    Il cocco contiene l’acido laurico, sostanza che aiuta a distruggere i virus e batteri patogeni, proteggendo così il cane da infezioni grazie al rafforzamento del proprio sistema immunitario.
    Molte malattie e disturbi come infezioni, cattivo odore del pelo e ferite infette possono essere curate con un vasetto di olio vergine di cocco. Questo alimento inoltre riduce i rischi di cancro e migliora la digestione del cane.

    CARNE MAGRA

    La carne è sicuramente il cibo preferito dei cani. Quella magra è altamente benefica in quanto contenente amminoacidi e vitamine del gruppo B che danno vitalità ed energia al cane.

    FEGATO

    Lo si può comperare in qualsiasi negozio per animali in forma liofilizzata, oppure fresco nelle macellerie. Il fegato contiene una grande fonte di vitamine A, B e K oltre a contenere ferro. Attenzione però a non dar troppo fegato al vostro cane in quanto in enormi quantità può risultare tossico. Il limite consigliato è di circa 1 gr di fegato x kg del cane ogni giorno.

    SALMONE E TONNO

    Il pesce è ricco di acidi grassi omega3, utilissimi per mantenere il pelo del cane lucido e sano. Con tonno e salmone, inoltre, il sistema immunitario del cane verrà rafforzato.

    UOVA

    Le uova sono un altro ottimo spuntino sano in quanto ricchi di proteine utili ai nostri cani.

    RICOTTA E FORMAGGIO

    Ottimo snack da aggiungere alla dieta del cane, assicurandosi però che non abbia intolleranze al lattosio. La ricotta è senza dubbio la scelta migliore in quanto ricca di calcio e proteine.

    YOGURT

    Yogurt senza zuccheri aggiunti o dolcificanti artificiali rappresentano un buon spuntino per i cani. Quelli senza batteri attivi sono buoni per il loro sistema digestivo.

    FARINA D’AVENA

    La farina d’avena rappresenta un alimento utilissimo per il cane in quanto ricco di fibre. Consigliato soprattutto per i cani più anziani che soffrono di problemi di costipazione.

    PATATE DOLCI

    Le patate dolci sono ricche di vitamina B6, vitamica C, beta-carotene e manganese, elementi utili per i nostri cani.

    POPCORN

    Se siete seduti davanti alla TV con una busta di pop corn non sarebbe male condividerlo col tuo cane! Cucina i poo corn senza l’aggiunta di burro e sale e molto probabilmente li troverà gustosi e nutrienti dato che hanno un basso contenuto calorico e sono ricchi di minerali di potassio, calcio, magnesio e fosforo.

    SEMI DI LINO

    I semi di lino sono un’altra grande fonte di acidi grassi omega-3.  Esattamente come il pesce, questi acidi sono ottimi per la pelle e il pelo del tuo cane.

    CAROTE

    Ottimo snack a basso contenuto calorico, ricco di fibre e beta-carotene. Alimento molto utile per i denti del cane.

    FAGIOLI VERDI

    Ottimo spuntino a basso contenuto calorico, con o senza aggiunta di sale.

    PISELLI

    Grande fonte di potassio, fosforo e vitamina B. Aggiungili alla dieta del tuo cane!

    BROCCOLI

    I broccoli sono incredibilmente salutari non solo per le persone ma anche per i cani. Sono ricchi di vitamine e possiedono un grande valore nutrizionale per i cani. Tuttavia non bisogna esagerare e bisogna assicurarsi che i broccoli non siano più del 10% della sua alimentazione in quanto può sfociare in un’irritazione gastrointestinale. Quindi non farne mangiare troppi!

    ALGHE NORI

    Possono essere acquistate in supermercati che hanno cibo asiatico. Sono ricche di proteine, fibre, vitamica C, E e tutte le forme del gruppo B. Sono anche ricche di rame e zinco.

    MACEDONIA

    Una bella macedonia ricca di fragole, mirtilli, melone, mele, banane e angurie è senza dubbio un alimento sano per il tuo cane.

    MELE A FETTE (senza torsolo)

    Alimento sano, ricco di vitamica A, C e fibre, utile anche per pulire i denti del cane.

    PREZZEMOLO

    Aggiungi un cucchiaino di prezzemolo tritato per aggiungere sapore al cibo del cane. Oltre a migliorare l’alito del cane risulta anche una buona fonte di beta-carotene, potassio e calcio.

    PERE

    Le pere senza buccia e semi possono rappresentare una buona fonte di nutrimento per il cane.

    Di seguito invece vi elenchiamo gli alimenti più pericolosi al mondo per i cani, da evitare assolutamente :

    • Alcool (intossicazione, coma e morte)
    • Avocado (contiene Persin, un fungicida tossico: vomito e diarrea)
    • Ribes e uva passa (insufficienza renale)
    • Ossa cotte (lacerazioni allo stomaco)
    • Noci di macadamia (danni al sistema nervoso e muscolari)
    • Troppe cipolle e aglio (danni cellulari al sangue, anemia)
    • Troppi latticini (diarrea)
    • Uva (insufficienza renale)
    • Alcune varietà di funghi (morte)
    • Troppi cibi grassi: pancreatite
    • Caffeina (vomito, diarrea, tossico per il cuore e per il sistema nervoso)
    • Xilitolo – gomma, caramelle, etc (ipoglicemia, problemi al fegato, morte)
    • Cioccolato (tossico per il cuore e per il sistema nervoso, morte)
    • Farmaci – Tylenol, Advil, etc (insufficienza renale e ulcere)

    Se hai un cane devi prenderti cura della sua salute proprio come ti curi della tua. Dandogli il cibo giusto lo renderai più sano e felice.


    Articolo a cura di Raffaele Laricchia

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  • Uomini e cani, a Villa Croce le immagini di un amore infinito – La Repubblica

    Uomini e cani, a Villa Croce le immagini di un amore infinito – La Repubblica

    Questioni di equilibrio, che deve sempre esser qualcosa di armonico  per funzionare bene. Anche in fatto di animali, o meglio dell’uomo e del suo antico amico, il cane.
    A indagare su questa complessa relazione, partendo da una visione scientifica, è l’artista Silvia Amodio, fotografa, giornalista, ma soprattutto zooantropologa, con una laurea sulla comunicazione dei delfini. Da cinque anni sta studiando il delicato universo di rapporti tra uomo e cane con un lavoro che si può vedere dal 4 dicembre al 6 gennaio a Villa Croce, dal titolo Human Dog, una mostra che nasce da un approccio scientifico e approda a una dimensione estetica, senza dimenticare l’etica, perché Amodio lo ripete: amate pure i cani come dei figli, ma ricordatevi che sono sempre animali. Per lei  la fotografia, lo scatto non è che  l’attimo finale di un lungo censimento, una mappatura per studiare l’identità di un rapporto che si è costruito lentamente  nel tempo dove il set fografico è una specie di osservatorio dove si sviluppano dinamiche di ogni tipo tra i soggetti: “In realtà il cane in questo lavoro  rappresenta un pretesto per raccontare la nostra società – continua Amodio – sono vere relazioni d’amore che riflettono i problemi del nostro tempo. I cani stanno prendendo abitudini negative delle persone, anche loro sono stressati, vanno dall’analista, e noi intanto non riusciamo nemmeno a gestire i rapporti”. In questi anni Silvia Amodio ha osservato non solo le persone, ma anche la famiglia, notando che ormai stanno cambiando i nuclei,  ci sono sempre più coppie dove c’è lui e poi ancora lui, oppure lei con  lei. In ogni caso ogni decisione per scegliere l’altro o l’altra, parte sempre dalla somiglianza, anche nel caso del  cane.
    E’ giusto chiedersi se sono i cani che si umanizzano oppure accade l’opposto? E’ il proprietario che sceglie l’animale che più gli assomiglia? Più giusto invece parlare di  un processo, una simbiosi  che avviene con il tempo,  basta  osservare la ventina di ritratti esposti nella Sala di Villa Croce, allestimento minimalista, e stesso contesto per ogni scatto a partire dallo sfondo, perché il lavoro è soprattutto una ricerca seriale fatta per confrontare più situazioni,   e far riflettere. 
    Nei giorni scorsi la stessa sala del museo dove la mostra è allestita,  ha fatto da set fotografico, e tra queste pareti  una ventina di proprietari sono stati fotografati insieme al loro compagno fedele: un lavoro paziente testimoniato da un video, sempre in mostra;  ogni  foto  è stata acquistata dal proprietario per  50 euro e così
    ognuno potrà tornare a casa con il suo Human Dog, ma solo dopo il 6 gennaio;  intanto  Schesir, azienda che fa alimentazione per gatti e cani,  che ha collaborato per la realizzazione della mostra, destinerà il ricavato a Theodora Onlus per l’Ospedale Gaslini di Genova. Poi il progetto itinerante continuerà in altri spazi per indagare ancora la complessità sociale che si nasconde dietro a un semplice ritratto di famiglia in un interno. 

  • Uomini e cani, a Villa Croce le immagini di un amore infinito – La Repubblica

    Uomini e cani, a Villa Croce le immagini di un amore infinito – La Repubblica

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    A indagare su questa complessa relazione, partendo da una visione scientifica, è l’artista Silvia Amodio, fotografa, giornalista, ma soprattutto zooantropologa, con una laurea sulla comunicazione dei delfini. Da cinque anni sta studiando il delicato universo di rapporti tra uomo e cane con un lavoro che si può vedere dal 4 dicembre al 6 gennaio a Villa Croce, dal titolo Human Dog, una mostra che nasce da un approccio scientifico e approda a una dimensione estetica, senza dimenticare l’etica, perché Amodio lo ripete: amate pure i cani come dei figli, ma ricordatevi che sono sempre animali. Per lei  la fotografia, lo scatto non è che  l’attimo finale di un lungo censimento, una mappatura per studiare l’identità di un rapporto che si è costruito lentamente  nel tempo dove il set fografico è una specie di osservatorio dove si sviluppano dinamiche di ogni tipo tra i soggetti: “In realtà il cane in questo lavoro  rappresenta un pretesto per raccontare la nostra società – continua Amodio – sono vere relazioni d’amore che riflettono i problemi del nostro tempo. I cani stanno prendendo abitudini negative delle persone, anche loro sono stressati, vanno dall’analista, e noi intanto non riusciamo nemmeno a gestire i rapporti”. In questi anni Silvia Amodio ha osservato non solo le persone, ma anche la famiglia, notando che ormai stanno cambiando i nuclei,  ci sono sempre più coppie dove c’è lui e poi ancora lui, oppure lei con  lei. In ogni caso ogni decisione per scegliere l’altro o l’altra, parte sempre dalla somiglianza, anche nel caso del  cane.
    E’ giusto chiedersi se sono i cani che si umanizzano oppure accade l’opposto? E’ il proprietario che sceglie l’animale che più gli assomiglia? Più giusto invece parlare di  un processo, una simbiosi  che avviene con il tempo,  basta  osservare la ventina di ritratti esposti nella Sala di Villa Croce, allestimento minimalista, e stesso contesto per ogni scatto a partire dallo sfondo, perché il lavoro è soprattutto una ricerca seriale fatta per confrontare più situazioni,   e far riflettere. 
    Nei giorni scorsi la stessa sala del museo dove la mostra è allestita,  ha fatto da set fotografico, e tra queste pareti  una ventina di proprietari sono stati fotografati insieme al loro compagno fedele: un lavoro paziente testimoniato da un video, sempre in mostra;  ogni  foto  è stata acquistata dal proprietario per  50 euro e così
    ognuno potrà tornare a casa con il suo Human Dog, ma solo dopo il 6 gennaio;  intanto  Schesir, azienda che fa alimentazione per gatti e cani,  che ha collaborato per la realizzazione della mostra, destinerà il ricavato a Theodora Onlus per l’Ospedale Gaslini di Genova. Poi il progetto itinerante continuerà in altri spazi per indagare ancora la complessità sociale che si nasconde dietro a un semplice ritratto di famiglia in un interno.