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  • Si possono portare i cani in spiaggia? – Money.it

    Si possono portare i cani in spiaggia? – Money.it

    Se l’arrivo dell’estate porta sempre gioia nei confronti di tutti, un po’ più complicate sono le cose per i proprietari di cani che, come ogni anno, si trovano a lottare contro le polemiche dei bagnanti che non accettano i loro amici a 4 zampe in spiaggia.

    Decidere di andare in vacanza quando si ha un cane non è infatti molti semplice: se si decide di portarlo con sè occorre tenere presente che la presenza dell’animale potrebbe scatenare le polemiche degli altri bagnanti, che vorrebbero godersi la loro vacanza al mare senza dover condividere gli spazi con un animale.

    Tuttavia il dubbio che molti si pongono ogni anno è sempre lo stesso: si possono portare i cani in spiaggia? Vediamo cosa dice la legge.

    Cani in spiaggia, cosa prevede la legge

    In realtà, attualmente, non esiste nessuna legge che disciplini la presenza di animali sul demanio marittimo.

    Ciò significa che, in via generale, la presenza dei cani sulla spiaggia è consentita, rispettando l’obbligo di utilizzo del guinzaglio e/o della museruola ove previsto. Tutto questo è vero, purché non intervenga un’ordinanza comunale o della Capitaneria di porto a prescrivere il divieto di accesso agli animali alla spiaggia.

    La legge, infatti, pur non regolando espressamente la materia, rimanda eventuali divieti alla competenza dell’Amministrazione comunale o della capitaneria di porto.

    Affinché tale ordinanza sia valida devono tuttavia essere rispettati dei requisiti:

    • gli estremi dell’ordinanza devono essere riportati sul cartello di divieto insieme alla scadenza della stessa;
    • l’ordinanza deve essere firmata dal sindaco, da un assessore delegato o da altra figura competente;
    • l’ordinanza deve contenere le motivazioni che hanno indotto il comune a vietare la spiaggia ai cani e deve avere una scadenza;
    • la stessa deve poiessere stata pubblicata all’albo pretorio del comune e deve poter essere consultabile nell’albo on line sul sito di ciascun comune.

    Si può sempre vietare l’ingresso dei cani sulla spiaggia?

    L’ingresso dei cani in spiaggia, dunque, è consentito salvo diversa ordinanza comunale che vieti espressamente l’accesso degli animali sul demanio marittimo.

    Tuttavia il divieto non può essere deciso arbitrariamente, ma deve essere congruamente motivato.

    Ciò significa che, per vietare l’ingresso in spiaggia a persone che vogliono portare con sè il proprio amico a quattro zampe, deve essere indicata una congrua motivazione che giustifichi tale scelta. La decisione di prendere un provvedimento di natura restrittiva a riguardo, dunque, non deve essere irragionevole e illogica, né irrazionale e sproporzionata.

    Anche qualora tra le motivazioni addotte si indichino esigenze di tutela dell’igiene delle spiagge o l’incolumità dei bagnanti, occorre indicare quali cautele di comportamento siano necessarie a tal proposito.

    Spiagge private

    Il discorso è diverso per quanto riguarda l’accesso dei cani agli stabilimenti privati. In questo caso la decisione è rimessa allo stabilimento stesso che, però, se decide di consentire l’accesso in spiaggia dei cani, deve rispettare alcune prescrizioni:

    • adibire una zona dedicata agli animali che dovrà essere recintata e attrezzata. all’interno di quest’area il cane dovrà poter bere ed essere lavato;
    • i proprietari dei cani dovranno dichiarare che l’animale è vaccinato e dovranno presentare apposito libretto sanitario.

    Le regole applicabili per gli stabilimenti e lidi privati non si applicano sulla battigia, che resta di competenza comunale.

    Discorso diverso per il mare: non è mai concessa agli animali la possibilità di entrare in mare. La conseguenza? Una multa anche di 200 euro per i proprietari.

  • Il gatto vi mostra il lato B? Vuol dire “sei mio amico” – il Giornale

    Il gatto vi mostra il lato B? Vuol dire “sei mio amico” – il Giornale

    Rientrate a casa e il gatto vi viene incontro sollevando la coda ad arco. Tradotto potrebbe suonare: «Bentornati, è stata una buona giornata?». La prima domesticazione del gatto risale a circa 4000 anni fa, sempre che siamo stati noi ad addomesticare lui e non il contrario. Si potrebbe pensare che in un tempo così lungo, abbiamo avuto modo di conoscere gran parte del suo «linguaggio», ma la realtà è che solo i veri amanti dei gatti e i grandi studiosi del comportamento felino hanno il privilegio di conoscere (e solo in parte) il linguaggio dei gesti del più fascinoso animale domestico.

    E per i principianti? Ci sono molti studiosi disposti a fornire consigli e, tra questi, spicca Anneleen Bru che, da anni si dedica allo studio dei gatti e ne decodifica il comportamento offrendone la corretta interpretazione a chi viene a contatto, per la prima volta, con il regale quattro zampe. «La maggior parte delle persone – scrive Anneleen sul Guardian – sa che le orecchie appiattite significano che un gatto è triste, ma se ci limitiamo a questo e non prendiamo in considerazione, baffi, occhi, mantello e abitudini in bagno, beh, perdiamo il 90% della conversazione».

    E allora entriamo con Anneleen in questo straordinario mondo di gestualità apparentemente oscure ma che, una volta note, renderanno il rapporto con il vostro gatto molto migliore. Il gatto s’infila fra le vostre gambe (e rischia di farvi cadere)? Significa: «Sto bene». Spesso il gatto lo farà mentre state preparando del cibo. «Questa persona mi piace, con lei sono al sicuro e felice».

    Il gatto si gira, alza la coda e mette in mostra (impudicamente) il proprio sederino. Il significato, sia per altri gatti che per voi, è inequivocabile. «Mi piaci e quindi ti accolgo in amicizia». Il gatto che fa le fusa invece emette un segnale molto complesso che, come capita a certi nostri termini, può avere significati diversi e talvolta contrastanti. Di solito significa: «Sono rilassato e felice». Talvolta invece è proprio il contrario: «Sono stressato e non sto per niente bene». In questo caso il gatto ricorre a un ancestrale richiesta d’aiuto nei confronti della madre. Anche i neonati infatti sono in grado di fare le fusa.

    Il gatto dorme appartato e in luoghi alti. Significa: «Mi sento protetto, quindi lasciami dormire tranquillamente qui». Si tenga conto che il gatto, come tutti i felini predatori dai quali deriva, ama stare in alto per avere una buona visuale del territorio dove si possono celare le prede. Se dorme sulla caldaia o su un cuscino dentro l’armadio, lasciatelo fare. A lui piace dormire ben protetto.

    Il gatto preme la vostra pancia con i piedi alternativamente. Significa: «Sono al massimo della soddisfazione». Si tratta di un comportamento messo in opera dai gattini per fare uscire il latte dalle mammelle materne. É l’epitome del gatto felice. Il gatto ti sta vicino e chiude gli occhi. Significa: «Ti amo». Questo è l’equivalente di un bacio e se voi guarderete il micio, aprendo e chiudendo gli occhi, ricambierete il suo amore. Il gatto appiattisce i baffi. Significa: «Lasciami in pace». Se poi fissa ad occhi aperti è come se mostrasse il dito medio alzato. La faccenda può finire male. Il gatto fa la pipì sullo scendiletto. Vuol dire: «C’è qualcosa che non va nella mia toilette». Ai gatti piacciono lettiere alte, non profumate e coperte. Insomma si fa presto a dire gatto, ma capire il suo mondo è un privilegio riservato a chi lo ama o lo studia profondamente.

  • Cane da combattimento libero dal guinzaglio azzanna una … – Il Gazzettino

    Cane da combattimento libero dal guinzaglio azzanna una … – Il Gazzettino

    VICENZA – Campo Marzo luogo di spaccio e pure di aggressioni a uomini e animali da parte di cani liberi dal guinzaglio. Nei giorni scorsi facendosi beffe del divieto comunale il proprietario, al momento ignoto, di un cane di razza Amstaff entrato in Campo Marzo ha lasciato l’amico a quattro zampe libero di correre nel polmone verde cittadino. Tale cane, di razza aggressiva curata per combattimenti, ha incrociato una piccola Jack Russell al guinzaglio e l’ha azzannata al collo.

    Il proprietario della bestiola, intervenuto in sua difesa, è stato morso e così pure un passante, testimone della scena, pure intervenuto per fermare l’Amstaff che è fuggito, probabilmente verso il proprietario. La cagnolina Jack Russell ha subito delle ferie al collo per il morso.Della triplice aggressione dell’Amstaff è stata informata una squadra  dalle forze dell’ordine in servizio di controllo nei parchi pubblici, Il proprietario della Jack Russell, un 59enne viventino, è intenzionato a sporgere denuncia.

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  • La storia di due cani salvati dalla neve dopo 5 e 26 giorni – Montagna.tv

    La storia di due cani salvati dalla neve dopo 5 e 26 giorni – Montagna.tv

    Dispersa cinque giorni tra la neve, a 2300 metri, a causa di una valanga e riuscita a sopravvivere grazie ad una buca che aveva scavato nella neve. Questa la disavventura di Stellina, la mascotte di Pian Benot, nel torinese, famosa per accompagnare gli scialpinisti che salgono sulla Pala Rusà.

    Dopo la caduta della valanga, i padroni, gestori degli impianti, avevano provato a cercarla, ma era impossibile raggiungere la zona a piedi. La speranza non li ha però abbandonati: dopo cinque giorni sono finalmente riusciti ad individuarla con il bincolo e così hanno chiamato i vigili del fuoco, che intervenuti, l’hanno soccorsa con l’elicottero. Una visita dal veterinario, qualche coccola ed è tornata a casa. 

    Ancora più incredibile la storia raccontata dal quotidiano il Giorno di un cane travolto da una slavina in provincia di Sondrio, alle pendici del monte Meriggio, e salvato dopo 26 giorni.

    L’animale era insieme al padrone e ad un amico di questo, quando sono stati sorpresi da una valanga. I due umani sono riusciti a salvarsi grazie a degli alberi, del cane nessuna traccia.

    Anche questa è una storia di profonda amicizia tra uomo e cane, infatti il padrone tutti i giorni dall’incidente è andato sul posto, cercandolo, finché il 26esimo ha sentito latrare. Guidato dai guaiti è arrivato nel punto dove era ancora sepolto scavando fino a liberarlo. L’animale sarebbe sopravvissuto grazie ad alcune volpi che incuriosite avrebbero scavato un varco nella neve permettendogli di non finire l’ossigeno. 

  • Cercasi Birba il “gatto un po' grasso”. L'annuncio per il micio … – La Stampa

    Cercasi Birba il “gatto un po' grasso”. L'annuncio per il micio … – La Stampa

    La tenerezza, l’amore e la spontaneità di un bambino raggruppati in un annuncio comparso sui muri del quartiere San Pio a Lecce. Oggetto del messaggio è Birba, un micio smarrito che il suo giovane proprietario cerca disperatamente: “Il gatto scomparso di nome Birba un po’ grasso” è sparito e il suo amico o amica lo cerca disperatamente racconta Leccesette.it che ha riportato la notizia.  

    L’annuncio poi non riporta la solita fotografia dell’animale ricercato, ma un disegno che, seppur un po’ stilizzato, riesce a dare qualche indicazione: il fuggitivo potrebbe essere un gatto nero, con le zampette bianche tipo calzini e il musetto anch’esso un po’ bianco. «Se non sapete dove sia o si dicetelo a noi» continua il messaggio tanto tenero quanto scritto in un italiano molto incerto. Il messaggio è completato con il numero di telefono. E tutti noi speriamo che il peloso smarrito e il suo giovane amico possano presto tornare insieme. 

    *****AVVISO AI LETTORI******

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  • Gatti in casa: come limitare i danni del nostri amici a quattro zampe – https://ilcorriere.net/ (Comunicati Stampa)

    Gatti in casa: come limitare i danni del nostri amici a quattro zampe – https://ilcorriere.net/ (Comunicati Stampa)

    I vostri gatti stanno pian piano distruggendo tutti i divani della vostra casa? Purtroppo si tratta di un problema molto comune, ma fortunatamente esistono alcuni accorgimenti efficaci che vi aiuteranno a evitare che ciò si ripeta. Per rendere la casa “a prova di gatto”, sarà innanzitutto importante organizzare un ambiente che rispetti le esigenze del vostro amico a quattro zampe. Per fare ciò, ecco qualche accorgimento utile, semplice ed efficace.
    Mettere la lettiera in modo che possa essere raggiunta facilmente dal vostro gatto, in modo da evitare maleodoranti bisognini per casa
    Scegliere un buon tiragraffi. Questo dovrà essere abbastanza robusto, in modo che l’animale possa “allungarsi” e che la struttura possa sostenerne il peso
    Preferire un tiragraffi verticale in corda, alto almeno 90 cm, e posizionarlo vicino a ingressi/uscite e vicino alle zone di riposo
    Organizzare delle zone in cui il gatto potrà riposare senza essere disturbato
    Mettere un telo quando i gatti sono in giro per la stanza: non sarà un metodo bellissimo da vedere, ma talvolta è il solo modo per evitare che i mici possano rovinare i nostri mobili
    Infine, un buon padroncino dovrebbe sempre cercare di capire perché il proprio micio graffia e distrugge i mobili. Potrebbe essere a causa della noia, dello stress, a causa della presenza di un altro gatto in casa o per altri motivi. Cercate di scoprire quale potrebbe essere la causa del problema, e vedrete che riuscire a risolverlo sarà molto più semplice!

    Come insegnare al gatto ad usare il tiragraffi
    prosegui la letturaGatti in casa: come limitare i danni del nostri amici a quattro zampe pubblicato su Petsblog.it 28 aprile 2018 20:30.

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  • Matrimonio a Prima Vista 3, come gli animali domestici influenzano … – Sky Tg24

    Matrimonio a Prima Vista 3, come gli animali domestici influenzano … – Sky Tg24

    Nella foto, Daniela tiene tra le mani il gattino che suo marito Roberto le ha regalato

    Nel corso della terza puntata di Matrimonio a Prima Vista 3  abbiamo assistito ai primi litigi che la convivenza porta con sé, ma anche ai tentativi estremi di alcuni dei protagonisti di creare l’atmosfera adatta a raggiungere l’agognata intesa sessuale. Roberto gioca la carta della dolcezza e regala a sua moglie un gatto. Riuscirà il felino a far risvegliare i sensi sopiti di Daniela? Se è vero che i nostri amici a quattro zampe migliorano la relazione, i due piccioncini dovrebbero essere sulla buona strada. Abbiamo chiesto il parere dello psicologo Gerry Grassi, leggi l’intervista e scopri cosa ci ha raccontato.

    Roberto Orlandini prova a sedurre sua moglie dal primo istante in cui ha incrociato il suo sguardo, vuole conquistare il suo amore, e nonostante la prima impressione nei suoi confronti sia stata pessima, non perde le speranze. Nel corso della terza puntata torna all’attacco con una sorpresa che lascia di stucco la sua mogliettina. Le regala un gatto, spera di riuscire a intenerirla, e a giudicare dalle prime reazioni sembra aver fatto centro. Del resto è scientificamente provato che la compagnia di un amico a quattro zampe migliori la salute e la qualità della nostra vita. Non solo ci fa sentire meno soli, ma potenzia il nostro sistema immunitario, abbassa i livelli di stress e di conseguenza ci dispone al meglio nei confronti del partner. Che finalmente Daniela si lasci andare e riservi una dose di effusioni anche a suo marito? Troppo presto per dirlo, soprattutto alla luce del colpo di scena tra i due. Chi avrebbe mai immaginato l’improvvisa “resa” (per fortuna rientrata) di Roberto?

    E’ vero che un amico a quattro zampe migliora la relazione?
    L’uomo e gli animali, da migliaia di anni, vivono un rapporto simbiotico in cui ognuno ha sempre qualcosa da offrire all’altro, senza pretendere nulla in cambio. Questo genera appagamento attenuando i livelli di stress. Nella coppia se c’è meno stress ci sono meno conflitti, quindi un animale in casa può fare da collante nella relazione.
    Quali sono i vantaggi di avere a casa un cucciolo?
    Non sempre le persone sono propense a farsi carico dei nostri problemi, un animale, al contrario, è sempre ben disposto a rassicurarci senza volere nulla in cambio. Ci fanno spesso distogliere l’attenzione dai problemi che ci affliggono. Avere un animale domestico può essere il miglior calmante perché ci aiuta a spostare l’attenzione dalle situazioni di stress e dalle preoccupazioni. Si crea un legame speciale, basato sullo scambio di affetto ed emozioni che ci fa sentire amati incondizionatamente perché gli animali non hanno forme di pregiudizio.
    Gli svantaggi?
    Un animale è un essere vivente che va rispetto, nutrito, curato e necessita di disponibilità da parte del suo o dei suoi padroni. In coppia questo può far nascere dei conflitti perché un gatto o un cane possono vivere a lungo. Se non viene pianificato con attenzione l’arrivo di un cucciolo, il rischio è quello di imbattersi in diverbi e che quindi a rimetterci sia proprio l’animale.
    Roberto regala a Daniela un gatto, qual è il messaggio?
    Roberto ha regalato il gatto nel tentativo di intenerire Daniela. È un gesto molto proiettato nel futuro, un animale richiede molta responsabilità e necessita di attenzioni e di tempo. Fare un regalo di questo tipo con una persona che non sta manifestando particolare interesse può essere un rischio. Potrebbe diventare un collante ma potrebbe essere vissuto anche come una eccessiva responsabilità
    Una ricerca citata sul New York Times svela dal il 40% delle donne sposate dichiara di ricevere più sostegno emotivo dal proprio animale domestico che dal coniuge: cosa ne pensa?
    Penso che la presenza di un animale domestico soddisfi dei criteri che non sono sempre presenti nei rapporti tra umani. Non si offende, non giudica, è affidabile, non si imbarazza. Spesso dormiamo con i cani perché ci danno conforto, sicurezza, per la donna queste sono caratteristiche ricercate in un rapporto di coppia per cui il legame con l’animale domestico si può fortificare a tal punto da sentirlo parte della famiglia. In taluni casi può arrivare a sostituire effettivamente il rapporto con un partner indipendentemente dal fatto che questo elemento possa essere funzionale o meno.
     

  • Perché i gatti venivano venerati nell'antichità? – Ultima Voce (Blog)

    Perché i gatti venivano venerati nell'antichità? – Ultima Voce (Blog)

    Perché i gatti venivano venerati nell’antichità?

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  • Tutto sulla tartaruga d'acqua: le diverse specie e le regole per … – TuttoGreen

    Tutto sulla tartaruga d'acqua: le diverse specie e le regole per … – TuttoGreen

    Solitamente più piccole ed esotiche di quelle terrestri, le tartarughe acquatiche richiedono un habitat adatto. Solo in questo modo si può garantire ad una tartaruga d’acqua il giusto benessere ed uno stato di salute ottimale.

    La tartaruga d’acqua è un rettile appartenente all’ordine dei Cheloni. Come le testuggini terrestri, anche gli esemplari acquatici sono dotati di uno scudo protettivo dorsale, detto carapace, e di uno scudo ventrale. Si tratta di animali timidi e timorosi, che si immergono in acqua quando percepiscono il minimo segnale di pericolo.

    In natura trascorrono la loro vita all’interno di stagni, paludi, laghi o piccoli fiumi. Solitamente hanno un’aspettativa inferiore degli altri esemplari terrestri. Tendono a vivere in media fino a 25-30 anni.

    Tartaruga d’acqua: le diverse specie

    Esistono numerose razze di tartarughe acquatiche contraddistinte da tratti peculiari, dimensioni o provenienza. Ecco alcune delle più comuni e facilmente reperibili come animali domestici.

    Tartaruga dalle orecchie rosse

    Originaria del Messico e delle regioni meridionali degli Stati Uniti, la Trachemys scripta elegans è una delle razze più diffuse. Contraddistinte dalle tipiche macchie rosse ai lati della testa, raggiungono una lunghezza di circa 30 cm o poco più. Gli esemplari di sesso femminile sono solitamente un po’ più grandi dei maschi.

    Tartaruga dalle orecchie gialle

    La Trachemys scripta scripta proviene dalla zona compresa tra Messico e Stati Uniti. Anch’essa molto diffusa come animale domestico, è caratterizzata da striature gialle su collo, testa e zona ventrale.

    Tartaruga dalle orecchie arancioni

    La Trachemys scripta trostii proveniente dagli Stati Uniti è conosciuta anche come tartaruga di Cumberland. Presenta un carapace con tipiche macchie gialle e nere e raggiunge una lunghezza di circa 20 cm.

    Tartaruga naso di porcello

    La Carettochelys insculpa è originaria di Australia e Nuova Guinea. Nota anche come tartaruga naso di porcello, ha un aspetto della testa molto peculiare e un naso che ricorda, appunto, un grugno. Possono raggiungere i 60 cm di lunghezza e vivono prevalentemente in acqua, uscendo solo per la deposizione delle uova.

    Tartaruga d’acqua come animale domestico

    Non sono animali che si prestano a ricevere coccole o carezze. Anzi, il contatto fisico dovrebbe essere limitato a situazioni in cui si rivela strettamente necessario. In tal caso la presa dell’animale deve essere salda ed effettuata dalla parte posteriore del corpo per evitare eventuali morsi.

    Se si decide di adottare uno di questi esemplari è bene conoscere le loro caratteristiche per garantirne le condizioni ottimali di vita. Acqua e luce solare sono alcuni degli elementi imprescindibili per la loro crescita ottimale.

    Tartaruga d’acqua in giardino

    L’habitat ideale per questi animali è un laghetto all’aperto, non di certo delle tristi e poco idonee vaschette di plastiche. Si possono pertanto interrare delle vasche in giardino in una zona poco esposta al sole. Allo stesso tempo le tartarughe acquatiche, che respirano aria dai polmoni, devono poter uscire e trovare una zona in cui ricevere direttamente i raggi solari.

    In questo modo possono sintetizzare la vitamina D e assorbire il calcio necessario per evitare che il carapace si rammollisca. Un’alternativa per crescere in casa delle tartarughe acquatiche è la predisposizione di un opportuno terracquario.

    Tartaruga d'acqua

    Tartaruga d acqua: in condizioni ideali richiede un laghetto all’aperto.

    Tartaruga d’acqua cosa mangia

    Curare attentamente la dieta delle tartarughe acquatiche è un passo essenziale per garantire il loro stato di salute. Questi animali sono tendenzialmente carnivori da piccoli, per cui vanno alimentati con razioni di pesce e carne.

    In età adulta, invece, propendono più per cibi vegetali. La dieta deve essere comunque abbastanza varia senza eccedere con l’utilizzo di un solo tipo di alimento. Si può alternare, solo di tanto in tanto, anche con la somministrazione di mangimi industriali, come il pellet.

    I bocconi devono comunque essere adeguati alla bocca di questi animali. Assolutamente da evitare, invece, alimenti come pasta e pane, mangimi per cani e gatti o frutta.

    Tartaruga d’acqua letargo

    Con l’arrivo dell’inverno le tartarughe in natura si preparano al letargo per sopravvivere al calo delle temperature. Per le tartarughe acquatiche allevate come animali domestici è improprio parlare di letargo. Si assiste ad un periodo di inappetenza e sonnolenza ed ad una riduzione delle funzioni vitale. Solitamente gli esemplari acquatici hanno bisogno di uno stagno in cui poter andare tranquillamente in letargo.

    Tartaruga d’acqua prezzo

    Il costo per l’acquisto delle tartarughe d’acqua è solitamente inferiore a quello degli esemplari di terra. Si aggira intorno ai 10-20 euro ma può variare in base alle differenti specie. A ciò vanno però aggiunti i costi per il mantenimento sia in termini di cibo che di spese veterinarie.

    Va, inoltre, contemplato lo spazio necessario per poter ospitare nel modo migliore questo animale esotico.

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  • Video animali, concorso di dressage: questo cane conquista la giuria – www.amoreaquattrozampe.it (Blog)

    Video animali, concorso di dressage: questo cane conquista la giuria – www.amoreaquattrozampe.it (Blog)

    cane obbedienteCane dressage

    La sua prova durante la gara d’obedience fa impazzire la giuria

    Impossibile non applaudire questo straordinario esemplare di pastore tedesco al termine della sua prova ad un concorso di dressage che si è svolto a Marbach am Neckar in Germania. Il video riprende tutta la prova alla quale il cane deve mostrare alla giuria tutto il suo talento nel rispondere ai comandi del padrone.

    Alla partenza, il pastore tedesco ha lo sguardo fisso sul padrone. Aspetta solo il comando con il quale sfoggiare la sua potenza. Cammina al fianco del padrone, controlla continuamente le sue mani. Non appena l’uomo ordina con un gesto e la voce al cane di andare, il pastore tedesco inizia una corsa folle in mezzo al prato.

    Cane aspetta il comando

    Ad un tratto, arriva l’ordina di fermarsi e istantaneamente, il cane frena. Fermandosi, il pastore tedesco scivola sul prato fresco ma non si scompone e resta fedele all’ordina. Una prova che ha immediatamente provocato l’applauso e una risata della giuria, letteralmente conquistata dall’eccezionale obbedienza del cane.

    Che cos’è il dressage cinofilo

    dressage cani

    Cane risponde al comandoIl dressage è una disciplina equestre che è stata adattata al mondo cinofilo. La giuria valuta la precisione, l’armonia nella coppi cane/padrone e la correttezza nell’esecuzione degli esercizi.

    Ci sono diverse categorie suddivise in A,B e C . Categorie che spaziano da esercici più semplici ad una sequenza più difficile (C), con esercizi di obbedienza di base fino agli esercizi più difficili dell’obbedienza tipica nelle gare di lavoro.

    Una sequenza di esercizi da esguire con il cane, all’interno del rettangolo di gara. Il cane dovrà eseguire gli esercizi rispettando i punti di riferimento segnati nel campo e che padrone e proprietario dovranno rispettare.

    Per questo tipo di attività agonistiche è utile ricordare che i cani in base al tipo di razza hanno una predisposizione. Oltre alle varie utilità del cane, ci sono razze di cani più obbedienti e quindi più adatte ad un percorso su comando. Razze molto intelligenti che hanno più facilità nell’apprendimento e che rispettano i comandi.

    C.D.
    Ecco il video del cane durante la prova di dressage

    Stopper un chien en pleine course sur commandeInsolite