La vita di Franny era fatta di scommesse e combattimenti. Poi la Pit Bull è stata salvata, insieme ad altri 150 cani, dalle forze dell’ordine del New Jersey, che le hanno dato la possibilità di cominciare una vita migliore. La cagnolina è subito stata portata al centro di riabilitazione «Aspca» di Madison, dove si sono presi cura di lei sia dal punto di vista fisico che psicologico.
In passato, i cani trovati nelle operazioni di salvataggio di questo tipo venivano soppressi, a causa della loro troppa aggressività. Mentre adesso «il comportamento di un cane sequestrato viene valutato singolarmente – spiegano dal centro in cui è ospitata – per comprendere ogni volta le opportunità di riabilitazione del quattro zampe».
Secondo l’Aspca, questo dipende da una maggiore sensibilità diffusa, e da alcuni casi emblematici che sono finiti sotto ai riflettori, e hanno evidenziato il problema, come quello di Michael Vick, il campione di football americano che è stato condannato per aver organizzato combattimenti per i suoi Pit bull. Anche in questo caso agli animali del giocatore è stata data una seconda chance riabilitativa, escludendo la strada della soppressione.
Come è successo a Franny, che ha completato il percorso terapeutico in poche settimane all’interno del gruppo di soccorso «Rescuzilla a Hoboken», nel New Jersey, e adesso è pronta per essere adottata. «Anche se può sembrare un po’ timida, è un animale dolcissimo e socievole che ama baciare tutti – raccontano i volontari -. Ci auguriamo che presto trovi una famiglia che la voglia tenere con sé per sempre».
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