Milano, 12 febbraio 2016 – 08:44

Dalla piana del Moncenisio alla Valtellina, le opportunità per guidare la slitta e praticare lo sleddog. «Ma prima di iniziare bisogna instaurare un legame di confidenza con i cani»

Pongo, l’alaskan husky di 4 anni, è il capobranco. Un concentrato di energia che al grido di hike (vai), scatta in avanti trascinando gli altri cani della muta. Siamo nella piana di San Nicolao, a 1800 metri sul colle del Moncenisio. Qui tra le distese innevate potete praticare lo sleddog. La disciplina della corsa con cani da slitta. All’arrivo Tiziano Ruffa con la moglie Roberta tengono un minicorso con tutte le informazioni su sicurezza e guida per il musher (guidatore). Prima di attaccare i cani è importante prendere confidenza con loro. Bisogna mostrare le mani in avanti, accarezzarli, farsi fiutare. Insomma cercare il legame fisico di amicizia. «E’ una disciplina che, senza velleità agonistiche, è alla portata di tutti. Un modo alternativo per passare un giornata sulla neve a contatto con la natura». E poi via. La sensazione quando si corre è di completa libertà. Col vento in faccia, l’energia dei cani si trasmette diretta al musher. Si inizia con qualche giro di pista per l’affiatamento. Poi nel corso della giornata, l’escursione si può allungare a qualche chilometro. Per chi è già esperto sono previste uscite giornaliere di 20-30 chilometri. Fino all’esperienza Extrapolar. «Partiamo nel pomeriggio con più slitte – racconta Tiziano – alla sera ci fermiamo e piantiamo le tende sulla neve». Secondo le regole delle lunghe avventure in Alaska prima vanno accuditi i cani, poi difronte al fuoco si prepara il barbeque. Nella scuola di Moncenisio attiva da 15 anni, ci sono una settantina di cani nordici da slitta. In prevalenza siberian Husky e Akita Inu. Il cane giapponese simbolo di fedeltà, fino alla morte. (tel.320.3121564, www.canidaslittatour.it).

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Un giorno in slitta. Con i cani

In Valle d’Aosta il “Battesimo dello sleddog” si fa a Courmayeur, accompagnati da Fabrizio Lovati. Passerete qualche ora sui pianori e boschi innevati di Entreve, ai piedi del monte Bianco. Il 42enne valdostano è un nome noto nella comunità dei musher italiani per avere partecipato a diverse competizioni. Dall’Alpirod la 1000 km delle alpi francesi, italiane e svizzere, a gare in Norvegia e Canada. Fino a correre tre volte, la prestigiosa Iditarod in Alaska. «L’obiettivo è quello di trasmettere le emozione provate guidando una muta di slitta». A richiesta con un camioncino attrezzato il valdostano si sposta anche in altra vallate: da Tuille a Pila, fino ad arrivare, neve permettendo a fondo valle. A richiesta Fabrizio tiene anche corsi e giornate di team building (tel.335.1829414, www.dogsledman.com).

In alta Valtellina troviamo invece l’Husky Village. Esattamente ad Arnoga in Valdidendro, a quota 2000. Anche in questo caso si tratta di una struttura per attività di sleddog in compagnia di una sessantina di cani pura razza alaskan. Tutto nasce a fine anni ’90 dall’idea del milanese Lorenzo Tilli, innamorato di questa disciplina. Lascia la “milano da bere” per coronare il sogno di andare in Alaska a imparare a condure i cani. «Lì ho avuto come maestro il famoso musher americano Joe Redington, sotto la sua guida ho imparato i segreti della guida». Quando Lorenzo torna in Italia porta con sé, superando le fatiche del viaggio, sei splendidi esemplari husky che diventeranno i capostipite delle odierne mute. Il villaggio dei “cani dagli occhi azzurri” si raggiunge in mezz’ora di auto da Bormio. Una volta arrivati vi aspetta un mini corso con i rudimenti della guida. E poi via di corsa sulla neve. A disposizione un percorso di 5 chilometri per neofiti (da 13 anni in su), oppure 20 chilometri se siete esperti. (tel.347.7960309, www.huskyvillage.it).

In Trentino lo sleddog si fa a Passo Coe, sopra Folgaria. Il centro è guidato da Massimo Aymo. Un patito cinofilo che ha scoperto negli anni ’90 i siberian husky, se ne è innamorato e ha iniziato a gestire un primo allevamento. Prima a Sestriere, poi si è spostato in Trentino e adesso con una ventina di amici a quattro zampe tiene corsi di formazione. Con i turisti si occupa di avvicinarli alla disciplina. Sia adulti che bambini. «Ognuno conduce la propria slitta, a partire da 8 anni guidano già affiancati da un istruttore. Senza caricarli a bordo seduti come semplici passeggeri». Dopo avere fatto l’avvicinamento ai cani, ognuno diventa un musher. Almeno per un giorno (tel.333.3202305, www.windshot.it).

12 febbraio 2016 (modifica il 12 febbraio 2016 | 08:44)

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