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  • #3456
    Giulia
    Partecipante

    standard
    standard

    (gran bretagna)

    aspetto generale
    cane attivo, aggraziato, ben proporzionato, dall’espressione dolce.
    caratteristiche
    pieno di vita, affettuoso; non ha paura di nulla.
    temperamento
    allegro, socievole, non aggressivo; non deve mai mostrarsi timoroso.
    testa e cranio
    cranio quasi piatto fra le orecchie, stop poco accentuato. la lunghezza fra la base dello stop e l’estremità del muso è di circa 1,5 pollici (3,81 cm). il tartufo è ben sviluppato, nero, senza tracce di panicatura. il muso si restringe verso l’estremità; labbra ben sviluppate ma non pendenti. il muso è ben pieno sotto gli occhi; non deve mai essere conico.
    occhi
    grandi, rotondi ma non sporgenti. di colore scuro. ben distanziati.
    orecchie
    lunghe, attaccate alte. frange abbondanti.
    bocca
    mascelle robuste, con dentatura perfetta, regolare e completa. incisivi perpendicolari alle mascelle con chiusura a forbice.
    collo
    e’ di lunghezza media; leggermente arcuato.
    anteriore
    spalle oblique. arti diritti. ossatura media.
    posteriore
    ossatura media. grasselle ben posizionate. nessuna tendenza al vaccinismo o a garretti chiusi.
    tronco
    torace medio. reni corte. costole ben arcuate. dorso diritto.
    piedi
    compatti, ben forniti di pelo, con buoni cuscinetti plantari.
    coda
    la lunghezza della coda deve essere proporzionata a quella del corpo. e’ ben attaccata, portata allegramente, però mai molto sopra la linea dorsale. non è obbligatoriamente accorciata e comunque mai per più di un terzo della lunghezza.
    andatura
    movimenti sciolti ed eleganti, con buona propulsione posteriore. gli arti anteriori e quelli posteriori si spostano su piani paralleli sia visti dal davanti che dal dietro.
    mantello
    lungo, serico, senza ricci. e’ ammessa una leggera ondulazione. frange abbondanti. non deve mai essere toelettato.
    colore
    nero e focato – nero ala di corvo con focature sopra gli occhi, sulle guance, all’interno delle orecchie, sul petto, sugli arti e sotto la coda. le focature devono avere un colore vivo. non sono ammesse macchie bianche.
    rubino – unicolore rosso intenso. non sono ammesse macchie bianche.
    blenheim – macchie castano vivo ben distribuite sul fondo bianco perla. maschera nocciola ben divisa sulla testa e che lascia spazio ad una losanga bianca fra le orecchie nel cui mezzo c’è una macchia nocciola, che è molto apprezzata perché caratteristica della razza.
    tricolore – nero e bianco ben definiti e ben distribuiti, con focature sopra gli occhi, sulle guance, all’interno delle orecchie, all’interno degli arti e sotto la coda.
    non sono ammessi altri colori o altre combinazioni di colore.
    difetti
    ogni deviazione dallo standard è da considerarsi un difetto che va penalizzato secondo la gravità.
    nota
    i maschi devono avere due testicoli di aspetto normale ben discesi nello scroto.

    standard fci n.136/e

    i denti
    i tipi di chiusura sono principalmente quattro “chiusura a forbice”, ovvero quella che tutti i cavalier dovrebbero avere coj i denti che si incastrano perfettamente tra loro, “chiusura a tenalglia”,” chiusura prognata”, ovvero con i denti inferiori più in avanti di quelli superiori, “chiusura enognata”

    toelettatura
    fonte :http://www.schoolofhandling.com/benvenuti.htm [consigliatissimooo!!!]prima del bagno

    tagliare le unghie facendo attenzione a non raggiungere la vena; se questa sanguina applicare della polvere emostatica o – in assenza di essa – della pasta di dentifricio.

    con il ferro apposito eliminare il tartaro dai denti con particolare attenzione ai canini ed ai molari.

    prepariamo in una bacinella o piccolo secchiello lo shampoo (rigorosamente per cani o comunque neutro) diluito come richiesto (solitamente in parti 1 a 7 o 1 a 10) in acqua calda

    il bagno

    portate il cane in una vasca da bagno poco più grande di lui e possibilmente rialzata alla cui base è stato applicato un tappetino anti- scivolo.

    cominciate a bagnarlo con abbondante acqua tiepida fino a che il pelo non diventi ben zuppo; bagniate anche – per ultima –la testa e le orecchie facendo attenzione a non far entrare acqua in quest’ultime.

    con una spugna da bagno cominciamo a insaponare il cane partendo da collo, collare e petto per poi proseguire su schiena e coda, lati del ventre, spalle, cosce, zampe e infine testa e orecchie. massaggiare poi con le dita per far arrivare la lozione fino alla pelle.

    dopo aver lasciato che lo shampoo “agisca” per un paio di minuti, cominciate a sciacquare – questa volta partendo dalla testa fino alla coda – lasciando ultime le zampe. e’ consigliabile lavare due volte le parti bianche specialmente i piedi che in alcuni soggetti tendono a ingiallirsi facilmente a causa anche dell’acidità dell’urina.

    dopo aver sciacquato via con molta cura tutto lo shampoo cominciate a strizzare il pelo per eliminare l’acqua in eccesso.

    dopo il bagno (asciugatura)

    portate il cane su un tavolo sopra il quale avrete appoggiato un asciugamano e fissatelo a un braccio di sicurezza facendo attenzione a liberare il collare dai peli del collo.

    cominciate con un asciugamano a tamponare il pelo per levare ulteriormente l’acqua laddove questa abbonda (soprattutto sulle orecchie ma rimanendo delicati per non danneggiare il pelo).

    a questo punto con un phon su piedistallo per cani a velocità lenta e temperatura calda cominciate ad asciugare il cane: il getto d’aria calda deve partire dalla groppa scendendo verso l’attaccatura della coda, il pelo va spazzolato in continuo con un cardatore. man mano che il punto su cui si lavora si asciuga fate partire il getto d’aria sempre da piu in alto e sempre spazzolando con un cardatore in modo da far aderire il pelo alla pelle ed evitare così le onde che, anche se ammesse, sono molto antiestetiche.

    asciugate con cura il pelo delle zampe spazzolandolo con un cardatore piccolo contropelo. prima di asciugare le orecchie spruzzate della lozione (superbody o magic touch ad esempio) e quindi passate all’asciugatura con l’aiuto di una spazzola. controllate bene che il cane sia completamente asciutto prima di riporre il phon.

    dopo il bagno (dettagli)

    con un batuffolo di cotone avvolgetevi un dito e pulite con cura e delicatezza le orecchie. con un nuovo pezzetto occupatevi del contorno degli occhi.

    potete ora passare alla toelettatura vera e proprio del cavalier, prima però va fatta una premessa: tutti gli standard in vigore (quindi quello ukkc, quello fci e quello akc) sottolineano che è vietato qualsiasi tipo di toelettatura intesa come l’utilizzo delle forbici nella particolare zona dei piedi; alcuni allevatori e alcuni toelettatori però non si curano di questa nota e regolano il pelo degli arti. personalmente sono dell’avviso che lo standard di una razza vada sempre rispettato, illustro comunque per chi è interessato quella che potrebbe essere definita come una guida sulla toelettatura di un ckcs non da esposizione:

    *piedi: eliminate con la forbice dritta il pelo tra i polpastrelli senza però influire su quello tra le dita e ai lati del piede
    *coda: eliminate con una forbice dentata il pelo sotto la coda nei primi 2 cm della sua attaccatura
    *zona perianale: sempre con una forbice dentata eliminate una piccola quantità dei pelo dallo scudetto perianale
    *collare: spesso in esposizione le frange abbondanti sotto le orecchie possono dare fastidio al collare, possono essere accorciate con una forbice dentata
    * testa: pluking sul cranio e all’attaccatura delle orecchie per rimuovere i cosiddetti “cornetti”
    *baffi: potete tagliarli per conferire al muso un’immagine piu piena
    in esposizione

    il cavalier ha un pelo che subisce facilmente la sporcizia e quindi anche un soggetto lavato al venerdì sera potrebbe arrivare in disordine all’esposizione del giorno seguente, per questo si consiglia di procurarsi due secchielli, due spugne e dello shampoo per lavare le zampe e le orecchie al cavalier in esposizione; andrà ovviamente utilizzata dell’acqua calda (si trova nei bagni o al bar) e il cane andrà asciugato proprio come si usa fare a casa.

    sulle orecchie prima che queste siano completamente asciutte spruzzate dell’anti-statico e poi spazzolatele: utilizzate il pettine solo una volta (per levare eventuali nodi) dopo di che servitevi solo del cardatore che non crea elettricità statica come farebbe invece il pettine.

    le zampe possono essere ulteriormente sbiancate dopo il lavaggio se su di essere viene applicato del gesso in polvere che aderirà meglio se il pelo viene prima trattato con della crema kolestral… questo ovviamente per quanto riguarda tricolori e blenheim.

    se la schiena del vostro ckcs è ancora molto ondulata potete applicare un po’ di antistatico su di essa e appoggiarvi un piccolo asciugamano bagnato che andrà rimosso solo pochi istanti prima l’entrata nel ring.

    cure a casa
    come precedentemente spiegato alcuni cavalier tendono a sporcarsi molto piu di altri: per i primi potrebbe essere necessario un bagno a orecchie e zampe ogni 2/3 giorni e un bagno completo 2 volte alla settimana; per i secondi potrebbe bastare anche un solo bagno ogni 15 giorni: spetta a voi regolarvi in base al vostro cane.

    potete utilizzare dei paraorecchie quando il cane mangia o quando esce su del terreno umido (erba e ghiaia se sono asciutti sono abbastanza puliti).

    per la lacrimazione spesso presente nei cani di questa razza la miglior soluzione è una pulizia quotidiana degli occhi con dei prodotti specifici ed eventualmente una cura farmaceutica.

    storia
    origine, classificazione e cenni storici

    origine: gran bretagna.
    classificazione f.c.i.: gruppo 9 – cani da compagnia.

    cani di questo tipo erano già presenti in inghilterra nei tempi di elisabetta i. questi piccoli cani erano assai apprezzati ai tempi di carlo i, cioè nella prima metà del ‘seicento, essi erano il prodotto dell’incrocio tra gli “spaniel giapponesi” con gli “spaniel inglesi”. successivamente quest’ultimi vennero a loro volta accoppiati con “Èpagneul” continentali, che erano già presenti alla corte di enrico iv in francia.

    gli spaniel che portano il nome di “cavalier”, cioè dei nobili fedeli a carlo ii, appartengono proprio a questo periodo. questi piccoli animali erano infatti i prediletti di carlo ii, ai quali dedicava la maggior parte del suo tempo libero e momenti di svago. le caratteristiche dell’odierno cavalier king charles spaniel, vennero fissate dall’allevatore elridge a partire del 1920. lo standard di razza venne redatto nel 1928. la razza attualmente è sufficientemente diffusa, ben allevata anche in italia.

    il cavalier king charles spaniel di oggi e’ il diretto discendente dei piccoli toy spaniels visti in molti quadri del xvi, xvii e xviii secolo sono noti come “comforter” poichè venivano usati dalle dame di corte per il loro calore. documenti certi si trovano in inghilterra, dove i cavalier furono i cani preferiti da molti sovrani come carlo i da cui presero il nome, ma anche da enrico viii, carlo ii (che trascurava gli affari di corte per dedicarsi ai suoi adorati spaniels) e la regina vittoria che aveva un cavalier tricolore di nome dash. fu sotto gli stuarts che presero il titolo reale di king charles spaniels. ci sono svariate bellissime leggende legate a questa razza, una riguarda la duchessa sarah, moglie del duca di marlborough, che possedeva molti spaniel di taglia leggermente più grande dai quali probabilmente discendono i cavalier moderni.
    si dice che il mentre il duca era alla battaglia di blenheim (da qui il nome del colore bianco e arancio) la moglie, che attendeva sue notizie, era talmente nervosa che pressò il pollice sulla testa della cagnetta che teneva in grembo.
    quando la cagnetta partorì tutti i cuccioli avevano sulla testa lo spot ovvero l’impronta fortunata di sua grazia. i cavalier con questa macchia sono ritenuti più pregiati. un’altra leggenda riguarda maria stuarda: si racconta che un piccolo spaniel sia stato trovato nelle sue gonne quando ella fu decapitata, per questo si dice che ancora oggi i cavalier piangono tristi per la sua morte.la storia ci racconta che il re charles ii era raramente visto senza uno, due o piu’ di loro ai propri piedi. col passare del tempo e con l’arrivo della corte olandese di william iii, i toy spaniels passarono di moda e furono rimpiazzati dai pug. non abbiamo altre notizie fino al xviii e xix secolo.
    a quel tempo i particolari toy spaniels rossi e bianchi allevati a blenheim palace dai duchi di marlborough erano molto famosi per le loro qualita’ sportive, come anche per il loro ruolo di cani da compagnia delle dame. agli inizi, quando non c’erano mostre canine e standard riconosciuti, i diversi tipi e le misure erano molto varie. durante il regno della regina vittoria gli allevatori iniziarono ad organizzare le mostre ed entusiasti cominciarono ad allevare i cani secondo il tipo desiderato. questo porto’ ad una nuova moda: cani con un muso piu’ corto, antenati dei moderni king charles spaniel. questi abili allevatori ebbero molto successo nell’allevare cani di alta qualita’, con musi piatti, crani bombati e orecchie molto lunghe attaccate basse. questa razza e’ ancora popolare e molto amata. quando il sig. roswell eldridge, un americano grande amante dei toy spaniels, arrivo’ in inghilterra, fu spiacevolmente sorpreso di trovare che erano rimasti pochi spaniel del vecchio tipo. immediatamente cerco’ di correggere questa tendenza offrendo un premio di 25 sterline, molto consistente per l’epoca, all’esposizione londinese del crufts con la seguente motivazione: “come mostrato nei quadri del tempo del re charles ii, musi allungati, senza stop; cranio piatto e con lo spot al centro”. gli allevatori del king charles non lo presero molto seriamente, perche’ avevano lavorato duramente per anni per accorciare i musi. solo pochi entusiasti continuarono a portare avanti gli esperimenti, in particolare la signora hewitt pitt. dopo qualche anno in cui non erano stati raggiunti grossi traguardi, il kennel club considero’ che quei cani non erano sufficientemente numerosi o standardizzati per meritare la registrazione di una razza separata.

    nel 1928 fu fondato un club e scelto il titolo “cavalier king charles spaniel”. al primo incontro, tenuto il secondo giorno del cruft’s dog show, lo standard della razza fu redatto ed e’ praticamente lo stesso che e’ valido ancora oggi. a modello per lo standard fu preso “ann’s son” di proprieta’ di miss mostyn walker.
    i membri portarono tutte le riproduzioni di quadri del xvi, xvii e xviii secolo che avevano potuto radunare. fu deciso che il cane doveva essere tenuto il piu’ possibile lontano dalla moda e scevro da trimming.
    negli anni ’60 alla notorieta’ della razza contribui’ anche rowley, il cavalier della principessa margaret. oggi la razza e’ tra le prime in inghilterra per numero di iscrizioni. seppure ancora pochi di numero, in italia la tendenza e’ in netto aumento.

    alcuni campioni


    #3457
    expert
    Amministratore del forum

    ottimo lavoro giugi95!

    se mi passi lo standard con un pò di impaginazione…lo inseriamo negli standard!!!

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