Ferrara, 23 novembre 2015 – È ALLARME nel Bosco della Panfilia per i cani al seguito dei tartufai e per tutta la fauna del prezioso ecosistema della foresta planiziale di Sant’Agostino. È stata infatti segnalata la presenza di bocconi avvelenati. A riferirlo, con l’obiettivo di allertare tutti i frequentatori dei suoi sentieri, sono dei cercatori di Casalecchio (Bologna).
L’episodio, che ha coinvolto un gruppo di loro, risale a sabato. «In due, con i loro quattro zampe al seguito, sono entrati dal cancello principale alle sei di quella mattina – raccontano –. Non appena imboccato l’ingresso uno ha notato il cane andare avanti e poi a destra: lo ha visto prendere qualcosa in bocca».
È scattata subito l’emergenza. «Siamo abituati a un rapporto stretto con i nostri cani. E il proprietario di quello ha percepito immediatamente il pericolo: lo ha capito dal movimento che doveva aver afferrato qualcosa che non era un tartufo».
Questo legame e la grande esperienza hanno fortunatamente consentito di correre ai ripari. «Sappiamo purtroppo che cosa potrebbe accadere e siamo pronti anche al peggio: nel nostro kit è sempre presente del sale grosso. Al cane sono stati fatti ingerire sale e acqua. In tal modo ha subito vomitato ciò che aveva mangiato».
Da lì la conferma. «SI È notata una poltiglia di formaggio e mortadella a cui era stato aggiunto veleno per topi». Per il cane non ci sono state gravi conseguenze: dopo il primo intervento è stato condotto precauzionalmente dal veterinario per la profilassi del caso ed è fuori pericolo.
«Siamo tornati nel Bosco della Panfilia oggi (ieri per chi legge, ndr). Abbiamo cercato di evitare quella zona e abbiamo tenuto gli occhi ben aperti e lo sguardo puntato sui cani. A tutti consigliamo la massima attenzione e sollecitiamo le guardie forestali a una maggiore vigilanza su questo versante, tanto più che le conseguenze di simili atti, sconsiderati e crudeli, potrebbero essere davvero terribili».
CHI POTREBBE essere il colpevole? I tartufai bolognesi azzardano qualche ipotesi, memori di passati momenti di tensione, ma non è possibile avere certezze, almeno fino ad ora. Tuttavia, la necessità di prestare la massima attenzione è una buona pratica che diventa inspensabile dopo il macabro ritrovamento di sabato dei bocconi al veleno.
di CRISTINA ROMAGNOLI
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