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  • “L'isola dei cani”: al cinema il film d'animazione di Wes Anderson – Il Secolo XIX

    “L'isola dei cani”: al cinema il film d'animazione di Wes Anderson – Il Secolo XIX

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    Roma – Non sono cani qualsiasi. Sono stati umiliati, infettati e poi relegati in un’isola piena di spazzatura, ma hanno sempre la loro dignità canina e la voglia di rivolta. È quello che ci fa vedere “L’isola dei cani”, film d’animazione stop-motion di Wes Anderson che dopo essere stato film di apertura della 68esima edizione del Festival di Berlino arriva domani in sala con la Fox. «Il film – aveva detto alla Berlinale il regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense – ha avuto una lunga gestazione. Doveva essere una favola, ma a un certo punto ci siamo accorti che il mondo reale non era così lontano da quello che stavamo raccontando».

    Siamo nel futuro, esattamente nel 2037, nella città immaginaria di Megasaki e tutti i cani del Giappone, ormai in grande sovrannumero, vengono messi in quarantena su un’isola di rifiuti a seguito della «influenza canina». Ma cinque cani sono pronti a ribellarsi, e lo faranno anche per amore quando decideranno di aiutare un intrepido ragazzino pilota, Atari Kobayashi, che precipita sull’isola per ritrovare il suo amato cane Spots («il nome di un mio vecchio cane»). Atari riceverà l’incondizionato aiuto dei cani, che decideranno di proteggerlo dalle autorità giapponesi che lo vogliono arrestare.

    Nel cast dei doppiatori di Isle of Dogs (questo il titolo originale), troviamo Edward Norton, Bryan Cranston, Scarlett Johansson, Bill Murray, Frances McDormand e l’inedita partecipazione a sorpresa di Yoko Ono.

    Il film, dichiaratamente influenzato dai lavori di Akira Kurosawa e di Hayao Miyazaki, è pieno di citazioni. Ma il ritorno di Anderson all’animazione, dopo il suo Fantastic Mr Fox «nasceva solo dalla voglia di raccontare una bella storia con una buona sceneggiatura ispirata al mondo giapponese – aveva detto a Berlino il regista -, ma poi ci siamo accorti, nel processo di sviluppo di questo lavoro durato due anni, che il mondo di oggi aveva catturato inconsapevolmente la nostra ispirazione. Certo parliamo di reietti, di bistrattati e ognuno ci può vedere così quello che vuole».

    «Per i bambini la stop motion è semplicemente una storia fantastica da vedere, ma è qualcosa che ti resta dentro, ti dà una sorta di imprinting che genera un’emozione forte quando lo rivedi da grande» ha detto oggi al Comicon in corso a Napoli Kim Keukeleire una delle animatrici del film

    Una curiosità : negli Stati Uniti il film è stato vietato ai minori di 13 anni per la presenza di «immagini violente».

    (di Francesco Gallo, ANSA).

    © Riproduzione riservata

  • Le adorabili foto dei gatti photoshoppati nel cibo – 105.net

    Le adorabili foto dei gatti photoshoppati nel cibo – 105.net

    Se i gatti sono la vostra passione non potete lasciarvi scappare questo articolo.

    Se amate le fusa del vostro felino più di qualsiasi altra cosa al mondo e passereste ore a coccolarlo e ad accarezzarlo queste foto potrebbero farvi impazzire.

    Perché che i gatti fossero adorabili lo sapevamo già tutti. Eleganti, morbidi, misteriosi, teneri, indipendenti… Gli epiteti per descriverli si sprecano. Sia che voi abbiate un bel micione a casa, sia che voi non lo abbiate (e allora cosa fate nel vostro tempo libero?) queste immagini vi scioglieranno il cuore.

    Grazie a Photoshop la pagina Facebook “Cats In Food” ha provato a immaginare i nostri adorati micioni all’interno del cibo. Il risultato? Un capolavoro di tenerezza!

    Guardate la gallery e… non sono adorabili?

    (Credits photo: facebook.com/catsinfood)

  • Comportamenti del gatto: coda alzata? Occhi socchiusi? Ecco cosa … – Blitz quotidiano

    Comportamenti del gatto: coda alzata? Occhi socchiusi? Ecco cosa … – Blitz quotidiano

    Comportamenti del gatto, cosa significano

    Comportamenti del gatto: coda alzata? Occhi socchiusi? Ecco cosa significano

    Tornati a casa il vostro gatto vi viene incontro alzando la coda? Vi sta dando il benvenuto. Quando lo guardare chiude gli occhi? Vuol dire che vi vuole bene. Vi fissa con gli occhi spalancati? Meglio lasciarlo stare. Sono alcuni dei messaggi dei felini studiati dalla comportamentista animale Anneleen Bru che da anni si dedica allo studio dei gatti.

    “La maggior parte delle persone sa che le orecchie appiattite significano che un gatto è triste, ma se ci limitiamo a questo e non prendiamo in considerazione, baffi, occhi, mantello e abitudini in bagno, beh, perdiamo il 90% della conversazione”, ha spiegato Bru intervistata dal Guardian.

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    Per esempio, se il gatto s’infila tra le nostre gambe significa che con voi sta bene, si sente al sicuro, tranquillo. Se gira e alza la coda, mostrando il didietro, significa che vi ritiene amico. Più semplice, ma non troppo, il significato delle fusa: con esse il micio emette un segnale che può andare dal senso di rilassatezza allo stress. Attraverso le fusa, infatti, i mici cuccioli chiedono aiuto alla madre quando stanno male.

    Se il gatto dorme in luoghi alti e appartati vuol dire che sta bene dove sta e non vuole essere disturbato, mentre se si nasconde in posti inusuali, quasi per non mostrarsi, potrebbe voler dire che sta male.

    Se preme con le zampe sulla vostra pancia o sulle vostre gambe, facendo “la pasta”, significa che sta benissimo e vi vuole bene. Se appiattisce i baffi vuol dire che vuol essere lasciato in pace, infine se vi fissa ad occhi aperti è come se vi insultasse. E se poi fa i bisogni in giro vuol dire che la lettiera non gli piace o è sporca. Uomo avvisato…

  • L'Isola dei Cani è una favola umana – Corriere dello Sport.it

    L'Isola dei Cani è una favola umana – Corriere dello Sport.it

    Cinema

    Wes Anderson torna a giocare con lo stop motion: in tutte le sale dal 1° maggio

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    L’Isola dei Cani è il nono lungometraggio e secondo film d’animazione in stop motion (dopo Fantastic Mr. Fox) di Wes Anderson che ha aperto la 68esima edizione del Festival di Berlino, vincendo l’Orso d’argento per il miglior regista. Arriva nelle sale il 1° maggio. Nel 2037, per arginare una terribile influenza canina che rischia di infettare gli esseri umani, il sindaco di Megasaki in Giappone decide di deportare tutti i cani, randagi e domestici, su una vicina isola fino ad allora usata per raccogliere i rifiuti dell’uomo. Sei mesi dopo, novello il figlio adottivo del sindaco, Atari, precipita con un piccolo aereo sull’isola in cerca di Spots, il primo cane ad essere esiliato. Il giovane dodicenne inizia un viaggio verso il cuore dell’isola in compagnia di un gruppo di randagi, sporchi e affamati, ma non per questo meno disponibili ad aiutare un giovane uomo nella sua perigliosa ricerca dell’amico di un tempo.  

    Girato in stop motion con l’aiuto del computer per alcuni scenari e anche di alcuni disegni a mano,  Wes Anderson  edifica un altro dei suoi universi immaginari muovendosi incredibilmente fuori dalla sua zona di conforto. Siamo in un futuro dispotico e qui Anderson ha costruito il suo film più politico contro l’intolleranza e contro tutti i muri. Schiacciata sotto il piede di un sindaco-dittatore amante dei gatti che ha creato attorno a sé il silenzio e lo chiama democrazia, la popolazione di Megasaki rinuncia al migliore amico dell’uomo per la paura del contagio e restare al sicuro. L’amore di un bambino per il suo cane, una studentessa americana in Oriente per motivi di studio e un gruppo di randagi mettono in crisi il sistema. L’isola dove i cani sono esiliati è un incrocio architettonico tra  i paesaggi industriali abbandonati  e un parco divertimenti in rovina e sebbene Anderson si sia immerso nella cultura giapponese, citando Kurusawa, riproducendo le celebri onde di Hokusai e lasciando che i personaggi nipponici si esprimano nella loro lingua madre – sottotitolando per sommi capi il senso dei loro discorsi – L’Isola dei Cani è lontanissimo dal concetto di personaggi kawaii, ovvero di ciò che è amabile o adorabile. Gli animali e anche gli umani sono feriti e sporchi, orecchie staccate, occhi tumefatti, corpi lacerati, pelle e pelo talmente sporco da lasciar loro dimenticare chi effettivamente siano.  

  • Cani autistici per colpa del vaccino: verità o fake news? – Velvet Pets

    Cani autistici per colpa del vaccino: verità o fake news? – Velvet Pets

    La notizia che il vaccino dei cani potrebbe farli diventare autistici arriva dall’Inghilterra, dove la pet dei no vax sembra sia in forte aumento. Nell’occhio del ciclone c’è lo show “Good Morning Britain”

    La “paura dei vaccini” contagia anche il mondo animale. O meglio i proprietari dei 4 zampe da appartamento, che negli ultimi tempi hanno dato vita a una sorta di comitato no vax, tra l’altro in aumento. Fake news o meno, il problema è lo stesso che hanno sollevato gli umani per i bebè: la presunta relazione tra vaccini e autismo. La polemica è scoppiata nel Regno Unito, dove lo show “Good Morning Britain” è stato accusato di mettere a rischio la salute di bambini e animali domestici.

    Tutto nasce online

    Nasce tutto dopo un tweet nel quale i protagonisti del programma annunciano di essere in cerca di proprietari che non hanno immunizzato i propri amici a 4 zampe perché “preoccupati dagli effetti collaterali”, oppure di “persone che hanno vaccinato il proprio animale domestico e ora credono che abbia sviluppato una forma di autismo”. La reazione della National Autistic Society (Nas) non si è fatta attendere e, secondo quanto riporta la versione online dell’Independent, ha dichiarato di aver contattato direttamente la trasmissione esprimendo preoccupazione per il fatto che venisse riportata sotto i riflettori una tesi già screditata per gli esseri umani.

    I cani autistici dopo il vaccino

    “Non esistono legami tra autismo e vaccini – ha detto Jane Harris della Nas – e nonostante le ricerche dimostrino tutto questo, i miti dannosi sull’autismo persistono in alcuni ambienti e devono essere messi in discussione. Siamo rimasti molto delusi nel sentire che un’emittente avrebbe preso in considerazione l’idea di portare il tema dell’autismo in una storia sulle vaccinazioni in questo modo“. La reazione di “Good Morning Britain” è arrivata tramite un portavoce, che ha spiegato come il programma affronti tutti “i dibattiti quotidiani su una varietà di storie e di notizie di attualità”. La puntata al centro delle polemiche “prevede un dibattito sulle vaccinazioni degli animali domestici in relazione a dati recenti che mostrano un calo del numero di pet immunizzati” e si darà spazio sia “alle posizioni a favore che a quelle contrarie”.

    Photo Credits Facebook

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  • A Torino un cane su tre è obeso, aprono piscine specializzate – Fidelity News

    A Torino un cane su tre è obeso, aprono piscine specializzate – Fidelity News

    In Piemonte c’è un vero e proprio allarme per amici a quattro zampe in sovrappeso, a Torino un cane su 3 è obeso ed è solo colpa dei padroni che danno troppo cibo ai propri cani, viziandoli, e poi non hanno tempo per portarli in giro a smaltire e a tenersi in forma. L’obesità, come risaputo, non è dannosa solo per l’uomo ma anche per gli animali e la condizione dei cani piemontesi è, dunque, allarmante.

    Una soluzione però, in Piemonte e in particolare a Torino, l’hanno trovata: vengono aperti sempre più centri per acquagym canina, delle piscine specializzate per permettere a fido di fare movimento. Con l’apertura di queste strutture speciali nascono anche nuovi mestieri come il dietologo per cani e il dog-trainer.

    A quanto pare, le strutture sono certificate dal servizio veterinario dell’ASL e sono aperte a tutte le razze canine, di ogni dimensione. E’ proprio il servizio veterinario dell’ASL a farne un censimento e a dichiarare che, nonostante ci siano razze canine più predisposte ad ingrassare, la colpa è tutta dei padroni se i propri cani sono in sovrappeso poichè i cani fungono da “pattumiera” e vengono rimpinzati di avanzi. Tra i cibi più dannosi per il nostro amico a quattro zampe ci sono soprattutto i dolci e gli avanzi del pranzo, che rischiano di compromettere seriamente il metabolismo dell’animale portando al diabete. Gli esperti dichiarano quindi di mettere a dieta il proprio animale e di farlo muovere il più possibile.

    I cani più a rischio obesità sono quelli che vivono in appartamento in generale e, in particolare, cani in età avanzata e quelli sterilizzati. Le statistiche dichiarano, inoltre, che a essere obese sono le razze di taglia media per il 40% e quelli di taglia grande per il 33%.
    I numeri parlano chiaro: se il cane ha un 20% di peso in più rischia di avere problemi alle ossa e alle articolazioni (come l’osteoartrite triplica) e al cuore; per i cani in sovrappeso questo rischio aumenta del 57%.

    L’acquagym è la soluzione migliore per i cani in quanto in acqua si divertono e lo spostamento della massa liquida, oltre al movimento, aumenta il beneficio dimagrante apportato dall’attività fisica, arrivando a raffronzare i muscoli. Sono state aperte, così, piscine in cui può entrare il padrone e richiedere anche l’assistenza di un dog-trainer per esercizi specifici.

  • Aggressioni cani: cane da combattimento attacca due uomini e una … – www.amoreaquattrozampe.it (Blog)

    Aggressioni cani: cane da combattimento attacca due uomini e una … – www.amoreaquattrozampe.it (Blog)

    Cane da combattimento attacca due uomini e una cagnolina a Vicenza

    Non solo il Sud Italia ma anche nelle regione del Nord registrano il fenomeno dei combattimenti dei cani. Un Amstaff è stato sciolto dal suo proprietario in un parco pubblico a Campo Marzo. L’esemplare si è letteralmente scagliato contro un uomo di 59 anni che stava passeggiando con una piccola cagnolina di razza Jack Russel.

    Secondo la ricostruzione dell’aggressione l’amstaff si è lanciato contro la jack russell. Il proprietario della cagnolina per difenderla è stato morso a sua volta.

    Dopo aver inferto profonde ferite alla cagnolina, l’amstaff ha mollato la prese e si è poi diretto verso una persona in lontananza. I testimoni non sono riusciti ad identificarla, con molte probabilità si trattava del padrone dell’amstaff.

    Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine che hanno accertato quanto accaduto. L’uomo di 59 anni, sotto shock sarebbe intenzionato a sporgere denuncia.

    Razze di cani pericolosi lasciate libere

    Purtroppo, l’Amstaff come l’American Pit Bull Terrier sono stati creati esclusivamente per i combattimenti nell’Arena, contro i tori, il cosiddetto bull baiting (combattimento di cani contro tori).

    Nonostante siano cani di taglia media hanno una muscolatura possente e massiccia, al contempo elegante e agile. Cani che necessitano molto esercizio fisico.

    Una razza considerata “pericolosa” in molti paesi. Anche se l’aggressività dei cani, molte volte dipende dal padrone, razze di questo tipo, dovrebbero essere sempre monitorate dai padroni e tenute sotto controllo. Infatti, nelle diverse età dello sviluppo, quando il cane raggiunge la maturità sessuale, potrebbe rivelarsi pericoloso.

    Delle vere e proprie macchina “per uccidere”. La mole e la pericolosità di queste razze viene spesso sottovalutata. E’ da ricordare che i cani di grossa taglia, nei luoghi pubblici, dovrebbero essere tenuti al guinzaglio e con la museruola.

    In Italia, le razze pericolose non sono vietate. Tuttavia, esiste un corso di formazione per razze pericolose al quale dovrebbero prendere parte i proprietari. In altri paesi, come in Svizzera è introdotto addirittura un “patentino per i cani”.

    Quello che emerge da questo drammatico fatto di cronaca è che il padrone dell’Amstaff era ben consapevole della pericolosità del proprio cane. Potrebbe sembrare un rito di passaggio per un cane destinato ai combattimenti. Oppure, il padrone dopo essersi accorto di quanto accaduto, ha mantenuto le distanze e quando ha potuto, ha richiamato il cane, allontanandosi in modo da non essere riconosciuto e di non subire le conseguenze da un punto di vista legali.

    C.D.

  • Aggressioni cani: cane da combattimento attacca due uomini e una … – www.amoreaquattrozampe.it (Blog)

    Cane da combattimento attacca due uomini e una cagnolina a Vicenza

    Non solo il Sud Italia ma anche nelle regione del Nord registrano il fenomeno dei combattimenti dei cani. Un Amstaff è stato sciolto dal suo proprietario in un parco pubblico a Campo Marzo. L’esemplare si è letteralmente scagliato contro un uomo di 59 anni che stava passeggiando con una piccola cagnolina di razza Jack Russel.

    Secondo la ricostruzione dell’aggressione l’amstaff si è lanciato contro la jack russell. Il proprietario della cagnolina per difenderla è stato morso a sua volta.

    Dopo aver inferto profonde ferite alla cagnolina, l’amstaff ha mollato la prese e si è poi diretto verso una persona in lontananza. I testimoni non sono riusciti ad identificarla, con molte probabilità si trattava del padrone dell’amstaff.

    Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine che hanno accertato quanto accaduto. L’uomo di 59 anni, sotto shock sarebbe intenzionato a sporgere denuncia.

    Razze di cani pericolosi lasciate libere

    Purtroppo, l’Amstaff come l’American Pit Bull Terrier sono stati creati esclusivamente per i combattimenti nell’Arena, contro i tori, il cosiddetto bull baiting (combattimento di cani contro tori).

    Nonostante siano cani di taglia media hanno una muscolatura possente e massiccia, al contempo elegante e agile. Cani che necessitano molto esercizio fisico.

    Una razza considerata “pericolosa” in molti paesi. Anche se l’aggressività dei cani, molte volte dipende dal padrone, razze di questo tipo, dovrebbero essere sempre monitorate dai padroni e tenute sotto controllo. Infatti, nelle diverse età dello sviluppo, quando il cane raggiunge la maturità sessuale, potrebbe rivelarsi pericoloso.

    Delle vere e proprie macchina “per uccidere”. La mole e la pericolosità di queste razze viene spesso sottovalutata. E’ da ricordare che i cani di grossa taglia, nei luoghi pubblici, dovrebbero essere tenuti al guinzaglio e con la museruola.

    In Italia, le razze pericolose non sono vietate. Tuttavia, esiste un corso di formazione per razze pericolose al quale dovrebbero prendere parte i proprietari. In altri paesi, come in Svizzera è introdotto addirittura un “patentino per i cani”.

    Quello che emerge da questo drammatico fatto di cronaca è che il padrone dell’Amstaff era ben consapevole della pericolosità del proprio cane. Potrebbe sembrare un rito di passaggio per un cane destinato ai combattimenti. Oppure, il padrone dopo essersi accorto di quanto accaduto, ha mantenuto le distanze e quando ha potuto, ha richiamato il cane, allontanandosi in modo da non essere riconosciuto e di non subire le conseguenze da un punto di vista legali.

    C.D.

  • Terni, area per cani nel degrado | Cittadina segnala al Comune – TuttOggi

    Terni, area per cani nel degrado | Cittadina segnala al Comune – TuttOggi

    Erba alta che impedisce ai cani anche una confortevole corsa, assenza di acqua (la fontanella è rotta da tempo e questo potrebbe creare qualche disagio sopratutto in vista della stagione estiva), cestini stracolmi e non svuotati, sporcizia diffusa; è questa la situazione dell’area sgambatura cani di via Tito Oro Nobili denunciata da una lettrice e cittadina, rimasta colpita dallo stato di abbandono dell’area.

    Terni è una delle città in Italia col maggior rapporto cittadini-cane, ma nonostante questo non ci sono strutture adeguate per gli amici a 4 zampe.

    La situazione è sembrata così disastrosa che la lettrice ha deciso di inoltrare una segnalazione anche all’ufficio dello sportello del cittadino del comune di Terni: “Buongiorno, scrivo per segnalare una situazione di degrado ormai persistente, che riguarda l’area di sgambatura per cani sita in Viale Tito Oro Nobili. Da temposi legge nella nota arrivata in Comune – l’area è ormai priva della fontanella, molto utile sopratutto in vista dell’estate.

    Come se non bastasse – continua – oltre alle dimensioni ridotte dell’area e dell’assenza di acqua, questa è costantemente sporca: oltre alle sporcizie lasciate da cittadini incivili, i cestini dell’area non vengono svuotati da settimane; inoltre l’erba alta impedisce di fare anche il minimo movimento sia ai cani, che ai rispettivi padroni.

    Credo quindi che in una città come Terni, che  insieme a Forli vanta il maggior numero di cani per abitanti in Italia, pari a un cane per ogni 3,5 cittadini, dovrebbe esserci maggiore attenzione e cura nei confronti di queste poche ma presenti aree di sgambatura”.

  • Come allontanare i gatti da tavola? – Petpassion.tv

    Come allontanare i gatti da tavola? – Petpassion.tv

    Ci sono gatti che non salgono mai sul tavolo, mentre ci sono gatti che balzano sopra appena viene appoggiato sul tavolo un qualsiasi tipo di alimento. In realtà è possibile educare un gatto a non salire sul tavolo, ma non aspettatevi che ubbidisca sempre come farebbe un cane.

    Educare un gatto è possibile. È possibile anche insegnargli a salire sul tavolo solamente quando la tavola non è apparecchiata: l’intelligenza del gatto è tale da permettergli di imparare a distinguere perfettamente fra una tavola imbandita e una tavola normale, ma tutto sta nel vedere se il gatto ha voglia di ubbidire e rispettare le regole.

    Comportamento alimentare gatti: qual è quello normale?

    Riassumendo molto i comportamenti alimentari del gatto, scopriamo che per quanto riguarda il cibo ha diversi capisaldi, atteggiamenti che tutti noi abbiamo notato prima o poi nei nostri felini domestici:

    • se il cibo è sempre disponibile, il gatto farà pasti piccoli e più frequenti;
    • per scegliere i cibi, il gatto usa olfatto e gusto, ma sono molto importanti anche la temperatura (preferiscono cibi caldi) e la consistenzadel cibo;
    • se il gatto è iper nutrito, cala l’attività predatoria;
    • molti gatti domestici chiedono continuamente cibo solo per attirare l’attenzione del proprietario.

    Come educare un gatto?

    Se il gatto sin da piccolo manifesta il desiderio di salire sul tavolo, gli dovrà essere insegnato a non farlo. Educare un gatto richiede costanza e pazienza: ogni volta che il gatto tenterà di salire sul tavolo, andrà bloccato e gli si dovrà indicare un’alternativa per lui valida. Attenzione a che non prenda il tutto per un gioco. Se capisce che salendo sul tavolo ottiene quelle attenzioni che non gli stavate dando, potrebbe decidere di continuare a salirvi solamente per questo motivo.

    Come allontanare i gatti da tavola?

    Se vi state chiedendo come allontanare i gatti da tavola, ci sono diversi sistemi. L’importante è non avere fretta, e armarsi di pazienza. Il gatto non ubbidirà subito: capirà, probabilmente, quello che gli stiamo chiedendo di fare, ma sarà lui a decidere quando e come ubbidire.

    Ecco qualche consiglio su come allontanare i gatti da tavola:

    • un No secco quando cerca di saltare sul tavolo;
    • quando salta sul tavolo, fare un rumore per lui sgradevole, in modo che, infastidito, si allontani dal tavolo. Non deve però associare il rumore a voi;
    • usare uno spruzzino con acqua. È lo stesso sistema che si usa quando i gatti mordono le caviglie: si tiene lo spruzzino a portata di mano e quando salta sul tavolo, si

    Cosa fare se il gatto beve e mangia tanto?

    Ci sono gatti con una fame e sete incontenibile che, nonostante tutto, salgono continuamente sul tavolo. Attenzione però, potrebbe non essere solo ingordigia: bere tanto potrebbe essere legato a problemi di reni o al diabete, mentre mangiare tanto potrebbe avere a che fare con un ipertiroidismo o un problema intestinale. Se avete un gatto che beve tanto o mangia tanto, contattate il veterinario per una visita ed escludere eventuali malattie.

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    Divertiti con Felix Racconti

    I nostri amici pelosi ne combinano sempre una. O almeno è quello che pensiamo noi… anche perché, ci siamo mai messi nei loro panni? Facciamo un confronto: entra nei pensieri di Felix e guarda il mondo da un altro punto di vista!

    CREDITS:
    Immagine di copertina: Shutterstock
    Approfondimento: Felix