In condizioni estreme come i campi di battaglia avere un amico è necessario e, spesso, i soldati trovano amici a quattro zampe. È stato il caso del marine Pen Farthing, che nel 2006 era di stanza a Naw Zad, una cittadina nella zona ovest dell’Afghanistan.
Lì ha incontrato il suo nuovo compagno inseparabile: vicino alla sua base si tenevano combattimenti per cani e lui ha deciso di intervenire salvando la vita a uno dei cani coinvolti, che ha deciso di sceglierlo come amico umano. Il cane, ribattezzato Nowzad, e Pen sono diventati inseparabili e, quando la sua missione è finita, ha fatto di tutto per portarlo in Inghilterra insieme a lui.
“Avevo sempre voluto avere un cane, ma invece di comprarne uno sono stato felice di poter salvare Nowzad, dandogli una vita migliore. Mi ha tenuto compagnia in un momento difficile e non so immaginare di non averlo con me”, ha raccontato Pen, dopo il rientro.
Il suo amore per i cani randagi in zone di guerra, però, ha spinto Pen ad andare molto oltre. Ha infatti fondato un’associazione non profit chiamata “Nowzad dogs”, che a oggi ha aiutato più di mille soldati inglesi, americani e canadesi a riportare a casa con loro gli animali che avevano adottato durante le missioni.
Il progetto, negli anni, è cresciuto in modo inimmaginabile al momento della sua creazione. All’inizio si occupava solo di riunire gli animali con i soldati, ora invece è diventato il primo e per ora unico centro di recupero di animali in tutto l’Afghanistan: i volontari e lo staff accolgono centinaia di cani, gatti, scimmie e tanti altri animali che sono stati abbandonati e che, in alcuni casi, hanno bisogno di cure veterinarie. Non solo, chi lavora nel centro insegna anche alla popolazione afghana ad occuparsi in modo corretto degli animali domestici.
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Passo dopo passo, nel 2011 il “Nowzad dogs” ha addirittura aperto una clinica, che dà lavoro a decine di veterinari locali e, la soddisfazione maggiore, anche a cinque veterinarie donne. Un successo, questo, incredibile per un paese come l’Afghanistan dove le donne solo da poco hanno conquistato il diritto di guidare la macchina.
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“Siamo stati in grado di portare un piccolo cambiamento in un paese come l’Afghanistan, dove non esisteva alcuna cura degli animali. Ora formiamo i veterinari del domani a salvare le vite dei nostri amici a quattro zampe”, ha spiegato Pen alla Cnn.
Sono passati 12 anni dall’apertura del centro, la strada è ancora lunga da percorrere e sono tanti i progetti che Pen e la sua squadra stanno mettendo in campo, per il benessere degli animali, dei locali e dei soldati che rischiano la vita in Afghanistan.
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