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  • Aiuto, Horus è sparito. Ognuno cerca il suo gatto – Il Messaggero

    Aiuto, Horus è sparito. Ognuno cerca il suo gatto – Il Messaggero

    Per favore aiutatemi a ritrovarlo….!!
    Maria Chiara Pozzato

    Si avvicinano imbarazzati, spaesati ai tronchi degli alberi, ai pali, ai cancelli delle scuole, ai muri del quartiere. Stringono in mano un foglio di carta con l’immagine di un gatto che non ha più trovato la strada di casa. Succede spesso, specie a primavera, qualcuno è così affranto che si fa aiutare nell’opera di attacchinaggio, ci vuole sangue freddo, davvero, quando micio sparisce nel nulla. Ogni gatto per strada sembra assomigliare a lui, ogni anfratto va ispezionato, come va dato uno sguardo sotto ogni macchina parcheggiata, intanto i sensi di colpa montano ogni minuto, giorno che passa come lo scoramento. Gli ottimisti raccontano di gatti tornati da lontano, consigliano di attenderli la notte, quando c’è meno confusione in giro e trovano il coraggio di avvicinarsi ai luoghi conosciuti. «Vedrai che ritorna…» ma il tempo passa e solo chi ha un animale in casa può capire quanto dolore provoca una sparizione. La testa ipotizza furti, lotte tra felini, semplici investimenti. Le storie dei gatti che hanno fatto centinaia di chilometri per tornare dai padroni sono belle da leggersi ma quando capita a noi sembra tutto così impossibile. Ora tocca a Horus: si è allontanato la notte del 15 aprile in zona Caffarella, ingresso via Mondaini, Maria Chiara sul gruppo del quartiere chiede aiuto a tutti. In passato sullo stesso albero, vicino alla fontanella, dove il padre della donna ha attaccato un volantino, ce n’era un altro, aveva addirittura una taglia, una ricompensa per chi avesse trovato il cucciolo di casa.

  • Udine, due gemelline di 4 anni scomparse con il loro cane – Corriere della Sera

    Udine, due gemelline di 4 anni scomparse con il loro cane – Corriere della Sera

    Due gemelline di 4 anni di Tarcento 8Udine) sono scomparse da casa alle 19 di questa sera, martedì. Secondo una prima ricostruzione dei fatti le due bambine si sarebbero allontanate con il proprio cane, un pitbull, mentre la mamma stava preparando la cena e non avrebbero più fatto rientro nella loro abitazione. L’allarme è scattato poco dopo. Sono subito partire le ricerche in zona da parte della protezione civile, del soccorso alpino e dei vigili del fuoco. Del caso si stanno anche occupando i carabinieri di Cividale. Le ricerche erano ancora in corso a tarda notte ma delle bambine non era stata trovata traccia. È atteso l’arrivo di particolari apparecchiature di rilevamento termico che potrebbero facilitare i soccorsi.

    Elisabetta e Adele Micco, questi i nomi delle piccole scomparse, abitano in una zona di campagna: la loro casa è circondata da boschi attraversati da sentieri e disseminati di dirupi. Inizialmente assieme alle bambine erano scomparsi anche i due loro cani; uno degli animali, poco dopo le 20 è stato ritrovato non lontano dalla casa. La mobilitazione dei soccorsi è stata imponente in tutta la zona e stanno arrivando alcune testimonianze al vaglio degli inquirenti; secondo una di queste segnalazioni le gemelline sarebbero state viste camminare sul ciglio di una strada provinciale vicino a Tarcento.

    24 aprile 2018 (modifica il 25 aprile 2018 | 00:12)

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  • Torino, al cinema Massimo quattrozampe in sala per l'anteprima di … – La Repubblica

    Torino, al cinema Massimo quattrozampe in sala per l'anteprima di … – La Repubblica

    Quanti proprietari di cani, andando al cinema, non hanno desiderato almeno una volta di poter portare con sé i propri amici a quattro zampe? Un sogno che diventa realtà per chi, giovedì 26 aprile al Cinema Massimo, parteciperà alla proiezione in anteprima dell’ultimo film di animazione di Wes Anderson, “L’isola dei cani”, Orso d’Argento all’ultima Berlinale. Ad assistere all’epica avventura del giovane Atari e dei coraggiosi cani Rex, King, Boss, Duke e Chief, infatti, sarà un inedito parterre composto da cani, accompagnati dai loro padroni e coccolati da uno staff d’eccezione composto da educatori cinofili, esperti di pet therapy e veterinari.

    Dopo l’immancabile photo call all’ingresso del cinema, i cani e i loro proprietari troveranno all’interno della sala tutto il necessario per trascorrere una piacevole serata in reciproca compagnia: volume ridotto, luci soffuse, scodelle per l’acqua e tante leccornie. I cani di taglia medio-grande potranno accomodarsi ai posti laterali mentre quelli di taglia piccola saranno seduti sulle poltrone centrali in compagnia dei loro padroni. Altro che vita da cani, insomma. L’unica regola da rispettare riguarda l’educazione. I cani che disturbano la visione del film saranno accompagnati fuori dalla sala dai loro padroni. Ma dalle sale delle città nel mondo che hanno aderito all’iniziativa, dagli Stati Uniti all’Irlanda, garantiscono che il pubblico cinofilo è più educato e silenzioso di quello abituale.

    Il film, che sarà proiettato in lingua originale, è il nono lungometraggio del regista statunitense Wes Anderson, il secondo realizzato interamente con la tecnica dello stop motion dopo “Fantastic Mr. Fox” del 2009, anche questo dedicato al mondo animale. “L’isola dei cani” – che dopo l’anteprima di giovedì arriverà nei cinema italiani il 1 maggio, distribuito da 20th Century Fox – è ambientato in Giappone nel 2037 e racconta l’avventura del dodicenne Atari Kobayashi che, in seguito alla scomparsa del suo cane Spots, dirotta un aereoplano e lo pilota fino all’Isola dei cani. Un isolotto dell’arcipelago giapponese dove il governo di Megasaghi ha relegato tutti i cani del paese per fermare la diffusione di una misteriosa influenza canina.

    Ad introdurre la proiezione interverranno l’esperto di animazione Emiliano Fasano, il regista e animatore Massimo Ottoni e Paola

    Balcastro di Lolo Groups, il tour operator torinese specializzato nell’organizzazione di vacanze con cani che ha organizzato l’evento in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema e MyMovies.

    Spettatori a quattro zampe e accompagnatori potranno accedere previa registrazione su www.museocinema.it/it/news/6594 fino ad esaurimento posti. Per il pubblico generico invece saranno a disposizione 150 tagliandi a partire dalle 19.30 presso le casse del Cinema Massimo.

  • Istanbul, la città che miagola nel film di Ceyda Torun – L'Opinione

    Istanbul, la città che miagola nel film di Ceyda Torun – L'Opinione

    La “città dei gatti” per antonomasia da tempo non è più Roma. Visto che la sterilizzazione e in certi casi la soppressione selvaggia dei felini l’ha piuttosto fatta diventare “la città dei topi”. E di questo possiamo ringraziare le giunte di sinistra e gli animalisti idioti. In compenso, da tempo immemorabile una vera e propria enclave felina lo è diventata Istanbul. E le rispettive vite di sette delle centinaia di migliaia di gatti che coesistono con gli abitanti di una delle metropoli più belle del mondo vengono raccontate in una vera e propria pellicola cult per i gattofili: “Kedi, la città dei gatti”.

    Che è distribuita in Italia dalla casa indipendente Wanted e che sarà in sala a Roma dal 22 maggio e per alcuni giorni sarà visibile in anteprima al cinema Farnese di Campo de’ Fiori. Ogni gatto è un personaggio diverso come in una sorta di commedia felina. C’è ad esempio Sari, che è una gatta soriana rossa e bianca. Vive vicino alla Torre di Galata, uno dei più antichi e conosciuti punti di riferimento della città. Vive per procurarsi il cibo per lei e per i cuccioli. Spesso cacciata dai caffè e dai ristoranti della zona, viene coccolata da una gattara negoziante. La gatta resta nel negozio per ore, fissando i clienti fino a quando non ottiene del cibo da portare ai suoi cuccioli.

    E che dire di Bengu, gattina soriana grigia che vive nel quartiere più industriale della città? Morbida, tenera e coccolona ha conquistato i cuori di tutti gli operai del vicinato, facendo rumorosamente le fusa ovunque vada.

    Poi c’è Aslan, adottato da un noto ristorante di pesce sul porto. È soprannominato “Little Lion” a causa del pelo lungo e della criniera. Rigorosamente bianco e nero, la sua missione è quella di tenere lontani i topi. Ci riesce benissimo, fa paura solo a guardarlo. Ma non riesce certo a tenere i ritmi ed eguagliare i record di cacciatrice indomita di una gattina che ha un nome che la dice lunga sul suo carattere: Psikopat. Lei è a pelo corto bianco e nero, e vive a Samatya, una delle zone più vecchie della città, in cui è facile trovare una sala da tè nascosta dietro una vecchia chiesa. Si è guadagnata il rispetto dei venditori del quartiere, dei pescatori e persino dei cani randagi. È considerata una “tosta”. Tutto il contrario del coccolone Deniz, che si chiama come il giocatore a cui hanno sparato nel gennaio scorso, colpito da una squadraccia di ultras di Erdogan a causa delle sue posizioni antigovernative. Deniz – il gatto – passa le sue giornate facendosi coccolare dai venditori e dai clienti del mercato biologico locale. E si addormenta tra le scatole di tè; viene considerato la mascotte del mercato.

    Un bullo vero e proprio, invece, ma simpatico, è Gamsiz. Non c’è albero che non possa scalare o balcone che non possa raggiungere, nessun essere umano che non possa fare innamorare e nessun gatto che non possa picchiare. Quando lotta per il territorio tiene tutti svegli con le urla. Vive a Cihangir, il quartiere degli artisti , considerato un vero paradiso per i gatti.

    Infine il damerino educatissimo, Duman, che vive in uno dei quartieri più eleganti di Istanbul ed è molto affezionato ai gestori di un noto ristorante della zona. Non tenta nemmeno di entrare, ma si limita a fissare i clienti e i camerieri dalla finestra giocando sui sensi di colpa. Puntualmente gli “osservati” alla fine gli portano il pranzetto a base di carni affumicate e formaggi.

    Meno stanziale, per non dire più avventurosa di quella dei gatti di Istanbul – che sono centinaia di migliaia e che hanno risolto il problema topi per la cittadinanza – è stata l’avventura terrena, almeno sinora, della regista Ceyda Torun. Nata ad Istanbul, ha trascorso la sua infanzia tra i gatti di strada, proprio quelli descritti in questo film. Emigrò dalla Turchia a undici anni, trasferendosi con la famiglia prima ad Amman, in Giordania, e poi a New York. Laureata in antropologia alla Boston University, tornò a Istanbul per lavorare come assistente del regista Reha Erdem e poi a Londra per girare nelle pellicole finanziate dal produttore Chris Auty. Poi di nuovo negli Stati Uniti, dove ha fondato la Termite Films, con il cineasta Charlie Wuppermann. “Kedi, la città dei gatti” è un film imperdibile. Che diventerà più cult persino del film giapponese “Rent a neko”, “Affitta un gatto” (a proposito, anche Kedi significa “micio” in turco, ma al plurale, ndr) – notevole opera prima della regista Naoko Ogigami ammirata alla Berlinale del 2012 nella sezione “mercato”.

    (*) Trailer ufficiale

  • Cani e gatti: gli errori più comuni – GreenStyle

    Cani e gatti: gli errori più comuni – GreenStyle

    Adottare e accogliere un animale è una scelta importante, che può contribuire a salvare una vita magari reclusa in un box o in un canile. Ma prima di aprire le porte di casa è indispensabile effettuare un piccolo percorso di preparazione, un cammino conoscitivo utile alla convivenza con il nuovo amico. Regole, dinamiche, comportamenti da mettere in atto sia fuori che dentro casa, indispensabili per implementare correttamente la conoscenza reciproca e la fiducia. Cadere nell’errore è facile, fino a ripeterlo in modo continuativo incrinando l’armonia e la convivenza. Ecco quelli più comuni da evitare.

    Addestramento e linguaggio del corpo

    Un cane ben socializzato, educato a seguire regole specifiche e comandi è un animale in grado di interagire positivamente con i suoi compagni di avventura. In particolare durante la sgambata, oppure in trasferta al parco, può incontrare altri cani con cui giocare. L’interpretazione dei segnali e del linguaggio corporale dell’animale è molto importante, per non fraintendere pose aggressive con movimenti legati al gioco. Un animale correttamente addestrato, in continuo dialogo con il proprietario, è un esemplare sereno e nel pieno del suo equilibrio.

    Parassiti

    Molti i proprietari che dimenticano di proteggere il proprio cane o gatto con l’apposito antiparassitario, non seguendo la profilassi stagionale. Il morso della zecca può incidere sulla salute del quadrupede, portando alla malattia di Lyme e a problematiche del sangue. Le pulci possono colpire la pelle dell’animale favorendo la formazione di dermatiti, infezioni, quindi prurito e sanguinamento. L’ingestione di feci e prodotti infettati, invece, può portare alla diffusione di batteri e larve intestinali che il cane potrà espellere infettando a sua volta il terreno. Un animale non protetto adeguatamente può diventare veicolo di trasmissione sia per i suoi simili che per l’uomo.

    => Scopri come far dimagrire un gatto grasso

    Obesità

    Nutrire eccessivamente il quadrupede fornendogli porzioni troppo abbondanti, cibo grasso e avanzi versati direttamente dal piatto del proprietario, incide sulla fisicità dello stesso e sulla sua salute portandolo verso l’obesità. Invece una dieta sbagliata, ricca di cibi proibiti o non adeguatamente cotti può indebolire l’animale privandolo delle ricariche quotidiane. Un esempio è proprio la dieta vegetariana per cani e gatti, troppo povera di nutrimento per i due carnivori di affezione.

    Sterilizzazione

    Gattino

    La scelta di non sterilizzare l’amico di casa può risultare errata e negativa per la sua salute, perché il quadrupede potrebbe accoppiarsi anche durante una semplice passeggiata. La vita in casa non lo può salvare da gravidanze indesiderate e dalla formazione di patologie serie, come il tumore alle mammelle e il cancro ai testicoli. La sterilizzazione è una decisione importante e rispettosa nei confronti del cane e del gatto di casa, quindi del suo benessere futuro.

    Socializzazione

    Una corretta socializzazione, specialmente nei confronti degli estranei e dei più piccoli, può aiutare il cane e il gatto alla comprensione di ruoli e dinamiche. La giusta attenzione per impedire che l’amico reagisca nervosamente al contatto, deve essere supportata da un’educazione congiunta che possa permettere a figure esterne e bambini di interfacciarsi con calma e rispetto. Fido e Fufi sono esseri viventi e come tali vanno considerati, per questo non è bene accogliergli se non si può offrire loro un posto caldo dove ripararsi, cibo, acqua sempre freschi, regole, educazione, ma anche gioco, interazione, affetto e tanto rispetto.

    => Scopri la socializzazione del cane

    Giocattolo, solitudine e rinuncia

    Cane sulla barca

    Molti proprietari adottano senza la giusta conoscenza, relegando gli amici in un una stanza, oppure in giardino senza dedicare loro attenzione e cure. Un cane e un gatto che rimangono soli per troppo tempo possono soffrire di ansia da separazione, risultare stressati, angosciati, timorosi e anche aggressivi. Non accudirli correttamente può esporli a pericoli casalinghi, non portarli a sgambare aumenta lo stress emotivo, non sorvegliarli o educarli nel modo giusto incentiva atteggiamenti scorretti. I due animali di casa richiedono presenza e amore, per questo è importante accoglierli in modo consapevole senza considerarli giocattoli, per non giungere all’abbandono in canile o, peggio ancora per strada, creando disagio emotivo, vitale e personale all’amico.

    24 aprile 2018

  • Massacrano una nutria e pubblicano il video: abbiamo sporto denuncia

    Massacrano una nutria e pubblicano il video: abbiamo sporto denuncia

    Non è sfuggito all’attenzione dei volontari LAV del Veneto un video pubblicato su YouTube che ritrae un atto di crudeltà inaudita compiuto nei confronti di una nutria inerte e indifesa, rifugiatasi all’interno della sua tana.

    Nel video sono ritratti due uomini mentre aizzano due cani di piccola taglia, allo scopo di farli entrare nella tana della nutria, dalla quale successivamente escono trascinando il povero animale in preda al terrore, che tenta inutilmente di difendersi dagli attacchi, causando forti guaiti da parte dei cani. Da quel momento la nutria viene azzannata dai cani, bastonata e calpestata dagli uomini fino a che non esala l’ultimo respiro. Il tutto compiuto sotto lo sguardo di un bambino dell’età apparente di circa 8 anni.

    Le azioni degli uomini, aggravate dall’esser state compiute sotto gli occhi di un bambino, hanno fatto scattare la nostra denuncia, depositata presso la Procura della Repubblica di Venezia.

    Il nostro ufficio legale, con il supporto delle sedi LAV del Veneto, ha svolto un lavoro di analisi approfondita sul materiale pubblicato online, che aiuterà notevolmente la Procura nell’individuazione dei responsabili delle condotte tenute, non solo nei confronti della nutria, ma anche dei cani e, non ultimo, del bambino che, suo malgrado, ha dovuto assistere ad atti che appaiono di estrema gravità.

    Chiediamo alla Magistratura di sanzionare con il massimo della pena prevista gli uomini ritratti nel video. Certi comportamenti non possono più essere tollerati in una società che si reputa ‘civile’, ancor di più quando compiuti sotto gli occhi innocenti di un bambino.

    Massimo Vitturi 
    Responsabile LAV area Animali Selvatici

  • Giornata in memoria degli animali da laboratorio: noi non ci fermiamo

    Giornata in memoria degli animali da laboratorio: noi non ci fermiamo

    Il 24 aprile si celebra la giornata in memoria degli animali da laboratorio.

    Sono oltre 611’000 in Italia e più di 115 milioni nel mondo gli animali utilizzati a fine di sperimentazione che trovano la morte ogni anno, numeri che fanno inorridire e che rispecchiano una scienza obsoleta, incapace di cambiare e di guardare al futuro; un muro di gomma culturale che continua a difendere un modello insostenibile, sia eticamente che scientificamente.

    La legge parla chiaro e i dati anche: i metodi senza animali sono totalmente prioritari perché efficaci, affidabili, rapidi e attendibili. Non sono un’opzione, ma un obbligo di legge che chi lavora con gli animali deve rispettare. Persino l’EMA-European Medicines Agency  ha ribadito come lo scopo finale sia la totale esclusione delle cavie dalla ricerca.

    Siamo stanchi di sentire descrivere i laboratori come posti in cui gli animali stanno bene, e le sperimentazioni come pratiche poco invasive dove l’animale non soffre. La realtà è nascosta agli occhi di tutti perché le telecamere non entrano mai nei laboratori a far vedere ai cittadini, che con le loro tasse finanziano anche la vivisezione, cosa succede agli animali usati a fini sperimentali. Nascondono agli occhi dell’opinione pubblica la pila di gabbie dove esseri senzienti sono praticamente incapaci di muoversi, vivono nella paura, nella privazione e nel dolore dei test, subendo intossicazioni, bruciature, fratture e deprivazioni di base, come per cibo, acqua e sonno, fino a impazzire.

    Oggi rivolgiamo un pensiero alle vittime silenziose che ogni giorno muoiono nelle gabbie o sui freddi tavoli dei laboratori, soli senza conoscere il calore del sole e derisi da chi continua a dire pubblicamente di rispettarli. Noi non ci fermeremo fino a quando ogni gabbia sarà vuota.

    Michela Kuan
    Responsabile LAV area Ricerca senza Animali

  • Per le unità cinofile da salvataggio in mare è tempo di esami: a … – BariToday

    Per le unità cinofile da salvataggio in mare è tempo di esami: a … – BariToday

    E’ tempo di esami per le unità cinofile da salvataggio in mare. Il 25 aprile l’associazione di volontariato e di Protezione Civile Scuola Cani Salvataggio Nautico Onlus 2011 sosterrà sulla spiaggia barese di Pane e Pomodoro, a partire dalle 9.30, le prove brevetto per le future Unità Cinofile per il salvataggio in mare. Al cospetto di una commissione valutativa che giungerà appositamente da Monza, sosterranno le prove tre binomi cane-conduttore: Giudo Timeo con il suo labrador di nome Leo, Federica Cezza con la sua Golden Maya, Gianmarco Julius D’Amico con il Golden Texas.

    La S.C.S.N., guidata dal Presidente Donato Castellano, collabora attivamente con il Comune di Bari e da ormai sei anni svolge in forma del tutto gratuita un servizio integrativo di salvataggio in mare proprio sulla spiaggia barese di Pane e Pomodoro. “Sosterranno delle prove di vario genere, anche utilizzando un natante – spiega Castellano – verrà messo in evidenza, il rapporto che si è creato con il proprio cane dopo tanti mesi di duro lavoro. Siamo fiduciosi che tutto andrà per il meglio”. “In cinque anni di attività – prosegue – sono oltre 10 le persone che sono state salvate nelle acque del lido cittadino, ad oggi 8 sono le Unità Cinofile operative che svolgono questo tipo di attività. Spesso le persone salvate, rimangono sorprese dalle capacità e dalla professionalità dei loro soccorritori a quattro zampe e soprattutto nei casi di salvataggio di bambini, la presenza del cane contribuisce anche a minimizzare il trauma subito”. Inoltre, ricorda Castellanoa, “la presenza dei cani da salvataggio, rappresenta anche una piacevole meta per i frequentatori della spiaggia. Sulla spiaggia dove sono presenti, diventano presto i beniamini di adulti e bambini, ma la giornata lavorativa tra ombrelloni richiede molteplici capacità sia per il cane che per il conduttore: relazione con il pubblico, prevenzione, educazione ai temi della sicurezza, dell’ambiente, della natura e soprattutto la vigilanza su ampi tratti di litorale. Cani e conduttori, operano in mezzo alla gente e attraverso il contatto continuo riescono ad informare l’intera spiaggia circa i possibili pericoli o consigliare adulti e bambini sul modo più sicuro per vivere il mare”.

    “I nostri volontari – spiega ancora il presidente – si sono addestrati durante tutto il periodo invernale con esercizi sia a terra che in acqua, sempre preservando il benessere del cane. Quasi tutti i volontari, per essere ancor più preparati – non ci dimentichiamo che abbiamo a che fare con il salvataggio della vita umana – hanno seguito dei corsi per la certificazione all’uso del BLSD, un corso di primo soccorso veterinario e alcuni sono anche volontari della Croce Rossa Italiana e soccorritori del 118. Siamo un’associazione che pensa alla sicurezza dei bagnanti a 360°, per questo motivo chiediamo anche ai conduttori dei cani, di conseguire il brevetto di assistente bagnante”.

    Lunedì 23 aprile – fanno sapere dalla S.C.S.N. – si è tenuto un incontro con il Direttore Generale del Comune di Bari per la sottoscrizione dell’accordo che vedrà impegnati i volontari dell’associazione a partire dal 15 giugno al 15 settembre, ogni sabato e ogni domenica.
        
    “Ricordiamo inoltre, che alcuni soci volontari, ormai da anni, si occupano dell’accoglienza alle persone diversamente abili: sono Lucia Lafaenza, Francesco Ladisa, Annalisa Campobasso, Beatrice Trizio, Paola Loconsole, Domenico Ventrella,  Roberta Enrico, Enzo Fumarola,  Michelangelo Nitri, Francesco Patrimia, Mara Chiarelli, Luisa D’abbicco. La spiaggia di Pane e Pomodoro, grazie all’intervento dell’amministrazione Comunale, ha un accesso facilitato alle persone diversamente abili, già la scorsa estate, erano numerose le persone che hanno deciso di usufruire del nostro servizio di accoglienza. I soci operativi, sono Fabrizio Stea, Marco Di Sapia, Francesco Abbinante, Gianmarco d’Amico, Francesco d’Amico, Donato Castellano e altre tre future Unità Cinofile”. “In sintesi, non ci facciamo mancare nulla. La Scuola Cani Salvataggio Nautico – ricorda il presidente – è l’unica associazione in Puglia che effettua salvataggio in mare con cani, iscritta alla Protezione Civile. A breve ci saranno altre sorprese che renderanno ancora più grande la nostra associazione. Vi aspettiamo in spiaggia, mercoledì 25 aprile per passare una giornata festiva “Bestiale””. 

  • Effetto cani: Io quando vedo un cane, una divertente galleria … – www.amoreaquattrozampe.it (Blog)

    Effetto cani: Io quando vedo un cane, una divertente galleria … – www.amoreaquattrozampe.it (Blog)

    La reazione delle persone quando vedono un cane in una divertente galleria fotografica

    Sono irresistibili, l’attrazione è fatale per loro. Per riconoscere un “canaro/a” doc basta osservare la reazione delle persone quando incontrano in qualsiasi luogo un cane. Che sia in un ristorante, in aereo, per strada o a casa di un amico, il richiamo è più forte di qualsiasi altra tentazione. In primo luogo viene il cane poi il resto. Salutare un amico a 4 zampe è lo slancio più naturale per tutti gli amanti dei pets.

    Scene imperdibili che sono state anche al centro di divertenti sketch o vignette ironiche. Se una mamma con il passeggino e il cane al guinzaglio attraversa un parco. Sarà molto più probabile che le persone si fermino ad accarezzare fido che per vedere il neonato. A volte, la situazione potrebbe essere imbarazzante. Magari, quando una coppia entra in un ristorante con il cane al seguito, potrebbe essere al centro di una serie di sguardi che lasciano ampio margine al fraintendimento. L’amante dei cani non riuscirà a distogliere il suo sguardo da fido e potrebbe creare non poche gelosie nella coppia!

    Amore per i cani: prima viene il cane

    A dire il vero, potrebbe anche essere così.

    Ma prima come sempre il cane. Il primo pensiero viene rivolto a queste adorabili creature che hanno solo bisogno di amore e di attenzioni. Esseri che dipendono in tutto e per tutto dalle persone. Forse è questo istinto protettivo che porta le persone a rivolgersi ai cani.

    Alcuni esemplari potrebbero conquistare per la loro simpatia o il loro modo di essere socievoli. Basta incrociare lo sguardo di un fedele compagno a 4zampe per capire il suo carattere e la sua anima. Un cane che può essere giocherellone, pigro, curioso, simpatico o in cerca di affetto. Il canaro lo deve scoprire.

    Il loro sguardo non mente. Ha il potere di mettere a nudo le persone e di farle regredire. Adulti che s’inginocchiano e che non temano di sporcarsi i pantaloni o che iniziano a parlare come degli “idioti”, pronunciando parole sdolcinate a suon di “amoruccio bello bello”.

    Il contatto con un animale dona una sensazione meravigliosa e di magia. Nel frastuono di una città, la presenza di un cane può rivelarsi in alcuni casi salvifica. Il cane può aiutare in un momento difficile, imbarazzante o nel quale una persona si trova in compagnia di persone noiose.

    Il potere di fido è quello di far tornare le persone “bambini”, di riportarle a un contatto autentico in sintomia con la propria natura e anima, attraverso uno scambio che si fonda unicamente sulla sincerità e il sentimento universale dell’amore.

    C.D.

    Io quando vedo un cane, sfoglia la galleria fotografica

  • Montello, muore un cane: ancora bocconi velenosi – la tribuna di Treviso

    Montello, muore un cane: ancora bocconi velenosi – la tribuna di Treviso

    MONTEBELLUNA. Tornano sul Montello i bocconi letali per i cani. Domenica scorsa a farne le spese rimettendoci la vita è stato Billy, meticcio di taglia media che viveva con la sua “famiglia umana” sulla presa XVII. A lanciare l’allarme, e a chiedere a tutti di fare attenzione, è l’associazione animalista “Gino Meraviglia”.«Domenica i proprietari sono usciti con Billy per fare una passeggiata nella zona della presa XVII – spiega la presidente del sodalizio, Silvia Oricoli – Durante l’escursione il cane è stato lasciato libero dal guinzaglio per godersi senza costrizioni questo inizio di primavera nel bosco. I suoi accompagnatori non hanno notato nulla di strano durante il cammino, ma al ritorno a casa è iniziata l’agonia della bestiola. Ha iniziato improvvisamente a stare male. Dalla sua bocca usciva della bava e tremava tutto. I suoi proprietari non hanno avuto nemmeno il tempo di intervenire in emergenza per salvarlo: sono solo riusciti a farlo vomitare ma è morto subito dopo», continua Oricoli.La nostra associazione li condanna nel modo più forte e categorico. C’è chi dice che si tratti di un attacco ai cacciatori ma mi voglio davvero augurare che non sia così perché colpire i cani per condannare i cacciatori sarebbe un atto incoerente ed estremamentegrave», prosegue la presidente di Gino Meraviglia, «Si invita tutti, non solo in quella zona, a non liberare i cani perché il rischio è davvero alto», continua Oricoli, «Chiunque abbia informazioni, oltre a contattare le autorità può tranquillamente rivolgersi a noi anche in modo anonimo».