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  • Cimitero vivente: John Lithgow interpreterà Jud Crandall – Cinematographe.it – FilmIsNow

    Cimitero vivente: John Lithgow interpreterà Jud Crandall – Cinematographe.it – FilmIsNow

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    Qualcosa è andato storto

    John Lithgow è stato confermato nel cast del nuovo adattamento di Cimitero vivente

    Entertainment Weekly riporta che il candidato all’Oscar e vincitore del Golden Globe John Lithgow (The Crown, Trial & Error) si è unito al remake di Cimitero Vivente di Stephen King nel ruolo di Jud Crandall. Il ruolo è stato precedentemente interpretato dal defunto Fred Gwynne nell’adattamento del libro del 1989.

    Jud è il vecchio vicino di casa che fa amicizia con Louis Creed (interpretato dal già annunciato Jason Clarke) e che ha vissuto nella zona abbastanza a lungo da conoscerne i molti segreti. Porta la famiglia Creed in un tour dei boschi vicini che porta a un particolare cimitero di animali domestici. Dopo che l’animale domestico della famiglia viene ucciso da un camioncino, Jud li porta in un posto ancora più strano nel deserto che porta a maggiori orrori mentre la tragedia colpisce i Creed.

    L’adattamento di Paramount Pictures sarà diretto da Dennis Widmyer e Kevin Kolsch (Starry Eyes) ed è scritto da Jeff Buhler, lo showrunner della prossima serie di fantascienza horror di Syfy, Nightflyers, basata sul libro di George R.R. Martin. Lorenzo di Bonaventura (1408, Transformers) sta producendo insieme a Mark Vahradian e Steven Schneider (Insidious).

    Il film è una versione aggiornata del romanzo Cimitero vivente di Stephen King. Le riprese del film dovrebbero cominciare quest’estate. Il debutto, per ora, è stato fissato per il 19 aprile del prossimo anno.

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    Qualcosa è andato storto

  • Firenze: parco cani Anconella intitolato a Diesel, cane eroe di Parigi – Firenze Post

    Firenze: parco cani Anconella intitolato a Diesel, cane eroe di Parigi – Firenze Post

    PARIGI – Diesel, una femmina di pastore belga di sette anni, entrò per prima nell’appartamento di Saint Denis dove si nascondevano i terroristi degli attentati di Parigi e fu uccisa. A lei oggi è stata dedicata l”area cani del parco dell’Anconella. All’intitolazione erano presenti l”assessore alla Toponomastica Andrea Vannucci, il presidente del Quartiere 3 Alfredo Esposito e numerosi cittadini della zona, con i loro amici a quattro zampe.
    «Un modo per dare identità e riconoscimento a dei luoghi molto apprezzati e frequentati dai cittadini e dai loro amici a quattro zampe – ha detto l’assessore Vannucci – Un gesto di attenzione a quella larga parte di cittadinanza che fa dell’amore per gli animali un pezzo importante della propria vita. La scelta del nome di Diesel è nata da un confronto con i residenti della zona, molto affezionati a quest”area e a tutto il parco dell’Anconella, restituito a nuova vita
    dopo la tromba d’aria dell”agosto 2015».
    «Stiamo dando una nuova vita e un nuovo volto al parco dell’Anconella – ha detto il presidente Esposito – . Da oggi, chiunque passerà di qui ricorderà Diesel e cosa ha fatto per la comunità, dando la vita per l’uomo dopo gli attentati di Parigi».

  • Jogging col cane, le razze più adatte per correre con i consigli degli … – LifeGate

    Jogging col cane, le razze più adatte per correre con i consigli degli … – LifeGate

    Un’oretta di jogging all’aria aperta è quanto di meglio può riservare la bella stagione. E se ad accompagnarci c’è il nostro cane, il piacere diventa senz’altro maggiore. Ci siamo mai chiesti, però, quali sono le razze più adatte a questa attività sportiva? E quali sono i cani più idonei a seguirci durante l’allenamento? “Ogni cane ama muoversi, a prescindere dalla razza e dalla sua struttura fisica, anzi il movimento è importante per tutti – spiega Stefania Marchitelli, educatrice cinofila e terapeuta del comportamento animale – ma se parliamo di attività sportiva, alcuni soggetti saranno sicuramente compagni migliori di altri nella corsa”.

    Ci sono razze di cani più adatte di altre per running e jogging.

    jogging col cane, razze ideali e suggerimenti utili

    Il border collie è uno dei cani più adatti a fare jogging con l’uomo: ma attenzione al suo istinto predatorio.

    jogging col cane, razze ideali e suggerimenti utili

    Razze brachicefale come il piccolo carlino sono inadatte ad attività sportive come jogging e running.

    jogging col cane, razze ideali e suggerimenti utili

    Il vivace e sportivo cocker spaniel è uno dei cani più adatti per seguirci in attività sportive all’aria aperta.

  • Trieste, donna aizza il cane contro i carabinieri: militare azzannato … – il Giornale

    Trieste, donna aizza il cane contro i carabinieri: militare azzannato … – il Giornale

    Prima non si è fermata a un posto di blocco, tentando di darsi alla fuga. Poi, bloccata dai carabinieri, ha aizzato i suoi due grossi cani contro i militari, ferendo alla gamba e al torace un esponente dell’Arma.

    Una 43enne di Muggia, in provincia di Trieste, è finita in manette per il reato di resistenza e violenza a pubblico ufficiale per un episodio avvenuto nella notte fra mercoledì e giovedì. Fermata nel corso di un controllo stradale di routine, la donna non si è fermata all’alt e ha tentato di dileguarsi a bordo della propria auto per non dovere sottostare alla perquisizione dei carabinieri.

    Quindi, bloccata dai militari al termine di un inseguimento protrattosi per qualche centinaio di metri, si è rivoltata contro gli uomini delle “gazzelle” aizzando loro contro i molossi di grossa taglia che aveva con sè. Uno degli animali ha azzannato un carabiniere ad una gamba e al torace, costringendolo al ricovero in ospedale e alle profilassi sanitarie necessarie in caso di morso di animali.

    Non paga, la donna ha nuovamente tentato di darsi alla fuga, stavolta a piedi, ma il suo tentativo di dileguarsi è durato poco. Inseguita a piedi da un altro militare, è stata fermata e tratta in arresto dopo pochi metri. Attualmente la 43enne si trova agli arresti domiciliari e dovrà rispondere davanti al giudice delle accuse di resistenza e violenza a pubblico ufficiale: due capi di accusa, peraltro, per cui aveva già alcuni precedenti.

  • Parlamento Europeo chiede divieto mondiale per test cosmetici su animali

    Parlamento Europeo chiede divieto mondiale per test cosmetici su animali

    Ieri il Parlamento Europeo ha avviato un’iniziativa diplomatica per vietare a livello mondiale la sperimentazione dei cosmetici sugli animali entro il 2023, tramite una risoluzione non legislativa approvata con 620 voti favorevoli, 14 contrari e 18 astensioni. Una presa di posizione che riflette l’opinione dei cittadini comunitari, decisamente contrari all’uso di animali per i test cosmetici.

    Si tratta di un altro passo avanti per i diritti degli animali che, grazie a una campagna animalista ventennale, ha visto l’approvazione, nel 2013, di una direttiva che vieta le sperimentazioni sugli animali per gli ingredienti e i prodotti finiti cosmetici. Purtroppo, restano molte zone d’ombra che permettono test su cavie per ingredienti di diversa origine (come quella chimica o farmaceutica) e, inoltre, resta il fatto che l’azienda può continuare a sperimentare in laboratori esteri.

    Come coalizione europea – ECEAE European Coalition to End Animal Experiment – stiamo lavorando a una campagna mondiale per chiedere il “global ban” – divieto globale –  in modo che il divieto europeo venga esteso a tutti i Paesi.

    La Legge comunitaria ha permesso un grande sviluppo delle alternative alla sperimentazione animale in ambito cosmetico, sono stati infatti prodotti modelli alternativi con tessuti creati in vitro in grado di prevedere potenziali tossicità del prodotto, meglio dei test su animali, confermando il ricorso agli animali come un’obsoleta, immorale e fallimentare pratica, e la necessità di implementare delle alternative per una migliore scienza per l’uomo, ma anche la possibilità di sviluppo economico per le aziende virtuose che  possono vendere i loro brevetti a livello globale.

    Michela Kuan
    Biologa, responsabile Area Ricerca senza animali

  • Chi è il gatto? Perche' vive con noi? – TargatoCn.it

    Chi è il gatto? Perche' vive con noi? – TargatoCn.it

    Il gatto domestico (felis silvestris catus), insieme a tigri, leoni, ghepardi, leopardi, puma e linci è un mammifero appartenente alla famiglia dei felidi. Il genere felis include, oltre al gatto domestico, numerose altre specie in declino ma tutte accomunate da caratteristiche affini tra cui l’essere carnivori.

    Verrebbe da chiedersi come mai il gatto,a differenza dell’altra specie di pet per eccellenza,il cane, conservi quasi intatte molte delle caratteristiche dei suoi parenti selvatici.

    La spiegazione è semplice: durante la loro storia evolutiva, i gatti domestici si sono ripetutamente incrociati con diverse sottospecie selvatiche. Il processo di domesticazione quindi, non ha alterato profondamente le caratteristiche morfologiche, fisiologiche, comportamentali ed ecologiche dei nostri gatti domestici.

    I gatti selvatici erano e sono diffusi in tutto il mondo fin dalla più remota antichità,vivono al nostro fianco da migliaia di anni.

    Ma perchè si sono avvicinati ai nostri insediamenti e perchè gli uomini li hanno da sempre accettati?

    In un certo senso dobbiamo ringraziare un altro ospite dei nostri insediamenti, topi e ratti. I gatti predando i roditori attirati dal cibo degli umani, e gli umani, grazie all’aiuto dei gatti, conservano meglio le proprie scorte.

    Ma i gatti che vivono nei nostri appartamenti, non hanno più la possibilità di procurarsi da soli il cibo, glielo procuriamo noi, ma cosa dovrebbero mangiare? Il gatto è un carnivoro obbligato, per vivere ha quindi bisogno di una serie di sostanze nutritive che sono presenti esclusivamente nella carne, la più indispensabile delle quali è la taurina. I carboidrati non sono sintetizzati dall’apparato digestivo di un gatto ed apportano pochi nutrimenti, per cui l loro apporto nella dieta dev’essere molto limitato.

    E la moda/pretesa di dare al gatto dei cibi vegani?

    C’è da dire che le proteine derivate dai cereali o da fonti vegetali, hanno un basso valore biologico e non potendo essere utilizzate dall’organismo in maniera ottimale, vengono eliminate sotto forma di prodotti di scarto dai reni. Quindi dobbiamo scegliere un alimentazione naturale gatto per i nostri amici, alimenti con un’alta percentuale di carne o pesce, con frutta e verdura e pochi cereali, senza conservanti o coloranti artificiali, con materie prime possibilmente da filiere controllate.

  • YOUTUBE Tommy, gatto dal cuore troppo grande, ha trovato una casa – Blitz quotidiano

    YOUTUBE Tommy, gatto dal cuore troppo grande, ha trovato una casa – Blitz quotidiano

    Tommy, gatto dal cuore troppo grande, ha trovato una casa

    YOUTUBE Tommy, gatto dal cuore troppo grande, ha trovato una casa (Foto Instagram)

    ORLANDO – Tommy è un affettuoso gatto di sei mesi con un cuore grande, troppo grande. E non è una metafora. Il veterinario ha scoperto che questo dolce micino ha una malformazione cardiaca congenita: un difetto del setto ventricolare e un conseguente allargamento atriale che ha fatto sì che i ventricoli gli sporgano dal petto.

    A causa di questa patologia molto grave Tommy vivrà, secondo i medici, tra i tre e i cinque anni. Ma per fortuna li vivrà in buona compagnia.

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    Il gatto era stato accolto appena nato al gattile Pet Alliance of Greater di Orlando, in Florida, insieme al fratello Sammy. Ma mentre questo è stato adottato poco dopo, Tommy è rimasto lì per mesi. E’ stata la volontaria Lisa Krakosky a prendersene particolarmente cura, stregata dall’affettuosità di questo micio.

    “Era simpatico, stravagante e super affettuoso, ignorato da chi era alla ricerca di un cucciolo, ancora di più quando si è scoperto che era malato. Mi sono quindi offerta di promuovere la sua adozione, per trovargli al più presto possibile. Ci voleva una persona speciale che aprisse il suo cuore e la casa ad un gatto così bisognoso”.

    Alla fine per Tommy è arrivata Anne, anche lei volontaria del Pet Alliance: “Dal primo giorno ha chiesto informazioni su di lui, solo che all’inizio non avrebbe potuto portarlo a casa sua”.  Ma dopo qualche tempo è riuscita a portarlo a casa. E non se n’è certo pentita. “Tommy è un gran chiacchierone: appena ti incontra inizia a raccontarti tutta la sua giornata”.

    “Anna si è innamorata di Tommy da subito e lo ha adottato due settimane fa”, ha spiegato Lisa al sito Love Meow. “Bisogna essere una persona speciale per aprire il proprio cuore e la propria casa ad un animale con necessità speciali”.

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  • Decreto specie protette: si conferma disinteresse Ministero per contrasto traffici

    Decreto specie protette: si conferma disinteresse Ministero per contrasto traffici

    Nel 2015 veniva adottato un emendamento di modifica della Legge di stabilità, voluto da LAV, che consente al Ministro dell’Ambiente, e altri Ministeri competenti, di rimodulare le tariffe – scandalosamente ferme da tanti anni a cifre irrisorie – dei diritti di prelievo delle specie minacciate di estinzione, elencate nella normativa CITES, a favore della cura e gestione degli animali confiscati per violazione della CITES stessa. La  Legge 28 dicembre 2015, n. 221, (G.U. n. 13 del 18 gennaio 2016), infatti, all’articolo 75 prevede la rivalutazione, con cadenza triennale, della misura dei diritti speciali di prelievo istituiti in attuazione della Convenzione sul commercio internazionale delle specie animali e vegetali in via di estinzione (CITES).

    La prevista rivalutazione, però, è stata ignorata dal Ministero dell’Ambiente: le nuove tariffe dei diritti di prelievo pubblicate in Gazzetta Ufficiale lo scorso 21 aprile, infatti, sono per lo più inalterate rispetto al passato.

    Le tariffe in Italia sono tra le più basse al Mondo: si paga da un minimo di 1€ a un massimo di 77€ per commerciare, di fatto legalmente, animali minacciati in via di estinzione o parti di essi. “Tariffe” che da un lato non disincentivano questo tipo di commercio, dall’altro non contribuiscono in modo adeguato a finanziare le operazioni di contrasto al traffico e detenzione illegale, né il mantenimento degli animali vittime di questi reati. Un problema gravissimo, amplificato dall’insufficienza di centri di recupero per gli animali confiscati: senza dei luoghi dove poter sistemare gli animali non è possibile sottrarli al traffico.

    Il Ministero dell’Ambiente, sotto la guida del Ministro Galletti, non ha dunque ritenuto necessario aumentare il budget a disposizione per la gestione delle confische di animali in via di estinzione e per la loro necessaria cura e mantenimento a vita. I problemi identificati e noti resteranno quindi insoluti per assenza delle risorse finanziarie necessarie a mettere in atto i cambiamenti e le soluzioni necessarie.

    Ci auguriamo che il nuovo Governo metta in atto un deciso cambio di rotta!

  • Gatto: 5 motivi perché evita la lettiera – GreenStyle

    Gatto: 5 motivi perché evita la lettiera – GreenStyle

    La presenza di un gatto in casa può migliorare l’equilibrio quotidiano, con un impatto positivo sulla routine emotiva e giornaliera. Un quadrupede d’affezione come Fufi è una figura importante, nonostante la sua predilezione per la solitudine e il relax, perché accoglierlo comporta l’introduzione di nuove dinamiche. A partire dalla creazione di uno spazio che sia di libero acceso e personale, comodo e riparato da caldo e freddo, meglio se all’interno della casa. Il micio deve poter usufruire di cure, vaccini, antiparassitari, cibo e acqua sempre freschi, quindi di una lettiera sempre pulita e igienizzata. Un luogo che imparerà a conoscere e frequentare per le sue deiezioni, ma è giusto monitorare le sue abitudini nel caso iniziasse a eluderne l’utilizzo. Un’osservazione importante che potrà condurre alle cause e quindi alla relativa soluzione.

    Salute

    Un gatto può evitare di utilizzare la lettiera per problemi di salute, magari alle vie urinarie, e per questo preferisce fare pipì sul pavimento: l’associazione lettiera-dolore è per lui un blocco emotivo importante. Una minzione frequente fuori dal contenitore potrebbe indicare un problema di diabete, oppure alle zampe e l’atto di scavare o saltare è per lui sinonimo di sofferenza e difficoltà.

    => Scopri come insegnare al gatto a utilizzare la lettiera

    Sabbietta

    Una lettiera sporca potrebbe essere causa di rifiuto da parte del gatto, come l’utilizzo di una sabbietta nuova e dall’odore non accattivante. Il cambio deve risultare sempre graduale così da abituare il felino al nuovo profumo, esattamente come l’impiego di detergenti e saponi necessari per la pulizia del contenitore. Meglio impiegare articoli inodore e per questo non di intralcio per il quadrupede.

    Marcare il territorio

    Il gatto potrebbe rifiutare solo momentaneamente la lettiera, perché impegnato a marcare il territorio, in particolare se il soggetto è nuovo e non sterilizzato. La conoscenza con l’articolo potrebbe avvenire in un secondo momento, con qualche trucco educativo e un po’ di pazienza.

    => Scopri come pulire e sterilizzare la lettiera del gatto

    Troppi gatti e stress

    Gatti

    Una casa affollata da troppi gatti, costretti a utilizzare una sola lettiera, potrebbe spingerli a sporcare fuori dalla stessa. Aggiungere un secondo contenitore risolverebbe positivamente la situazione. Un’altra causa potrebbe essere riconducibile allo stress, magari causato da un trasloco, dall’ingresso di una figura nuova e per questo estranea, oppure dall’ansia di separazione per via della troppa dipendenza dal proprietario oppure dalla non conoscenza della casa, perché luogo nuovo e ancora da scoprire. La lettiera potrebbe risultare posizionata in un luogo non gradito oppure inaccessibile: tutte problematiche per Fufi che potrebbe risolvere facendo i bisogno sul pavimento.

    Veterinario

    Per una soluzione immediata è bene consultare il veterinario, che potrà consigliare tecniche e regole più adatte per educare il gatto alla lettiera. Effettuando al contempo visite e accertamenti per escludere problematiche più serie e gravi, tanto da impedire al gatto l’uso della lettiera.

    4 maggio 2018

  • Udine: a Villanova alla scoperta di sentieri con il vostro cane – 6 … – Udine20

    Udine: a Villanova alla scoperta di sentieri con il vostro cane – 6 … – Udine20

    Alla scoperta del territorio, immersi nella natura incontaminata, in compagnia dei quattro zampe. Una passeggiata all’aria aperta per scoprire i luoghi più belli e gli angoli più caratteristici dell’Alta Val Torre, tra borghi, boschi e antichi sentieri. Domenica 6 maggio sarà organizzata un’escursionistica nei dintorni di Villanova delle Grotte (nel Comune di Lusevera), in collaborazione con Vivi Attivo Dog e Gelgv. Partenza alle 9 dal parcheggio del Terminal Grotte per una suggestiva camminata adatta a tutti (dislivello 100 metri), compresi i cani. «Un’ottima occasione per far socializzare i cani e farli comunicare tra loro – il commento di Debora Tosetto, responsabile di Vivi Attivo Dog -. L’iniziativa servirà anche a noi per imparare a relazionarci con i quattro zampe. Le passeggiate servono a comprendere i loro comportamenti per capire meglio il linguaggio dei cani». Seguirà una visita guidata lungo il percorso turistico della Grotta Nuova: i cani più piccoli potranno accedere alla visita solo se tenuti in braccio oppure nel trasportino mentre quelli più grandi potranno rimanere all’esterno assieme a Debora Tosetto. «Ancora una bella iniziativa naturalistica legata alle nostre splendide grotte e alla passione della nostra guida Tiziana Angotzi – le parole del presidente del Gelgv, Mauro Pinosa -. I nostri ristoratori sono pronti ad accogliere i partecipanti con le loro specialità gastronomiche e gli ottimi vini». Per informazioni, costi e prenotazioni scrivere una mail a tizcaver@gmail.com oppure visitare la pagina facebook di ViviAttivoDog. La Grotta Nuova è visitabile ogni domenica e durante i giorni festivi dalle 10 alle 12 e dalle 13.30 alle 17.30. Per informazioni visitare il sito internet wwwgrottedivillanova.it o contattare la reception, durante gli orari di apertura, al numero 0432-787915.

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