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  • Montello, muore un cane: ancora bocconi velenosi – la tribuna di Treviso

    Montello, muore un cane: ancora bocconi velenosi – la tribuna di Treviso

    MONTEBELLUNA. Tornano sul Montello i bocconi letali per i cani. Domenica scorsa a farne le spese rimettendoci la vita è stato Billy, meticcio di taglia media che viveva con la sua “famiglia umana” sulla presa XVII. A lanciare l’allarme, e a chiedere a tutti di fare attenzione, è l’associazione animalista “Gino Meraviglia”.«Domenica i proprietari sono usciti con Billy per fare una passeggiata nella zona della presa XVII – spiega la presidente del sodalizio, Silvia Oricoli – Durante l’escursione il cane è stato lasciato libero dal guinzaglio per godersi senza costrizioni questo inizio di primavera nel bosco. I suoi accompagnatori non hanno notato nulla di strano durante il cammino, ma al ritorno a casa è iniziata l’agonia della bestiola. Ha iniziato improvvisamente a stare male. Dalla sua bocca usciva della bava e tremava tutto. I suoi proprietari non hanno avuto nemmeno il tempo di intervenire in emergenza per salvarlo: sono solo riusciti a farlo vomitare ma è morto subito dopo», continua Oricoli.La nostra associazione li condanna nel modo più forte e categorico. C’è chi dice che si tratti di un attacco ai cacciatori ma mi voglio davvero augurare che non sia così perché colpire i cani per condannare i cacciatori sarebbe un atto incoerente ed estremamentegrave», prosegue la presidente di Gino Meraviglia, «Si invita tutti, non solo in quella zona, a non liberare i cani perché il rischio è davvero alto», continua Oricoli, «Chiunque abbia informazioni, oltre a contattare le autorità può tranquillamente rivolgersi a noi anche in modo anonimo».

  • Gatto siberiano, caratteristiche del nobile felino che arriva dalla … – LifeGate

    Gatto siberiano, caratteristiche del nobile felino che arriva dalla … – LifeGate

    Bellissimo, dignitoso, estremamente affascinante per il suo sontuoso mantello: è il gatto siberiano, una razza che arriva direttamente dalle lande gelide della Siberia. Questo felino è il risultato di una selezione avvenuta intorno all’anno 1000 tra il gatto selvatico dei boschi e il gatto domestico, portato in Siberia dai coloni che si spostarono dalla Russia nelle gelide terre siberiane. E proprio per le estreme condizioni climatiche del luogo, gli esemplari di gatto siberiano sono dotati di un mantello forte, resistente alle intemperie e idrorepellente per proteggere una cute particolarmente spessa, proprio per resistere alle basse temperature.

    Lo splendido mantello del gatto siberiano non procura problemi a chi soffre di allergie al pelo felino.

    Il gatto siberiano è una razza ipoallergenica

    Una particolarità di questa razza consiste nella sua totale o quasi incapacità di produzione della proteina Fel D1. Questa proteina, prodotta dalle ghiandole sebacee e presente in concentrazioni molto elevate nella saliva dei gatti, è la principale responsabile delle reazioni allergiche negli esseri umani. “Non è il pelo, come spesso erroneamente si crede, a scatenare le reazioni allergiche – spiega la dottoressa Cinzia Cortelezzi, medico veterinario – ma principalmente questa proteina che il gatto deposita sul proprio mantello durante le consuete operazioni di pulizia quotidiane”. La ridotta (e in alcuni casi nulla) produzione di Fel D1 da parte di questi felini rende perciò la razza ipoallergenica.

    Ricercatori russi e tedeschi pensano che il gatto siberiano sia stato uno dei primi gatti a pelo lungo e che sia il progenitore di altre razze feline, prima fra tutte il gatto norvegese delle foreste che assomiglia molto al siberiano e che, come lui, ha la particolarità del pelo ipoallergenico.

    Prima di ogni riconoscimento ufficiale i colori classici del mantello del gatto siberiano sono sempre stati il rosso tigrato (tabby mackerel) e il brown/black classic. La colorazione riconosciuta presenta i colori rosso, nero e tartaruga. Le tonalità “diluite” sono, invece, il blu, il crema e il blucrema. Esistono anche le varietà silver e smoke. Il soggetto “colorpoint” è detto neva masquerade. Nei siberiani colorpoint è difficile distinguere il disegno classico (blotched) da quello tigrato (mackerel). Il multicolor può essere con o senza bianco in ogni parte del corpo, privo di una precisa distribuzione, così come per altre razze. Nel siberiano viene riconosciuto un apprezzamento particolare ai portatori del gene gold, che conferisce colorazioni giallo/arancio-dorato sulle striature mackerel del mantello.

    gatto siberiano

    Il gatto siberiano gode di ottima salute ed è molto longevo.

    Gatto siberiano, aspetto fisico e carattere

    Il gatto siberiano è forte, molto agile e con una muscolatura di tutto rispetto. Abituato a sopravvivere in un clima particolarmente rigido, con poche risorse alimentari e scarse riserve predatorie, il siberiano ha sviluppato un fisico robusto e resistente, ama la vita all’aria aperta, l’acqua e il nuoto. La femmina è leggermente più piccola del maschio, ma sempre estremamente agile. Entrambi i sessi sono attivi e portati al gioco e alla compagnia.

    Il siberiano è un amico sincero e sempre un compagno fedele. Come il norvegese, il gatto siberiano sceglie il suo compagno umano dopo un’attenta selezione. Da quel momento, l’affetto e la dedizione che riserverà al fortunato condivisore delle sue attenzioni saranno un bene prezioso e non verranno mai a mancare per tutta la sua – lunga – vita. Il siberiano, infatti, è molto longevo e spesso supera i 15 anni di età.

    Per il suo carattere socievole è l’ideale nelle famiglie con bambini (di cui sopporta gli scherzi di buon grado) ed è persino impiegato come animale da pet therapy negli ospedali russi. Questo felino si sviluppa molto lentamente e fino ai 4/5 anni non raggiunge il completo sviluppo muscolare. È un gatto “importante”: alcuni esemplari superano i 10 chili di peso.

    Diffusissimo nell’intero territorio russo, il siberiano è ancora poco conosciuto nel resto del mondo. La razza è stata riconosciuta, oltre che dai club e dalle federazioni dell’Unione sovietica, anche dall’Acfa, dalla World cat federation, dalla FIFe nel 1997, dall’Associazione internazionale del gatto (Tica) nel 1998 e da molte associazioni indipendenti, che rilasciano regolarmente i pedigree e accettano la partecipazione di questi esemplari alle esposizioni per il campionato. In Italia il siberiano è stato riconosciuto ufficialmente dall’Associazione nazionale felina italiana (ANFI) nel 1998.

  • Vita d'appartamento… lettiera chiusa o aperta? – Petpassion.tv

    Vita d'appartamento… lettiera chiusa o aperta? – Petpassion.tv

    Preferite la lettiera chiusa o aperta per il vostro gatto? Ma soprattutto: il vostro micio quale lettiera ama di più? Perché alla fine la scelta spetta solamente a lui.

    Fra gli accessori per gatti indispensabili, c’è di sicuro la lettiera, corredata di apposita sabbia per gatti. Messa così la questione sembra semplicissima, ma è solo apparenza. Perché oltre a stabilire il posto dove mettere la lettiera e il numero di lettiere necessarie (almeno una per gatto), bisogna scegliere fra lettiera chiusa e lettiera aperta. Una volta stabilito ciò, bisognerà valutare quale tipo di sabbia usare.

    Lettiera per gatti chiusa o aperta?

    Sarà il gatto a decidere quale tipo di lettiera preferisce. Ci sono gatti che non sopportano la lettiera chiusa e altri che non vogliono usare quella aperta. Di solito, comunque, si inizia ad abituare il gatto con la lettiera aperta. Se il gatto, poi, dimostra di non apprezzarla, allora si può provare a sostituirla con una lettiera per gatti chiusa, con coperchio e porticina.

    Ecco alcune considerazioni sui vari modelli di lettiera:

    • alcuni gatti non usano le lettiere aperte se sono troppo alte, soprattutto i gatti anziani con dolori articolari o problemi locomotori;
    • alcuni gatti usano la lettiera chiusa, ma solo se viene tolta la porticina di entrata.

    Tipi di sabbietta per lettiera

    Esistono diversi tipi di sabbia per gatti da mettere nella lettiera. Anche qui sarà il gatto a manifestare le sue preferenze. Ci sono gatti che non sopportano proprio quella agglomerante, altri che cominciano a tossire quando usano quelle profumate, e ci sono anche gatti che non ne vogliono saperne di nessun tipo di sabbietta, ma preferiscono sporcare sulla carta di giornale.

    Questi sono, comunque, i principali tipi di sabbietta per gatti:

    • lettiera di silicio: la lettiera di silicio è una di quelle molto gettonate al momento. I suoi cristalli assorbono l’urina e gli odori, ma costa un po’ di più rispetto alle altre;
    • lettiera non agglomerante: la lettiera non agglomerante è fatta di argilla e derivati. Non forma palline agglomeranti, quindi l’urina viene assorbita in maniera diffusa e richiede un ricambio totale;
    • lettiera agglomerante: la lettiera agglomerante è a base di bentonite e ha la particolarità di assorbire le urine formando delle palline. In questo modo potrete eliminare solamente le palline e non cambiare tutta la sabbietta;
    • lettiera profumata: sono lettiere appartenenti a una delle tipologie precedenti dove vengono aggiunte sostanze profumate per mascherare gli odori di feci e urine. Molti gatti, però, non apprezzano questi odori e sono assolutamente da non usare per gatti asmatici;
    • per i più tecnologici, esistono anche delle lettiere autopulenti. In pratica si puliscono da sole, hanno un alto potere assorbente per quanto riguarda le urine e gli odori, ma hanno dei costi decisamente maggiori rispetto alle altre.

    Con che frequenza cambiare la lettiera del gatto?

    La lettiera per il gatto va tenuta rigorosamente pulita. Molti gatti cominceranno a sporcare in giro se giudicano quella lettiera troppo sporca o con un odore troppo forte.

    Esistono sabbiette per gatti che vanno cambiate più spesso e altre che vanno cambiate meno frequentemente. Tuttavia, anche se una lettiera viene pubblicizzata per il fatto di reggere anche per un mese, conviene comunque cambiarla più spesso, avendo cura di lavare la lettiera e il pavimento circostante. Anche se dura un mese, avrà comunque odore e se il gatto non lo gradisce, potrebbe cominciare a sporcare in giro perché ritiene troppo sporca la sua lettiera.

    Inoltre le feci vanno tolte giornalmente, in modo da abituare il gatto a un uso corretto della lettiera e a non sporcare in giro per la casa.

    CREDITS:
    Immagine di copertina: Shutterstock
    Approfondimento: Friskies

  • Una donna salva un gatto in un parcheggio dove tutti lo stanno … – La Stampa

    Una donna salva un gatto in un parcheggio dove tutti lo stanno … – La Stampa

    Una gattina di appena sette settimane è stata trovata mentre girovagava senza una meta in un parcheggio, a Kings Meadows, in Tasmania. Molte persone la guardavano senza fermarsi, fino a quando una donna l’ha notata e ha deciso di prendersi cura di lei.  

    «Ero appena uscita dal supermercato quando ho visto la gattina e mi sono innamorata di lei – dice la signora Jacqui -. Aveva bisogno di assistenza medica, così l’ho portata al “Just Cats Tasmania”, un rifugio locale per animali».  

    Quando la gattina è arrivata, è stata visitata dai veterinari: «Aveva il bacino fratturato – spiegano – ed era stranamente di buon umore. Forse perché sapeva che era stata salvata, e che da adesso in poi la sua vita sarebbe migliorata».  

    L’hanno chiamata Woolly, e dopo l’operazione è stata adottata da una famiglia provvisoria. «Adesso sta bene – dicono i suoi proprietari temporanei – e adora giocare con un pupazzo a forma di orso. Ci auguriamo che trovi presto una famiglia per sempre».  

    *****AVVISO AI LETTORI******

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  • Twindog: ecco il Tinder per incontri tra cani (non solo sexy) – Velvet Pets

    Twindog: ecco il Tinder per incontri tra cani (non solo sexy) – Velvet Pets

    Twindog è una app gratuita, si può scaricare sull’app store di Apple. Funziona esattamente come Tinder, l’applicazione di incontri per umani

    Se siete interessati a far accoppiare il vostro cane e non sapete come fare, non c’è problema. Sarà sufficiente scaricare su pc o smartphone una app creata da Apple e il gioco è fatto: si chiama Twindog ed è pensato per rintracciare gli animali che sono più vicini alla vostra abitazione e che potrebbero diventare amici “particolari” (o anche semplici amici) del vostro cucciolone. Come funziona? Più o meno come Tinder, il famoso social che gli umani, loro sì, usano solo per trovare l’anima gemella.

    Come ci si iscrive

    Subito dopo l’iscrizione a Twindog la app, che è gratuita, avrà bisogno di informazioni come il vostro indirizzo, una foto del vostro cane e anche di uno scatto del proprietario. Un’opzione vi darà la possibilità di sovrapporre le due foto per creare una sola immagine. Nel secondo passo, invece, dovrete creare il profilo del cane e aggiungere alcuni suoi scatti. A questo punto la registrazione è stata completata e non vi resterà che guardarvi attorno e cominciare a cercare i quattro zampe che pensate possano essere dei buoni amici per il vostro cucciolone. Un like sulle foto di vostro gradimento e il gioco è fatto. Se il titolare del profilo apprezzerà a sua volta la foto del vostro cane, ci si può incontrare per andare insieme al parco o più semplicemente per fare una passeggiata.

    Twindog anche per fare amicizia

    Molto, ovviamente, dipenderà da quello che si cerca: se volete che il vostro cani trovi la sua dolce metà, dovrete indirizzare le vostre ricerche verso esemplari che siano della stessa razza. Se invece state solo cercando dei compagni di gioco, potrete scegliere qualsiasi cane, anche se il consiglio è quello di contattare esemplari che per razza, età e stazza siano il più possibile compatibili con il vostro amico peloso. Sulla app è presente una chat dove i proprietari possono confrontarsi e scambiarsi opinioni su qualsiasi argomento, anche se quello che riguarda i cuccioloni è ovviamente il tema più gettonato.

    Photo Credits Facebook

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  • Como, lettera del Comune a tutti i possessori di cani – Il Giorno

    Como, lettera del Comune a tutti i possessori di cani – Il Giorno

    Como, 23 aprile 2018 – Il Comune di Como è pet friendly, ma è necessario che i proprietari dei cani e le persone incaricate della loro custodia evitino che l’animale sporchi con i propri escrementi le strade, i portici, i marciapiedi, le piazze, i giardini pubblici e gli altri spazi aperti al pubblico. Chi sta accompagnando il cane durante l’uscita è tenuto a ripulire immediatamente il suolo imbrattato dagli escrementi dell’animale.

    Per sensibilizzare la cittadinanza il Settore Ambiente, Parchi e Giardini ha deciso di consegnare a 2.000 possessori di amici a quattro zampe una dotazione simbolica di sacchetti per la raccolta delle deiezioni, e gli assessori all’Ambiente Simona Rossotti e ai Parchi e giardini Marco Galli hanno inviato una lettera di invito a rispettare queste regole nell’interesse collettivo ai proprietari di cani, individuati nelle famiglie che hanno fatto richiesta del kit dei sacchettini ad Aprica .

    “Forse non lo sapevi ma nel comune di Como ci sono più di 8.000 cani registrati all’anagrafe regionale dei cani d’affezione – hanno scritto ai comaschi gli assessori – Possedere un amico a 4 zampe dà grandi soddisfazioni ma comporta qualche piccolo impegno. Ad esempio, raccogliere le deiezioni del proprio cane è un semplice gesto che contribuisce a mantenere pulita e più accogliente la nostra città, oltre a dimostrare senso civico. Quando passeggi con il tuo amico a 4 zampe su marciapiedi, strade, aree pedonali, aree verdi, parchi, giardini e aree pubbliche o di uso pubblico in genere, per motivi di decoro e di igiene, devi raccogliere le sue deiezioni e gettarle in un cestino portarifiuti, dopo averle chiuse in un sacchetto. Se rispetti questa regola aiuti a far superare ogni forma di intolleranza verso la presenza degli amici a 4 zampe nella nostra città”. 

    Per incentivare il rispetto di questa regola il Settore Ambiente, Parchi e Giardini del Comune di Como ha deciso di consegnare a 2.000 possessori di amici a 4 zampe una dotazione simbolica di sacchetti per la raccolta delle deiezioni.  “Se possiedi un cane dichiaralo all’operatore Aprica in occasione della prossima consegna dei kit per la raccolta dei rifiuti e ti sarà consegnata una piccola dotazione di sacchettini per la raccolta delle deiezioni canine, fino ad esaurimento della disponibilità. Il tuo nominativo sarà registrato dagli addetti e sarà trasmesso al Settore Ambiente, Parchi e Giardini del Comune per l’aggiornamento dell’elenco dei possessori di cani e per future iniziative come questa. Ti ricordiamo comunque che puoi reperire i sacchetti per le deiezioni canine al supermercato, nei negozi per animali, nei consorzi agrari e nei garden”. 

  • Sei modi per far sentire cani e gatti come veri re – Quotidiano.net

    Sei modi per far sentire cani e gatti come veri re – Quotidiano.net

    Oggi circa il 50% degli italiani ospita un animale domestico. Negli ultimi 40 anni il rapporto con loro è radicalmente cambiato: se una volta cani e gatti venivano tenuti in giardino e nemmeno portati a spasso quotidianamente, oggi sono coccolati e trattati con cure particolari, come hanno spiegato i membri dell’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani, a Cosmofarma, manifestazione di riferimento per il mondo delle farmacie, tenutasi nei giorni scorsi alla fiera di Bologna.

    AUMENTA L’USO DI ANTIPARASSITARI
    Se il fatturato dei prodotti per animali domestici dei supermercati è arrivato al milione di euro nel 2017, nelle farmacie invece, secondo un rilevamento Iqvia, è stato addirittura di 323 milioni di euro, l’80% dei quali riguarda farmaci. Tra di essi, come può essere facilmente intuibile dal cambiamento nello stile di vita di pets e padroni vista la loro maggiore convivenza casalinga, il 40% è composto da antiparassitari. Dalle pillole nascoste nella pappa alle pomate spalmate sul pelo, agli oli antiparassitari, i proprietari di animali sono attenti a tener lontane pulci e zecche, ma anche a curare i primi acciacchi dei cuccioli che, data la nuova qualità della vita, sono più longevi rispetto a una volta. Ma vanno trattati con cura.

    I CONSIGLI PER CURARE AL MEGLIO GLI ANIMALI DOMESTICI
    Se dal prossimo dicembre entrerà in vigore la legge per la quale anche i veterinari dovranno emettere ricette elettroniche, così da monitorare e tracciare le terapie, gli esperti riuniti a Bologna hanno fornito dei consigli per prendersi cura al meglio degli animali.

    Sono sei i punti fondamentali da tenere presenti:
    – garantire spazi adeguati e pet-friendly
    – fornire un’alimentazione corretta
    – conservare i mangimi lontani da fonti di calore
    – organizzare controlli veterinari almeno una volta all’anno
    – sottoporre gli animali a toelettature regolari
    – scegliere subito un veterinario e affidarsi alle sue competenze, evitando il fai da te
     

  • Maggio, un intero mese dedicato a conoscere l'ipertensione felina – Quotidiano.net

    Maggio, un intero mese dedicato a conoscere l'ipertensione felina – Quotidiano.net

    Milano, 23 aprile 2018 – Avrà inizio il 1° maggio 2018 la prima campagna di sensibilizzazione e prevenzione contro l’ipertensione felina, insidiosa patologia che nei gatti – come negli esseri umani – può danneggiare diversi organi interni senza manifestarsi con segni clinici evidenti e per questo chiamata “killer silenzioso”. Il Mese dell’Ipertensione Felina, che si svolgerà nel mese di maggio quando ricorre anche la Giornata dell’Ipertensione umana (il 17 maggio), ha lo scopo di diffondere la conoscenza della malattia tra i proprietari di gatti esortandoli a sottoporre i propri animali agli opportuni controlli soprattutto nella fascia di età maggiormente a rischio.

    Protagonista della campagna, promossa da Ceva Salute Animale in collaborazione con l’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI), è Amodeus, un simpatico gatto che anima il sito della campagna con le sue avventure (e disavventure) legate all’ipertensione. Sulla pagina www.amodeus.vet/it  si trovano i video di Amodeus alle prese con l’ipertensione, informazioni utili sulla patologia e l’elenco dei Medici Veterinari aderenti al Mese dell’Ipertensione Felina presso i quali informarsi e/o effettuare un controllo.

    “Nei gatti, l’ipertensione sistemica può causare gravi danni ad organi bersaglio quali occhi, reni, cuore e sistema nervoso” osserva il Dr. Marco Melosi, Medico Veterinario e Presidente di ANMVI. “Sfortunatamente, è una condizione che si sviluppa in modo insidioso senza segni clinici precoci per i proprietari di gatti. Il gatto sembra stare perfettamente fino a che non gli si misura la pressione o si verificano i danni da ipertensione.”

    Gli studi hanno rilevato che almeno 1 gatto su 6 oltre i 7 anni d’età può soffrirne e, se il gatto soffre di insufficienza renale cronica o di ipertiroidismo, il rischio diventa più alto con 1 gatto su 3 che potrebbe sviluppare anche ipertensione. La cecità improvvisa è una comune conseguenza dell’ipertensione: gli studi mostrano che dal 40% al 70% dei gatti ipertesi sviluppa cecità. “L’elevata pressione all’interno dell’occhio può causare il distacco della retina che porta alla perdita completa della vista” spiega il Dr. Melosi. “Molto spesso il proprietario coglie i segnali della patologia in uno stadio avanzato, ovvero quando il gatto comincia ad urtare contro gli oggetti.” 

    La prevenzione è fondamentale perché aiuta a diagnosticare l’ipertensione in uno stadio precoce prevenendo i danni, per lo più irreversibili, agli organi bersaglio, ovvero occhi, reni, cuore e sistema nervoso. “Ad oggi la misurazione della pressione non fa parte della visita di routine ma è auspicabile che lo diventi, soprattutto per quei soggetti che per età o per patologie predisponenti sono a maggior rischio” osserva il Dr. Melosi. “Solo attraverso un accurato lavoro di prevenzione si possono evitare i danni causati dall’ipertensione”.

    La misurazione della pressione è una procedura che il Veterinario può praticare in modo semplice, veloce e non invasivo. “Oggi la tecnologia ci fornisce strumenti estremamente precisi, veloci e soprattutto non invasivi. La maggior parte dei gatti tollera molto bene la procedura senza agitarsi” spiega il Dr. Marco Poggi, Medico Veterinario che si occupa di cardiologia e medicina interna. “La misurazione avviene attraverso l’applicazione di un piccolo manicotto insufflabile sulla zampa o sulla coda: la pressione viene rilevata istantaneamente.”  

    “La misurazione della pressione almeno una volta all’anno è raccomandata nei gatti di oltre 7 anni d’età come parte delle visite di controllo periodiche” sottolinea il Dr. Poggi. Se viene diagnosticata la patologia, il Veterinario potrà prescrivere una terapia efficace e sicura poiché si tratta di una condizione che, come in medicina umana, è possibile tenere sotto controllo.

    “Un recente studio ha dimostrato che un sorprendente 74% di proprietari di gatti non ha mai sentito parlare di ipertensione del gatto” osserva Alessia Crippa, Medico Veterinario e Product Manager di Ceva Salute Animale. “Ceva Salute Animale è impegnata anche nella divulgazione di corrette informazioni su problematiche poco conosciute e a fronte di questi dati abbiamo sentito, insieme ad ANMVI, la necessità di avviare una campagna di sensibilizzazione”. 
    Informazioni sul Mese dell’Ipertensione Felina e riferimenti dei Medici Veterinari aderenti nel sito www.amodeus.vet/it

  • Milano, azzannato da un cane al parco: “Ecco come mi ha ridotto ei … – MilanoToday

    Milano, azzannato da un cane al parco: “Ecco come mi ha ridotto ei … – MilanoToday

    “Non avrei mai presentato denuncia e non avrei mai chiesto un risarcimento se solo i padroni fossero stati semplicemente umani”. A parlare così – senza nascondere tanta, tanta amarezza – è Steven, diciannove anni, che nella notte tra venerdì e sabato ha avuto la sfortuna di trovarsi semplicemente al posto sbagliato al momento sbagliato. 

    “Erano le 2.40 ed ero al parchetto di piazza Po con la mia fidanzata – racconta il ragazzo a MilanoToday -. Volevamo fumare una sigaretta ma non avevamo l’accendino, così mi sono avvicinato all’area cani per chiedere a due persone che erano lì – un uomo e una donna sui settanta anni – di accendere”. L’uomo si è mostrato disponibile e gentile e – ricorda Steven – “mi ha passato l’accendino superando la siepe con il braccio”. 

    In un attimo, senza accorgersene, il 19enne è però finito nel mirino del pastore tedesco della coppia. “Ho sentito un rumore di foglie, mi sono girato subito e ho visto il cane che mi saltava addosso – le parole del giovane -. Mi ha strappato la giacca, la felpa ma soprattutto mi ha morso al braccio e alle gambe, da dove ho subito iniziato a perdere sangue”. 

    Foto – Una delle ferite di Steven

    È qui che i due settantenni hanno fatto qualcosa che ha lasciato la vittima sorpresa. “I due, senza chiedermi nemmeno se stessi bene, hanno cominciato a correre mentre la donna urlava all’uomo «Corri, corri, non fermarti»”, racconta Steven. Lui, nonostante le ferite, è riuscito a inseguire la coppia insieme alla propria fidanzata fino a quando i proprietari del cane non si sono rifugiati in un condominio della vicina via Verga. 

    La serata di Steven è poi finita all’ospedale San Carlo, da dove è stato dimesso con dieci giorni di prognosi causati proprio dai morsi del pastore tedesco. Il giorno dopo lui stesso ha presentato denuncia al commissariato Bonola, spiegando di essere in grado di riconoscere i due padroni del cane. “Non lo avrei mai fatto – l’amara constatazione del 19enne – se solo loro fossero stati umani”.