Arezzo, 29 settembre 2015 – Cani e gatti spesso pagano con l’abbandono in canile i problemi di decine e decine di famiglie alle prese con disoccupazione e cassaintegrazione. E sono sempre più numerosi, da due anni a questa parte, quelle costrette a separarsi dal loro migliore amico a quattro zampe. Molti hanno iniziato ad alzare bandiera bianca andandolo a consegnare direttamente al rifugio. Con lo strazio di chi non avrebbe mai voluto farlo. L’allarme è lanciato dall’Enpa, l’ente che gestisce il canile di Arezzo. “Il numero degli abbandoni è aumentato rispetto al 2013 e al 2014 – dice Alessandra Capogreco  Presidente della sezione Enpa di Arezzo che gestisce il canile di via della Cella – purtroppo questo fenomeno è dovuto alla crisi e al fatto che sono tempi duri per le famiglie. Anche il cane costa e da qui la difficile decisione di lasciarlo al rifugio. Ma negli ultimi tempi sono tantissime anche le persone che proprio per evitare l’abbandono ci chiedono un aiuto per tenerli a casa. Cerchiamo di fare cassa con varie iniziative e mercatini per aiutare non solo il canile ma anche la gente che non ce la fa prima di arrivare all’abbandono. Purtroppo nono sempre ce la facciamo”. 

 Sono 205 i cani attualmente ospitati dal canile di Arezzo, compresi i vari sequestri. Per cui prima dell’adozione si devono aspettare i tempi della procedura. Il picco durante la stagione estiva. “La buona notizia è che sono stati adottati 30 cani dai primi di luglio al 19 settembre – continua Alessandra Capogreco – ma a fronte di queste uscite nello stesso periodo estivo gli abbandoni sono stati 35. Durante l’estate abbiamo ritrovato anche alcuni proprietari, a volte anche dopo un mese: quando il cane non è chippato infatti è più complicato e non tutti perdendo il cane pensano di venirlo a cercare in canile. Tra le vicende estive purtroppo anche brutte storie come quella di una setterina legata a un palo a San Polo insieme ai suoi cuccioli“. E per sostenere i randagi del canile il weekend del 3 e 4 ottobre sarà promossa in piazza San Jacopo “Siamo nelle tue mani”,  la campagna nazionale dell’Enpa attraverso materiale pubblicitario e offerte. “Il ricavato a sostegno del rifugio comunale e ad allungare la coperta dei tanti bisogni che ci sono in canile nonostante i recenti lavori – spiega  la  Presidente della sezione Enpa di Arezzo – molte delle nostre entrate vengono impiegate  nelle cure degli animali: dal 1 aprile 2015 abbiamo curato decine di animali randagi feriti in strada. Il canile è sempre aperto nei pomeriggi della settimana, il sabato anche la mattina grazie ai tanti volontari ed è sempre possibile visitarlo per trovare un amico a quattro zampe da portare a casa. A dicembre faremo anche un mercatino dell’usato in piazza San Jacopo”.  Ma cani e gatti si possono aiutare anche recandosi nella sede dell’Enpa in via Ristoro 35 dove si accettano oggetti per il mercatino dell’usato a sostegno del canile a cui servono anche coperte e giornali, vecchi maglioni senza bottoni, cibo per cani e gatti o lettiere. E quest’anno la struttura di via della Cella è stata risanata adeguandola alla normative regionali. I lavori hanno interessato gli ambienti di lavoro, gli impianti idrici e fognari e, soprattutto, sono stati rifatti i box per i cani.  I lavori del primo lotto  di ristrutturazione hanno comportato un investimento del Comune pari a 270 mila euro, di cui 150 mila di contributo regionale. L’impianto recintato è composto da due edifici in muratura tradizionale, posti uno all’ingresso della struttura e uno centrale destinato a servizi sanitari, cucina e servizi igienici. Ci sono poi i box per gli animali e gli spazi esterni. Gli interventi hanno interessato la riqualificazione interna dei due edifici (controsoffitti, pavimenti, rivestimenti, impianti idrici, elettrici e sanitari, porte e finestre) e la ristrutturazione del blocco box sia per la zona notte (pannellatura coibentata) che per quella giorno (nuove rete metallica) entrambe corredate di adeguati canali per lo smaltimento di acque e scarichi. Sono stati poi costruiti nuovi box e realizzate ripavimentazioni in cemento delle aree di accesso e dei percorsi esterni. La struttura è stata inoltre dotata di impianto fotovoltaico di 10 KW sufficiente al fabbisogno energetico dell’intero complesso.

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