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devo la conoscenza di questa razza a quel piccolo grabde uomo di umberto piancastelli che prima di morire mi ha affidato la sua shany, grazie carissimo amico oltre a conoscere questa splendida razza mi hai insegnato a conoscere l’uomo. a te va il mio ricordo piccolo ma grande infermiere del carcere di regina coeli
dev’essere una storia molto bella quella di shany, chissà se un giorno ce la racconterai?!
se puoi metti qualche foto di questi splendidi cani!!
un bacione.sarebbe bello conoscere questa storia ma soprattutto sarebbe bello sapere qualche cosa in più sul carattere di questi cani visto che tu li conosci bene… se hai tempo e voglia siamo tutt’orecchie!!!;)
ho conosciuto umberto in una delle tante gare da me giudicate .veniva con un furgone rosso con dentro i suoi cani, c’era romari0 120 kg di cane era enorme però esprimeva tanta dolcezza e rispetto nello stesso tempo.
erano le prime volte che incontravo questi giganti e ne fui subito attratto.
il loro carattere hanno il sangue latino percui attenti alle sgarberie, assomigliano molto ai dobermann come attaccamento e devozione, per il padrone, ma che dico per tutti i membri della famiglia compresi animali, sono pronti a morire se dovessero percepire la ben che minima minaccia; quando escono ed incontrano un estraneo per loro non esiste anche se li accarezzano non sono interessati, gli rivolgono l’attenzione solo se si vedono minacciati loro o i loro cari.
quando attaccano sono feroci delle belve e bisogna stare attenti, l’attacco alla manica per loro non è mai un gioco tanto che appena il figurante lascia il manicotto tendono immediatamente ad andare sull’uomo.
minacciati con qualsivoglia oggetto, dalla sedia all’estintore attaccano.
in casa sono dei gattoni che si prendono cura di tutta la famiglia compresi gli animali di casa.
non fate recinti o box con rete perchè scavalcano arrampicandosi, sanno anche arrampicarsi su gli alberi.
la loro pelle si alza dal corpo di circa 50 cm tanto da essere antimorso, nel senso che se attaccato e morso di dietro ha il potere di girarsi e difendersi.
il movimento ricorda tanto quello di un puma.
shany l’ho giudicata tre volte e vista crescere, l’amavo e mi accettava di buon grado tanto che una volta si pose a mia difesa mentre eravamo sdraiati sull’erba, in un momento di relax, insieme ad umberto fu lì che mi disse: \"sento le mie forze venire sempre meno e sono preoccupato per i miei bambini a chi lasciarli in custodia, ho visto che lei ti si è affezionata perchè non vieni a casa mia per aumentare la tua amicizia con lei.\"
tutto credevo meno che stavo davvero morendo e che voleva lasciarmi in custodia la sua figliola.
comincia a frequentare la sua casa, vicino a roma esattamente a cisterna di latina.
giocai molto con lei e l’ho portata a spasso sempre sotto la sua guida.
un brutto giorno mi chiamarono i carabinieri per darmi la notizia del suo decesso, dicendo che aveva lasciato scritto di informarmi che dovevo andare a prendere shany.
con le lacrime agli occhi l’ho fatto.
però non posso pensare a che fine hanno fatto gli altri.
ma non potevo prenderli non mi accettavano.
forze avranno seguito il loro padrone ed ora sono con lui in cielo.romario (pagina in memoria del sign.umberto piancastelli)
zoom
romario campione italiano proprietario umberto piancastelli
lettera in memoria del sign.piancastelli umberto
cari amici,
mi accingo a scrivere queste righe per ricordare un caro amico che ci ha lasciato qualche tempo fa, in circostanze drammatiche ed improvvise:questo amico è umberto piancastelli.quelle che sto per dirvi non sono parole di circostanza nè tantomeno vorrei che venissero considerate come un mero epitaffio: vorrei solo ricordare umberto piancastelli così com’era, con tutti i pregi ed i difetti di un uomo che ha avuto il coraggio di vivere la sua vita pienamente,accettando fino in fondo le vittorie e le sconfitte, senza mai voltarsi indietro cedendo al rimpianto o peggio ancora alla recriminazione. forse non tutti sanno che umberto era solito alzarsi alle 5 per accudire i suoi amati fila, salire sul treno e fare un viaggio di tre ore per andare a lavorare e per poi tornare alla sera verso le 20 per sistemare i suoi cani e provvedere a tutte quelle piccole e grandi cose che servono per portare avanti un allevamento.i soldi non gl’interessavano più di tanto,certo erano (e sono)necessari per tirare avanti, per lui la vera molla è sempre stata la passione: una passione indicibile che lo ha mosso a compiere azioni che alla maggior parte di noi possono sembrare al limite dell’assurdo. umberto ha girato mezzo mondo coi suoi fila facendo sacrifici,alzandosi presto, dormendo come e dove poteva viaggiando perfino in treno, ben lungi dall’avere il profitto come unico scopo: era,pur con tutti i suoi limiti, un grande cinofilo! a lui ed al suo inseparabile cane-amico romario dobbiamo la conoscenza e la diffusione della nostra razza in italia, perchè, forse come sapranno i più, umberto e romario non mancavano mai ad manifestazione, raduno o festa di piazza. la loro immancabile presenza era per tutti noi che ci stavamo avvicinando all’allevamento del fila una pubblicità senza fine. umberto e romario diventarono ben presto una specie di mito negli ambienti cinofili, non solo perchè li si vedeva dappertutto, giornali specializzati o mostre canine che fossero, ma anche perla teatralità di umberto: i suoi pianti quando vinceva (spesso fra l’invidia di tutti ), i suoi baciamano ai giudici, le sue galanterie verso gli altri ed i suoi modi così per bene accentuati da quel suo accento così marcatamente romagnolo, e poi romario… romario con la sua grande possenza fisica (degno discendente dei fila dell’allevamento del sign. lucignano) e con quel suo carattere così deciso ed austero, guardingo verso gli estranei ma, da vero fila, dolce fino all’ inverosimile col padrone fino al punto di lasciarsi morire per inedia dopo la sua scomparsa.
ecco, questi erano umberto piancastelli e romario:un uomo minuto dal carattere dolce ed il suo cane possente e forte.
ho scritto queste poche righe non solo per ricordare un amico ed un grande fila, ma per render loro giustizia liberandoli per un poco dal dimenticatoio dentro il quale sono stati messi dopo la loro scomparsa,a differenza di una sua amica che (anche se lo conobbe molto più tardi di tutti noi)colpita dalla sua grande umanità,ha scritto un pensiero per questo uomo.
voglio ricordarli perchè è anche e soprattutto grazie a loro che il fila si è fatto coscere in italia; noi che siamo venuti dopo abbiamo solo continuato la loro opera: umberto e romario hanno tracciato il solco…a differenza di alcuni allevatori di oggi che pur sfruttando la scia di piancastelli per trarne vantaggio rischiano di rovinare la razza perchè come obiettivo principale hanno il lucro.non me ne vogliano più di tanto gli amici fileiros se dico loro che dovranno rassegnarsi ad essere sempre secondi alla leggenda di umberto e romario che resterà per sempre fissata nella memoria collettiva degli appassionati della razza: non arriveranno mai dove sono arrivati loro! un saluto affettuoso ad umberto e romario, liberi ormai dalle miserie umane e felici di stare insieme per sempre.
serafino guidone
allevamento il vulcano
chiedo scusa se nella lettera possano esserci errori grammaticali,ma non sono un giornalista.se avrei potuto dedicargli più di una semplice lettera in memoria a questo grande uomo,come era col suo fare su tante riviste tipo \"cani da presa-il mio cane-ecc…\"ma tutti i suoi tentativi sono stati vani!
doveva essere sicuramente un grande uomo e credo proprio che tu sarai stato orgoglioso di aver avuto accanto a te la sua shani…e che lui abbia scelto proprio te per affidarti uno dei suoi tesori… davvero una bella storia grazie per averla condivisa con noi
il cane era meraviglioso ma lui era grande ogni volta che lo ricordo dei brividi mi percorrono lungo la schiena.
foto fantastica.
conosco personalmente il “papà umano” del campione italiano ” derrik (somparso ad agosto:( ). cane perfetto e proprietario altettanto perfetto!;)buongiorno signori, ho saputo solo adesso che il signor piancastelli è morto, perchè sono un pò di anni che non mi interesso più troppo dei cani di razza, ed in particolare delle razze da presa. ho letto i vostri commenti, e ho cercato anche un pò in giro per internet e la mia memoria è tornata improvvisamente indietro nel tempo, forse 10 anni fa, quando ho conosciuto umberto. la pubblicità era su cani da presa, e le foto erano quelle, lui e il suo romario. volevo vedere la razza, conoscerla da vicino, e lo chiamai al telefono, mi spiegò dove si trovava ma che lavorava a roma, nel carcere, e allora fu semplice, molto spontaneo, ci vediamo all’uscita e poi andiamo insieme. perlammo per circa due ore (credo), il tempo di arrivare a casa dove vidi il primo fila brasilero della mia vita, e la sua femmina. si, proprio loro. li liberò nel giardino e noi rimanemmo dentro la macchina ad osservarli, belli, bellissimi. il maschio possente, intelligente, attento, assolutamento concentrato alla nostra presenza, faceva movimenti felini, e ci guardava intensamente. la femmina altrettanto bella, anche dolce, fiera del suo compagno. poi entrammo in casa, insieme a lui, e prendemmo qualcosa da bere. mi ricordo che cera una signora, ma non ricordo altro. ricordo invece di essere stato bene, molto bene, e la cordialità e simpatia del signor umberto.
sto parlando di un ricordo, di un momento, di un pomeriggio di molti anni fa, che fa parte della mia vita, così come bellissimi erano quei due cani, così come bellissima è la vita, in tutti i suoi aspetti, anche quando sono drammatici, e sono sempre nel mio cuore.grazie.
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