Venerdì, 04 Marzo 2016 14:58

banco okCorrette prassi igieniche aiutano a consolidare il recupero, la raccolta e la distribuzione di beni alimentari lungo tutta la filiera agroalimentare.
E’ questo lo scopo del Manuale per corrette prassi operative per le organizzazioni caritative, pubblicato sul sito del Ministero della Salute. Il Manuale riporta le corrette prassi operative che garantiscono la sicurezza degli alimenti da parte dell’operatore alimentare di Organizzazione Caritativa (OC) ai sensi del Regolamento (CE) 852/2004 (articolo 8) della Legge 147/2013 (Art.1 comma 236 e comma 237). 

Per la vigente normativa, nazionale e comunitaria, deve essere posto un particolare rilievo alle caratteristiche peculiari del “sistema di recupero e distribuzione ai fini di solidarietà sociale” nel quale le Organizzazioni Caritative operano come parte del sistema a tutti gli effetti, intercettando il bisogno emergente insoddisfatto di aiuto alimentare.

L’individuazione di corrette prassi igieniche contribuisce a massimizzare la raccolta e il recupero di eccedenze alimentari, derivante da tutta la filiera agroalimentare, quali ad esempio: eccedenze di produzione, prodotti con difetti di etichettatura che quindi ne precludono la vendita ma non la sicurezza, non commerciabilità dell’alimento dovuta all’avvicinarsi della data di scadenza, prodotti derivanti dal non consumo in fase di somministrazione nella ristorazione collettiva – catering etc..

E’ il Regolamento (CE) n. 178/2002  a stabilire che tutti gli operatori del settore alimentare – fra cui le OC- garantiscano la sicurezza degli alimenti ognuno per la parte di propria competenza. Sono fatte salve le norme relative alla responsabilità per danno da prodotti difettosi, anche in relazione alla normativa Nazionale L. 155/2003 che equipara le OC, come ultimo anello della filiera alimentare, al consumatore finale ai fini di responsabilità civile.

Le Organizzazioni Caritatative si differenziano dagli OSA (Operatori del Settore Alimentare) per le seguenti caratteristiche
– gratuità dell’attività svolta che ne contraddistingue lo scopo sociale limitate disponibilità economiche
– limitata possibilità di “selezione” dei fornitori ampia gamma di alimenti trattati e considerati eccedenza o comunque non più commerciabili per ragioni di mercato
– elevato numero e turnover di personale volontario coinvolto nelle fasi di processo, con estrazioni professionali diversificate
– differente frequenza della distribuzione dell’eccedenza agli assistiti da un’organizzazione all’altra
– necessità di una gestione molto flessibile, dovuta alla non prevedibilità dell’offerta e alla grande varietà degli alimenti recuperati e distribuiti alimenti destinati a persone indigenti.

La Sicurezza Alimentare è una responsabilità condivisa da tutti gli operatori della catena alimentare e, a livello individuale, da tutti coloro che vi operano in ogni fase. Il Manuale è stato presentato il 2 marzo dalla Fondazione Banco Alimentare ONLUS e Caritas Italiana presso l’Auditorium Ministero Salute.
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Manuale per corrette prassi operative per le organizzazioni caritative
Secondo Articolo 8 del Regolamento (CE) N. 852/2004

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