La pasticceria palermitana dove i gatti “padroni di casa” accolgono … – La Sicilia

Ad avere l’innovativa idea Massimiliano Calandra che, con altri tre soci (Antonella Lorenzini, Tommaso Francavilla, Simonetta Visalli, in parte provenienti dal disastro occupazionale di Almaviva) ha messo su il locale in via Generale Giuseppe Arimondi 71, a Palermo, aprendo una sinergia con Ediga – Rifugio del gatto “Pola Narzisi”.

Un’idea concepita un anno fa da Massimiliano Calandra mentre navigava su Internet alla ricerca di un’idea per cambiare lavoro: «Mentre ero sul divano col pc – racconta – uno dei miei gatti, Giorgio, si è venuto ad accoccolare sulla mia tastiera. Da là è venuta l’idea di aprire qualcosa legato al mondo meraviglioso dei gatti. Ho scoperto così che in Giappone esistevano i Neko Caffè e che in Italia c’erano già 4 locali aperti. Ho coinvolto anzitutto la mia compagna di vita Antonella Lorenzini, gattara registrata al Comune di Palermo, un mio carissimo amico Tommaso Francavilla e ci siamo lanciati in questa avventura. Abbiamo costituito ad agosto la società, abbiamo trovato il locale e ora siamo arrivati all’apertura».

La formula scelta da Calandra e dai suoi soci è quella della pasticceria: «Abbiamo creato un laboratorio dove due pasticceri realizzeranno la nostra produzione di dolci, torte e biscotti. C’è poi una sala dove le persone verranno a gustare i nostri dolci accompagnati da bevande e dove vivono i gatti». Che ovviamente hanno altre stanze a disposizione, riservate a loro, col cibo e le lettiere, lontane e rigorosamente separate dai luoghi dove si prepara e si consuma il cibo, in osservanza di tutte le normative igieniche. «I gatti – spiega Calandra – sono i padroni di casa, noi siamo i loro aiutanti in questa avventura».

Fondamentale, nel progetto, la collaborazione con Ediga: «Abbiamo fatto questa scelta perché il nostro progetto, rispetto agli altri Neko, è diverso. Gli altri Neko sono attività commerciali dove i gatti sono solo ed esclusivamente del locale. Noi invece, visto che in Sicilia il randagismo è molto diffuso, abbiamo scelto la formula di rendere adottabili alcuni dei gatti che vivono nel locale. Il nostro scopo, infatti, non è lucrare sul discorso economico, ma cercare di salvare quanti più gatti possibili. Stiamo tra l’altro ricreando l’ambiente della nonna degli anni 60 perché vogliamo tornare a certi valori, con le persone che stavano nel salotto a chiacchierare e comunicare e non davanti a un cellulare».

Tutti i gatti sono ovviamente sani, certificati dal veterinario Marco Blumetti: «Nel locale vivono 5 gatti di Ediga – spiega Franco Lannino, uno dei responsabili del gattile – in modo da non affollarlo troppo. Li abbiamo scelti sulla base di criteri stringenti: oltre al fatto si essere perfettamente sani, devono essere buoni, amare le coccole e il contatto con le persone. Ovviamente vivono in un ambiente protetto, con tutte le comodità: hanno poltrone, luoghi dove potersi isolare e la porta d’ingresso, per evitare che possano uscire, è come quella delle banche». Ai 5 gatti di Ediga si aggiunge Primo, «un cucciolotto – spiega Calandra – che è voluto entrare lui da noi: siamo vicino a due colonie bellissime di gatti e due domeniche fa abbiamo aperto la porta e lui, che ha tre mesi, era qua fuori ed è entrato volontariamente. Lo abbiamo chiamato Primo, perché è il primo gatto che è entrato qua. Lui non è adottabile: è lui che ha adottato noi. In realtà, soltanto tre gatti saranno adottabili – agli altri ci siamo già affezionati troppo – e, nel caso, saranno sostituiti con altri gatti con la collaborazione di Ediga».

Un’idea che nasce, ovviamente, da un grande amore per gli animali: «A casa – racconta Calandra – ho 8 pelosi: sei gatti e due cani che vanno perfettamente d’accordo. Anzi, uno dei miei cani, un pastore tedesco, ormai ha problemi d’identità perché vuole diventare gatto: fa persino le fusa». Ovviamente, fondamentali nel locale palermitano sono la salute dei gatti e la loro tranquillità: «Non si potrà disturbare il gatto se dorme, ma ci si potrà relazionare con lui solamente se è il gatto stesso ad avvicinarsi».

Un omaggio, anche letterario con le frasi di scrittori e persone famose amanti dei gatti, «ai comportamenti, alla bellezza, al modo di essere del gatto: il gatto è pulito, autonomo, non aggredisce, però ha il suo carattere e, come rispettiamo l’essere umano, basta rispettare il suo carattere. In quel caso, lui è tranquillo, affettuoso, buono, dà tanti bacetti. Noi abbiamo voluto aprire questa attività per fare conoscere questo mondo meraviglioso che sono i gatti, soprattutto i gatti di strada, i randagi che molti pensano che sono aggressivi, sporchi… E invece no: sono gatti meravigliosi».

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