Categoria: LAV – Lega Anti Vivisezione

  • #IOVIVOQUI: il bilancio della campagna per fermare lo sterminio dei mufloni dell'Elba, presto nuove iniziative

    #IOVIVOQUI: il bilancio della campagna per fermare lo sterminio dei mufloni dell'Elba, presto nuove iniziative

    Durante i fine settimana del mese di agosto i nostri volontari hanno affisso manifesti e distribuito migliaia di volantini a cittadini e turisti (circa 10mila quelli che da Piombino si sono imbarcati verso le destinazioni turistiche dell’Isola), per informarli del Piano di abbattimento dei 500 mufloni dell’Isola d’Elba: è questo il bilancio di un mese della campagna #IOVIVOQUI, contro la condanna a morte decisa dal Parco Nazionale dell’Arcipelago toscano.

    Le persone coinvolte dalla campagna LAV non sapevano nulla del progetto del Parco, si sono dimostrate nella stragrande maggioranza dei casi molto sensibili rispetto alla fine che potranno fare i mufloni, e quindi interessate a conoscere l’evoluzione del caso. Le nostre azioni per salvare i mufloni dell’Elba non si fermano qui, nei prossimi giorni saranno attivate altre iniziative che hanno lo scopo di coinvolgere i cittadini nel chiedere al Parco che la presenza dei mufloni sia gestita ricorrendo esclusivamente a metodi non letali e non cruenti.

    I mufloni sono accusati di provocare danni al rinnovamento forestale ma, che sia vero o no, è inaccettabile che l’unica soluzione individuata preveda il loro massacro ad opera dei cacciatori, soprattutto perché i mufloni sono stati introdotti sull’Isola proprio dagli stessi cacciatori a uso e consumo del loro cruento passatempo.

  • Ricorso al TAR contro la caccia a Lepri, Pernici sarde e Conigli selvatici

    Ricorso al TAR contro la caccia a Lepri, Pernici sarde e Conigli selvatici

    Può un calendario venatorio costituire una cambiale in bianco per le specie faunistiche? Questa è la domanda a cui dovrà rispondere nuovamente il T.A.R. Sardegna, in seguito all’impugnazione – da parte di LAV, WWF, Gruppo d’Intervento Giuridico onlus (GrIG), Lega per l’Abolizione della Caccia (L.A.C.), a cui nei prossimi giorni si aggiungerà la Lega Italiana Protezione Uccelli LIPU – BirdLife Italia, assistiti dall’avv. Carlo Augusto Melis Costa del Foro di Cagliari – del decreto dell’Assessore della Difesa dell’Ambiente della Regione autonoma della Sardegna n.16139/13 del 20 luglio 2018  relativo al calendario venatorio regionale sardo 2018-2019, nella parte in cui prevede la caccia alla Lepre sarda (Lepus capensis mediterraneus), alla Pernice sarda (Alectoris barbara) e al Coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus).

    Il provvedimento impugnato, infatti, prevede per le due giornate di caccia previste (30 settembre e 7 ottobre 2018) un assurdo “carniere” potenziale complessivo di ben 71.974 Lepri sarde e 143.948 Pernici sarde per i 35.987 cacciatori autorizzati alla caccia in Sardegna secondo gli ultimi dati ufficiali disponibili (piano faunistico-venatorio della Sardegna in corso di approvazione).

    La caccia alla Lepre e alla Pernice sarda è stata autorizzata nonostante la consistenza delle rispettive popolazioni non siano puntualmente conosciute, pur definite “tendenti alla diminuzione” dallo stesso Piano faunistico-venatorio isolano.

    Non solo. Con nota prot. n.45393/T-A11 del 13 luglio 2018 l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (I.S.P.R.A.) ha fornito il parere di legge (art. 18, comma 4°, della legge n. 157/1992 e s.m.i.) in merito alla proposta di calendario venatorio regionale sardo 2018-2019 e ha chiesto esplicitamente la chiusura della caccia alla Lepre sarda e alla Pernice sarda in assenza di censimenti relativi alle popolazioni esistenti sull’Isola. Analoga richiesta per le medesime motivazioni per il Coniglio selvatico, oggetto di un assurdo “carniere” potenziale (5 capi abbattibili per ogni cacciatore) di 179.935 Conigli.

    Si ripropone, quindi, la medesima situazione dichiarata illegittima dal T.A.R. Sardegna con riferimento al calendario venatorio 2017-2018 (sentenza T.A.R. Sardegna, Sez. II, 1 febbraio 2018, n. 65 e ordinanza cautelare T.A.R. Sardegna, Sez. II, 15 settembre 2017, n. 308/2017).

    Ricordiamo che il principio fondamentale stabilito dalla legge nazionale, in attuazione dei princìpi delle norme europee e internazionali, è “la conservazione della fauna selvatica” che è considerata “patrimonio indisponibile dello Stato ed è tutelata nell’interesse della comunità nazionale ed internazionale”.  I calendari venatori devono attenersi rigorosamente al principio di precauzione che subordina l’attività venatoria alla conservazione delle specie faunistiche.

  • Crollo del Viadotto a Genova, vicini a tutte le vittime

    Crollo del Viadotto a Genova, vicini a tutte le vittime

    La tragedia del crollo del Viadotto Morandi che ha colpito la città di Genova alla vigilia di Ferragosto, una strada di grande transito che dal 1967 collega la città svettando tra i palazzi, ci ha visto subito attivi sul posto per cercare di offrire aiuto e conforto alle vittime e gestire eventuali emergenze legate agli animali, grazie alla nostra Sede locale coordinata con grande esperienza, da Daniela Filippi.

    Una “grande emergenza” che abbiamo gestito in sinergia, attraverso un coordinamento di associazioni locali, che ci ha visto subito attivi in: 
    • colloqui con i Vigili del Fuoco – sempre cortesi e disponibili, anche in un frangente così drammatico – per sveltire il recupero degli animali dalle case evacuate;
    • gestione della colonia felina, con 10 gatti, del distributore di benzina dislocato nella “zona rossa” del gravissimo incidente, e loro messa in sicurezza 
    • gestione della colonia felina, con 17 gatti, dei ferrovieri, sempre nella “zona rossa” ad altissimo rischio
    • stallo di due gatti di un privato presso la volontaria del coordinamento di associazioni
    • recupero di due conigli su un balcone, grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco, in stallo da una volontaria del coordinamento di associazioni
    • ritrovamento di un gatto domestico vagante, poi restituito alla famiglia

    Il 14 agosto appena crollato il viadotto Morandi, la nostra volontaria Alessandra, residente in quel quartiere, si è precipitata sul posto su richiesta di un’amica che abita a poca distanza dalla zona del disastro. E così abbiamo subito offerto la nostra disponibilità a recuperare eventuali animali rinvenuti, gestendo segnalazioni, richieste e un’infinità di telefonate in un clima drammatico e indimenticabile. Anche quando è stata evacuata tutta l’area, la nostra volontaria Alessandra è rimasta in zona, a casa dell’amica, che non era a rischio crollo, per continuare a offrire un tempestivo supporto.

    Il 15 agosto eravamo presenti sui due lati del viadotto Morandi (la città è praticamente tagliata a metà non solo per il crollo del ponte, ma per la chiusura delle strade sottostanti che collegano cinque popolosi quartieri periferici alla città) per essere d’aiuto e, proprio per essere più efficienti possibile, ci siamo uniti in un “coordinamento” di associazioni (LAV, Lega per la difesa del cane, Oipa, Una, Agriambiente e Amore vero) pronte a gestire eventuali emergenze anche per i quattro zampe.

    Uno straordinario impegno di forze, di energie e di tempo da parte dei soccorritori per raggiungere tutti i dispersi il più velocemente possibile, gestito tra le macerie e con le difficoltà di una evacuazione totale, ieri 20 agosto, di tutta la “zona rossa” a causa del serio rischio di crollo anche della parte restante del viadotto.

    Il soccorso e l’assistenza ai quattro zampe colpiti da calamità sono un dovere in base al nuovo Decreto Legislativo n.1-2018 e naturalmente anche un impegno morale e civico che portiamo avanti con la massima solidarietà e disponibilità.

  • Mufloni dell'Elba, replica al presidente Parco: nessun motivo giustifica una mattanza

    Mufloni dell'Elba, replica al presidente Parco: nessun motivo giustifica una mattanza

    Il presidente del Parco dell’Arcipelago toscano, Giampiero Sammuri, è intervenuto sulla nostra mobilitazione per salvare i mufloni dell’Elba rilasciati dai cacciatori, ora nel mirino di un piano di eradicazione elaborato dal parco stesso, affermando che i mufloni sono specie invasiva e come tali anche l’Unione Europea ne prevede l’eradicazione. Peccato però che questa specie non sia affatto inserita nelle lista delle specie aliene invasive e quindi decade ogni ipotesi di applicazione delle norme europee

    Resta invece pienamente vigente la legge nazionale che impone prioritariamente interventi ecologici, nel pieno rispetto della vita degli animali: ed è questo ciò che abbiamo chiesto al Ministro Costa, la revisione del piano di eradicazione prevedendo unicamente metodi incruenti e non letali.

    Quanto alle preoccupazioni del presidente Sammuri rispetto alla delicatezza e alla vulnerabilità degli ecosistemi delle isole dell’arcipelago toscano, dobbiamo rilevare che nel corso dei nostri volantinaggi al porto di Piombino non abbiamo riscontrato la presenza di alcuna misura di controllo e prevenzione dell’introduzione di specie indesiderate, né tantomeno siamo a conoscenza che sul territorio delle isole del parco sia vigente un qualunque divieto di vendita di specie animali e vegetali alloctone.

    Massimo Vitturi
    Responsabile Area Animali selvatici

  • Lupi, anche la Toscana annuncia legge anti lupi, in contrasto con linea del Ministro Costa

    Lupi, anche la Toscana annuncia legge anti lupi, in contrasto con linea del Ministro Costa

    Dopo Trento, Bolzano e Veneto, ora anche la Toscana, per bocca del suo assessore Remaschi, annuncia l’approvazione di una legge anti lupi, consapevole che anche questa sarà impugnata dal Governo, come dichiarato dal Ministro Costa.

    Sembra che Regioni e Province autonome facciano a gara per perdere tempo e sprecare risorse pubbliche, proponendo soluzioni che già sanno essere impraticabili, anziché impegnare il loro tempo aiutando e sostenendo gli allevatori nell’attivazione delle misure di prevenzione, unico sistema che ha dimostrato piena efficacia.

    A nulla valgono le giustificazioni della Regione Toscana, che lamenta una spesa annua superiore a 1 milione di euro per risarcire i danni subiti dagli allevatori, perché agli allevatori basta autocertificare l’adozione di misure di prevenzione per ottenere il rimborso dei danni denunciati (oltre 500 ogni anno), e senza controlli sull’effettiva messa in opera dei sistemi anti-predazioni, non è possibile neanche verificare il reale impatto delle predazioni.

    Solo l’approvazione del Piano nazionale di conservazione e gestione del lupo, con l’esclusione della parte che prevede il ricorso alle uccisioni, consentirà finalmente di attivare le tante azioni previste a tutela delle attività umane e dei lupi stessi.

  • Illustratori amici degli animali con LAV al 52° Lucca Comics and games 2018

    Illustratori amici degli animali con LAV al 52° Lucca Comics and games 2018

    Tre storici nomi di Piccole Impronte a Lucca Comics and Games 2018: Andrea Musso, illustratore, “papà” del GattoKiller, Fabio “Hot Stuff” Redaelli, fumettista, illustratore, docente dell’Accademia romana del fumetto e cantante e David “Charlie” Ceccon, fumettista e creatore per LAV di BatBilbo, il cane super eroe, saranno presenti presso lo stand LAV allestito nell’Area Junior del 52° Festival Internazionale del Fumetto, Cinema d’animazione, Illustrazione e Gioco.

    Tanti sono stati negli anni gli illustratori che ci hanno sostenuto ed aiutato prestando la loro matita alla causa LAV. Musso, Ceccon e Redaelli ci insegneranno i trucchi per disegnare i nostri amici animali, e potrete trovare i numeri speciali di Piccole Impronte realizzate per LAV da Corrado Mastantuono, storico nome Bonelli e Disney, e di Patrick McDonnell “padre” del Mutts”

    Presso lo stand LAV, ma anche ai laboratori e workshop dell’evento, si alterneranno inoltre tanti altri importanti firme del fumetto italiano, che ancora non possiamo svelare, ma sarà anche l’occasione di dialogare insieme a grandi e piccini di come il mondo del fumetto posso aiutare a veicolare la cultura del rispetto degli animali.

  • Lupi, Ispra aveva autorizzato uso proiettili di gomma in Veneto. Intervenga Ministro Costa

    Lupi, Ispra aveva autorizzato uso proiettili di gomma in Veneto. Intervenga Ministro Costa

    Chiediamo al Ministro Costa di confermare il no all’uso dei fucili contro i lupi in Veneto, e intervenire affinché l’operato dell’ISPRA sia in linea con le sue indicazioni in tema di gestione della convivenza con i lupi: non è possibile che i pareri emessi dall’Istituto perseguano obiettivi diametralmente opposti alla tutela dei lupi, imposta dalle norme europee e nazionali, oltre che dal Ministro stesso.

    E’ infatti emerso chiaramente che nel rimpallo di interventi istituzionali sull’uso delle pallottole di gomma contro i lupi del Veneto l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ha dato il suo assenso all’utilizzo di tale strumento, esprimendo parere favorevole circa l’attivazione di interventi di dissuasione del Lupo presso Comune di Roana (Vi), tramite l’utilizzo di fonti sonore e luminose, e di proiettili di gomma”.

    L’Istituto non è nuovo a posizioni fortemente contrastanti con la tutela dei lupi e il rispetto della loro vita. Già a marzo scorso, infatti, aveva rilasciato un parere favorevole ad uccidere gli eventuali ibridi catturati a Porto Ercole (Gr), dimenticandosi che uccidere un animale senza necessità comporta la violazione dell’articolo 544 del Codice Penale.

    Sulla gestione degli impatti generati dalle attività umane che si svolgono nei territori occupati dai lupi, quindi, la linea Ispra sembra dettare condizioni fortemente in contrasto con la linea recentemente indicata dal Ministro Costa, creando un grave conflitto istituzionale.

  • Proiettili di gomma e facce di bronzo: fallito il tentativo di sdoganare l'uso dei fucili contro i lupi

    Proiettili di gomma e facce di bronzo: fallito il tentativo di sdoganare l'uso dei fucili contro i lupi

    Nel volgere di poche ore il Ministro Costa ha messo la parola fine alle velleità di alcuni politici di mettere i lupi nel mirino dei fucili, anche se caricati con proiettili in gomma.

    Un tentativo orchestrato da una compagine leghista alla ricerca di consenso: Vannia Gava, sottosegretario all’ambiente; Nicola Finco, consigliere regionale veneto (primo firmatario della Legge Regionale “ammazzalupi”) e Giuseppe Pan, assessore veneto alla caccia. Un progetto annunciato a Gallio, altopiano di Asiago, una delle aree venete, assieme alla Lessinia, maggiormente interessate dalle predazioni dei lupi nei confronti degli animali lasciati liberi al pascolo.

    E’ chiaro che il fallito tentativo rappresentava l’avvio di un piano molto più pericoloso, che prevedeva di sdoganare l’uso dei fucili nei confronti dei lupi. Al quale sarebbe seguito, come una mera formalità, il passaggio dai proiettili in gomma a quelli in piombo.

    A settembre, informa il Ministro Costa, riprenderà la discussione del piano lupo, bloccato lo scorso anno grazie anche alla forte protesta della LAV, che chiedeva di rimuovere la possibilità di uccidere i lupi: noi vigileremo perché quel piano, che contiene più di venti azioni utili a favorire la convivenza tra i lupi e le attività umane esercitate sui loro territori, sia approvato con la cancellazione del capitolo che ne consente l’uccisione.

    Massimo Vitturi
    Responsabile Area Animali selvatici

  • "Progetto Isola" non va in vacanza: le nuove attività per i cani di Lampedusa

    "Progetto Isola" non va in vacanza: le nuove attività per i cani di Lampedusa

    Inizia oggi una nuova fase del “Progetto Isola – Uno strumento di civiltà”: abbiamo accolto la richiesta del Sindaco di Lampedusa e Linosa, che ci ha invitati a tornare sull’Isola per una settimana straordinaria di visite, prima del nuovo intervento già programmato a settembre.

    Nella prima settimana di permanenza sull’Isola (dal 14 al 22 luglio) sono stati 115 i cani visitati, 75 i prelievi per approfonditi controlli medici, 48 i cani microchippati che così sono ora giuridicamente riconosciuti, e 32 quelli sterilizzati.

    Per i cani bisognosi di assistenza veterinaria, e per coloro i quali vogliono prenotarsi per la microchippatura e la sterilizzazione che si svolgeranno a settembre, l’ambulatorio sarà aperto nella nuova sede di Via Cameroni, dalla 9,00 alle 17,00 fino al 12 agosto.

    Durante la settimana in corso, 4 medici veterinari volontari dell’Ordine dei Veterinari della Provincia di Palermo effettueranno le visite di controllo, presso i locali in Via Cameroni, dove proseguirà anche il censimento e la registrazione dei cani ad opera dei volontari LAV e dell’Associazione “Il cuore ha 4 zampe”, operazioni propedeutiche alla microchippatura e agli interventi di sterilizzazione che cominceranno a settembre presso l’ambulatorio allestito con attrezzature che abbiamo acquistato grazie alla donazione ricevuta della signora Cristina Romieri, socia LAV di Venezia, in memoria dell’architetto Renato Padoan – Soprintendente ai monumenti di Venezia e Laguna. L’ambulatorio veterinario pubblico diventerà un presidio sanitario veterinario permanente, che garantirà ai cani dell’Isola, e ai volontari che se ne occupano, una struttura di ricovero a disposizione anche nei mesi autunnali e invernali.

    Saranno rafforzati i controlli della Polizia municipale presso aeroporto, porto, strade cittadine, spiagge e campagne, con i lettori di microchip donati dalla LAV, e sarà  diffuso capillarmente il depliant informativo sulla tutela dei cani, realizzato anche in lingua inglese, e per il rispetto dell’Ordinanza firmata dal Sindaco il 6 luglio scorso con la quale si incentiva il censimento dei quattrozampe con la microchippatura e la sterilizzazione dei cani. Non si è mai interrotta, infine, la distribuzione di cibo ai cani vaganti sul territorio, e saranno posizionati dei dispenser per il cibo e l’acqua, protetti dagli agenti atmosferici.

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  • #IOVIVOQUI: fermiamo lo sterminio dei mufloni dell'Isola d'Elba. Abbiamo scritto al Ministro Costa

    #IOVIVOQUI: fermiamo lo sterminio dei mufloni dell'Isola d'Elba. Abbiamo scritto al Ministro Costa

    Il Parco nazionale dell’Arcipelago toscano ha deciso lo sterminio dei mufloni del’Isola d’Elba, e noi da sabato 4 agosto saremo all’imbarco del porto di Piombino e sull’isola d’Elba, per informare cittadini e turisti con i volantini e i manifesti della campagna “#IOVIVOQUI”.

    Sono circa 500 i mufloni dell’Isola d’Elba per i quali è stata pronunciata la condanna a morte: l’intera colonia di ungulati presenti sull’Isola – introdotti quasi sessanta anni fa per fornire ai cacciatori locali una preda in più per la loro sanguinaria passione – sarà “eradicata” a colpi di fucili di precisione, ad opera di Polizia Provinciale e degli stessi cacciatori. A questi ultimi, inoltre, saranno regalati gli animali uccisi, a titolo di rimborso spese.

    Uno sterminio di massa, con battute di caccia durante tutto l’anno, giustificato con i soliti presunti danni al rinnovamento della vegetazione dell’isola.

    Per questo abbiamo chiesto al Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, di intervenire nei confronti dell’Ente Parco per fermare il piano di eradicazione e identificare, in alternativa, metodi incruenti per regolare il numero dei mufloni sull’Isola, nel rispetto degli animali e dell’equilibrio ambientale.

    Scarica il volontatino #IOVIVOQUI