Blog

  • AIDAA: in Italia rapito un cane ogni 15 minuti – Meteo Web

    AIDAA: in Italia rapito un cane ogni 15 minuti – Meteo Web

    Non è vero che i cani rapiti non vengono ritrovati, l’altro ieri è stata ritrovata in un campo nomadi alle porte di Milano una Chihuahua rapita a Bergamo tre anni fà, oggi è stata ritrovata Cherry una Chihuahua di quasi dieci anni di cui ci eravamo occupati anche noi, anche lei rapita durante un furto in casa di Laura la sua padrona e ora ritrovata in un canile del milanese (non molto lontano dal campo nomadi dove è stata ritrovata la prima)“: lo riporta l’associazione animalista AIDAA in una nota. “Sono altri i casi di cani rapiti e ritrovati a distanza di mesi, anzi di anni dalla loro scomparsa. In Italia sono circa 25.000 i cani di razza rubati, in particolare cani di piccola razza: di questi meno del 10% ritrovano la strada di casa entro un’anno e vi sono poi i casi come quelli di questi giorni quando da un campo nomadi saltano fuori cani rapiti da due o tre anni ritrovati grazie alla lettura del microchip dopo le irruzioni della polizia. Da qui la proposta di AIDAA al ministro dell’interno SALVINI di istituire la polizia degli animali che affiancando le forze di polizia faccia irruzione in tutti i campi nomadi riconosciuti o abusivi con lo scopo di controllare tutti i cani che vi sono presenti e poter cosi restituire ai legittimi proprietari quelli eventualmente detenuti abusivamente.”

    Il mercato dei cani di razza in particolare di piccola taglia rapiti è fiorente, ma allo stesso tempo poco conosciuto – dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA – in quanto spesso le denunce vengono accantonate, ci sono poi casi come questi dove i cani vengono trovati nei campi nomadi o riappaiono come per miracolo dopo anni e per questo noi crediamo che sia necessario istituire un corpo specifico della polizia di stato che si occupi della tutela degli animali, sono certo e senza tema di smentita che almeno la metà degli animali di razza presenti in questi campi sono di origine furtiva, e con questo serve anche aumentare notevolmente le pene e avere la certezza che vengano scontate fino all’ultimo minuto,non solo per i maltrattamenti di animali, ma anche per i furti degli stessi“.

  • Un cane con problemi comportamentali trova la serenità grazie ad … – Fidelity News

    Un cane con problemi comportamentali trova la serenità grazie ad … – Fidelity News

    Spesso, nelle storie che riguardano i quattrozampe domestici, sono le coincidenze a fare la differenza. E’ quello che è accaduto alla famiglia di Shirley, una donna americana che in casa aveva due cani, Odie e Joey, amici per la pelle e suoi compagni di vita.

    Un giorno la donna era a passeggio con il cane Odie quando dal nulla, sulla sua strada, è apparsa una piccola gattina, che apparentemente voleva salutare sia lei che il cane che portava al guinzaglio. Shirley si è innamorata subito della piccola e l’ha presa con sé, l’ha chiamata Leeloo e l’ha immediatamente inserita nel suo gruppo di animali da compagnia.

    Inizialmente Leeloo era diffidente nei confronti dei due cani Odie e Joey, ma con il tempo le cose si sono sistemate, la gatta è cresciuta ed è entrata in confidenza con i cani di casa, tanto che loro le fanno quasi da maestri, e ha imparato a comprendere gli ostacoli e le difficoltà della vita.

    Shirley, un giorno, ha deciso di adottare un terzo cane, di nome Brody, un quattrozampe molto problematico dal punto di vista comportamentale. Infatti nei primi giorni Brody rifiutava la compagnia sia dei suoi amici canini che di Leeloo, con la quale risultava scontroso e diffidente.

    La donna ha sempre portato i suoi amici animali a compiere delle escursioni in montagna e anche la gattina si è adattata a queste passeggiate molto particolari, mentre Brody, grazie a questa attività motoria, piano piano ha appreso molto dalla gattina Leeloo, riuscendo ad acquisire calma e convinzione e, soprattutto, la gioia di vivere che non aveva trovato fino ad allora.

    È un cagnolino difficile perché non ha mai avuto regole per tutta la sua vita, ma si è calmato molto grazie agli insegnamenti di Leeloo“. E’ la stessa Shirley a testimoniare quanto sia stata importante Leeloo nel dare serenità al cane Brody, che ha trovato armonia con tutti, anche con gli altri due cani di casa, Odie e Joey.

  • Cosa attira i topi e quali sono le soluzioni rodenticide più efficaci? – Alghero Eco

    Cosa attira i topi e quali sono le soluzioni rodenticide più efficaci? – Alghero Eco

    I topi sono un problema rilevante all’interno di molte abitazioni. Proliferano in varie zone, dalle campagne alle fogne, poco importa dove la propria casa sia ubicata: senza alcun intervento in merito, è piuttosto comune che possano entrare all’interno di strutture abbandonate e non. In città, una mancata azione degli organi preposti alla derattizzazione genera una vera invasione, capace di raggiungere anche gli appartamenti situati ai piani più alti di una palazzina. La domanda che sorge è: cosa attira i topi e quali sono le soluzioni più efficaci per eliminarli o prevenire un’eventuale infestazione?

    Che problemi comporta un topo in casa

    La presenza di uno o più roditori entro le mura domestiche ha delle conseguenze, alcune solamente invasive e altre addirittura deleterie. I topi tendono a rosicchiare mobili, fili elettrici, contenitori di cibo e cercano di crearsi un posticino sicuro dove rintanarsi. Tuttavia questi danni non sono i peggiori. Il pericolo maggiore h costituito dalle malattie e parassiti che trasmettono, sia attraverso le feci sia con il loro mero passaggio.

    Cosa attira i topi

    Il problema dell’infestazione di topi in casa pur essere la conseguenza di una mancata prevenzione pubblica, di una presenza eccessiva di animali nella zona e dalla nostra poca attenzione. In sintesi:

    • mancata prevenzione pubblica: in questo caso parliamo di un’assenza di intervento pubblico che pur causare il proliferare dei topi. Ad esempio il mancato ritiro regolare della spazzatura o nessun intervento di derattizzazione;
    • presenza di colonie: pur capitare di ritrovarsi vicino un luogo dove questi animali si sono riprodotti tranquillamente, creando delle vere e proprie colonie. L’eccessiva popolazione spinge i topi alla ricerca di cibo;
    • la nostra mancata prevenzione: il lasciare i bidoni della spazzatura senza copertura oppure l’umido all’esterno, sono solamente alcune delle disattenzioni che possono richiamare i topi.

    I roditori sono animali: come tali cercano cibo e un luogo dove soggiornare creando la propria tana. Fornendo loro ciò che serve, li invitiamo ad invadere le nostre case, le quali diventano ospitali concedendo riparo dalle intemperie e sostentamento.

    Le precauzioni

    Allo scopo di impedire l’infestazione di topi in casa, certamente la prevenzione diventa il primo imprescindibile passo. A tale scopo possiamo riassumere:

    • Sigillare bene la spazzatura
      Sia se tenuta all’esterno sia all’interno, è utile impedire l’accesso dei topi all’immondizia, specialmente all’umido il quale contiene resti di cibo;
    • Impedire l’accesso in casa
      Chiudere ogni possibile via di entrata, ad esempio eventuali tubi e condotti di ventilazione adoperando reti appositamente studiate per resistere al rosicchiamento, oppure le fessure usando la lana d’acciaio, acquistabile presso qualsiasi ferramenta.
    • Evitare di lasciare in giro resti alimentari
      Saggio h anche impedire l’accumulo di resti di cibo all’aperto. Un pranzo in giardino pur diventare un richiamo irresistibile, cir che cade sul pavimento h allettante. Per questo serve sempre pulire evitando di fornire motivi ai topi per avvicinarsi.

    Soluzioni naturali contro i topi

    Al fine di tenere lontani i topi, ma anche di cacciarli via, si possono sfruttare metodi totalmente naturali. Questi espedienti efficaci sono:

    • olio di menta piperita: basta inumidire dei batuffoli e posizionarli dove i topi possono accedere oppure transitare. Anche le piante di menta producono lo stesso effetto;
    • olio essenziale di eucalipto: considerato un ottimo deterrente, da utilizzare come valida alternativa all’olio di menta piperita;
    • pianta di alloro: molto diffuso nelle zone mediterranee, seppure apprezzato come aromatizzante per i cibi, risulta sgradevole all’olfatto dei topi;
    • olio, aglio, pepe e rafano: non sono un condimento da usare per la pasta, bensl una mistura capace di allontanare gli animali infestanti fungendo da repellente naturale;
    • il bicarbonato di sodio h usato da sempre come deterrente per i topi;
    • il gatto h sicuramente il mezzo più conosciuto per lo scopo.

    I metodi elencanti sono naturali, totalmente sicuri e non costituiscono problema per bambini ed animali domestici. Adatti a mantenere lontani i topi oppure a scacciarli da casa. Sempre se questo non richieda l’uso delle trappole in commercio.

    Soluzioni non naturali per allontanare i topi

    I metodi tradizionali della nonna possono fallire nel raggiungimento dello scopo finale. Pur dipendere dal fatto che gli animali infestanti che abbiamo a casa sono troppi oppure abbastanza resistenti da non essere vittime di oli alla menta peperita oppure eucalipto. A questo scopo possiamo solamente sfruttare gli strumenti in commercio. Le trappole per topi e ratti più utilizzate sono:

    • repellenti chimici, utili ed allo stesso tempo pericolosi. Pur accadere che un animale domestico li ingerisca;
    • repellenti sonori, apparecchi che emanano un suono ad una frequenza tale da essere percepito solo dalle orecchie dei roditori ed essere per loro insopportabile;
    • stazioni di monitoraggio di vario genere, con o senza esche alimentari appositamente studiate per attirare i topi;
    • colle per cattura, alcune volte efficaci. Non sempre il roditore rimane vittima di questo espediente. Se lo si sceglie, non conviene usare come esca il solito formaggio, bensì serve usare il cioccolato che emana dell’odore molto più allettante per i topi.

    25 agosto 2018

  • Soccorso animali, Protocollo d'intesa tra Dipartimento di Protezione Civile e Associazioni

    Soccorso animali, Protocollo d'intesa tra Dipartimento di Protezione Civile e Associazioni

    Dopo l’approvazione del “Codice della protezione civile”, il Decreto Legislativo n.1 del 2018, che include tra le finalità e le attività della Protezione civile l’azione di soccorso e l’assistenza agli animali colpiti da calamità naturali e alle famiglie con animali al seguito, oggi il Dipartimento della Protezione Civile ha  firmato un Protocollo d’Intesa con Animalisti Italiani, Enpa, LAV, Lega Nazionale per la Difesa del Cane, Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente e Oipa Italia Onlus.

    Finalmente viene riconosciuto, rafforzato e qualificato quanto già si fa in caso di terremoti, alluvioni, nevicate eccezionali, per superare lo spontaneismo, a volte inconcludente o peggio pericoloso, e rendere sistematico il contributo del volontariato specializzato all’attività di salvataggio, di recupero, di messa in sicurezza e di gestione degli animali familiari che le stesse popolazioni e le Amministrazioni locali sempre più richiedono dopo la legge che ha previsto ufficialmente il soccorso agli animali in caso di eventi calamitosi

  • Sfilate, giochi e adozioni per cani bisognosi: al via “Gaggiano a 4 … – Giornale dei Navigli

    Sfilate, giochi e adozioni per cani bisognosi: al via “Gaggiano a 4 … – Giornale dei Navigli

    Sfilate, giochi e adozioni per cani bisognosi: al via “Gaggiano a 4 zampe”.

    Sfilate, giochi e adozioni per cani bisognosi: al via “Gaggiano a 4 zampe”

    GAGGIANO – Tutto pronto per la giornata dedicata ai cani, con momenti divertenti ed educativi, aperta a tutti. Dopo il grande successo dell’anno scorso, torna l’iniziativa “Gaggiano a 4 zampe”, organizzata da “Rescue Bau”, “Salva La Zampa” e “I Senza Cuccia”. Tre onlus dove lavorano instancabili volontari che hanno a cuore il soccorso e l’accoglienza dei cani senza famiglia. Non solo.

    Come operano le tre associazioni organizzatrici

    “Rescue Bau” si occupa della riabilitazione comportamentale di cani che hanno un triste passato. “Salva la zampa”  lavora sul recupero psicofisico di cani da caccia maltrattati o rifiutati dai proprietari, mentre i “Senza Cuccia” aiutano i cani “scartati” dagli allevamenti perché non più riproduttivi. “Un’attività onerosa, portata avanti con lo spirito di solidarietà che alberga nei volontari – spiegano dalle associazioni –. I fondi derivano unicamente da contributi dei soci, dalle offerte dei privati e dalle iniziative solidali e raccolte fondi organizzate durante l’anno”.

    Appuntamento domenica all’Area Feste

    Sensibilizzare su queste realtà è l’obiettivo dell’iniziativa che si svolgerà domenica, all’Area Feste di via Gramsci, dalle 10 alle 18. “La manifestazione ‘Gaggiano a 4 zampe’ vuole portare il cittadino a contatto con il mondo dell’altruismo in chiave divertente. Grazie agli educatori cinofili di “Rescue Bau” ci si divertirà con il proprio cane provando giochi di attivazione mentale e percorsi di mobility per poi emozionarsi con le dimostrazioni di cinofilia e imparare con interventi formativi”, spiegano gli organizzatori.

    E chi vuole potrà adottare un cagnolino bisognoso

    Non è tutto: alle 15, l’assessore alle Politiche ambientali Sabina Gatto, promotrice della prima edizione della manifestazione, darà il via al concorso canino aperto a tutti i cani. Non vince il cane più bello, ma “la genuinità dell’amicizia tra il cane e il padrone” (per partecipare, 5 euro che serviranno per le iniziative volte a migliorare la vita dei cani abbandonati). E chi vuole adottare un cagnolino bisognoso, potrà farlo: i cani “cerca casa” si metteranno in mostra per trovare una nuova famiglia.

    FG

    locandina jpeg

    locandina jpeg

    TORNA ALLA HOME PER LE ALTRE NOTIZIE DI OGGI

  • L'uso eccessivo dello smartphone potrebbe danneggiare il tuo cane – Infinity News (Blog)

    L'uso eccessivo dello smartphone potrebbe danneggiare il tuo cane – Infinity News (Blog)

    Sapevi che il tuo smartphone potrebbe danneggiare la “relazione” con il tuo cane? Secondo Iain Booth, medico veterinario e fondatore dell’associazione VetUK, il nostro consueto dare più attenzione ai telefoni cellulari che agli animali domestici – in particolare i cani – può essere una causa del loro senso di abbandono e di isolamento. 

    Il veterinario ha spiegato alla pubblicazione britannica Metro che “questa dipendenza tecnologica colpisce principalmente i cani, non i gatti, perché i primi sono animali da soma. E si aspettano che il loro essere umano li guidi, per comandarli e per assicurarli“.

    L’emotività dei cani

    Per capire cosa sta succedendo è necessario prendere in considerazione i principi di base su come i cani interagiscono fisicamente ed emotivamente con gli umani“: i proprietari sono, per l’animale, i leader del branco. “È lui che gestisce tutti gli aspetti della sua vita – che lo nutre, gli fa fare una passeggiata, gli dice dove può stare e dove non può andare, e con chi giocare: Ma se siete costantemente a guardare il telefono cellulare ciò provoca una rottura a questo proposito vitale“, spiega.

    Questo tipo di comportamento, ripetuto per anni, può persino causare problemi comportamentali al tuo animale domestico. “Pensa e vedi che tutto questo ha senso: il tuo cane sta chiedendo la tua attenzione e sei troppo concentrato a guardare lo schermo, l’animale sarà sicuramente confuso, angosciato e triste“, avverte Booth.

  • Cremare gli animali domestici: la start-up reggiana My Peter Pan … – Reggionline

    Cremare gli animali domestici: la start-up reggiana My Peter Pan … – Reggionline

    [embedded content]

    La società è già attiva in oltre 900 comuni d’Italia. Dalla prenotazione alla consegna dell’urna cineraria a domicilio, tutto avviene via web

    REGGIO EMILIA – A Reggio è nata una start-up, una nuova azienda, che offre un servizio curioso ma in rapidissima espansione: la cremazione degli animali da compagnia. Il suo nome è My Peter Pan, e si vanta si essere la prima piattaforma web nazionale per la prenotazione personalizzata del servizio funerario dell’animale domestico, dalla prenotazione del servizio al recupero, alla cremazione, per giungere sino alla consegna dell’urna cineraria a domicilio. L’azienda è attiva in oltre 900 comuni. Ne abbiamo parlato su Telereggio all’interno di Buongiorno Reggio.

    Telereggio  Reggio Emilia  Buongiorno Reggio  My Peter Pan  cremare gli animali  

  • Cremare gli animali domestici: la start-up reggiana My Peter Pan … – Reggionline

    Cremare gli animali domestici: la start-up reggiana My Peter Pan … – Reggionline

    [embedded content]

    La società è già attiva in oltre 900 comuni d’Italia. Dalla prenotazione alla consegna dell’urna cineraria a domicilio, tutto avviene via web

    REGGIO EMILIA – A Reggio è nata una start-up, una nuova azienda, che offre un servizio curioso ma in rapidissima espansione: la cremazione degli animali da compagnia. Il suo nome è My Peter Pan, e si vanta si essere la prima piattaforma web nazionale per la prenotazione personalizzata del servizio funerario dell’animale domestico, dalla prenotazione del servizio al recupero, alla cremazione, per giungere sino alla consegna dell’urna cineraria a domicilio. L’azienda è attiva in oltre 900 comuni. Ne abbiamo parlato su Telereggio all’interno di Buongiorno Reggio.

    Telereggio  Reggio Emilia  Buongiorno Reggio  My Peter Pan  cremare gli animali  

  • Cani: i falsi miti che ci impediscono di capirli! – FocusJunior.it

    Cani: i falsi miti che ci impediscono di capirli! – FocusJunior.it

    Chiunque abbia a che fare con i cani, perché ne possiede uno o perché semplicemente ama il mondo di questi amici a quattro zampe, prima o poi si sarà sicuramente imbattuto in almeno uno dei tanti falsi miti che circolano sulla cura e l’allevamento di questi animali.

    Questi falsi misti – o leggende metropolitane – sono infatti molto diffusi e benché non siano supportati da alcuna prova o evidenza scientifica, essi continuano a circolare perché “tutti dicono così”.

    Ma quali sono queste false credenze?

    Alcune sono così comuni che potrebbero stupirvi:

    • UN CANE CHE SCODINZOLA È UN CANE FELICE
      È vero, i cani esprimono la loro gioia muovendo forsennatamente la coda, ma lo scodinzolio è un riflesso dettato da eccitazione, la quale non è necessariamente legata alla felicità. Per comprendere il vero stato d’animo del cane dunque, è meglio osservare posture e atteggiamenti dell’animale nel loro complesso (eventuali occhi sbarrati, ringhi ecc…) prima di andare incontro a qualche comportamento indesiderato.
    • I DOBERMANN SONO CANI…CHE IMPAZZISCONO
      Anche questa è una leggenda molto diffusa. Si dice infatti che intorno al settimo anno di età i dobermann tendano ad impazzire a causa del cervello “pressato” all’interno del cranio troppo piccolo. Naturalmente non vi è alcuna prova a dimostrazione di ciò, ma l’indole nervosa dell’animale, combinata con la cattiva fama guadagnata nel corso dei decenni, ha contribuito ad alimentare questa falsità.

    Il Dobermann è un cane molto forte intelligente e nel corso delle due guerre mondiali venne impiegato in diversi modi, soprattutto per recuperare i feriti. Purtroppo nell’immaginario collettivo questa razza canina è stata associata alle terribili SS naziste – che per alcuni avrebbero addirittura condotto esperimenti genetici per rendere i cani delle macchine di morte – gettando un’ombra d’ingiustificata diffidenza che ancora oggi grava su questi meravigliosi animali.
    Credits: Ipa-agency

    • SE IL CANE HA IL NASO UMIDO, VUOL DIRE CHE STA BENE
      No, significa solo che è ben idratato!
    • AD UN CANE GRANDE SERVE UNA CASA GRANDE
      “Eh, ci piacerebbe prendere un cane, ma non abbiamo il giardino”; quante volte avete sentito questa frase?
      Certo, avere un giardino dove far correre Fido è un bel vantaggio, ma ciò non significa che un cane di taglia medio-grande non possa vivere in un appartamento; alla fine un animale, per quanto grosso, non occupa più spazio di una persona!
      Più che la stazza quindi è il temperamento di una razza a poter fare la differenza: esistono razze più mansuete e placide e altre che invece necessitano di più spazio per dare sfogo alla loro vivacità.

    • UN ANNO CANINO CORRISPONDE A SETTE ANNI UMANI
      Non è così. Il primo anno del cane corrisponde a circa 15 anni, il secondo invece a circa 9-10 anni (un cane di 2 anni avrebbe dunque i “nostri 24-25 anni”). Gli anni successivi poi possono variare a seconda della taglia del cane.
    • I CANI VECCHI NON IMPARANO PIÙ
      Molti pensano che solo i cuccioli possano imparare: è falso! Certo, i piccoli sono molto più predisposti, ma anche i cani anziani continuano ad apprendere; anzi, per loro è fondamentale per restare con la mente “attiva”!

    Tratto da Focus Wild

  • Starbucks nega l'ingresso ai cani nello store di Milano – TPI

    Starbucks nega l'ingresso ai cani nello store di Milano – TPI

    Dopo le polemiche per il costo del caffè ritenuto eccessivamente alto, ora Starbucks è oggetto di una nuova critica.

    Secondo quanto racconta Tommaso Zorzi, conosciuto tra le altre cose per la sua partecipazione al programma televisivo “Riccanza”, il colosso americano del caffè appena inaugurato a Milano avrebbe negato l’ingresso al suo cane.

    Sui social la notizia ha fatto molto scalpore tanto che la pagina Facebook della caffetteria di piazza Cordusio è stata sommersa da critiche e insulti.

    Il rampollo milanese ha lanciato l’hashtag di protesta #Iostocongildina contro il colosso del caffè, Gildina è infatti il nome del cane di Tommaso Zorzi.

    Su Instagram il ragazzo ha raccontato come sono andate le cose: dopo la lunga attesa in coda per entrare da Starbucks, all’ingresso dello store Tommaso è stato costretto a tenere in braccio il cane. Nel momento in cui sarebbe dovuto entrare nel locale gli è stato impedito, proprio per via dell’animale al quale è stato negato l’ingresso.

    Il ragazzo ha subito segnalato l’episodio sui social: “Sono furibondo mi hanno battuto fuori da Starbucks perché ho il cane. Mi fai schifo, non comprerò mai più un caffè. Sono stato da Starbucks a Singapore, Dubai, Londra, New York, Parigi, sempre entrato col cane… a Milano no. Vedono il cane, mi dicono ‘basta che stia in braccio’, entro e mi fanno uscire perché mi dicono ‘scusa hai il cane’? Non ho parole”, ha concluso Tommaso.

    “Noi entriamo anche al supermercato e non esiste che lo Starbucks più grande d’Europa a Milano non consenta almeno ai cani piccoli di entrare neanche in braccio! Volevo provarci e passare con il mio bassotto, ora che so questo non ci verrò”, ha scritto un utente.

    Starbucks non ha ancora replicato alle accuse.

    In molti si sono scagliati contro l’apertura in Italia della catena statunitense. Ma il motivo per cui Starbucks ha successo non c’entra col caffè: TPI ne ha parlato con il digital strategist Cosimo Zecchi (Qui sotto l’articolo).

    Quello che i puristi del caffè italiano non hanno voluto capire su Starbucks

    Leggi anche: