Categoria: Rettili

  • “Il mare (al tempo) dei dinosauri”: la rassegna sarà aperta tutti i fine … – DiariodelWeb.it

    “Il mare (al tempo) dei dinosauri”: la rassegna sarà aperta tutti i fine … – DiariodelWeb.it

    TRIESTE – Il sito paleontologico del Villaggio del Pescatore – dove è stato scavato ed estratto il celebre dinosauro Antonio – sarà per tutta l’estate al centro di una nuova, spettacolare mostra allestita dalla Zoic che racconta cosa abitava i mari al tempo dei dinosauri. In coincidenza con l’uscita nelle sale del quarto episodio della serie di Jurassic Park, nel sito di Duino, con la mostra “Il mare (al tempo) dei dinosauri”, sarà possibile confrontare la realtà scientifica con la finzione cinematografica.

    Alla scoperta della “popolazione” del Mesozoico
    Con una serie di repliche, modelli e campioni originali di esemplari lunghi fino otto metri, la rassegna presenta uno spaccato di quanto abitava il mare e gli abissi marini nell’era dei dinosauri. Una passerella di predatori dei mari preistorici tra mosasauri, pliosauri, plesiosauri, elasmosauri, ittiosauri, tartarughe e coccodrilli giganti. Tra gli esemplari in esposizione una tartaruga gigante (Archelon) di 5, 5 metri per 4,5, un Liopleurodon di 7 metri di lunghezza, un cranio di Ittosauro, un cranio originale di Mosasauro di un metro e mezzo, un esemplare originale di Clausiosaurus di 50 cm e, ancora, un esempio di Mixosauro, di Pleurosaurus e del coccodrillo gigante Sarchosauchus.

    La parola dell’esperto
    Come spiega il curatore della mostra Flavio Bacchia, «i mari e gli oceani dell’Era Mesozoica, detta anche l’Era dei Dinosauri, erano popolati da una moltitudine di rettili che occupavano le nicchie ecologiche dominate al giorno d’oggi principalmente da grandi mammiferi quali delfini, orche, balene e capodogli. Gli squali erano presenti oggi come allora e sono cambiati ben poco nel corso dei milioni di anni. Non c’è area migliore del sito paleontologico del Villaggio del Pescatore –  chiarisce – per mostrare le creature che nuotavano nei mari quando i dinosauri dominavano le terre emerse del nostro pianeta». «Come nell’ultimo film della saga prodotta da Spielberg, anche al Villaggio si trovano tracce del «mosasauro», un rettile marino vissuti alla fine dell’Era Mesozoica. Il più grande mosasauro finora conosciuto è l’Hainosaurus, ritrovato prevalentemente in Europa, che raggiungeva i 17,5 metri di lunghezza, anche se nel film la ricostruzione mediatica lo ha portato a 45 metri. È  importante però ricordare – specifica – che tutte le nozioni sulle misure degli animali preistorici sono frutto della conoscenza scientifica del momento e possono cambiare a fronte di nuove scoperte. Significativa è la storia dello Spinosaurus, presente in forma gigante del terzo film della saga di Jurassik Park. Al tempo delle riprese il regista aveva esagerato nelle dimensioni dell’animale portandolo a circa 17 metri di lunghezza a fronte di reperti fossili che ne limitavano la misura a circa 10 metri. Poco tempo dopo l’uscita del film però la Zoic di Trieste ha preparato per il Museo Civico di Storia Naturale di Milano un pezzo di mascella appartenente ad un cranio di circa due metri, cosa che ha portato questo dinosauro – conclude – a diventare il più grande carnivoro terrestre di tutti i tempi e a combaciare con la misure proposte dal regista nel film».

    La mostra sarà fruibile con visite guidate di scadenza oraria. Apertura: dal 10 luglio al primo novembre. Fino alla fine di agosto venerdì, sabato e domenica dalle 16.30 alle 20.30. Settembre sabato 14 -18 e domenica 10-13 e 14 – 18. Ottobre domenica 10 – 17. Gruppi su prenotazione anche in altre date e orari.Contatti cooperativagemina@gmail.com – 347 1006724

  • Serpente impigliato in una rete liberato da Anpana – Lucca in Diretta

    Serpente impigliato in una rete liberato da Anpana – Lucca in Diretta

    E’ rimasto impigliato nella rete di un orto ed è stato tratto in salvo dagli uomini di Anpana Lucca. Una disavventura per un innocuo serpente che si è risolta nei migliore dei modi, grazie all’intervento delle guardie ecozoofile e in particolare del nucleo recupero rettili. E’ accaduto in Corte Gheghi a Capannori. I residenti hanno chiesto l’intervento di Anpana dopo aver notato il rettile impigliato e ferito nel retino. Le guardie ecozoofile sono riuscite a liberarlo dopo un lavoro certosino rompendo le maglie della rete dove era rimasto incastrato il serpente.

  • Serpente impigliato in una rete liberato da Anpana – Lucca in Diretta

    Serpente impigliato in una rete liberato da Anpana – Lucca in Diretta

    E’ accaduto in Corte Gheghi a Capannori. I residenti hanno chiesto l’intervento di Anpana dopo aver notato il rettile impigliato e ferito nel retino. Le guardie ecozoofile sono riuscite a liberarlo dopo un lavoro certosino rompendo le maglie della rete dove era rimasto incastrato il serpente.

  • Hamburger di coccodrillo: da Expo alla conquista del mercato italiano – NanoPress

    Hamburger di coccodrillo: da Expo alla conquista del mercato italiano – NanoPress

    Purtroppo la fame è un problema quanto mai attuale, difatti sono moltissimi i paesi che soffrono a causa dell’alimentazione squilibrata o carente. Nel frattempo tonnellate di cibo vanno sprecate, ecco perché scelte politiche e civili consapevoli oramai sono indispensabili.

    Expo 2015: food

    Pare che la carne di coccodrillo sia andata letteralmente a ruba nei padiglioni Expo dello Zimbabwe, dove i crocoburger, gli hamburger composti con filetti del grande rettile hanno ricevuto un successo tale da diminuire considerevolmente le scorte. Sarà la novità ad averne decretato il successo, dal momento che in Italia, prima di ora, non si poteva assaggiare. Infatti, per il commercio di tale alimento nel nostro paese, seppur solo in Expo, c’è stato bisogno di una deroga speciale di Asl e Ministero della salute.

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    Georges El Badaoui, console dello Zimbabwe, ha presentato la novità esaltandone le proprietà nutrizionali: ”Siamo felici di presentare un prodotto così particolare a Expo Milano 2015. La carne di coccodrillo è un alimento sano, contiene Omega 3, 6 e 9. Inoltre su 100 grammi, ci sono circa 25 grammi di proteine. Abbiamo fatto moltissimi controlli e, quindi, si tratta di un prodotto sicuro e certificato. Speriamo di poter aumentare al più presto la distribuzione in Italia nel canale della ristorazione”. La carne del crocoburger proviene da allevamenti nello Zimbabwe: i rettili si nutrono di soia non Ogm e vengono macellati intorno ai tre anni d’età.

    Il Crocoburger è piaciuto molto ai visitatori di Expo: l’hamburger di coccodrillo viene presentato tra le due classiche fette di pane con verdure varie come melanzane, zucchine, peperoni e salsa di Baobab con peperoncino. Il piatto viene proposto in menù con patate arrostite al forno con farina di baobab e infuso di Baobab (costo 15 euro). In sole 24 ore è stata consumata oltre una tonnellata di filetto di coccodrillo africano.

    Perché è andato a ruba il polpettone di coccodrillo? Pare che sia ottimo.

    Di cosa sa? Per soddisfare la curiosità di chi non l’ha assaggiato, si sappia che l’hamburger di coccodrillo si presenta di colore chiaro ed è molto tenero al palato. La carne è leggera e sa di coccodrillo, ma per capirci (con chi non ha assaggiato mai il rettile) il sapore che più si avvicina potrebbe essere quello di pesce, anche se la consistenza sembra quella del pollo. Visto il successo ottenuto, pare ci sia già chi è al lavoro per ottenere la possibilità di commercializzare questo alimento anche in Italia.

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  • l’allarme – Il Centro

    l’allarme – Il Centro

    CITTA’ SANT’ANGELO. Un pitone lungo circa quattro metri, custodito in casa e regolarmente detenuto, è fuggito dall’abitazione del proprietario, a Città Sant’Angelo (Pescara), ed ha fatto perdere ogni traccia. Sono in corso le ricerche che, però, fino ad ora, non hanno dato esito. Il rettile, un pitone delle rocce indiano (o pitone morulo) di otto anni, era custodito in una teca adibita a rettilario. Questo grosso serpente ha una caratteristica che lo contraddistingue da tutti gli altri grossi rettili: è capace di “camminare” letteralmente per spostarsi sul terreno, infatti è uno dei pochi se non l’unico che si muove linearmente e non in diagonale o in linea ondulata. Per muoversi fa avanzare una delle due metà del costato (destra o sinistra) in questo modo usufruisce delle sue costole come se fossero gambe. E’ molto agile e veloce, ora potrebbe essere addirittura a decine e decine di chilometri di distanza da casa, e anche in cattività riesce a crescere molto, arrivando a superare i 7 metri di lunghezza e i 120 chilogrammi di peso. Il proprietario, dopo essere stato in vacanza per alcuni giorni, ieri mattinaè rientrato in casa e non l’ha trovato. È possibile che sia uscito da una botola della soffitta. Del caso sono stati informati i Carabinieri della Compagnia di Montesilvano (Pescara), che hanno avviato le ricerche, condotte in collaborazione con il personale del Corpo Forestale dello Stato.

  • l’allarme – Il Centro

    Il rettile, un pitone delle rocce indiano (o pitone morulo) di otto anni, era custodito in una teca adibita a rettilario. Questo grosso serpente ha una caratteristica che lo contraddistingue da tutti gli altri grossi rettili: è capace di “camminare” letteralmente per spostarsi sul terreno, infatti è uno dei pochi se non l’unico che si muove linearmente e non in diagonale o in linea ondulata. Per muoversi fa avanzare una delle due metà del costato (destra o sinistra) in questo modo usufruisce delle sue costole come se fossero gambe. E’ molto agile e veloce, ora potrebbe essere addirittura a decine e decine di chilometri di distanza da casa, e anche in cattività riesce a crescere molto, arrivando a superare i 7 metri di lunghezza e i 120 chilogrammi di peso. Il proprietario, dopo essere stato in vacanza per alcuni giorni, ieri mattina

    è rientrato in casa e non l’ha trovato. È possibile che sia uscito da una botola della soffitta. Del caso sono stati informati i Carabinieri della Compagnia di Montesilvano (Pescara), che hanno avviato le ricerche, condotte in collaborazione con il personale del Corpo Forestale dello Stato.

  • A “Libridamare” appuntamento con “Coco della giungla” – Corrieredilatina.it

    La presentazione del libro nella suggestiva location vedrà la partecipazione degli autori, intervistati dall’insegnante e lettrice Michelina Carnevale.

    QUEL PICCOLO RETTILE NEL FIUME CONGO. Edito da Belvedere, “Coco della giungla” parla di una scoperta clamorosa. Andrea Zanichelli, uno studioso di rettili, trova nel bacino del fiume Congo un nido con sette uova di forma e dimensioni eccezionali. Ne prende uno e lo porta a Roma, a casa sua, per farlo schiudere. Sotto una lampada a raggi ultravioletti l’embrione si sviluppa, e quando viene alla luce la famiglia Zanichelli si trova davanti a una grandiosa scoperta: dall’uovo esce nientepopodimeno che un cucciolo di dinosauro in carne e ossa! Il piccolo, chiamato Coco, trascorre i primi mesi della sua vita nascosto in casa, finché non viene portato nel Bioparco. Al primo periodo di vita felice, accudito con amore da una delle figlie di Andrea, seguono momenti di tristezza e solitudine. Coco smette di mangiare e si ammala. Per evitare una tragica fine, verrà riportato in Africa dove incontrerà la mamma e i suoi fratelli e riprenderà il suo posto nella natura.

    INGRESSO AL LIDO GRATUITO. La presentazione di “Coco della giungla” è aperta a tutti; l’ingresso al lido è gratuito. L’incontro sarà anticipato dal consueto appuntamento con il laboratorio ludico-didattico organizzato dall’associazione “Pidipupi”, presso il mini club dello stabilimento, dalle 16. Il sito della rassegna: www.libridamare.eu; twitter: @libridamare.

  • Il riscaldamento globale fa cambiare sesso ai draghi barbuti maschi – Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile

    Il riscaldamento globale fa cambiare sesso ai draghi barbuti maschi – Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile

    Infatti,  rivela che i cambiamento climatico sta trasformando in femmine i maschi adulti di drago barbuto dalla testa striata (Pogona vitticeps) ed è la prima volta che una mutazione di sesso a causa del riscaldamento viene confermata in un sauro adulto allo stato selvatico.

    I ricercatori che hanno studiato i draghi barbuti australiani sono stati in grado di dimostrare che il processo di determinazione del sesso, ad una determinata temperatura, può provocare in un rettile una rapida mutazione di cromosomi.

    La principale autrice, Chiara Holleley, dell’ Institute for Applied Ecology dell’università di Canberra, spiega sul sito dell’ateneo australianio: «Eravamo già stati in grado di dimostrare in laboratorio che quando sono esposti a temperature estreme, i draghi geneticamente maschi vengono trasformati in femmine. Ora abbiamo dimostrato che questi individui a sesso invertito sono fertili e che questo è un fenomeno che si verifica in natura». Per arrtivare a questa scoperta, i ricercatori hanno studiato 131 adulti di queste lucertole sia sul campo che in allevamento controllato, poi la Holleley e il suo team hanno condotto analisi molecolari che ha dimostrato che 11 lucertole delle zone “più calde” avevano cromosomi maschili, ma in realtà erano femmine.

    «Attraverso l’accoppiamento delle femmine sesso invertito con maschi normali, abbiamo potuto stabilire nuove linee di allevamento nelle quali solo la temperatura hanno determinato sesso – spiega ancora la Holley – In tal modo, abbiamo scoperto che queste lucertole potrebbero innescare una rapida transizione da un sistema geneticamente dipendente a un sistema dipendente dalla temperatura. Abbiamo anche scoperto che le madri di sesso invertito – femmine che sono maschi genetici – fanno più uova rispetto alle madri normali. In un certo senso, si potrebbe sostenere che in realtà le lucertole papà sono le mamme migliori».

    Arthur Georges, autore senior dello studio, ha evidenziato l’importanza che queste scoperte hanno nel più ampio contesto dell’evoluzione nella determinazione del sesso: «I meccanismi che determinano il sesso hanno un profondo impatto sull’evoluzione e sull’esistenza di tutte le specie che si riproducono sessualmente. Quanto più impariamo a conoscerle, meglio saremo attrezzati per prevedere le risposte evolutive ai cambiamenti climatici e l’impatto che questo può avere sulla biodiversità a livello globale».

    Infatti, i draghi barbuti maschi che diventano femmine segnalano un problema: con il riscaldamento climatico tutti o gran parte dei  i maschi della specie potrebbero  diventare femmine, con uno squilibrio sessuale che pottrebbe diventare insostenible, anche perché dallo stus di emerge che la percentuale dei maschi trasformati in femmine è in crescita. Alla fine, ci potrebbe essere così pochi i maschi che alla specie mancherebbe la diversità genetica necessaria per poter far fronte ad un ambiente in forte riscaldamento come l’interno dell’Australia e, secondo i ricercatori, «Non sarebbe impossibile per il cromosoma sessuale maschile scomparisse del tutto» e probabilmente il drago barbuto dalla testa striata  non è l’unica specie di rettile a cambiare sesso con il riscaldamento. Gli scienziati dovranno tenere d’occhio  questa ed altre specie per capire quale sia il prezzo che pagheranno i rettili australiani per il riscaldamento globale.

  • Estate 2015, abiti, scarpe e accessori in stampa rettile – ContattoNews.it

    Estate 2015, abiti, scarpe e accessori in stampa rettile – ContattoNews.it

     Abiti, soprabiti e accessori (inutile dirlo) richiamano la pelle dei rettili e si declinano in diversi colori e combinazioni.

    MODA ESTATE 2015, I TREND: STAMPA PITONE IN TUTTE LE SUE VARIANTI! – Salvatore Ferragamo (in foto il modello della collezione indossato da Anna Ewers) propone abiti, borse e scarpe in dettaglio reptilia. Non rinunciano agli accessori ispirati al pitone anche Marc Jacobs e Lanvin in colori naturali. Stampa pitone rosa abbinata a cristalli e dettagli preziosi anche nella collezione estiva accessori Liu Jo fluorite per un look cool e contemporaneo. In pitone anche i sandali con plateau Gaudì (in foto in basso).

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

  • Estate 2015, gli abiti, scarpe e accessori in stampa rettile – ContattoNews.it

    Estate 2015, gli abiti, scarpe e accessori in stampa rettile – ContattoNews.it

     Abiti, soprabiti e accessori (inutile dirlo) richiamano la pelle dei rettili e si declinano in diversi colori e combinazioni.

    MODA ESTATE 2015, I TREND: STAMPA PITONE IN TUTTE LE SUE VARIANTI! – Salvatore Ferragamo (in foto il modello della collezione indossato da Anna Ewers) propone abiti, borse e scarpe in dettaglio reptilia. Non rinunciano agli accessori ispirati al pitone anche Marc Jacobs e Lanvin in colori naturali. Stampa pitone rosa abbinata a cristalli e dettagli preziosi anche nella collezione estiva accessori Liu Jo fluorite per un look cool e contemporaneo. In pitone anche i sandali con plateau Gaudì (in foto in basso).

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