Categoria: Cani

  • Cane senza guinzaglio aggredisce il suo Fido La padrona ha la … – Il Tirreno

    Cane senza guinzaglio aggredisce il suo Fido La padrona ha la … – Il Tirreno

    a spasso uno alla volta. Mentre ero al pronto soccorso c’era un uomo che alla Notte Bianca era stato azzannato alla natica da un pastore tedesco. Questi episodi sono frequenti, la polizia municipale deve far rispettare le regole: i cani devono essere tenuti al guinzaglio». –

  • Filippo Facci, “cane fascista”: ecco il simbolo del disastro Pd – LiberoQuotidiano.it (Satira) (Comunicati Stampa) (Blog)

    Filippo Facci, “cane fascista”: ecco il simbolo del disastro Pd – LiberoQuotidiano.it (Satira) (Comunicati Stampa) (Blog)

    Chiamatela barzelletta. Oppure chiamatela metafora del Pd e della sua incapacità di sintonizzarsi coi problemi reali. Oppure sappiate, semplicemente, che tra le urgenze di questo Paese ci sono i cani fascisti (non è insulto, si parla proprio di cani, bau) e i loro collegamenti alla Decima Mas, leggendaria flottiglia militare della marina della Repubblica Sociale Italiana (Rsi) attiva dal 1943 al 1945, un corpo d’ armata dove peraltro militarono anche Dario Fo, Valter Chiari, Enrico Maria Salerno e Giorgio Albertazzi. Questo, appunto, secondo il Pd in questo caso di Monza, che sta all’ opposizione.
    Vediamo l’ antefatto. Lunedì, durante il consiglio comunale cittadino, irrompe il piddino Marco Lamperti – un 31enne che nella propria biografia, su internet, scrive di preferire il vino alla birra: non fatichiamo a credergli – e chiede fondamentali spiegazioni su un fatto increscioso che starebbe accadendo nell’ ufficio Sicurezza. In un documento, infatti, ha letto di un cane poliziotto che da qualche tempo fa parte dell’ Unità cinofila impegnata a contrastare lo spaccio di droga: e come si chiama questo cane? «Narco della Decima Mas». Insomma, Lamperti – che nella propria biografia, su internet, scrive pure che «ama terribilmente l’ ordine», che è ingegnere e che pratica joga – in pratica ha capito che «Narco della Decima Mas» sia il nome del cane per esteso, ed ecco che la sua indignazione diviene atto pubblico a conoscenza della cittadinanza: «Trovo di poco gusto», dice in consiglio, «il riferimento alla Decima Mas: forse non tutti sanno o si ricordano cosa ha rappresentato», dice Lamperti. Il quale, nella propria biografia, specifica di occuparsi professionalmente di aria compressa. Di aria, di sicuro.

    Niente saluti romani – Bene, che accade? La questione è centrale, e gli risponde prontamente lo stesso assessore alla Sicurezza, il leghista Federico Arena: «Ho un goniometro, e posso assicurare che, in ogni movimento della sua zampa, Narco non fa il saluto romano. Non solo. Abbiamo controllato la sua cuccia e non abbiamo trovato busti di Mussolini», ironizza Arena un po’ grossolanamente. Poi spiega: «Decima Mas è semplicemente la dicitura esatta e completa del pedigree, della sua razza di pastore tedesco. Al Pd conviene informare l’ onorevole Emanuele Fiano prima che presenti un’ interrogazione in Parlamento». Chiaro? No, visto che neanche la spiegazione di Arena pare chiarissima.
    Provvediamo noi: «Decima Mas» è semplicemente il nome dell’ allevamento dal quale proviene il pastore tedesco Narco; è normale, infatti, specificarlo nel pedigree, benché appaia come una specie di cognome.
    E se questo vi paresse un po’ poco per impiccarvi l’ attuale momento politico del Pd, sappiate che ci sono dei precedenti. Identici. Nel novembre 2016, nel consiglio comunale di Albenga, il centrodestra lamentò ufficialmente che «il sindaco vuole solo cani del Pd», e c’ era del vero: al comando dei vigili locali era stato suggerito l’ allevamento «Decima Mas» (visti anche i prezzi più convenienti) ma poi era intervenuta la Cgil per proibire «l’ acquisto di cani fascisti».

    Campioni – La vicenda divenne una comica definitiva quando il sindaco, il piddino Giorgio Cangiano, rispose che «le nostre risorse non ci permettono di investire per acquistare un cane». Nota: parliamo di un comune che aveva un bilancio di 41 milioni di euro a dispetto di un cane che ne costava 800.
    Infatti era una balla: «Ci sono i costi eccessivi… poi, certo, c’ è che il nome dell’ allevamento da cui proviene, “Decima Mas”, ha un ruolo nella nostra scelta… è una questione di rispetto per la storia di Albenga». Mica è finita. Il 5 novembre successivo intervenne anche l’ Associazione partigiani: «L’ antifascismo è un valore fondante della nostra città che non può essere calpestato per argomenti così futili come l’ acquisto di un cane».
    L’ Anpi di Ceriale (5000 abitanti al confine con Albenga) fece sapere che concordava «appieno con le considerazioni dell’ Anpi di Albenga», e, circa l’ allevamento in questione, aggiunse che «il canile (sic) ha raggiunto una certa notorietà ostentando simboli chiaramente nostalgici-fascisti». Il che è un’ altra cazzata: l’ allevamento Decima Mas (senza X) sta ad Agugliano (Marche) ed è un allevamento qualificato e conosciuto in tutto il mondo che ha fornito cani alle forze dell’ ordine statunitensi, per dire; probabilmente avete visto i loro cani in qualche video sulle ricerche dei superstiti dei recenti terremoti italiani. Sono pastori tedeschi che hanno passato gli esami della Protezione Civile e che hanno vinto tutti i concorsi e campionati possibili, ma chissà, forse sono fascisti. E forse il monzese Lamperti e il Pd di Albenga e le varie Anpi preferirebbero un pastore bergamasco (nel senso di cane) col barilozzo di cordiale. In qualsiasi caso, dato il momento politico del Paese e la situazione del Pd, non è che questa del cane sia una faccenda di poco conto. Il partito dovrebbe rifletterci bene, prima dei titoli di coda. Del cane.

    di Filippo Facci

  • Addio ai calendari sexy, arrivano i cani che fanno la cacca – SuperEva

    Addio ai calendari sexy, arrivano i cani che fanno la cacca – SuperEva

    Calendari sexy: se ne trovano di tutti i tipi e immortalano attori, modelle o vip senza veli o in posizioni sensuali.

    C’è stato un tempo in cui se ne sentiva parlare spesso e sono stati in tanti a prestare il proprio corpo agli scatti di un fotografo per la realizzazione di un calendario. Non sono mancate anche squadre sportive, che per beneficienza, hanno posato per calendari e in pose sexy.

    Ma chi lo ha detto che solo vip e calciatori possono essere i protagonisti di un calendario? Ci sono a disposizione ben 12 mesi e i soggetti possono anche differire da quelli “tradizionali”. Basta un po’ di creatività, un tocco di genialità e perché no, anche un pizzico di ironia.

    Il brand si chiama “Pooping Pooches”: dietro c’è un gruppo di persone che ha messo su un sito dove poter acquistare un gadget alquanto inusuale. Stiamo parlando di un calendario per il 2019, ma dove i protagonisti sono i cani intenti a espletare i loro bisogni. Un’idea alternativa, curiosa e decisamente insolita che vede gli amici a quattro zampe, migliori amici dell’uomo, mentre fanno la cacca. Un momento di intimità, che viene così sugellato da uno scatto impresso su un calendario e visibile da innumerevoli occhi indiscreti.

    Le location che fanno da sfondo al calendario sono diverse e comprendono paesaggi di mare e montagna (insomma per tutti i gusti). Può essere acquistato per 14,99$ e per ogni calendario venduto, 1$ sarà versato alla “Maui Humane Society”, un’organizzazione senza scopo di lucro e che fornisce un posto sicuro e al coperto agli animali sull’isola di Maui. La loro mission è: “proteggere e salvare la vita degli animali di Maui, accettare tutti i bisognosi, educare la comunità e ispirare rispetto e compassione verso tutti gli animali”.

    Dunque, oltre a essere un’idea un po’ stravagante, il calendario che ritrae cani mentre fanno la cacca, vuole fornire un aiuto concreto proprio agli animali. E se l’edizione 2019, già stampata e in vendita sul sito ufficiale, ritrae cani di razze come Jack Russell Terrier, Beagle, Labrador, Weimaraner e Bulldog francese, quella del 2020 potrebbe avere come protagonista il tuo cane.

    I padroni che lo desiderano infatti, possono spedire la foto del loro cane (mentre sta defecando) e sperare che venga selezionata per far parte di uno dei 12 mesi dell’anno 2020.

    cane-calendario

  • Cani senza guinzaglio: raffica di multe – FirenzeToday

    Cani senza guinzaglio: raffica di multe – FirenzeToday

    Oltre 340 controlli sui cani e sui loro proprietari e 17 violazioni emerse, tutte per mancato uso del guinzaglio: è questo l’esito della campagna mirata effettuata dalla polizia municipale la scorsa settimana nei vari quartieri (giardini, aree verdi ma anche strade e piazze) sulla base delle segnalazioni arrivate ai vigili di quartiere.

    I proprietari dei quartiere 1 e 2 si sono dimostrati i più virtuosi nella corretta osservazione delle norme in materia di custodia dei cani: gli agenti non hanno infatti riscontrato nessuna irregolarità.

    I verbali, tutti per la conduzione del cane senza guinzaglio, sono invece arrivati negli altri quartieri: la maglia nera va ai proprietari del quartiere 4 con 13 sanzioni, tre i verbali elevati nel quartiere 5 dove gli agenti hanno trovato anche un cane senza microchip e il proprietario è stato inviato a presentare i documenti dell’animale. Infine il quartiere 3 con una sanzione. La sanzione è fissata dal regolamento comunale animali in 60 euro.

  • Monza, polemica su nome di un cane poliziotto: “Richiamo fascista” – Sky Tg24

    Monza, polemica su nome di un cane poliziotto: “Richiamo fascista” – Sky Tg24

    A Monza scoppia una polemica politica per il nome di un cane. Si tratta di un membro dell’Unità Cinofila della Polizia, “Narco della Decima Mas”. Un richiamo fascista secondo un consigliere comunale della minoranza Pd, semplicemente il suo pedigree per esteso secondo il Comune.

    “Narco della Decima Mas”

    Durante il consiglio comunale monzese di lunedì 17 settembre, il consigliere comunale Marco Lamperti del Partito Democratico ha sollevato il problema. Il consigliere di opposizione ha protestato per il nome “Narco della Decima Mas”, dato al cane antidroga dell’Unità cinofila della Polizia locale, impegnata a contrastare l’attività di spaccio di stupefacenti. “Di poco gusto il riferimento alla Decima Mas. Forse non tutti sanno o si ricordano cosa ha rappresentato”, ha polemizzato Lamperti, ritenendo che l’appellativo rimandasse all’omonimo corpo militare indipendente della Repubblica sociale italiana, attivo dal 1943 al 1945. La giunta ha ribattuto sostenendo che il fascismo non c’entra. “Il riferimento alla Decima Mas? È semplicemente la dicitura esatta e completa del suo pedigree, della sua razza di pastore tedesco”, ha dichiarato l’assessore alla Sicurezza Federico Arena, specificando che l’appellativo dell’animale deriva dall’allevamento di provenienza. Nel suo intervento in consiglio non è mancata l’ironia: “State tutti tranquilli, non abbiamo un cane fascista. Ho un goniometro e posso assicurare che in ogni movimento della sua zampa, Narco non fa il saluto romano. Ma non solo. Abbiamo fatto dei controlli nella sua cuccia e non abbiamo trovato busti di Mussolini”.

    Botta e risposta sui social

    Ma la polemica è proseguita anche sui social network. “La Xª MAS insomma derubava, violentava e uccideva al servizio dell’esercito nazista”, ha scritto sul suo profilo Marco Lamperti, insistendo sull’appellativo del cane. “Della X MAS’ viene dal nome del suo allevamento, che pare essere uno dei migliori del Paese, ma che forse non meriterebbe le attenzioni delle istituzioni, visto questo tono vagamente nostalgico. Comprendo ci si volesse avvalere del miglior centro di addestramento, ma se proprio non si poteva rinunciare a quel povero cane, si sarebbe potuto evitare di menzionare in un documento pubblico il nome per esteso di un’organizzazione militare che si rese protagonista dopo l’8 settembre di mostruosi delitti. Quanto meno per rispetto nei confronti delle vittime”, conclude il consigliere Pd. Sul caso è intervenuta anche Giorgia Meloni. “Anche oggi il Pd le battaglie per gli italiani le fa domani”, ha scritto la presidente di Fratelli d’Italia sempre su Facebook, per poi ironizzare. “P.S. Mi raccomando, tenete nascosti i vostri cani/gatti neri, che sennò chiedono di arrestarvi per apologia di fascismo”.

    Apologia del fascismo: cosa è, quando...

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  • Diciassette multe per cani non al guinzaglio nei parchi di Firenze – gonews

    Diciassette multe per cani non al guinzaglio nei parchi di Firenze – gonews

    foto d’archivio

    Il bilancio dei controlli mirati ai proprietari degli animali effettuati la settimana scorsa nei vari quartieri sulla base delle segnalazioni. I verbali per mancato uso del guinzaglio

    Oltre 340 controlli, per la precisioni 342, sui cani e sui loro proprietari e 17 violazioni emerse, tutte le mancato uso del guinzaglio: è questo l’esito della campagna mirata effettuata dalla Polizia Municipale la scorsa settimana nei vari quartieri (giardini, aree verdi ma anche strade e piazze) sulla base delle segnalazioni arrivate al vigile di quartiere.

    I proprietari dei quartiere 1 e 2 si sono dimostrati i più virtuosi nella corretta osservazione delle norme in materia di custodia dei cani: gli agenti non hanno infatti riscontrato nessuna irregolarità. I verbali, tutti per la conduzione del cane senza guinzaglio, sono invece arrivati negli altri quartieri: la maglia nera va ai proprietari del Quartiere 4 con 13 sanzioni, tre i verbali elevati nel Quartiere 5 dove gli agenti hanno trovato anche un cane senza microchip e il proprietario è stato inviato a presentare i documenti dell’animale. Infine il Quartiere 3 con una sanzione. La sanzione è fissata dal Regolamento comunale animali in 60 euro.

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  • Come noi ma con più capelli: a Treviso le foto dei cani di Erwitt – Il Sole 24 ORE

    Come noi ma con più capelli: a Treviso le foto dei cani di Erwitt – Il Sole 24 ORE

    Pelosi in mostra a Treviso: “Come gli umani, solo con più capelli” è il titolo dell’esposizione fotografica di Elliott Erwitt che apre il 22 settembre alla Casa dei Carraresi e dura fino al 3 febbraio. Raccoglie parte della copiosa e originalissima produzione del grande fotografo dedicata al migliore amico dell’uomo, che si vanta di aver ormai ritratto migliaia di quattrozampe anche se, soprattutto nei primi decenni di carriera, quasi sempre a margine del proprio lavoro per l’agenzia Magnum. Per la quale, in sessant’anni di carriera, ha incontrato tutti i grandi e meno grandi protagonisti della Storia, da Che Guevara a Marilyn Monroe. Lui stesso – che si definisce fotografo professionista per mestiere e dilettante per vocazione – a un certo punto si è reso conto di avere in archivio molte foto di cani scattate “a caso” nel corso dei viaggi di lavoro, con la piccola macchina fotografica che ha sempre con sè. Scatti curiosi, ironici, unici che spiegano più di mille parole perché questi animali sono così importanti per noi. In un percorso originale dagli anni ’50 a oggi, sono esposti 80 scatti, tutti realizzati “dal punto di vista dei cani”, che indagano l’atteggiamento naturale e irriverente degli animali in contrapposizione a quello dei loro padroni. In mostra anche video, documenti e altro materiale dedicato al tema. “Questa giornata che credo sia particolarmente gradita da Erwitt – dice Marco Minuz, curatore della grande rassegna fotografica trevigiana e appassionato cinofilo – lui che con i cani ha avuto un legame intensissimo e che li ha resi protagonisti di immagini di grande ironia e forza. Dove il quadrupede è spesso ritratto accanto al bipede con cui fa coppia. Talmente simili, cane e padrone, da far dire al fotografo che i cani sono come gli umani, solo con più capelli, come dichiara il sottotitolo della mostra”. Insieme all’Associazione Cinofila Trevigiana, Il Circolo Cinofilo di Pordenone e l’Enpa di Treviso gli organizzatori hanno previsto una serie di incontri e lezioni pratiche a margine della mostra. Iniziative che consentiranno di sviluppare una maggior consapevolezza nei proprietari (o futuri proprietari) di cani. “Vorremmo, infatti, che la mostra fosse per tutti i visitatori oltre che un momento di approfondimento culturale anche l’occasione di conoscere meglio il cane, le varie razze e tutte le loro esigenze”, conclude Minuz. (nella foto sopra “Felix, Gladys and Rover”. USA. New York. 1974)

  • Cane ferito dall'aggressione di randagi si presenta all'ospedale per … – La Stampa

    Cane ferito dall'aggressione di randagi si presenta all'ospedale per … – La Stampa

    La storia di Silla sembra tratta da un romanzo. Lei, femmina di Pastore Tedesco, viene rapita da alcuni ladri e poi abbandonata. Ma la vita di strada è difficile e viene aggredita da un branco di cani randagi. Ma lei sapeva dove recarsi per trovare un luogo sicuro. 

    Il tutto capita in Turchia. Silla, una cagnolina di nove mesi, viene rapita dal suo proprietario Serdar Keskindir mentre lui era al lavoro. Nel disperato tentativo di riavere il suo amato animale domestico, l’uomo ha offerto una ricompensa di 2.000 lire turche (circa 270 euro). Una ricompensa che probabilmente ha reso molto nota la storia di Silla rendendo complicato ai ladri di vendere il cane. Così hanno deciso di abbandonarlo. 

    Ma per un animale domestico la vita in strada non è mai facile e Silla viene attaccata da un branco di cani randagi. Nella lotta la cagnolina viene ferita alla gamba sinistra. E Silla, seppur ancora di giovane età, dimostra una gran furbizia recandosi nel posto più vicino dove avrebbe trovato di sicuro qualcuno pronto ad aiutarla: zoppicante e visibilmente affaticata la cagnolina si è presentata in un ospedale nella provincia settentrionale di Amasya. Un video, filmato dalle telecamere di sicurezza, mostrano il momento del suo arrivo con alcuni infermieri che la guardano stupefatti. 

    I medici l’hanno subito medicata e hanno contattato il suo proprietario. 

    L’uomo crede che il suo cane abbia seguito le ambulanze e si sia resa conto che in quel luogo qualcuno avrebbe potuto aiutarla. Qualcosa che probabilmente ha imparato accompagnandolo spesso nel suo lavoro quando si reca sui luoghi degli incidenti per recuperare i veicoli danneggiati.  

    Ringraziati i medici per le cure, il signor Keskindir è tornato a casa con Silla felice di averla ritrovata sana e salva. 

  • Calgary, cane attacca nipotina di 2 anni, padrona muore per salvarla – il Giornale

    Calgary, cane attacca nipotina di 2 anni, padrona muore per salvarla – il Giornale

    Terribile aggressione da parte di un pitbull, avvenuta lo scorso sabato nella località di Langdon, ad una trentina di chilometri circa da Calgary (Canada). Si tratta in realtà di un doppio assalto, avvenuto senza alcuna motivazione apparente, almeno stando alle testimonianze raccolte dagli inquirenti tra i parenti delle due vittime, riunitisi per una cena in famiglia. Di punto in bianco il cane avrebbe puntato una bimba di soli due anni e mezzo, la nipotina della padrona dell’animale Lisa Lloyd, 49 anni. Dinanzi all’inatteso orrore della scena, la reazione più immediata è stata proprio quella di Lisa, intervenuta prontamente per cercare di salvare la piccola, azzannata e gravemente ferita alle gambe.

    L’intromissione della donna ha avuto per lei conseguenze tragiche, anche se il gesto eroico non è stato vano, dato che è divenuto determinante per sottrarre la nipotina dalle fauci del pitbull. Il suo cane, l’adorato animale con cui da anni condivideva le sue giornate, ha abbandonato la prima preda per rivolgersi contro di lei. Uno scatto rapidissimo, un balzo ed un letale attacco alla gola della vittima, che non ha avuto il tempo neppure per tentare una minima difesa.

    I parenti hanno disperatamente cercato di intervenire per bloccare il cane furioso, ma ormai era troppo tardi. Inutili le chiamate ai soccorsi del 911: quando le ambulanze sono giunte sul posto per la 49enne non c’era più nulla da fare, ed è stato possibile solo constatarne il decesso. La nipotina da lei salvata a costo della vita è stata ricoverata in condizioni gravi ma stabili all’Oberta Children’s Hospital di Calgary.

    Il pitbull, insieme ad un altro cane della vittima di razza boxer, è stato messo in quarantena per verificare un eventuale contagio da rabbia, prima di valutare un eventuale abbattimento.

  • Monza, al consiglio comunale cane poliziotto accusato di essere … – TGCOM

    Monza, al consiglio comunale cane poliziotto accusato di essere … – TGCOM

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