Lunedì, 15 Febbraio 2016 09:53

rasffNel 2015, il maggior numero di notifiche riguardanti prodotti italiani ha riguardato i prodotti della pesca, seguiti dall’alimentazione animale e da frutta e vegetali.
La Direzione Generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione ha pubblicato la relazione annuale sul Sistema di allerta europeo RASFF. Il documento riporta le principali problematiche sanitarie emerse nel  2015 e i principali rischi notificati dai Paesi membri.

Segnalazioni in calo- La relazione evidenzia, quindi, una diminuzione delle notifiche come avvenuto negli ultimi anni, a partire dal 2012 (complessivamente, nel 2015 si sono avute 2.967 notifiche contro le 3.097 del 2014 e le 3.136 del 2013). La diminuzione del numero di segnalazioni è in parte dovuta ad una maggiore collaborazione amministrativa tra Paesi membri, che comunicano fra loro alcune non conformità di tipo “non grave” (esempio etichettatura non conforme ecc.), senza effettuare notifica attraverso il sistema RASFF. La relazione ministeriale la attribuisce al maggiore utilizzo dell’assistenza amministrativa tra Paesi membri (ACA), con la comunicazione dei rischi rilevati in prodotti alimentari senza effettuare la notifica attraverso il sistema RASFF. In sede europea, si sta discutendo sulle modalità di come differenziare i tre diversi sistemi per lo scambio delle informazioni. I tre sistemi di comunicazione sono: l’assistenza amministrativa (ACA), il sistema frodi ed il sistema di allerta RASFF. L’Assistenza amministrativa viene utilizzata per scambiare informazioni sulla corretta applicazione della normativa e per le non conformità di natura non sanitaria quando ristrette a pochi Paesi membri. Il secondo sistema riguarda invece la comunicazione di frodi di natura commerciale, mentre le frodi di natura sanitaria sono, come negli anni passati, gestite attraverso il sistema RASFF.

L’Italia si conferma al primo posto– Anche nel 2015 l’Italia risulta essere il primo Paese membro nel numero di segnalazioni inviate alla Commissione europea, dimostrando, come negli anni passati, un’intensa attività di controllo sul territorio nazionale, con un totale di 511 notifiche (pari al 17,2%), mentre nel 2014 le notifiche trasmesse dall’Italia sono state 506 (pari al 16.3%). In particolare, sono pervenute 137 segnalazioni da parte degli Assessorati alla Sanità, ASL e Comando Carabinieri per la tutela della Salute e 374 segnalazioni da parte degli Uffici periferici del Ministero della Salute (USMAF, UVAC e PIF).

Contaminanti- Tra i contaminanti microbiologici, un elevato numero di notifiche riguardano il riscontro della Salmonella, seguita da Listeria monocytogenes ed E. coli. I contaminanti chimici più frequentemente notificati attraverso il RASFF sono le micotossine e i residui di fitofarmaci, seguiti da metalli pesanti (soprattutto mercurio, cadmio e piombo).

Etichette e corpi estranei- Ancora numerose risultano le notifiche riguardanti la presenza di sostanze allergeniche non dichiarate in etichetta  in aumento rispetto all’anno precedente (78).
Per quanto riguarda la presenza di corpi estranei si assiste ad una diminuzione delle notifiche rispetto all’anno precedente, che riguardano principalmente il riscontro di parti di vetro e di metalli.

Origine–  Il Paese di origine delle merci per il quale sono state più numerose le notifiche è la Cina, seguita da Turchia e India.

Materiali a contatto con gli alimenti-  Il problema principale dei prodotti destinati a venire a contatto con gli alimenti è la migrazione non solo di certi metalli pesanti (principalmente cromo, nichel, cadmio e piombo), ma anche di altre sostanze come ammine aromatiche e formaldeide. I prodotti risultati irregolari sono quasi tutti provenienti dalla Cina

Alimentazione animale –  La maggior parte delle segnalazioni ha riguardano problemi di natura microbiologica, principalmente Salmonella con origine varia, seguite da Enterobatteri. Si segnala, inoltre, il riscontro di micotossine (20, tutte aflatossine) e DNA di ruminanti non consentiti, soprattutto in mangime per pesci prodotto in Italia.

Allerte riguardanti i prodotti nazionali– Le notifiche (115) riguardanti prodotti italiani,  sono state trasmesse (62) da altri Stati Membri, mentre le restanti sono pervenute attraverso la vigilanza nazionale. La tipologia dei prodotti irregolari è eterogenea. Il maggior numero di notifiche ha riguardato i prodotti della pesca, seguiti dall’alimentazione animale e da frutta e vegetali. La Regione Veneto risulta la più coinvolta nelle notifiche. Le maggiori irregolarità per contaminazioni microbiologiche riguardano nell’ordine: Salmonella, E. coli e Listeria monocytogenes. Sono state riscontrate irregolarità per allergeni non dichiarati in etichetta, micotossine, presenza di DNA di ruminante in alimentazione animale  e residui di fitofarmaci. Tra le micotossine, le segnalazioni riguardano le aflatossine,  zearalenone e il DON. La Salmonella è stata riscontrata in diverse tipologie di alimenti di origine nazionale, soprattutto in prodotti per l’alimentazione animale e in pollame.

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Il sistema di allerta rapido per alimenti e mangimi in ambito europeo (RASFF) consente di notificare, in tempo reale, i rischi diretti e indiretti per la salute pubblica connessi ad alimenti, mangimi e materiali a contatto con gli alimenti e quindi di adottare tempestivamente le opportune misure di salvaguardia. Con l’entrata in vigore della nuova piattaforma on-line I-RASFF, sono cambiate le modalità di trasmissione delle notifiche alla Commissione europea: da giugno 2014, gli uffici periferici del Ministero della Salute stanno utilizzando la nuova piattaforma.

RASFF Consumer Portal

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