Forlì, 30 agosto 2018 – E’ affogato nel canale emiliano romagnolo per cercare di salvare il suo cane da caccia. Una volta dentro, senza appigli e con una fanghiglia killer sul fondo, non c’è l’ha fatta più a risalire. È morto così, ieri pomeriggio poco dopo le 18, Claudio Fabbri, residente in via Lughese con la moglie Alessandra di 42 anni e il figlio di appena dieci anni. È stato proprio quest’ultimo il testimone involontario della tragedia, verificatasi in via Prati 13, a Villafranca. Ed è stato sempre il bambino – quando ha visto il padre scomparire tra le acque del canale – a lanciare l’allarme correndo e gridando. Il piccolo ha chiesto aiuto ai residenti di una casa che si trovava a 200-300 metri dal luogo in cui stava consumando l’incidente.

Claudio Fabbri aveva 58 anni

In basea una prima ricostruzione dei carabinieri, Fabbri si trovava in via Prati insieme al figlio e ai due suoi cani da caccia. È stato uno di questi ad allontanarsi improvvisamente dal padrone e a buttarsi in acqua, alla ricerca di chissà cosa. A quel punto il 58enne si è gettato nel canale per cercare di tirar fuori l’animale. Ma mentre il cane è riuscito ad uscire dal canale da solo, salvandosi, Fabbri è rimasto imprigionato nell’acqua: l’oltre mezzo metro di fango presente sul fondale e l’assenza di qualsiasi tipo di appiglio per risalire non gli hanno lasciato scampo. Il corpo del 58enne è scomparso così, davanti agli occhi del figlio.

Sul posto sono arrivati in tempi rapidissimi sia i sommozzatori da Bologna che i vigili del fuoco Saf (speleo-alpino-fluviale) specializzati in ricerche di questo tipo, con quattri mezzi e due gommoni (FOTO). Dopo oltre un’ora (poco prima delle 19.30), il corpo senza vita è stato ritrovato in profondità dai sommozzatori, a una cinquantina di metri di distanza da dove l’uomo era entrato nelle acque del canale emiliano romagnolo.

Ad assistere alle operazioni di soccorso, purtroppo vane, c’erano la moglie e il figlio del 58enne. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Forlì, le ambulanze, l’elicottero dell’Arma e del 118: i velivoli hanno volato a bassa quota per cercare di smuovere l’acqua e consentire il ritrovamento del corpo.

La famiglia Fabbri si era trasferita a Villafranca da 4-5 anni. “L’avevo visto poco prima, mentre faceva scendere i cani dall’auto – racconta un amico sotto choc e incredulo per l’accaduto –. Se mi fossi fermato, avrei potuto dirgli di stare attento. E invece guarda che disgrazia è successa. Era una brava persona, gentile, a volte ci fermavamo a chiacchierare. Parlavamo del più e del meno spesso di caccia”.

Le ricerche nel Canale Emiliano-Romagnolo (foto Fantini)

Le ricerche nel Canale Emiliano-Romagnolo (foto Fantini)

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