Vicino alla Banca Intesa San Paolo e alla stazione ferroviaria di Giulianova, in provincia di Teramo, c’è una casa abbandonata che già da tempo è stata presa di mira da rumeni e da altri stranieri, senza fissa dimora. E’ una casa fatiscente, infestata da erbacce e ad un solo piano, facile da occupare per passarci una notte al coperto.

I militari tengono la casa sotto controllo

Nonostante i continui controlli effettuati dai militari, carabinieri ed agenti della polizia ferroviaria,che hanno spesso scacciato gli intrusi dall’abitazione, regolarmente tornati il giorno seguente nella vecchia casa, e l’invito ai proprietari di murare gli ingressi per evitare il continuo avvicendarsi di gente senzatetto, una donna, pare sia una zingara, ne avrebbe preso possesso in pianta stabile.

I vicini di casa, quelli regolari, che risiedono nelle palazzine vicine, hanno filmato il degrado della situazione, e fatto ancor più eclatante, la zingara in questione mentre si sta cucinando un povero gatto.

Dal filmato si evince la natura dell’animale

Non si tratta di un coniglio, come potrebbe sembrare, quello che la donna tiene tra le mani e che scivola nella pentola, ma di un gatto. E’ infatti questo l’animale che cuoce la donna, conosciuta bene nella zona, perché a volte si reca nei bar vicino alla stazione o nei negozi, per acquistare qualcosina di cui ha bisogno. Prova ne è, inoltre, che da quelle parti non circola più un solo gatto [VIDEO], molto probabilmente diventato cibo per la zingara in questione. Un fatto davvero scandaloso, che non è che uno dei tanti esempi di degrado nelle nostre città, invase da chiunque sia capace di compiere anche atti incresciosi come quello di approvvigionarsi di carne di gatto.

In Italia le normative lo vietano

Benché in Italia non sia esplicitamente proibito consumare carne di gatto o di cane, una vecchia normativa del 1928, stabilisce che nei pubblici macelli si possa eseguire la macellazione di bovini, suini, bufalini, ovini, caprini ed equini. Allora non si potrebbe consumare carne di coniglio o di pollo, ad esempio? No, perché il consumo di queste carni avviene per necessità di sopravvivenza, e si può consumare carne il cui consumo è regolamentato dalla legge, cosa che non accade nel caso di cane e gatto. Da questo si deduce che ne è vietato in Italia il consumo, punito addirittura con la reclusione. Restiamo quindi in attesa dell’evolversi della situazione, rammaricandoci per i poveri gatti che hanno [VIDEO] avuto la sfortuna di aggirarsi a Villanova, in quel quartiere.

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